sabato 2 ottobre 2010

Cornuti e mazziati

Correndo col mio fido Quincy, poco fà ho incrociato, prima una coppia straniera con le valigie di scotch e cartone e poi una donna caricata a dismisura di borse che sembrava portassero dentro la propria casa.
Mi sono offerto di darle una mano, ma con grande dignità ha declinato l'aiuto.

Queste due situazioni, come le tante che giornalmente incontro per le nostre strade o leggo sui giornali, mi hanno fatto pensare alla sfortuna di tanta gente, soprattutto dell'est europeo, rom compresi, che prima hanno dovuto subire le angherie dei regimi comunisti e poi, pensando di trovare civiltà nelle nazioni che si dichiaravano tali, si sono sentite chiamare sporchi, ladri e fannulloni, un pò come i nostri vecchi se lo sono sentiti dire nel 900 quando poveri emigranti cercavano pane e a casa in giro per il mondo.

Questo accade quando si confondono le provenienze con la dignità della persona che dovrebbe essere tale in quanto assioma condiviso al di la delle religioni, razze e culture.

Allora mi è venuto in mente di lanciare un gruppo per abolire l'articolo 3 della Costituzione, che se pur bellissimo nel nostro mondo suona come una presa per i fondelli.

Non è vero che siamo tutti uguali, che a tutti vengono date pari opportunità, che non ci sono discriminazioni di religione, di sesso e di razza.
Non è vero, e quell'articolo fa ancora più male.

Scriviamone uno in cui si dica chiaro che ci sono disuguaglianze su questa terra e in questo paese, che il potente schiva sempre la giustizia che immancabilmente si abbatte sul povero. Che chi prega un dio straniero non ha diritto a luoghi di culto, che chi ama lo stesso sesso non può avere gli stessi diritti.
Ma diciamolo chiaro che chi ha amici nei partiti ha corsie preferenziali e chi non ha santi in paradiso deve attendere in coda il proprio turno.
Ma diciamolo chiaro e piantiamola di prenderci in giro una volta per tutte.


E' solo un piccolo pensiero in libertà che mi è venuto correndo.

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