Sono passati poco più di tre anni dalla bocciatura del PII Garzanti visto come parte dello smisurato sviluppo edilizio che si rimproverava al sindaco uscente Cassamagnaghi.
Il PII prevedeva la costruzione di circa mq 63.400 di cui circa 60.000 di edilizia residenziale, una parte libera e una parte convenzionata, e una parte di terziario per i restanti 3000 circa sull’area della ex azienda Garzanti sita in via Mazzini ( nei pressi dell’Hotel For You).
In cambio l’operatore avrebbe ceduto al comune il terreno opposto all’albergo For You, oltre a realizzare varie opere di urbanizzazione a scomputo di oneri.
Oggi su quel terreno c’è una fabbrica chiusa da circa 7 anni.
L’attuale amministrazione ha trasformato aree industriali in residenziali anche di recente (come in via Diaz e a Ronco) ed è in procinto di trasformarne altre nel Pgt ( Albergo Melghera da terziario a residenziale e via Verdi-Pasubio da industriale a misto residenziale) senza scandalizzarsi e senza scandalizzare.
Ritengo che oggi la questione Garzati non debba più essere vista come un problema ma possa essere valutata come un’opportunità. Vediamo come?
Propongo che il progetto passi da edilizia mista a edilizia convenzionata al 100 % magari aggiungendo una quota a canone sociale cosi che si possa evitare di costruire sul verde di lottizzazione nella zona di via Fiume PPS2 e di via Friuli PPS1.
Queste case in edilizia convenzionata permetterebbero ai nostri giovani e alle giovani famiglie di non dover abbandonare Cernusco grazie a nuove case a prezzi possibili.
Inoltre, potrebbero essere realizzati monolocali da dare in affitto, tipo quelli dell’ex centro sociale Cariplo di via Buonarroti, che permetteva a studenti e lavoratori di passaggio di avere un dignitoso appartamento.
Sempre nella volumetria occorre a mio avviso mantenere una parte di terziario, cosi da inserire uffici e servizi commerciali sia per la zona industriale accanto che per il nuovo insediamento e, in generale per tutta la città.
Le nuove abitazioni, uffici e spazi commerciali avrebbero impatto zero sulla città in termini di traffico perché la via Mazzini sfocia direttamente sulla Strada Padana.
Il progetto prevedeva due torri che forse impattavano troppo sull’area circostante. Oggi a fianco dello spazio interessato c’è una torre con dentro l’ albergo.
Le stesse torri quindi oggi stonerebbero meno, ma penso che il progetto possa essere ripensato.
In contropartita la Cooperativa Constantes si dovrebbe impegnare a rilevare Villa Alari, ristrutturarla e darle una destinazione ad uso pubblico, concertata con l’Amministrazione comunale.
Ricordiamo che la Villa, dopo la rinuncia della Facoltà di Scienze Motorie e il recupero oneroso delle ali è rimasta al comune che non può certo disporre del denaro necessario per la sua ristrutturazione.
Termino rilevando che a mio parere non esistono né ”mattonari” né “palazzinari” ma progetti di edilizia che devono essere giudicati positivamente o negativamente per come gli stessi si inseriscono in uno sviluppo intelligente della città, oltre che per il valore aggiunto che essi possono portare.
Penso quindi che la questione Garzanti possa essere rivalutata per le molteplici opportunità che da essa potrebbero scaturire.
Almeno discutiamone senza chiuderci a riccio.
Cernusco sul naviglio 1 ottobre 2010
Claudio Gargantini
Consigliere comunale indipendente.
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