Non male l'argomentazione di Travaglio sulla questione crocefisso.
Ritengo che se pur valide le argomentazioni sul crocefisso come immagine vivente di libertà e umanità, di sofferenza e speranza, di resistenza inerme all’ingiustizia, il crocefisso rimane il "biglietto da visita" di una religione che pur se importante non è condivisa da tutti.
Il crocefisso nei luoghi pubblici è la conseguenza di un "identificazione" dello stato con la religione cristiana grazie all' Editto di Milano dell'imperatore Costantino che definiva la raligione cristiana come religione di stato con conseguente uso dei suoi simboli nei luoghi pubblici.
Penso che solo un cristiano, e in questo caso un politico "cristiano" possa rimuovere il crocefisso dai luoghi pubblici.
Sarebbe un gesto di estrema libertà sia del cristianesimo che della società.
è una questione di principio, anche se a me non dà fastidio personalmente. il crocefisso è un simbolo di matrice religiosa, ed ostentarla nelle istituzione pubbliche, laiche e repubblicane è fuori luogo, stop. ed è il caso che italiani, cattolici o nonm lo capiscono, visto che alcuni preti e le comunità cristiane di base lo hanno capito
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