Così infatti sta scritto nel Catechismo della Chiesa Cattolica:
"L'interruzione di procedure onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all'accanimento terapeutico. Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni devono essere prese dal paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o, altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente".
Un'altro contributo affinchè, prendendola di quà o prendendola di là, sorella morte possa essere accettata con scienza e coscienza.
ciao
claudio
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