martedì 28 febbraio 2012
ECCEMAMMA!!
A Cernusco è nata Eccemamma associazione di mamme, ma non solo.
Essere genitori è una gran bella cosa ma anche una gran fatica, soprattutto quando si è soli a capire chi siamo e cosa vogliamo essere per noi e per i nostri figli.
Ecco perchè ogni cosa che stimola l'incontro, la condivisione, la "contaminazione" è un passo avanti verso una crescita e una maggior consapevolezza.
Cos'è Eccemamma è presentato molto bene nel sito.
Per chi vuole conoscere meglio l'attività dell'associazione e i volti che la compongono, non c'è che da partecipare Sabato 3 marzo dalle 10 alle 12 alla festa che si terrà presso la piscina Enjoy di via Buonarroti.
Noi ci andiamo perchè ci piace pensare che la società si costruisce a partire dall'infanzia.
giovedì 16 febbraio 2012
L’amianto uccide i nostri polmoni! A Cernusco qual è la situazione?
La condanna dei manager Eternit nel processo di Torino, riporta alla ribalta l’amianto per il suo pericoloso risvolto nocivo sulla salute delle persone.
La pericolosità dell'amianto, presente nell'eternit, dipende dall'eventualità che siano rilasciate nell'ambiente fibre che possono venire inalate e che possono provocano malattie quali il cancro ai polmoni.
Ecco perché è importante che tutti concorrano per la propria parte a segnalare e bonificare l ‘eternit dagli immobili presenti sul nostro territorio.
Possiamo dire fuor di ogni dubbio che questo sia un gesto di grande civiltà che ognuno può fare verso se stessi e gli altri.
Sulla tutela della salute siamo tutti attenti e ogni iniziativa che possa andare verso questa direzione va sostenuta e condivisa.
A Cernusco qual è la situazione?
Il Sindaco su facebook scrive che “ Non mi risultano obblighi alle Amministrazioni comunali. L'autorità che interviene in questo campo è l'Asl. In questi anni - come in passato del resto - l'ufficio ecologia ha segnalato alle competenti autorità diversi casi, per i quali poi l'Asl è intervenuta”
In effetti ad oggi non esiste presso il nostro ufficio Ecologia un registro degli immobili in cui è presente l’amianto oltre a non essere stata fatta nessuna campagna informativa e nessun invito venga fatto alle nostre forze dell’ordine per rilevare e segnalare la presenza dell’eternit sul nostro territorio.
Come può procedere un cittadino per segnalare la presenza di amianto sul proprio territorio?
Su un immobile di proprietà il cittadino deve contattare un azienda specializzata che stili un preventivo delle bonifiche da fare e inoltri all’Asl di Gorgonzola la richiesta di bonifica. Dopo 30 giorni di silenzio assenso, la stessa può effettuare i lavori necessari.
Nel caso invece che un cittadino voglia segnalare la presenza di eternit su un immobile non di sua proprietà, deve fare una comunicazione all’ASL UFFICIO IGIENE SANITA’ PUBBLICA IN VIA MANTOVA 10 , MELZO.
A questo punto l’ASL inviterà il proprietario dell’immobile a fare un Censimento, per cui dovrà rivolgersi a un professionista che stili i lavori da farsi tra gli uno e i tre anni.
Se passato tale tempo nessun lavoro di bonifica venisse eseguito il Sindaco dovrà emettere un ordinanza per l’esecuzione dei lavori.
Cosa possiamo fare noi e cosa può fare l’Amministrazione?
L' Amministrazione non può esimersi dal fare una campagna informativa che partendo da una corretta comunicazione sul pericolo dell’amianto inviti ogni cittadino a segnalare all’Asl le proprie o le altrui strutture che ancor oggi hanno parti in Eternit.
In questo senso il comune potrebbe farsi carico in prima persona di raccogliere le segnalazioni di cittadini e di inoltrarle tutte insieme all’ASL.
Inoltre è necessario che il nostro comune intraprenda e metta in rete una mappatura seria degli immobili in cui è presente l’amianto.
Partendo dagli immobili in dismissione e in decadimento la stessa Amministrazione si deve fare carico di puntuali verifiche e segnalazioni, in particolar modo dove le stesse strutture siano state costruite prima del 1992, anno in cui risale la messa definitiva al bando dell’amianto.
Sono tanti gli immobili in stato di abbandono sul nostro territorio che meritano una verifica. Dall'albergo Melghera alla Matplast, dalla Svar al Supercash, passando per l'ex Intermedia fino alla Garzanti che essendo una cartiera e quindi ignifuga, potrebbe essere stata costruita quasi completamente in Eternit.
Poi ci sono qua e là sparsi per il nostro territorio le coperture di garage o tetti che anch'essi vanno opportunamente verifcati.
Come segnalato dall'Asl competente di Melzo ci sono situazioni già verificate da anni che non vengono bonificate come nel caso del capannone di Via Verdi 64 proprio a ridosso delle abitazioni.
Non è detto che in tutti questi casi gli eternit debbano essere necessariamente rimossi o bonificati.
Ecco perchè una mappatura ufficiale da parte del nostro comune metterebbe tutti nelle migliori condizioni di conoscere il reale stato delle strutture presenti nella nostra città.
Per questo mi appello alla sensibilità del vice Sindaco Marchetti titolare dell’Assessorato all’Ecologia e al Territorio, affinché anche il nostro comune metta in campo tutte quelle iniziative utili alla salvaguardia della nostra salute.
Mi appello al senso civico dei cittadini e delle forze politiche affinché anche in questo campo si dia un chiaro segnale di rispetto delle regole e di costruzione del bene comune.
Claudio Gargantini
Consigliere comunale indipendente.
La pericolosità dell'amianto, presente nell'eternit, dipende dall'eventualità che siano rilasciate nell'ambiente fibre che possono venire inalate e che possono provocano malattie quali il cancro ai polmoni.
Ecco perché è importante che tutti concorrano per la propria parte a segnalare e bonificare l ‘eternit dagli immobili presenti sul nostro territorio.
Possiamo dire fuor di ogni dubbio che questo sia un gesto di grande civiltà che ognuno può fare verso se stessi e gli altri.
Sulla tutela della salute siamo tutti attenti e ogni iniziativa che possa andare verso questa direzione va sostenuta e condivisa.
A Cernusco qual è la situazione?
Il Sindaco su facebook scrive che “ Non mi risultano obblighi alle Amministrazioni comunali. L'autorità che interviene in questo campo è l'Asl. In questi anni - come in passato del resto - l'ufficio ecologia ha segnalato alle competenti autorità diversi casi, per i quali poi l'Asl è intervenuta”
In effetti ad oggi non esiste presso il nostro ufficio Ecologia un registro degli immobili in cui è presente l’amianto oltre a non essere stata fatta nessuna campagna informativa e nessun invito venga fatto alle nostre forze dell’ordine per rilevare e segnalare la presenza dell’eternit sul nostro territorio.
Come può procedere un cittadino per segnalare la presenza di amianto sul proprio territorio?
Su un immobile di proprietà il cittadino deve contattare un azienda specializzata che stili un preventivo delle bonifiche da fare e inoltri all’Asl di Gorgonzola la richiesta di bonifica. Dopo 30 giorni di silenzio assenso, la stessa può effettuare i lavori necessari.
Nel caso invece che un cittadino voglia segnalare la presenza di eternit su un immobile non di sua proprietà, deve fare una comunicazione all’ASL UFFICIO IGIENE SANITA’ PUBBLICA IN VIA MANTOVA 10 , MELZO.
A questo punto l’ASL inviterà il proprietario dell’immobile a fare un Censimento, per cui dovrà rivolgersi a un professionista che stili i lavori da farsi tra gli uno e i tre anni.
Se passato tale tempo nessun lavoro di bonifica venisse eseguito il Sindaco dovrà emettere un ordinanza per l’esecuzione dei lavori.
Cosa possiamo fare noi e cosa può fare l’Amministrazione?
L' Amministrazione non può esimersi dal fare una campagna informativa che partendo da una corretta comunicazione sul pericolo dell’amianto inviti ogni cittadino a segnalare all’Asl le proprie o le altrui strutture che ancor oggi hanno parti in Eternit.
In questo senso il comune potrebbe farsi carico in prima persona di raccogliere le segnalazioni di cittadini e di inoltrarle tutte insieme all’ASL.
Inoltre è necessario che il nostro comune intraprenda e metta in rete una mappatura seria degli immobili in cui è presente l’amianto.
Partendo dagli immobili in dismissione e in decadimento la stessa Amministrazione si deve fare carico di puntuali verifiche e segnalazioni, in particolar modo dove le stesse strutture siano state costruite prima del 1992, anno in cui risale la messa definitiva al bando dell’amianto.
Sono tanti gli immobili in stato di abbandono sul nostro territorio che meritano una verifica. Dall'albergo Melghera alla Matplast, dalla Svar al Supercash, passando per l'ex Intermedia fino alla Garzanti che essendo una cartiera e quindi ignifuga, potrebbe essere stata costruita quasi completamente in Eternit.
Poi ci sono qua e là sparsi per il nostro territorio le coperture di garage o tetti che anch'essi vanno opportunamente verifcati.
Come segnalato dall'Asl competente di Melzo ci sono situazioni già verificate da anni che non vengono bonificate come nel caso del capannone di Via Verdi 64 proprio a ridosso delle abitazioni.
Non è detto che in tutti questi casi gli eternit debbano essere necessariamente rimossi o bonificati.
Ecco perchè una mappatura ufficiale da parte del nostro comune metterebbe tutti nelle migliori condizioni di conoscere il reale stato delle strutture presenti nella nostra città.
Per questo mi appello alla sensibilità del vice Sindaco Marchetti titolare dell’Assessorato all’Ecologia e al Territorio, affinché anche il nostro comune metta in campo tutte quelle iniziative utili alla salvaguardia della nostra salute.
Mi appello al senso civico dei cittadini e delle forze politiche affinché anche in questo campo si dia un chiaro segnale di rispetto delle regole e di costruzione del bene comune.
Claudio Gargantini
Consigliere comunale indipendente.
martedì 7 febbraio 2012
Il vero problema del nostro Paese non è giudiziario, è culturale
E si, è proprio cosi.
Sottoscrivo anche io l'Amaca di Michele Serra.
Zapping casuale (e fulminante) domenica sera. Su Rai tre, Gherardo Colombo sostiene che il vero problema del nostro Paese non è giudiziario, è culturale: la maggioranza degli italiani non capisce a che cosa servono le regole, e fino a che non lo capirà anche il più equo dei sistemi giudiziari potrà fare ben poco. Su Raidue, in quel preciso momento, Fabio Capello, uno dei più stimati allenatori italiani, a domanda risponde che Luciano Moggi è stato un eccellente dirigente sportivo (il giovane Andrea Agnelli, pochi giorni prima, aveva detto: il migliore di tutti). Neanche mezza parola sul processo per frode sportiva, sulle schede telefoniche estere regalate agli arbitri, sull’intera, complicata ma ineludibile vicenda che chiamiamo Calciopoli. Capello ha risposto, indirettamente, a Gherardo Colombo. Confermandone la tesi. Moggi è stato “il migliore di tutti” perché ha vinto moltissimo, non importa con quali mezzi, né trasmettendo quali valori al suo gruppo di lavoro. Le ombre etiche e le macchie giudiziarie sono considerate irrilevanti perché irrilevante, in fin dei conti, è il rispetto delle regole. Per molti italiani, anche di livello (Capello lo è), le regole sono considerate, infondo, l’ultima risorsa dei deboli e degli invidiosi.
da La Repubblica del 07/02/2012.
Sottoscrivo anche io l'Amaca di Michele Serra.
Zapping casuale (e fulminante) domenica sera. Su Rai tre, Gherardo Colombo sostiene che il vero problema del nostro Paese non è giudiziario, è culturale: la maggioranza degli italiani non capisce a che cosa servono le regole, e fino a che non lo capirà anche il più equo dei sistemi giudiziari potrà fare ben poco. Su Raidue, in quel preciso momento, Fabio Capello, uno dei più stimati allenatori italiani, a domanda risponde che Luciano Moggi è stato un eccellente dirigente sportivo (il giovane Andrea Agnelli, pochi giorni prima, aveva detto: il migliore di tutti). Neanche mezza parola sul processo per frode sportiva, sulle schede telefoniche estere regalate agli arbitri, sull’intera, complicata ma ineludibile vicenda che chiamiamo Calciopoli. Capello ha risposto, indirettamente, a Gherardo Colombo. Confermandone la tesi. Moggi è stato “il migliore di tutti” perché ha vinto moltissimo, non importa con quali mezzi, né trasmettendo quali valori al suo gruppo di lavoro. Le ombre etiche e le macchie giudiziarie sono considerate irrilevanti perché irrilevante, in fin dei conti, è il rispetto delle regole. Per molti italiani, anche di livello (Capello lo è), le regole sono considerate, infondo, l’ultima risorsa dei deboli e degli invidiosi.
da La Repubblica del 07/02/2012.
venerdì 3 febbraio 2012
Il legno scolpito
Che emozione vedere l'amico e compagno di studi della mitica 5B dell'ITC di Cologno scolpire il legno.
Ho una profonda ammirazione per coloro che fanno della manualità il prolungamento della propria anima quasi partecipassero all'opera creatrice.
E quando l'artista è stato compagno di viaggio e di studi della propria adolescenza, l'ammirazione cresce tra l' invidia e lo stupore.
Che diario in rete sarebbe un blog se non raccontasse mai di sé e dei propri sentimenti?!
Ecco il video di Corrado scultore
Ho una profonda ammirazione per coloro che fanno della manualità il prolungamento della propria anima quasi partecipassero all'opera creatrice.
E quando l'artista è stato compagno di viaggio e di studi della propria adolescenza, l'ammirazione cresce tra l' invidia e lo stupore.
Che diario in rete sarebbe un blog se non raccontasse mai di sé e dei propri sentimenti?!
Ecco il video di Corrado scultore
mercoledì 1 febbraio 2012
Il mio si al Testamento biologico e l'esito della votazione in consiglio comunale
Ecco il testo del mio intervento a sostegno della mozione sul Testamento biologico discussa nella seduta del consiglio comunale di Martedì 31 gennaio 2012
Il Registro delle Dichiarazioni anticipata di trattamento (DAT) è un Registro in vengono inserite le dichiarazioni di tutti coloro che in caso di malattia o lesione traumatica cerebrale irreversibile e invalidante o di malattia che li costringa a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali che impediscano una normale vita di relazione, chiedono di non essere sottoposti ad alcun trattamento terapeutico né a idratazione e alimentazione forzate e artificiali nel caso di impossibilità ad alimentarsi autonomamente.
Questa dichiarazione, è bene ricordarlo, può essere modificata in qualsiasi momento dal diretto interessato.
Con la mozione in discussione questa sera non si vuole instituire il Registro delle DAT ma un Registro che raccolga le attestazioni dei soggetti residenti che hanno redatto le proprie dichiarazioni anticipate con l’indicazione del luogo o dei soggetti presso cui sono conservate (notaio/fiduciario/altro depositario).
La dichiarazione anticipata di trattamento (DAT) è necessaria affinché ognuno possa, con consapevolezza, decidere come accogliere il momento della fine della propria vita nell’istante in cui non potrà più esprimersi.
L’importanza del rispetto della volontà personale in caso di malattia è sottolineata nell’articolo 32 della Costituzione Italiana che cosi recita:
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.
La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”
Un tema, quello del Testamento Biologico, che trova concordi cattolici e laici.
Iniziamo con il pensiero del Cardinal Martini
Il Cardinale Martini, in un intervento sul Sole 24 ore, riconosce la necessità di «norme che consentano il rifiuto delle cure» da parte dei malati in fin di vita ma precisa che resta «di grandissima importanza distinguere tra eutanasia e astensione dall'accanimento terapeutico, due termini spesso confusi». Scrive Martini: «evitando l'accanimento terapeutico non si vuole procurare la morte: si accetta di non poterla impedire». Nella sua riflessione il Cardinale pone in rilievo i propositi del paziente: «Non può essere trascurata la volontà del malato», e aggiunge che «forse sarebbe più corretto parlare di limitazione dei trattamenti». Martini ritiene che da parte della Chiesa d'ora in avanti «dovrà esserci più attenta considerazione anche pastorale», al contempo sottolinea come «dal punto di vista giuridico rimane aperta l'esigenza di una norma che consenta di riconoscere la possibilità del rifiuto (informato) delle cure e consenta di proteggere il medico da eventuali accuse», prendendo a riferimento la nuova legislazione francese.
Sottolineo come , sempre in campo cattolico, sia stata la Conferenza Episcopale tedesca insieme alle altre chiese cristiane, a redare il Testamento biologico da distribuire ai propri fedeli.
La direttiva del TESTAMENTO BIOLOGICO CRISTIANO, si legge nel documento tedesco, vuole mostrare un punto d’incontro tra un inaccettabile prolungamento della vita e un accorciamento irresponsabile della vita,
Da ultimo vogliamo ricordare Papa Giovanni Paolo II che nelle ultimi istanti della sua vita sussurrò "Lasciatemi andare alla Casa del Padre" volontà che fu pienamente rispettata.
Ricordiamo che anche il Catechismo della Chiesa Cattolica al numero 471 del Compendio cosi recita:
Quali procedure mediche sono consentite, quando la morte è considerata imminente? (2278-2279) Le cure che d'ordinario sono dovute ad una persona ammalata non possono essere legittimamente interrotte. Sono legittimi invece l'uso di analgesici, non finalizzati alla morte, e la rinuncia «all'accanimento terapeutico», cioè all'utilizzo di procedure mediche sproporzionate e senza ragionevole speranza di esito positivo.
Questa sera mi sembra doveroso e giusto ricordare anche la battaglia fatta da Peppino Englaro, e con lui da tantissimi cittadini italiani, per chiedere il rispetto della volontà di sua figlia Eluana, in coma per 17 anni, a non protrarre le “procedure mediche sproporzionate e senza ragionevole speranza di esito positivo.”
Questo consiglio comunale si è più volte espresso su temi importanti con mozioni, ne cito solo alcune, a favore dei diritti delle coppie , in difesa della pace o contro le discriminazioni dei cristiani in varie parti del mondo.
Quando si parla di testamento biologico non si parla quindi di eutanasia o di dolce morte, ma di garantire e rispettare quei sacrosanti diritti alla libertà e alla dignità personale proclamanti nella nostra Costituzione.
Ecco il motivo per cui non possiamo non esprimerci su un tema cosi importante che tocca la vita di tutti i cittadini, nessuno escluso. Anzia, possiamo dire che poter prendere la parola in questo consiglio su un tema cosi importante sia un onore per tutti noi.
Mi piace pensare che nella discussione sugli istanti che trascorrono tra la vita e la morte le barriere ideologiche possano decadere di fronte alla dignità della persona umana, perché ricordiamo che non c’è violenza peggiore che quella inflitta a un corpo in ostaggio che non può più esprimere la propria volontà.
Non sia mai che qualcuno venga obbligato a interrompere un sostegno artificiale alla propria vita, cosi come non sia mai che alcuno sia obbligato a mantenere un sostegno artificiale alla propria vita.
Solo la piena libertà nella consapevolezza può sciogliere ogni dubbio affinché ciò non avvenga.
È per questo che ha senso il Testamento biologico.
Ecco perché invito questo consiglio comunale ad approvare la mozione in oggetto e a pronunciare forte che senza la libertà personale non ci può essere nessuna comunità.
Claudio Gargantini
Consigliere comunale indipendente.
Il consiglio comunale ha respinto la mozione con 13 voti contrari, 3 a favore, 1 astenuto. Assenti 3 consiglieri.
La nostra città ha cosi perso un importante occasione per affermare i diritti dell'individuo e il rispetto della persona umana.
Hanno votato a favore della mozione
Claudio Gargantini consigliere Indipendente
Ermes Severgnini di Rifondazione Comunista
Daniele Fedeli di Vivere Cernusco
Hanno votato contro la mozione
Eugenio Comincini Sindaco
Giorgio Perego Presidente del Consiglio comunale
Marco Erba del Partito Democratico
Angelo Levati del Partito Democratico
Adriana Guzzi del Partito Democratico
Dario Viganò del Partito Democratico
Fabio Colombo di Vivere Cernusco
Donato Scotti di Vivere Cernusco
Daniele Cassamagnaghi del Naviglio
Giorgio Monti del Partito della Libertà
Gianluigi Frigerio del Partito della Libertà
Fabrizio De Luigi del Partito della Libertà
Mario Oriani del Partito della Libertà
Ciro Angrisano di Cassamagnaghi Sindaco
Astenuti
Raffaele Di Bello del Partito Democratico
Assenti
Erica Spinelli di Vivere Cernusco
Angelo Rocchi della Lega nord
Claudio Cogliati della Lega nord
Il Registro delle Dichiarazioni anticipata di trattamento (DAT) è un Registro in vengono inserite le dichiarazioni di tutti coloro che in caso di malattia o lesione traumatica cerebrale irreversibile e invalidante o di malattia che li costringa a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali che impediscano una normale vita di relazione, chiedono di non essere sottoposti ad alcun trattamento terapeutico né a idratazione e alimentazione forzate e artificiali nel caso di impossibilità ad alimentarsi autonomamente.
Questa dichiarazione, è bene ricordarlo, può essere modificata in qualsiasi momento dal diretto interessato.
Con la mozione in discussione questa sera non si vuole instituire il Registro delle DAT ma un Registro che raccolga le attestazioni dei soggetti residenti che hanno redatto le proprie dichiarazioni anticipate con l’indicazione del luogo o dei soggetti presso cui sono conservate (notaio/fiduciario/altro depositario).
La dichiarazione anticipata di trattamento (DAT) è necessaria affinché ognuno possa, con consapevolezza, decidere come accogliere il momento della fine della propria vita nell’istante in cui non potrà più esprimersi.
L’importanza del rispetto della volontà personale in caso di malattia è sottolineata nell’articolo 32 della Costituzione Italiana che cosi recita:
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.
La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”
Un tema, quello del Testamento Biologico, che trova concordi cattolici e laici.
Iniziamo con il pensiero del Cardinal Martini
Il Cardinale Martini, in un intervento sul Sole 24 ore, riconosce la necessità di «norme che consentano il rifiuto delle cure» da parte dei malati in fin di vita ma precisa che resta «di grandissima importanza distinguere tra eutanasia e astensione dall'accanimento terapeutico, due termini spesso confusi». Scrive Martini: «evitando l'accanimento terapeutico non si vuole procurare la morte: si accetta di non poterla impedire». Nella sua riflessione il Cardinale pone in rilievo i propositi del paziente: «Non può essere trascurata la volontà del malato», e aggiunge che «forse sarebbe più corretto parlare di limitazione dei trattamenti». Martini ritiene che da parte della Chiesa d'ora in avanti «dovrà esserci più attenta considerazione anche pastorale», al contempo sottolinea come «dal punto di vista giuridico rimane aperta l'esigenza di una norma che consenta di riconoscere la possibilità del rifiuto (informato) delle cure e consenta di proteggere il medico da eventuali accuse», prendendo a riferimento la nuova legislazione francese.
Sottolineo come , sempre in campo cattolico, sia stata la Conferenza Episcopale tedesca insieme alle altre chiese cristiane, a redare il Testamento biologico da distribuire ai propri fedeli.
La direttiva del TESTAMENTO BIOLOGICO CRISTIANO, si legge nel documento tedesco, vuole mostrare un punto d’incontro tra un inaccettabile prolungamento della vita e un accorciamento irresponsabile della vita,
Da ultimo vogliamo ricordare Papa Giovanni Paolo II che nelle ultimi istanti della sua vita sussurrò "Lasciatemi andare alla Casa del Padre" volontà che fu pienamente rispettata.
Ricordiamo che anche il Catechismo della Chiesa Cattolica al numero 471 del Compendio cosi recita:
Quali procedure mediche sono consentite, quando la morte è considerata imminente? (2278-2279) Le cure che d'ordinario sono dovute ad una persona ammalata non possono essere legittimamente interrotte. Sono legittimi invece l'uso di analgesici, non finalizzati alla morte, e la rinuncia «all'accanimento terapeutico», cioè all'utilizzo di procedure mediche sproporzionate e senza ragionevole speranza di esito positivo.
Questa sera mi sembra doveroso e giusto ricordare anche la battaglia fatta da Peppino Englaro, e con lui da tantissimi cittadini italiani, per chiedere il rispetto della volontà di sua figlia Eluana, in coma per 17 anni, a non protrarre le “procedure mediche sproporzionate e senza ragionevole speranza di esito positivo.”
Questo consiglio comunale si è più volte espresso su temi importanti con mozioni, ne cito solo alcune, a favore dei diritti delle coppie , in difesa della pace o contro le discriminazioni dei cristiani in varie parti del mondo.
Quando si parla di testamento biologico non si parla quindi di eutanasia o di dolce morte, ma di garantire e rispettare quei sacrosanti diritti alla libertà e alla dignità personale proclamanti nella nostra Costituzione.
Ecco il motivo per cui non possiamo non esprimerci su un tema cosi importante che tocca la vita di tutti i cittadini, nessuno escluso. Anzia, possiamo dire che poter prendere la parola in questo consiglio su un tema cosi importante sia un onore per tutti noi.
Mi piace pensare che nella discussione sugli istanti che trascorrono tra la vita e la morte le barriere ideologiche possano decadere di fronte alla dignità della persona umana, perché ricordiamo che non c’è violenza peggiore che quella inflitta a un corpo in ostaggio che non può più esprimere la propria volontà.
Non sia mai che qualcuno venga obbligato a interrompere un sostegno artificiale alla propria vita, cosi come non sia mai che alcuno sia obbligato a mantenere un sostegno artificiale alla propria vita.
Solo la piena libertà nella consapevolezza può sciogliere ogni dubbio affinché ciò non avvenga.
È per questo che ha senso il Testamento biologico.
Ecco perché invito questo consiglio comunale ad approvare la mozione in oggetto e a pronunciare forte che senza la libertà personale non ci può essere nessuna comunità.
Claudio Gargantini
Consigliere comunale indipendente.
Il consiglio comunale ha respinto la mozione con 13 voti contrari, 3 a favore, 1 astenuto. Assenti 3 consiglieri.
La nostra città ha cosi perso un importante occasione per affermare i diritti dell'individuo e il rispetto della persona umana.
Hanno votato a favore della mozione
Claudio Gargantini consigliere Indipendente
Ermes Severgnini di Rifondazione Comunista
Daniele Fedeli di Vivere Cernusco
Hanno votato contro la mozione
Eugenio Comincini Sindaco
Giorgio Perego Presidente del Consiglio comunale
Marco Erba del Partito Democratico
Angelo Levati del Partito Democratico
Adriana Guzzi del Partito Democratico
Dario Viganò del Partito Democratico
Fabio Colombo di Vivere Cernusco
Donato Scotti di Vivere Cernusco
Daniele Cassamagnaghi del Naviglio
Giorgio Monti del Partito della Libertà
Gianluigi Frigerio del Partito della Libertà
Fabrizio De Luigi del Partito della Libertà
Mario Oriani del Partito della Libertà
Ciro Angrisano di Cassamagnaghi Sindaco
Astenuti
Raffaele Di Bello del Partito Democratico
Assenti
Erica Spinelli di Vivere Cernusco
Angelo Rocchi della Lega nord
Claudio Cogliati della Lega nord