La faccenda del telone di via pietro da cernusco con cui Comincini e Marchetti si sono fatti belli scrivendo a caratteri cubitali i loro nomi, come se l'opera della ristrutturazione degli appartamenti fosse esclusiva farina del loro sacco, tralasciando gli altri attori che hanno contribuito alla realizzazione dell'opera, la dice lunga sul modo in cui i nostri due spendono i soldi pubblici in periodi di ristrettezza come questi.
La questione è sempre attuale mentre restiamo in attesa di sapere quanti soldi sono stati spesi per il telone e quanto è il mancato guadagno determinato dall'assenza di uno sponsor.
E se tutto è stato fatto in buona fede, peggio ancora.
Purtroppo non ci sono più, o forse non ci sono mai stati, amministratori che sappiano fare, a seguito di un errore, un leale mea culpa.
Anche se in politica non c'è il confessionale con relativa assoluzione c'è sempre un enorme bisogno di buon senso e di limpida trasparenza.
Lasciamo al diavolo la preoccupazione del consenso.
Ma ci vuole tutto questo tempo per sapere quanti soldi (nostri) sono stati spesi e quanti non sono stati incassati a causa della mancata sponsorizzazione?
RispondiEliminaMi sa che qualcuno qui (e chissà chi è) è proprio in malafede nonostante non sia ancorain campagna elettorale.