Don Ciotti ci provoca sottolineando come i crocefissi da difendere siano i giovani, i malati di aids, i sofferenti.
Purtroppo per fare quello che chiede don Ciotti occorre essere un "buon Samaritano" mentre per difendere il crocifisso appeso al muro basta essere un ciarlatano.
Nessun commento:
Posta un commento