martedì 26 maggio 2009

La televisione è per me come un malato terminale.

Vi invidio. Invidio tutti coloro che riescono a guardare la televisione.
Io torno a casa tardi, e poi il cane che deve uscire, e poi sistema la valigetta, e poi apri il giornale e vedi di capire cosa c'è scritto, e le riviste a cui sei abbonato, e poi apri internet e leggi la posta privata, e poi prepara la cena, e mangia e sparecchia, e scopa per terra, e ti siedi un attimo e guardi lo schermo nero e non accendi.
Allora prendi un libro e forse accendi la musica, guardi lo schermo nero e non accendi.
E poi ancora il cane da portare fuori, e poi l'at da studiare e poi due coccole con la e moglie, e poi sistema gli scaffali, e poi rilassati sul divano, e lei , la televisione sempre lì che mi guarda con il suo schermo nero.

Ci ho provato qualche volta a impegnarmi e a dire "voglio essere come tutti gli altri e guardare la televisione" ma anche quando ho il coraggio di affrontarla , accendo ma non capisco cosa accade, cosa c'entra ciò che galleggia su quello schermo con la realtà della gente.

E allora spengo e mi sento meglio, mi sento libero e mi torna il respiro.

Ma vorrei essere come gli altri, guardare e guardare i telefilm, e la soap e il telegiornale, e il talk show, e la partita, e i commenti sportivi, e l'approfondimento e.........ecche palle!!

Ma con internet, la radio e i giornali che cosa ci sta a fare ancora la televisione?

LA TELVISIONE E' COME UN MALATO TERMINALE
STACCAGLI LA SPINA!!

ciao
claudio

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