Nel consiglio comunale di lunedì 13 maggio come capogruppo di Persona e Città
ho proposto un emendamento al Regolamento delle Associazioni, la cui iscrizione
permette il ricevimento di contributi pubblici, che non sono solo denaro ma
anche sedi, box, orti sociali e facilitazioni varie che finalmente verranno con un prossimo Regolamento ad hoc
monetizzati, con l’intento di evitare i conflitti d’interessi che possono
nascere tra il mandatario e il beneficiario, ossia tra chi è consigliere o assessore e contemporaneamente
presidente o membro del direttivo associativo.
Il nostro intento è quello di
evitare l’imbarazzo di chi deve votare provvedimenti a favore della propria
associazione e di dare un segnale di educazione civica affinché i politici
siano i primi a dare il buon esempio sapendo scegliere il campo in cui giocare e
permettendo in tal modo all’Associazione di crescere e di scovare nuovi talenti.
Il nostro emendamento non entra
nel merito delle persone coinvolte, anzi stimiamo chi si impegna doppiamente,
ma vuole dare un segnale che crei uno stile di partecipazione rispettoso dei
confini. Condizione sine qua non per una reale partecipazione democratica.
Ho dovuto sottolineare nel mio
intervento come il conflitto d’interessi abbia sempre accompagnato il Sindaco e la sua
amministrazione anche nel precedente
mandato.
Ho dovuto ricordare i conflitti
passati per dimostrare come la dichiarata “buona fede” della maggioranza spesso
confligga con il rispetto dei confini.
Ho faticato a farlo, intralciato dalla faziosità ideologica del
Presidente del Consiglio comunale Fabio Colombo, che mal gradisce le critiche ai membri della maggioranza, in
particolar modo quando riguardano esponenti di spicco del suo partito
Vivere Cernusco.
Ho ricordato come l’ invadenza
della politica si sia manifestata in tutta la sua forza nella presenza del
Presidente di Vivere Cernusco quale membro del Cda della
partecipata comunale Cernusco Verde in qualità di vice-Presidente.
Ho ricordato come il Sindaco Comincini
abbia incaricato nella precedente legislatura Presidente della Farma.cer la stessa persona proprietaria anche dei locali dove la farmacia svolgeva servizio pagandone regolare affitto.
Ho ricordato come sia stata
incaricata per svolgere una consulenza riguardante la Vecchia Filanda un
architetto candidata nella Margherita alle elezioni del 2007, stesso partito del Sindaco Comincini.
Ho dovuto ricordare il passato, per dire come anche oggi trovo sconveniente
che Danilo Redaelli possa contemporaneamente essere consigliere comunale e
Presidente dell’ Anpi, iscititta all’Albo
e che Silvia Ghezzi possa come Assessore poter determinare a beneficio di
Eccemamma, anch’essa iscritta all’Albo, di
cui è membro attuale nel direttivo.
Ci sono altri conflitti che non ho
ricordato ma che riguardano altri consiglieri in maggioranza come in
opposizione, tipo quello di Claudio Keller capogruppo del Pdl e membro del
direttivo del Cai.
Ho accennato di aver apprezzato
la scelta dell’Assessore Zacchetti di essersi dimesso, dopo la sua nomina, da ogni carica quale membro dei direttivi GSO
Paolo VI- ASO
Alla consigliera Mariani che dai
banchi della maggioranza mi rispondeva come non si possano privare le Associazioni
del contributo di consiglieri e Assessori rispondo che ritengo molto educativo per le Associazione coinvolte saper trovare
nuove persone che si facciano carico
delle responsabilità nell’azione di volontariato, liberando chi ha fatto una libera
scelta politica pubblica.
È una grande scelta di libertà
che può rasserenare il clima tra le Associazioni non coinvolte nel “conflitto” e
dare maggiore libertà di azione ad ogni interlocutore coinvolto.
Cernusco ha un passato di grande
impegno associativo ma anche di cura del proprio cortile che spesso ha giustificato la commistione di
ruoli creando cosi condizioni di
disparità di trattamento. Per questo ho chiesto alla politica di indicare un
percorso che liberasse il campo da possibili fraintendimenti. Questa per noi si
chiama educazione civica.
Purtroppo anche questa volta, Sindaco
in testa, è stato detto NO a una norma che riteniamo di profonda civiltà, anche se forse un po’ troppo
nordica.
Un NO votato in consiglio comunale anche da chi si trovava
in “conflitto d’interessi” .
Claudio Gargantini
Capogruppo Persona e
Città
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