giovedì 23 maggio 2013

Conflitto d’interessi e Albo delle Associazioni


Nel consiglio comunale di lunedì  13 maggio come capogruppo di Persona e Città ho proposto un emendamento al Regolamento delle Associazioni, la cui iscrizione permette il ricevimento di contributi pubblici, che non sono solo denaro ma anche sedi, box, orti sociali  e facilitazioni varie che finalmente verranno con un prossimo Regolamento ad hoc monetizzati, con l’intento di evitare i conflitti d’interessi che possono nascere tra il mandatario e il beneficiario,  ossia tra chi  è consigliere o assessore e contemporaneamente presidente o membro del direttivo associativo.

Il nostro intento è quello di evitare l’imbarazzo di chi deve votare provvedimenti a favore della propria associazione e di dare un segnale di educazione civica affinché i politici siano i primi a dare il buon esempio sapendo scegliere il campo in cui giocare e permettendo in tal modo all’Associazione di crescere e di scovare nuovi talenti.

Il nostro emendamento non entra nel merito delle persone coinvolte, anzi stimiamo chi si impegna doppiamente, ma vuole dare un segnale che crei uno stile di partecipazione rispettoso dei confini. Condizione sine qua non per una reale partecipazione democratica.

Ho dovuto sottolineare nel mio intervento come il conflitto d’interessi abbia sempre  accompagnato il Sindaco e la sua amministrazione  anche nel precedente mandato.
Ho dovuto ricordare i conflitti passati per dimostrare come la dichiarata “buona fede” della maggioranza spesso confligga con il rispetto dei confini.

Ho faticato a farlo,  intralciato dalla faziosità ideologica del Presidente del Consiglio comunale Fabio Colombo, che mal gradisce  le critiche ai membri della maggioranza, in particolar modo quando riguardano esponenti di spicco del suo partito Vivere  Cernusco.

Ho ricordato come l’ invadenza della politica si sia manifestata in tutta la sua forza nella presenza del Presidente di Vivere Cernusco quale membro del Cda della partecipata comunale Cernusco Verde in qualità di vice-Presidente. 

Ho ricordato come il Sindaco Comincini abbia incaricato nella precedente legislatura Presidente della Farma.cer la stessa persona proprietaria anche dei locali dove la farmacia svolgeva servizio pagandone regolare affitto.

Ho ricordato come sia stata incaricata per svolgere una consulenza riguardante la Vecchia Filanda un architetto candidata nella Margherita alle elezioni del 2007, stesso partito del Sindaco Comincini.

Ho dovuto ricordare il passato,  per dire come anche oggi trovo sconveniente che Danilo Redaelli possa contemporaneamente essere consigliere comunale e Presidente dell’ Anpi, iscititta all’Albo  e che Silvia Ghezzi possa come Assessore poter determinare a beneficio di Eccemamma, anch’essa iscritta all’Albo,  di cui è membro attuale nel direttivo.

Ci sono altri conflitti che non ho ricordato ma che riguardano altri consiglieri in maggioranza come in opposizione, tipo quello di Claudio Keller capogruppo del Pdl e membro del direttivo del Cai.

Ho accennato di aver apprezzato la scelta dell’Assessore Zacchetti di essersi dimesso, dopo la sua nomina,  da ogni carica quale membro dei direttivi GSO Paolo VI- ASO

Alla consigliera Mariani che dai banchi della maggioranza mi rispondeva come non si possano privare le Associazioni del contributo di consiglieri e Assessori rispondo che ritengo molto educativo  per le Associazione coinvolte saper trovare nuove persone  che si facciano carico delle responsabilità nell’azione di volontariato, liberando chi ha fatto una libera scelta politica pubblica.

È una grande scelta di libertà che può rasserenare il clima tra le Associazioni non coinvolte nel “conflitto” e dare maggiore libertà di azione ad ogni interlocutore coinvolto.

Cernusco ha un passato di grande impegno associativo ma anche di cura del proprio cortile  che spesso ha giustificato la commistione di ruoli creando cosi  condizioni di disparità di trattamento. Per questo ho chiesto alla politica di indicare un percorso che liberasse il campo da possibili fraintendimenti. Questa per noi si chiama educazione civica.

Purtroppo anche questa volta, Sindaco in testa, è stato detto NO a una norma che riteniamo  di profonda civiltà, anche se forse un po’ troppo nordica.

Un NO  votato in consiglio comunale anche da chi si trovava  in “conflitto d’interessi” .

Claudio Gargantini
Capogruppo Persona e Città






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