Da leggere l'articolo di don Antonio Cecconi, già vice presidente Caritas Italiana, su Adista numero 13 riguardante le omissioni e i silenzi sulla guerra e sulla vendita di armi.
Mentre Finmeccanica pubblicizza a piene pagine su Avvenire la propria attività armiera, Ignazio La Russa firma un contratto per acquistare 131 cacciabombardieri, alla faccia dei tagli toccati agli altri ministeri, onorando un impegno del governo presieduto da Massimo D'Alema.
Programma di investimenti che ha avuto l'astensione del Partito Democratico.
Costo dell'operazione 15 miliardi di euro.
Anche Umberto Veronesi aveva scritto riguardo gli enormi investimenti riguardante le armi a scapito di quelli riguardante la ricerca.
Purtroppo solo le armi mettono d'accordo destra e sinistra visto il silenzio che copre uno dei più grandi delitti contro l'umanità, ovvero la produzione e la vendita di armi.
Pensiamo a quanto lavoro, risorse ed energie vengono dedicate, nel ventunesimo secolo, a questo mercato di morte.
Da non crederci se non fosse per le cifre che a volte vengono a galla.
Sembra solo un lontano ricordo il pensiero di Don Primo Mazzolari che scriveva come le armi sono costruite per essere usate e quindi per ammazzare, purtroppo, aggiungo io, anche nelle "missioni di pace".
Investiamo nella scuola, nella ricerca e nell'innovazione piuttosto che nel rumore della guerra.
domenica 20 febbraio 2011
giovedì 17 febbraio 2011
Italia e laicità
La laicità è il modo di vivere la terra e la comunità delle persone senza essere di parte ma come parte di un tutto condiviso che è la cittadinanza.
La laicità è il punto di partenza per arrivare ovunque rimanendo ancorati al dna della natura umana.
La laicità non è una contrapposizione ma la giusta posizione per vedere oltre, compreso quell'oltre che vuole credere in un domani via di quà.
Solo così si potranno valorizzare la spiritualità, la cultura, le differenze.
E allora viva la laicità, viva l'Italia.
domenica 13 febbraio 2011
Testamento biologico. La consapevolezza dell'ultima ora rimanga ad ognuno di noi.
Nel silenzio mediatico sta per approdare alla Camera dei Deputati il disegno di legge sul testamento biologico in cui si vuole obbligare alla cura colui che non è più in grado di essere consapevole del proprio stato di vita.
Dopo tutta una vita in cui la politica, la società e la chiesa invitato alla consapevolezza e alla responsabilità, nel momento in cui questa cessa, ti obbligano a tenere in "vita" il corpo con una coercizione che sfocia nell'invasione della libertà personale nel punto più alto della propria vita, la morte.
Ringrazio il senatore Marino per gli aggiornamenti che fà attraverso la sua pagina fb insieme ai Radicali, come anche la chiesa valdese, che ci ricorda come tanti cristiani con le rispettive chiese, cattolici compresi, la pensino diversamente dalla conferenza episcopale italiana, in tema di testamento biologico.
Ecco qui la direttiva e il modulo della Conferenza episcopale tedesca cattolica stilato insieme al Consiglio delle chiese evangeliche in Germania.
Qui il modulo presente sul sito di Umberto Veronesi
Segnalo lo spot dei medici CGIL, IO NON COSTRINGO CURO, che citando il codice dontologico e la Costituzione della Repubblica italiana all'articolo 32, ricordano come nessuno possa essere obbligato a un trattamento sanitario.
Art. 32.
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
Ammetto che senza di loro anche io mi sarei perso, come sarei perso se non facessi il mio testamento biologico.
Firma anche tu l'appello per l'autodeterminazione della propria vita.
Dopo tutta una vita in cui la politica, la società e la chiesa invitato alla consapevolezza e alla responsabilità, nel momento in cui questa cessa, ti obbligano a tenere in "vita" il corpo con una coercizione che sfocia nell'invasione della libertà personale nel punto più alto della propria vita, la morte.
Ringrazio il senatore Marino per gli aggiornamenti che fà attraverso la sua pagina fb insieme ai Radicali, come anche la chiesa valdese, che ci ricorda come tanti cristiani con le rispettive chiese, cattolici compresi, la pensino diversamente dalla conferenza episcopale italiana, in tema di testamento biologico.
Ecco qui la direttiva e il modulo della Conferenza episcopale tedesca cattolica stilato insieme al Consiglio delle chiese evangeliche in Germania.
Qui il modulo presente sul sito di Umberto Veronesi
Segnalo lo spot dei medici CGIL, IO NON COSTRINGO CURO, che citando il codice dontologico e la Costituzione della Repubblica italiana all'articolo 32, ricordano come nessuno possa essere obbligato a un trattamento sanitario.
Art. 32.
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
Ammetto che senza di loro anche io mi sarei perso, come sarei perso se non facessi il mio testamento biologico.
Firma anche tu l'appello per l'autodeterminazione della propria vita.
sabato 12 febbraio 2011
Sociale.Cernusco BeneComune.Cernusco
Saluto con piacere il nuovo blog cernuschese, Sociale.Cernusco BeneComune.Cernusco, dell'Assessore ai Servizi Sociali Rita Zecchini e del consigliere comunale di Rifondazione Ermes Severgnini.
Riconosco l'impegno dei nostri nel quotidiano impegno nel sociale per il bene comune.
Bene comune che non è una parola magica che metta al riparo da possibili sprechi o da scelte errate.
Su questo è sempre utile confrontarsi per non cadere nella tentazione della buona fede o della propaganda politica elettorale.
In bocca al lupo compagni!!
Riconosco l'impegno dei nostri nel quotidiano impegno nel sociale per il bene comune.
Bene comune che non è una parola magica che metta al riparo da possibili sprechi o da scelte errate.
Su questo è sempre utile confrontarsi per non cadere nella tentazione della buona fede o della propaganda politica elettorale.
In bocca al lupo compagni!!
domenica 6 febbraio 2011
Contro le mutilazioni genitali femminili
Ecco dove firmare una petizione per una risoluzione Onu contro le mutilazioni genitali femminili.
Penso che nel 2011 la società patriarcale e machista che ha partorito obbrobri come questo possa anche terminare in pace, perchè "Ogni donna ha diritto al rispetto della propria vita, della propria integrità fisica e alla sicurezza della propria persona. Ogni tipo di sfruttamento, di punizione e di trattamento inumano o degradante deve essere vietato" art. 4 del protocollo di Maputo
Non è solo una firma, ma un'occasione per riflettere sul rapporto uomo-donna nella nostra società.