Pillola abortiva, la maggioranza chiede di fermare la distribuzione in attesa di un parere del ministero.
La maternità! La paternità!
Scegliere, cercare, avere un figlio o una figlia.
Essere padre e madre non per caso ma per una scelta responsabile.
Non sempre è cosi.
Essere genitori ed essere figli, un esperienza unica di vita.
Un esperienza che vale in quanto scelta e voluta come relazione unica e irripetibile di un esperienza umana per i figli come per i genitori.
La responsabilità può portare anche all'aborto.
E qui c'è dolore, anche se l'empatia che cerco in me non arriva a provare quanto.
E nella scelta dell'aborto c'è il modo in cui abortire.
La procedura puo' essere chirurgica o farmacologica attraverso la RU 486.
Non si capisce tanto accanimento da parte della maggioranza di governo e da parte della gerarchia ecclesiastica affinchè la donna se proprio debba abortire lo debba fare solo chirurgicamente.
C'è un retro cultura che accompagna questo accanimento ed è quello che se proprio la donna voglia abortire lo faccia soffrendo, come la stessa sottocultura in alcuni ospedali non permette l'anestesia epidurale ma solo il parto naturale.
E' la sotto cultura che nega la possibilità di evitare aborti attraverso l'educazione sessuale nelle scuole che serve a conoscere la propria sessualità, che nega l'uso dei preservativi per evitare non solo gravidanze indesiderate che potrebbero portare all' aborto ma anche malattie come l'aids.
E' la stessa sottocultura che nega anche la possibilità di dare vita attraverso la fecondazione assistita. e che nega la diagnosi preimpianto.
Ma quando capirano questi signori e queste signore che la vita non è solo dolore ma soprattutto gioia. E che non è necessario soffrire per dare alla luce una nuova vita.
Provo tanta rabbia pensando a tanto accanimento.
Ti lascio con una bella canzone di Pierangelo Bertoli.
Ascoltala, pensando al dolore di ogni donna che sceglie di abortire e poi dimmi cosa pensi della RU 486?
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