Stamani passeggiando per il centro del paese con la famiglia, godendo del clima di festa e relax, ho pensato a tutti coloro che oggi lavorano.
Ai miei ex colleghi del 12, dove anche io ho provato a passare il mio ultimo giorno dell' anno in servizio, a coloro che oggi cucinano affichè gli altri possano divertirsi, a coloro che garantiscono la sicurezza per le strade e la corrente elettrica, ma soprattutto a coloro che oggi e domani garantiscono la pulizia nelle nostre case, uffici e strade.
In questa società dei consumi, dove certa è solo la spazzatura, all'apice della società dovrebbero esserci loro.
Donne e uomini, spesso stranieri, che dopo il loro lavoro vorremmo sparissero dalla vista dei nostri occhi quasi per nascondere i nostri peccati.
Per non dimenticare l'esercito di bandanti, tutte straniere, donne che lasciano a casa la famiglia per accudire i nostri vecchi, sempre in bilico tra permessi di soggiorno e sanatorie, quasi non fossero splendide persone da esaltare, ma solo schiave dedite a coprire le nostre omissioni.
E' alquando impossibile trovare un genitore che alla domanda cosa vuoi che tuo figlio faccia da grande, risponda: l'uomo o la donna delle pulizie
. Oppure il badante per i nostri vecchi.
Ma senza di loro staremmo tutti ancor peggio che a Napoli.
Oppure resteremo soli in attesa di un passato che non c'è più.
E invece è grazie a questi angeli che noi oggi possiamo crederci persone pulite.
Purtroppo siamo un popolo non solo senza storia, ma anche senza vergogna.
Auguri di buon anno allora, sperando che la nostra società, che ognuno di noi, possa diventare in questo 2011 solamente un pò più umano.
Un pò più persona.
venerdì 31 dicembre 2010
venerdì 24 dicembre 2010
In questo tempo di festa
In questo tempo di festa cristiana, un tempo festa pagana, diventata dagli anni 70 anche la festa del consumismo, il mio augurio a te, che passi a trovarmi su Persona e Città, sia che in questi giorni tu possa ritagliarti un tempo importante per andare dove ti porta il cuore.
Un abbraccio
Claudio
Un abbraccio
Claudio
mercoledì 22 dicembre 2010
Assemblea pubblica sulla scuola
Nel consiglio comunale aperto sulla scuola parecchi genitori avevano richiesto un'assemblea pubblica.
La richiesta è stata protocollata in data 24 novembre ma ad oggi ancora nessuna risposta dal Sindaco e dall'Assessore all'Istruzione Magistrelli.
Il 29 novembre il consigliere della Lega Rocchi durante il dibattito sul Piano al Diritto allo Studio in consiglio comunale, presenti alcuni genitori, chiese al Sindaco di rispondere alla richiesta.
Purtroppo né lui né l'Assessore erano ancora a conoscenza della lettera.
Ieri sera ho chiesto di fare un regalo di natale a questi genitori fissando la data, ma nulla ancora.
Penso che come politici dobbiamo essere orgogliosi di tanta attenzione da parte dei genitori sul tema della scuola e come abbiamo saputo spingere per avere il consiglio comunale aperto dobbiamo garantire che questa richiesta venga esaudita.
Nessuno deve aver paura di confrontarsi sul futuro dei nostri figli.
Nessuno metta per cortesia la ricerca del consenso davanti al confronto.
Chiedo che sia, tra i tanti, il capogruppo del Partito Democratico Marco Erba, ad adoperarsi in tal senso, come ha saputo ben fare per perorare la causa del consiglio comunale aperto.
Grazie a tutti dell'attenzione.
Claudio Gargantini
Genitore, cittadino, consigliere.
La richiesta è stata protocollata in data 24 novembre ma ad oggi ancora nessuna risposta dal Sindaco e dall'Assessore all'Istruzione Magistrelli.
Il 29 novembre il consigliere della Lega Rocchi durante il dibattito sul Piano al Diritto allo Studio in consiglio comunale, presenti alcuni genitori, chiese al Sindaco di rispondere alla richiesta.
Purtroppo né lui né l'Assessore erano ancora a conoscenza della lettera.
Ieri sera ho chiesto di fare un regalo di natale a questi genitori fissando la data, ma nulla ancora.
Penso che come politici dobbiamo essere orgogliosi di tanta attenzione da parte dei genitori sul tema della scuola e come abbiamo saputo spingere per avere il consiglio comunale aperto dobbiamo garantire che questa richiesta venga esaudita.
Nessuno deve aver paura di confrontarsi sul futuro dei nostri figli.
Nessuno metta per cortesia la ricerca del consenso davanti al confronto.
Chiedo che sia, tra i tanti, il capogruppo del Partito Democratico Marco Erba, ad adoperarsi in tal senso, come ha saputo ben fare per perorare la causa del consiglio comunale aperto.
Grazie a tutti dell'attenzione.
Claudio Gargantini
Genitore, cittadino, consigliere.
Novità su Via San Francesco
Ne avevo parlato qui.
Ieri sera ne ho parlato nel mio intervento sul bilancio in consiglio comunale, senza ricevere risposta.
Oggi leggo nel comunicato stampa dell'Amministrazione che Via San Francesco è tra le opere del 2011.
E' una scelta coerente con la riqualificazione dell'area (PII Lanar)in tutti i suoi aspetti.
Passiamo le feste e verificheremo insieme qual'è il progetto e quali i suoi sviluppi.
Per ora buone feste caro Assessore.
Ieri sera ne ho parlato nel mio intervento sul bilancio in consiglio comunale, senza ricevere risposta.
Oggi leggo nel comunicato stampa dell'Amministrazione che Via San Francesco è tra le opere del 2011.
E' una scelta coerente con la riqualificazione dell'area (PII Lanar)in tutti i suoi aspetti.
Passiamo le feste e verificheremo insieme qual'è il progetto e quali i suoi sviluppi.
Per ora buone feste caro Assessore.
martedì 21 dicembre 2010
Ciao Enzo
Sono poche le persone che mi hanno fatto vibrare nel calcio.
Dopo Scirea, ecco un altro grande uomo che ha saputo vivere degnamente lo sport.
Grazie di ciò che sei stato, Enzo.
Ora raggiungi Gaetano ad allentare insieme le anime dei campioni di tutti i tempi che solcano il campo dell'infinito.
Un tuo fans
il Garga
venerdì 17 dicembre 2010
Via San Francesco. L'Assessore Rosci spegne le illusioni di riqualificazione della strada.
Il progetto della Padana che nel 2009 ha creato nuove rotatorie eliminando dal marzo 2009 la possibilità di svoltare a sinistra per accedere in Viale Assunta per chi sud ovest.
Con l’eliminazione della svolta a sinistra, in assenza di opportuni interventi, tutto il traffico proveniente da MIlano e Pioltello con destinazione Viale Assunta, Via Diaz con relative vie limitrofe, centro storico e via Cavour, è stato di fatto convogliato su Via San Francesco.
I risultati li vediamo tutti i giorni, soprattutto nelle code serali che partono dalla rotonda di via Leonardo da Vinci fino all’imbocco della Via San Francesco su Viale Assunta.
Tra poco il traffico aumenterà grazie alle automobili dei nuovi residenti del comparto Lanar.
L’aumento di traffico è più frequente nelle fasce orarie di maggior passaggio degli “utenti deboli” quali sono i ragazzi che frequentano l’oratorio Paolo VI.
L’asfaltatura è quella che è.
Dalla parte dell’oratorio in caso di pioggia le pozze sono abbondanti e farsi lavare dalle macchine è inevitabile.
La strada non ha per un lungo pezzo i marciapiedi obbligando i residenti a sbucare dalle case direttamente in mezzo alla strada.
Le nuove scelte viabilistiche avrebbero meritato un progetto globale che avrebbe dovuto comprendere oltre che le rotatorie sulla padana e il rifacimento del parcheggio di via San Francesco, anche la riqualificazione della via.
Preoccupati della nuova vocazione della strada, i residenti nell'aprile 2009, avevano chiesto un incontro pubblico al Sindaco e all'Assessore ai Lavori Pubblici Rosci che si era tenuto nel salone dell’oratorio Paolo VI il 15 dello stesso mese.
In quella serata l’Assessore Rosci aveva promesso la realizzazione del marciapiede mancante e di valutare come definire la viabilità della via.
A che punto siamo?
Nella commissione bilancio del 2 dicembre 2010 a fronte di una mia precisa domanda sui lavori previsti per la via San Francesco , l’Assessore Rosci candidamente dichiarava che non sono previsti lavori sulla via in questa legislatura amministrativa.
Quindi, niente marciapiedi e niente riqualificazione della strada fino a tutto il 2012.
Starà ai prossimi amministratori vedere se e cosa fare.
Devo rilevare che in questo caso, non solo non sono state mantenute le promesse, ma si è lasciato a metà la sistemazione di un area come quella indicata.
Tutti i cittadini meritano attenzione e tutte le strade devono essere riqualificate se necessario, ma nella scala delle priorità una strada come Via San Francesco, che ha subito una trasformazione in peggio come nessun’altra, meritava più attenzione.
Rilevo che se da una parte vediamo realizzazioni importanti e costose, come per esempio via Milano e via Monza oltre alla nuova via Manzoni fronte scuola, o a rifacimenti di realizzazioni eseguite pochi anni orsono come la rotonda di via Verdi-Videmari, per non dire degli obbrobri come il parcheggio a due piani di via Cavour che rovina la vista della Villa Alari e del lungo naviglio, dall’altra ci sono assenze totali, come nel caso di via San Francesco.
A questo punto il mio giudizio non può che essere negativo.
Giudizio aggravato dal fatto che parte dei soldi che entreranno nelle casse comunali a seguito degli oneri di urbanizzazione del PII Lanar verranno utilizzati per riqualificare vie di altre zone della città.
Chiediamo all’Assessore di mantenere fede alle promesse fatte e mettere mano alla riqualificazione di Via San Francesco già a partire dal 2011.
A questo proposito sono intenzionato, oltre a informare i residente della zona delle scelte previste, a proporre una raccolta di firme per dare voce a questi cittadini trascurati.
Claudio Gargantini
Consigliere comunale indipendente.
Chiarimento sul Presepe
I primi commenti sul mio post riguardante il presepe in piazza a Cernusco richiedono un chiarimento che pensavo, nel 2010, fosse stato assunto da tutti.
Ciò che contesto non è la valorizzazione del cristianesimo e del pluralismo religioso, anzi, proprio nell’intervista a infolio di oggi dico che sarebbe stato meglio dare un contributo alla manifestazione dei presepi a Santa Maria, ma contesto , che sia stata la municipalità , che per sua definizione è di tutti e non della maggior parte o di qualche parte, a farsi promotrice di manifestazioni religiose (qual’e’ l’esposizione di un presepe che ha un suo valore di fede prima che culturale) per due motivi precisi:
1.perché non è di sua competenza
2.per rispettare il sacro che ha al suo interno le proprie dinamiche di proposizione.
Sottolineo inoltre che un simbolo religioso “rubato” perde il suo valore.
Per concludere
Se il presepe in piazza Gavazzi fosse stato proposto dalla parrocchia o da un associazione e avesse trovato il contributo (da discutere nell'entità) dell’Amministrazione sarebbe stato ok!
Un evento religioso, qual'è l'esposizione del presepe, proposto direttamente dall' Amministrazione non è ok!
La linea è sottile lo so.
Io la riconosco proprio grazie alla mia esperienza cristiana.
Un abbraccio
Buone feste a tutti voi
Claudio
Ciò che contesto non è la valorizzazione del cristianesimo e del pluralismo religioso, anzi, proprio nell’intervista a infolio di oggi dico che sarebbe stato meglio dare un contributo alla manifestazione dei presepi a Santa Maria, ma contesto , che sia stata la municipalità , che per sua definizione è di tutti e non della maggior parte o di qualche parte, a farsi promotrice di manifestazioni religiose (qual’e’ l’esposizione di un presepe che ha un suo valore di fede prima che culturale) per due motivi precisi:
1.perché non è di sua competenza
2.per rispettare il sacro che ha al suo interno le proprie dinamiche di proposizione.
Sottolineo inoltre che un simbolo religioso “rubato” perde il suo valore.
Per concludere
Se il presepe in piazza Gavazzi fosse stato proposto dalla parrocchia o da un associazione e avesse trovato il contributo (da discutere nell'entità) dell’Amministrazione sarebbe stato ok!
Un evento religioso, qual'è l'esposizione del presepe, proposto direttamente dall' Amministrazione non è ok!
La linea è sottile lo so.
Io la riconosco proprio grazie alla mia esperienza cristiana.
Un abbraccio
Buone feste a tutti voi
Claudio
giovedì 16 dicembre 2010
Ma quanto costa 'o presepe?!
In piazza Gavazzi a Cernusco s/n è presente un presepe realizzato dagli artigiani scultori della Val Gardena.
Essendo tempo di crisi finanziaria per i comuni, ho chiesto al Sindaco nel consiglio comunale del 29 novembre quanto costasse alle casse comunali l'operazione presepe.
La risposta del Sindaco è stata: "9.000 euro".
Purtroppo non è cosi.
La determina di spesa pubblicata sul sito comunale parla chiaro.
22.200 euro per il natale 2010 e 2011 più la custodia dello stesso in uno spazio comunale per tutto l'anno 2011 a nostre spese, senza dimenticare i costi per gli allacciamenti elettrici, altri 2.916 euro che comprendono anche l'allacciamento della pista di pattinaggio.
Mi sarei aspettato dal sindaco una risposta più completa e realistica, che dicesse tutto, ma così non è stato.
La cifra è importante, in particolar modo oggi se si pensa che i continui tagli del governo, chiedono ai comuni maggior oculatezza nelle scelte di spesa.
Sappiamo tutti che quei soldi sarebbero stati più utili in tanti altri ambiti a partire dalla scuola pubblica, visti i tagli effettuati anche da questa amministrazione( ne sarebbe stata felice, ne sono sicuro, anche la "sacra famiglia"!!)
Ma altre considerazioni nascono da questa scelta e da questa spesa.
E' corretto, ieri come oggi, segnare il territorio con simboli religiosi, che se importanti e condivisi da tanti non rappresentano il sentire di tutti, quasi che il luogo pubblico sia un continuum del sacro?
Secondo me no.
Penso che anche un politico di fede cristiana ( e qui i cattolici possono imparare dai fratelli valdesi che sulla laicità hanno certamente una marcia in più) possa garantire quell' equilibrio tra sacro e pubblico che valorizzi i due ambiti e ne rispetti i confini.
Restiamo in attesa della sua venuta.
E comunque più di 23.000 euro di spesa sono troppi anche per un presepe.
Essendo tempo di crisi finanziaria per i comuni, ho chiesto al Sindaco nel consiglio comunale del 29 novembre quanto costasse alle casse comunali l'operazione presepe.
La risposta del Sindaco è stata: "9.000 euro".
Purtroppo non è cosi.
La determina di spesa pubblicata sul sito comunale parla chiaro.
22.200 euro per il natale 2010 e 2011 più la custodia dello stesso in uno spazio comunale per tutto l'anno 2011 a nostre spese, senza dimenticare i costi per gli allacciamenti elettrici, altri 2.916 euro che comprendono anche l'allacciamento della pista di pattinaggio.
Mi sarei aspettato dal sindaco una risposta più completa e realistica, che dicesse tutto, ma così non è stato.
La cifra è importante, in particolar modo oggi se si pensa che i continui tagli del governo, chiedono ai comuni maggior oculatezza nelle scelte di spesa.
Sappiamo tutti che quei soldi sarebbero stati più utili in tanti altri ambiti a partire dalla scuola pubblica, visti i tagli effettuati anche da questa amministrazione( ne sarebbe stata felice, ne sono sicuro, anche la "sacra famiglia"!!)
Ma altre considerazioni nascono da questa scelta e da questa spesa.
E' corretto, ieri come oggi, segnare il territorio con simboli religiosi, che se importanti e condivisi da tanti non rappresentano il sentire di tutti, quasi che il luogo pubblico sia un continuum del sacro?
Secondo me no.
Penso che anche un politico di fede cristiana ( e qui i cattolici possono imparare dai fratelli valdesi che sulla laicità hanno certamente una marcia in più) possa garantire quell' equilibrio tra sacro e pubblico che valorizzi i due ambiti e ne rispetti i confini.
Restiamo in attesa della sua venuta.
E comunque più di 23.000 euro di spesa sono troppi anche per un presepe.
lunedì 13 dicembre 2010
mercoledì 8 dicembre 2010
Che fine hanno fatto le Consulte a Cernusco
Tempo di bilancio e quindi di pareri da parte delle 3 Consulte, sport, cultura e sociale formatesi da circa 2 anni a Cernusco.
Le Consulte sono nate non solo per rispettare un impegno elettorale ma soprattutto perchè politica e associazioni sono convinte di come sia necessario un luogo istituzionale dove i protagonisti siano espressione di chi vive sul campo sport, cultura e volontariato.
Da due anni è partita la Consulta dello Sport da poco meno le altre due.
Sarebbe bene fare un bilancio anche politico del ruolo di autorevolezza che le stesse hanno conquistato, degli obiettivi raggiunti, dei nuovi intenti.
Chiederò formalmente un incontro nella commissione competente con l'Assessore alla Partecipazione Mariani e con i 3 Presidenti delle Consulte cosi da fare il punto e permettere anche ai consiglieri di conoscere il cammino che questi importanti luoghi istituzionali stanno svolgendo oltre a invitare tutti a partecipare alle rispettive Assemblee.
Nel frattempo segnalo che Venerdi alle 18 si terrà l'Assemblea della consulta del Sociale.Non rilevo comunicazioni riguardante le altre due Consulte.
Purtroppo non ci sono ad oggi siti o luoghi dove i semplici cittadini possano consultare i verbali o interagire con i Presidenti e con i membri del Direttivo.
Sarebbe auspicabile, nell'attesa di siti ad hoc che almeno quello comunale pubblicasse gli eletti, i verbali delle sedute e gli obiettivi raggiunti cosi da tenere vivo il rapporto comunicativo.
Un pit stop anche politico è comunque da tenersi per conoscere meglio le iniziative in cantiere e verificare se gli intenti iniziali di chi è stato eletto sono ancora vivi.
Le Consulte sono nate non solo per rispettare un impegno elettorale ma soprattutto perchè politica e associazioni sono convinte di come sia necessario un luogo istituzionale dove i protagonisti siano espressione di chi vive sul campo sport, cultura e volontariato.
Da due anni è partita la Consulta dello Sport da poco meno le altre due.
Sarebbe bene fare un bilancio anche politico del ruolo di autorevolezza che le stesse hanno conquistato, degli obiettivi raggiunti, dei nuovi intenti.
Chiederò formalmente un incontro nella commissione competente con l'Assessore alla Partecipazione Mariani e con i 3 Presidenti delle Consulte cosi da fare il punto e permettere anche ai consiglieri di conoscere il cammino che questi importanti luoghi istituzionali stanno svolgendo oltre a invitare tutti a partecipare alle rispettive Assemblee.
Nel frattempo segnalo che Venerdi alle 18 si terrà l'Assemblea della consulta del Sociale.Non rilevo comunicazioni riguardante le altre due Consulte.
Purtroppo non ci sono ad oggi siti o luoghi dove i semplici cittadini possano consultare i verbali o interagire con i Presidenti e con i membri del Direttivo.
Sarebbe auspicabile, nell'attesa di siti ad hoc che almeno quello comunale pubblicasse gli eletti, i verbali delle sedute e gli obiettivi raggiunti cosi da tenere vivo il rapporto comunicativo.
Un pit stop anche politico è comunque da tenersi per conoscere meglio le iniziative in cantiere e verificare se gli intenti iniziali di chi è stato eletto sono ancora vivi.
martedì 7 dicembre 2010
Scuola, Lettera dei genitori scontenti e altri contributi
Oltre al comitato genitori si forma un gruppo di genitori scontenti.
Forse sarebbe meglio dire incazzati, e a ragione. Eccola:
Spett.le Amministrazione Comunale,
“La scuola paritaria Suor Maria Antonietta Sorre e la più importante istituzione scolastica educativa del territorio in quanto patrimonio storico e una risorsa per i cernuschesi”. E’ bello sapere dalle parole del primo cittadino che posto occupa la scuola privata rispetto a quella pubblica.
E’ bello iscrivere il proprio figlio a scuola e non sapere se dovrà fare solo pochi passi rimanendo nel proprio bacino d’utenza o dovrà attraversare il paese per raggiungere una sede libera. Magari tra qualche anno non avrà più nemmeno un banco perché i soldi saranno finiti, ma per lui ci sarà sempre un posto alla Sorre, indipendentemente dal proprio credo o convinzione religiosa. Tutto questo grazie alle amministrazioni comunali che hanno sempre riconosciuto, e continuano a farlo, il valore storico dell’asilo delle Marcelline, scusate, ente morale non religioso, come ribadisce il sindaco. E’ bello vedere le dirigenti scolastiche cercare di far quadrare il cerchio, studiare come prestigiatori il modo di far stare tutti i bambini in una scuola che non cada a pezzi, dare loro insegnanti, ore di lezione, bussare alla porta di banche, aziende e negozianti per raccogliere gentili contributi che serviranno a migliorare l’offerta formativa. E’ bello portare a scuola dei nostri figli carta igienica, scottex, sapone o colla e pagare un contributo di 20 euro per sopperire ai tagli che il Comune è costretto a fare e ai soldi che lo Stato non può più dare. Accettiamo tutto, tranne il fatto che in realtà un piccolo tesoretto di 300mila euro all’anno c’è e va tutto ad un unico istituto. Il contratto attualmente in essere tra Comune e asilo Sorre che prevede un contributo di 1milione e mezzo di euro in cinque anni (2008-2013) non è certo una novità. E’ un accordo consolidatosi negli anni che sembra ormai essere diventato un obbligo morale della città. In tempi in cui la scuola pubblica stava a galla il problema non è mai emerso, e questo sicuramente è sbagliato, ma ora, se la cinghia va stretta, va stretta per tutti. Le poche risorse economiche di quello che è nella classifica dei Comuni più ricchi d’Italia al 41esimo posto vanno obbligatoriamente riequilibrate su tutte le scuole del territorio. Per il sindaco è “una guerra tra poveri”, è vero, ma i poveri sono solo quelli della scuola pubblica. Per il sindaco la polemica in atto è mossa dall’invidia, è vero, siamo invidiosi di una scuola che non deve fare i salti mortali grazie ai contributi comunali. Contributo significa aiuto, sostegno, 1.300 euro a bambino ogni anno, contro una retta a carico del privato di 900 euro è decisamente un po’ più di un aiuto.
Il sindaco, a microfono spenti, durante il Consiglio Comunale aperto, ci ha spiegato che bisogna sostenere anche quelle famiglie che vogliono iscrivere i figli alla Sorre, ma non ne hanno le possibilità. Perché, ci chiediamo. Se non ti puoi permettere una scuola privata, esiste quella pubblica apposta. Il sindaco ci ha detto di comprendere che chi manda i propri figli alla Sorre paga già 900 euro all’anno e paga anche le tasse per sostenere la scuola pubblica. Domandiamo quindi, questa non è forse la base e il fondamento del sistema democratico del nostro Paese?
Da destra e da sinistra hanno provato a spiegarci che sostenere la Sorre costa meno che creare e mantenere un terzo polo scolastico. In realtà è come chi necessita di una casa e deve decidere se pagare un affitto o accendere un mutuo. Con l’affitto ho l’immediata disponibilità del bene ma, a fine contratto, non ho più nulla in mano e ho speso tanti soldi, con un mutuo ho l’immediata disponibilità del bene ma, quando ho finito di spendere tanti soldi, sono proprietario di quel bene. Se la Sorre domani decidesse di chiudere per qualsivoglia motivo, Cernusco rimarrebbe con un pugno di mosche in mano e un gravissimo problema di spazi. Se in tutti questi anni si fosse investito nel nuovo polo, non dovremmo dipendere da nessun ente e avremmo un bene prezioso di proprietà della comunità. Dopo la lezione in Consiglio abbiamo imparato che questi 300mila euro all’anno fanno parte delle spese correnti del Comune e non possono quindi essere stanziate per la creazione di una scuola. Gli oneri di urbanizzazione derivanti dalle tante nuove costruzioni invece servono proprio per gli investimenti. Ecco fatto, i soldi per costruire la scuola ci sono. L’obiezione è come la manteniamo? Ecco fatto, i 300mila euro all’anno (spese correnti) destinati alla Sorre. Se il Primo Circolo ce la può fare con 3mila euro sul conto corrente, il nuovo polo, forse, con 300mila euro se la può cavare.
Ma la Sorre, per quest’amministrazione, resta una risorsa per i cittadini. Vorremmo fare presente al sindaco che la città è cambiata, non ci sono più solo i cernuschesi doc. Ci sono nuove famiglie per le quali il valore storico della Sorre non ha forse tutta questa importanza e hanno il diritto di avere un posto per il proprio figlio in una scuola pubblica laica.
Per tutti questi motivi chiediamo che, nel rispetto del contratto in essere, per gli anni 2012 e 2013, cioè quando previsto un adeguamento del contributo, il Comune riduca drasticamente le somme destinate all’asilo privato e che non rinnovi il contratto nel 2014, quando, secondo le promesse di questa amministrazione, il terzo polo scolastico dovrebbe essere perfettamente funzionante e, quindi, la Sorre non dovrà più sopperire agli esuberi degli altri asili.
Il sindaco si preoccupa inoltre del fatto che, anche costruendo una nuova scuola, lo Stato non avrà insegnanti da mandare. Ma il problema ci sarà anche se non ci saranno spazi nuovi. I bimbi a Cernusco sono già tanti, ne arriveranno ancora, e nelle scuole esistenti non si potranno certo fare classi da 40 alunni. Ci vorranno sempre nuove aule e nuove maestre.
I genitori scontenti
A questo punto segnalo un pò di contributi qua e là.
Un cittadino, Cristiano Valsassina
Il circolo PD di Cernusco
Il consigliere del PdL Fabrizio De Luigi
Il consigliere di Vivere Cernusco Fabio Colombo
Il blogger Kuda
Severgnini e Forlani di Rifondazione Comunista e SE
Elisabetta Ferrario presidente della scuola Sorre
Carlo e Ambrogio a cui vorrei ricordare che non ho polemizzato sull'ora di religione, anzi.
Ho sottolineato il valore della conoscenza della religione e del cristianesimo, ma che quest'ora di studio è "macchiata" dal fatto che l'insegnante è scelto dal Vescovo e non dallo stato.
Purtroppo questa modalità lascia pensare che quest'ora sia un prolungamento del catechismo.
Ecco perchè l'ora deve rimanere, essere aggiornata e entrare a pieno diritto nel piano di studio inclusa la scelta degli insegnanti che deve dipendere dallo stato.
La premessa mi serviva per "differenziare" una scuola, il Sorre, dove non solo si fà catechismo, ma anche liturgia.
E questo per una scuola pubblica è inconcepibile, proprio perchè i cristiani non hanno bisogno di favori e la scuola pubblica non ne deve fare.
Per gli interventi, se ne ho perso qualcuno chiedo venia.
Segnalatemeli e li aggiungo.
Le dichiarazioni sono un importante barometro, non l'unico, della considerazione che hanno governanti, cittadini e opinionisti sulla scuola pubblica e sulla formazione dei nostri ragazzi/e.
Per le dichiarazioni in consiglio comunale basta cercare (se ci riuscite) sul sito comunale.
Non avendo potuto/voluto fare la mia, la pubblicherò tra breve.
Buona scuola a tutti.
Forse sarebbe meglio dire incazzati, e a ragione. Eccola:
Spett.le Amministrazione Comunale,
“La scuola paritaria Suor Maria Antonietta Sorre e la più importante istituzione scolastica educativa del territorio in quanto patrimonio storico e una risorsa per i cernuschesi”. E’ bello sapere dalle parole del primo cittadino che posto occupa la scuola privata rispetto a quella pubblica.
E’ bello iscrivere il proprio figlio a scuola e non sapere se dovrà fare solo pochi passi rimanendo nel proprio bacino d’utenza o dovrà attraversare il paese per raggiungere una sede libera. Magari tra qualche anno non avrà più nemmeno un banco perché i soldi saranno finiti, ma per lui ci sarà sempre un posto alla Sorre, indipendentemente dal proprio credo o convinzione religiosa. Tutto questo grazie alle amministrazioni comunali che hanno sempre riconosciuto, e continuano a farlo, il valore storico dell’asilo delle Marcelline, scusate, ente morale non religioso, come ribadisce il sindaco. E’ bello vedere le dirigenti scolastiche cercare di far quadrare il cerchio, studiare come prestigiatori il modo di far stare tutti i bambini in una scuola che non cada a pezzi, dare loro insegnanti, ore di lezione, bussare alla porta di banche, aziende e negozianti per raccogliere gentili contributi che serviranno a migliorare l’offerta formativa. E’ bello portare a scuola dei nostri figli carta igienica, scottex, sapone o colla e pagare un contributo di 20 euro per sopperire ai tagli che il Comune è costretto a fare e ai soldi che lo Stato non può più dare. Accettiamo tutto, tranne il fatto che in realtà un piccolo tesoretto di 300mila euro all’anno c’è e va tutto ad un unico istituto. Il contratto attualmente in essere tra Comune e asilo Sorre che prevede un contributo di 1milione e mezzo di euro in cinque anni (2008-2013) non è certo una novità. E’ un accordo consolidatosi negli anni che sembra ormai essere diventato un obbligo morale della città. In tempi in cui la scuola pubblica stava a galla il problema non è mai emerso, e questo sicuramente è sbagliato, ma ora, se la cinghia va stretta, va stretta per tutti. Le poche risorse economiche di quello che è nella classifica dei Comuni più ricchi d’Italia al 41esimo posto vanno obbligatoriamente riequilibrate su tutte le scuole del territorio. Per il sindaco è “una guerra tra poveri”, è vero, ma i poveri sono solo quelli della scuola pubblica. Per il sindaco la polemica in atto è mossa dall’invidia, è vero, siamo invidiosi di una scuola che non deve fare i salti mortali grazie ai contributi comunali. Contributo significa aiuto, sostegno, 1.300 euro a bambino ogni anno, contro una retta a carico del privato di 900 euro è decisamente un po’ più di un aiuto.
Il sindaco, a microfono spenti, durante il Consiglio Comunale aperto, ci ha spiegato che bisogna sostenere anche quelle famiglie che vogliono iscrivere i figli alla Sorre, ma non ne hanno le possibilità. Perché, ci chiediamo. Se non ti puoi permettere una scuola privata, esiste quella pubblica apposta. Il sindaco ci ha detto di comprendere che chi manda i propri figli alla Sorre paga già 900 euro all’anno e paga anche le tasse per sostenere la scuola pubblica. Domandiamo quindi, questa non è forse la base e il fondamento del sistema democratico del nostro Paese?
Da destra e da sinistra hanno provato a spiegarci che sostenere la Sorre costa meno che creare e mantenere un terzo polo scolastico. In realtà è come chi necessita di una casa e deve decidere se pagare un affitto o accendere un mutuo. Con l’affitto ho l’immediata disponibilità del bene ma, a fine contratto, non ho più nulla in mano e ho speso tanti soldi, con un mutuo ho l’immediata disponibilità del bene ma, quando ho finito di spendere tanti soldi, sono proprietario di quel bene. Se la Sorre domani decidesse di chiudere per qualsivoglia motivo, Cernusco rimarrebbe con un pugno di mosche in mano e un gravissimo problema di spazi. Se in tutti questi anni si fosse investito nel nuovo polo, non dovremmo dipendere da nessun ente e avremmo un bene prezioso di proprietà della comunità. Dopo la lezione in Consiglio abbiamo imparato che questi 300mila euro all’anno fanno parte delle spese correnti del Comune e non possono quindi essere stanziate per la creazione di una scuola. Gli oneri di urbanizzazione derivanti dalle tante nuove costruzioni invece servono proprio per gli investimenti. Ecco fatto, i soldi per costruire la scuola ci sono. L’obiezione è come la manteniamo? Ecco fatto, i 300mila euro all’anno (spese correnti) destinati alla Sorre. Se il Primo Circolo ce la può fare con 3mila euro sul conto corrente, il nuovo polo, forse, con 300mila euro se la può cavare.
Ma la Sorre, per quest’amministrazione, resta una risorsa per i cittadini. Vorremmo fare presente al sindaco che la città è cambiata, non ci sono più solo i cernuschesi doc. Ci sono nuove famiglie per le quali il valore storico della Sorre non ha forse tutta questa importanza e hanno il diritto di avere un posto per il proprio figlio in una scuola pubblica laica.
Per tutti questi motivi chiediamo che, nel rispetto del contratto in essere, per gli anni 2012 e 2013, cioè quando previsto un adeguamento del contributo, il Comune riduca drasticamente le somme destinate all’asilo privato e che non rinnovi il contratto nel 2014, quando, secondo le promesse di questa amministrazione, il terzo polo scolastico dovrebbe essere perfettamente funzionante e, quindi, la Sorre non dovrà più sopperire agli esuberi degli altri asili.
Il sindaco si preoccupa inoltre del fatto che, anche costruendo una nuova scuola, lo Stato non avrà insegnanti da mandare. Ma il problema ci sarà anche se non ci saranno spazi nuovi. I bimbi a Cernusco sono già tanti, ne arriveranno ancora, e nelle scuole esistenti non si potranno certo fare classi da 40 alunni. Ci vorranno sempre nuove aule e nuove maestre.
I genitori scontenti
A questo punto segnalo un pò di contributi qua e là.
Un cittadino, Cristiano Valsassina
Il circolo PD di Cernusco
Il consigliere del PdL Fabrizio De Luigi
Il consigliere di Vivere Cernusco Fabio Colombo
Il blogger Kuda
Severgnini e Forlani di Rifondazione Comunista e SE
Elisabetta Ferrario presidente della scuola Sorre
Carlo e Ambrogio a cui vorrei ricordare che non ho polemizzato sull'ora di religione, anzi.
Ho sottolineato il valore della conoscenza della religione e del cristianesimo, ma che quest'ora di studio è "macchiata" dal fatto che l'insegnante è scelto dal Vescovo e non dallo stato.
Purtroppo questa modalità lascia pensare che quest'ora sia un prolungamento del catechismo.
Ecco perchè l'ora deve rimanere, essere aggiornata e entrare a pieno diritto nel piano di studio inclusa la scelta degli insegnanti che deve dipendere dallo stato.
La premessa mi serviva per "differenziare" una scuola, il Sorre, dove non solo si fà catechismo, ma anche liturgia.
E questo per una scuola pubblica è inconcepibile, proprio perchè i cristiani non hanno bisogno di favori e la scuola pubblica non ne deve fare.
Per gli interventi, se ne ho perso qualcuno chiedo venia.
Segnalatemeli e li aggiungo.
Le dichiarazioni sono un importante barometro, non l'unico, della considerazione che hanno governanti, cittadini e opinionisti sulla scuola pubblica e sulla formazione dei nostri ragazzi/e.
Per le dichiarazioni in consiglio comunale basta cercare (se ci riuscite) sul sito comunale.
Non avendo potuto/voluto fare la mia, la pubblicherò tra breve.
Buona scuola a tutti.
Scuola. Lettera del comitato genitori.
Ecco la lettera del comitato genitori presentata nel consiglio comunale aperto.
Art. 3 della Costituzione Italiana:
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e dell’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Il diritto all’istruzione è uno dei pilastri sui quali riposa qualunque forma di società civile. Esso costituisce un bene prezioso: è il dono che viene offerto dalla comunità dei cittadini ai propri giovani. Una comunità lungimirante sa che scommettere sulla formazione delle giovani generazioni è un modo di assicurare a tutti una prospettiva certa di miglioramento sociale. Rivendichiamo con forza questo diritto.
Come cita l’Articolo 3 comma 2 Dlgs 267/2000 “Il Comune è l’ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo”. Uno sviluppo territoriale ed il conseguente aumento demografico deve andare di pari passo con un incremento di servizi al cittadino, alle famiglie necessari e imprescindibili.
La scuola è il primo di questi servizi.
Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito con grande preoccupazione alla continua riduzione delle risorse e degli investimenti destinati alla scuola da parte di questa e delle precedenti amministrazioni, nonostante lo sviluppo edilizio abbia portato nelle casse comunali ingenti somme derivanti proprio dagli oneri di urbanizzazione.
Tali oneri dovrebbero essere destinati, come già sottolineato, all’implementazione dei servizi.
Inoltre l’addizionale irpef che il Comune di Cernusco applica sul reddito dei suoi residenti è pari allo 0,7, massimo consentito per legge, ( Pioltello 0,5, Segrate 0,2 Vimodrone 0,4),
l’equazione più tasse uguale più servizi non funziona?
Signor sindaco Comencini ci spieghi lei come tali somme sono state destinate nel bilancio da approvare e in quelli successivi, perché riteniamo che i nostri interessi non siano stati tutelati in modo adeguato.
Nel bilancio preventivo sono previsti i seguenti tagli:
il fondo di sostegno al diritto allo studio
il sostegno ai disabili
lo sportello di consulenza
la pulizia
il tutto pari ad un 40% circa, in meno rispetto allo scorso anno
Condividiamo la scelta del nostro Consiglio di Circolo che si è visto costretto a chiedere un contributo alle famiglie, per continuare a garantire il funzionamento della scuola pubblica, ma esprimiamo il nostro dissenso nei confronti dell’ente locale a cui il privato non può sostituirsi.
Chi sceglie di mandare i propri figli alla scuola privata sa di dover pagare una retta, chi ha iscritto i propri alla pubblica, certo non lo aveva preventivato. Ciò che ci indigna è il fatto che l’amministrazione comunale ha, a tutt’oggi, in essere un contratto con la scuola privata Suor Maria Antonietta Sorre, per intenderci l’asilo delle Marcelline, rinnovato nel 2008 e valido fino al 2013, che prevede un contributo di 300mila euro all’anno. Innanzitutto ci chiediamo il senso della parola contributo. La retta a carico dell’utente privato ci risulta infatti essere di 900 euro annui a bambino, il “contributo” del comune di 1.300 euro all’anno sempre a bambino. Forse sarebbe quindi meglio parlare di retta a carico dell’amministrazione comunale e contributo del cittadino privato. Se il senso di tale scelta è sostenere un istituto che sopperisce alla mancanza di posti nella scuola pubblica, riteniamo limitante la scelta pedagogica di una scuola ad indirizzo cattolico, almeno dal punto di vista ideologico ed educativo, ed è più che evidente che con tale ingente somma, 1milione e mezzo di euro in cinque anni, si possa invece costruire un gran bel terzo polo scolastico e sostenere i costi delle scuole già esistenti. Gli strumenti per un investimento concreto per il futuro dei nostri bambini sono quindi nelle vostre mani.
In considerazione del fatto che i tagli alla scuola Cernuschese non sono ancora stati approvati in via definitiva, chiediamo che ci garantiate per lo meno lo stesso investimento dello scorso anno per le scuole esistenti e, dopo anni e anni di promesse a vuoto, vogliamo a breve un concreto e serio impegno sul terzo polo scolastico.
Lo Stato, in primis, e le amministrazioni comunali poi hanno il dovere di garantire una scuola pubblica dignitosa che non sia costretta a chiedere l’elemosina.
Il Comitato Genitori I Circolo Didattico di Cernusco sul Naviglio
Art. 3 della Costituzione Italiana:
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e dell’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Il diritto all’istruzione è uno dei pilastri sui quali riposa qualunque forma di società civile. Esso costituisce un bene prezioso: è il dono che viene offerto dalla comunità dei cittadini ai propri giovani. Una comunità lungimirante sa che scommettere sulla formazione delle giovani generazioni è un modo di assicurare a tutti una prospettiva certa di miglioramento sociale. Rivendichiamo con forza questo diritto.
Come cita l’Articolo 3 comma 2 Dlgs 267/2000 “Il Comune è l’ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo”. Uno sviluppo territoriale ed il conseguente aumento demografico deve andare di pari passo con un incremento di servizi al cittadino, alle famiglie necessari e imprescindibili.
La scuola è il primo di questi servizi.
Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito con grande preoccupazione alla continua riduzione delle risorse e degli investimenti destinati alla scuola da parte di questa e delle precedenti amministrazioni, nonostante lo sviluppo edilizio abbia portato nelle casse comunali ingenti somme derivanti proprio dagli oneri di urbanizzazione.
Tali oneri dovrebbero essere destinati, come già sottolineato, all’implementazione dei servizi.
Inoltre l’addizionale irpef che il Comune di Cernusco applica sul reddito dei suoi residenti è pari allo 0,7, massimo consentito per legge, ( Pioltello 0,5, Segrate 0,2 Vimodrone 0,4),
l’equazione più tasse uguale più servizi non funziona?
Signor sindaco Comencini ci spieghi lei come tali somme sono state destinate nel bilancio da approvare e in quelli successivi, perché riteniamo che i nostri interessi non siano stati tutelati in modo adeguato.
Nel bilancio preventivo sono previsti i seguenti tagli:
il fondo di sostegno al diritto allo studio
il sostegno ai disabili
lo sportello di consulenza
la pulizia
il tutto pari ad un 40% circa, in meno rispetto allo scorso anno
Condividiamo la scelta del nostro Consiglio di Circolo che si è visto costretto a chiedere un contributo alle famiglie, per continuare a garantire il funzionamento della scuola pubblica, ma esprimiamo il nostro dissenso nei confronti dell’ente locale a cui il privato non può sostituirsi.
Chi sceglie di mandare i propri figli alla scuola privata sa di dover pagare una retta, chi ha iscritto i propri alla pubblica, certo non lo aveva preventivato. Ciò che ci indigna è il fatto che l’amministrazione comunale ha, a tutt’oggi, in essere un contratto con la scuola privata Suor Maria Antonietta Sorre, per intenderci l’asilo delle Marcelline, rinnovato nel 2008 e valido fino al 2013, che prevede un contributo di 300mila euro all’anno. Innanzitutto ci chiediamo il senso della parola contributo. La retta a carico dell’utente privato ci risulta infatti essere di 900 euro annui a bambino, il “contributo” del comune di 1.300 euro all’anno sempre a bambino. Forse sarebbe quindi meglio parlare di retta a carico dell’amministrazione comunale e contributo del cittadino privato. Se il senso di tale scelta è sostenere un istituto che sopperisce alla mancanza di posti nella scuola pubblica, riteniamo limitante la scelta pedagogica di una scuola ad indirizzo cattolico, almeno dal punto di vista ideologico ed educativo, ed è più che evidente che con tale ingente somma, 1milione e mezzo di euro in cinque anni, si possa invece costruire un gran bel terzo polo scolastico e sostenere i costi delle scuole già esistenti. Gli strumenti per un investimento concreto per il futuro dei nostri bambini sono quindi nelle vostre mani.
In considerazione del fatto che i tagli alla scuola Cernuschese non sono ancora stati approvati in via definitiva, chiediamo che ci garantiate per lo meno lo stesso investimento dello scorso anno per le scuole esistenti e, dopo anni e anni di promesse a vuoto, vogliamo a breve un concreto e serio impegno sul terzo polo scolastico.
Lo Stato, in primis, e le amministrazioni comunali poi hanno il dovere di garantire una scuola pubblica dignitosa che non sia costretta a chiedere l’elemosina.
Il Comitato Genitori I Circolo Didattico di Cernusco sul Naviglio
Scuola. Ecco la richiesta del consiglio comunale aperto
Tutto iniziò cosi, con una semplice richiesta dei componenti della maggioranza consigliare a cui mi sono aggiunto anche io in extremis nel richiedere un consiglio comunale aperto sulla scuola.
Qualcuno ha pensato che la mossa serviva a contestare il governo e prendere punti (può darsi ) qualcuno ha smentito che lo fosse (poco importa).
L'importante è stato dare un occasione a chi paga sulla propria pelle le scelte e del governo e del comnune in materia di scuola pubblica, ossia i genitori, di prendere parola in attesa della famosa assemblea pubblica chiesta dal comitato genitori a Sindaco e Assessore. Richiesta ancora in attesa di risposta.
Ecco il testo:
Cernusco sul Naviglio, 28 settembre 2010
OGGETTO: RICHIESTA DI CONVOCAZIONE DI UN CONSIGLIO COMUNALE APERTO CHE TRATTI IL SEGUENTE TEMA: “LA SCUOLA A CERNUSCO: SITUAZIONE ATTUALE E POSSIBILI SCENARI FUTURI”.
Premesso che:
Il Consiglio Comunale ha recentemente approvato una mozione contro i tagli del Ministero dell’Istruzione alle scuole, tagli che hanno avuto pesanti ricadute anche sul nostro territorio;
Il Governo, con una politica fiscale centralista e sconsiderata, continua a ridurre drasticamente i trasferimenti agli enti locali, con pesanti conseguenze a danno dei servizi scolastici;
Considerato che:
il tema delle scuola è molto sentito tra i cittadini in quanto strategico per l’educazione delle nuove generazioni;
molte famiglie cernuschesi hanno sperimentato e sperimenteranno direttamente gli effetti dei tagli ministeriali;
il tema merita un ampio dibattito al fine di informare dettagliatamente la cittadinanza sulla situazione delle scuole nella nostra città;
è opportuno che i genitori e coloro che operano nel mondo della scuola abbiamo un’occasione pubblica e formale nella quale dialogare con le istituzioni per trovare insieme strategie condivise al fine di mantenere alta la qualità dell’istruzione sul nostro territorio;
Chiediamo la convocazione di un Consiglio Comunale aperto sul seguente tema: “LA SCUOLA A CERNUSCO: SITUAZIONE ATTUALE E POSSIBILI SCENARI FUTURI”
Marco Erba (Capogruppo PD)
Fabio Colombo (Capogruppo Vivere Cernusco)
Ermes Severgnini (Capogruppo PRC- Sinistra Europea)
Raffaele Di Bello (PD)
Adriana Guzzi (PD)
Angelo Levati (PD)
Dario Viganò (PD)
Daniele Fedeli (Vivere Cernusco)
Donato Scotti (Vivere Cernusco)
Erica Spinelli (Vivere Cernusco)
Claudio Gargantini ( Indipendente)
Com'è andata a finire lo sapete già.
Da "accusatori" la maggioranza si è trovata ad essere accusata.
Il tema è importante, si parla della formazione e dell'educazione dei nostri figli che non può esaurirsi in una semplice contestazione dei tagli nazionali ma richiede di pensare a come nel nostro comune vengono riproporzionati questi tagli.
Ma soprattutto l'occasione meriterebbe una riflessione anche sui sistemi educativi in essere a Cernusco.
Ed è questo spero che si faccia.
Qualcuno ha pensato che la mossa serviva a contestare il governo e prendere punti (può darsi ) qualcuno ha smentito che lo fosse (poco importa).
L'importante è stato dare un occasione a chi paga sulla propria pelle le scelte e del governo e del comnune in materia di scuola pubblica, ossia i genitori, di prendere parola in attesa della famosa assemblea pubblica chiesta dal comitato genitori a Sindaco e Assessore. Richiesta ancora in attesa di risposta.
Ecco il testo:
Cernusco sul Naviglio, 28 settembre 2010
OGGETTO: RICHIESTA DI CONVOCAZIONE DI UN CONSIGLIO COMUNALE APERTO CHE TRATTI IL SEGUENTE TEMA: “LA SCUOLA A CERNUSCO: SITUAZIONE ATTUALE E POSSIBILI SCENARI FUTURI”.
Premesso che:
Il Consiglio Comunale ha recentemente approvato una mozione contro i tagli del Ministero dell’Istruzione alle scuole, tagli che hanno avuto pesanti ricadute anche sul nostro territorio;
Il Governo, con una politica fiscale centralista e sconsiderata, continua a ridurre drasticamente i trasferimenti agli enti locali, con pesanti conseguenze a danno dei servizi scolastici;
Considerato che:
il tema delle scuola è molto sentito tra i cittadini in quanto strategico per l’educazione delle nuove generazioni;
molte famiglie cernuschesi hanno sperimentato e sperimenteranno direttamente gli effetti dei tagli ministeriali;
il tema merita un ampio dibattito al fine di informare dettagliatamente la cittadinanza sulla situazione delle scuole nella nostra città;
è opportuno che i genitori e coloro che operano nel mondo della scuola abbiamo un’occasione pubblica e formale nella quale dialogare con le istituzioni per trovare insieme strategie condivise al fine di mantenere alta la qualità dell’istruzione sul nostro territorio;
Chiediamo la convocazione di un Consiglio Comunale aperto sul seguente tema: “LA SCUOLA A CERNUSCO: SITUAZIONE ATTUALE E POSSIBILI SCENARI FUTURI”
Marco Erba (Capogruppo PD)
Fabio Colombo (Capogruppo Vivere Cernusco)
Ermes Severgnini (Capogruppo PRC- Sinistra Europea)
Raffaele Di Bello (PD)
Adriana Guzzi (PD)
Angelo Levati (PD)
Dario Viganò (PD)
Daniele Fedeli (Vivere Cernusco)
Donato Scotti (Vivere Cernusco)
Erica Spinelli (Vivere Cernusco)
Claudio Gargantini ( Indipendente)
Com'è andata a finire lo sapete già.
Da "accusatori" la maggioranza si è trovata ad essere accusata.
Il tema è importante, si parla della formazione e dell'educazione dei nostri figli che non può esaurirsi in una semplice contestazione dei tagli nazionali ma richiede di pensare a come nel nostro comune vengono riproporzionati questi tagli.
Ma soprattutto l'occasione meriterebbe una riflessione anche sui sistemi educativi in essere a Cernusco.
Ed è questo spero che si faccia.
lunedì 6 dicembre 2010
L'educazione non è solo una questione di contributi.
La discussione su scuola e tagli mi porta a pensare, oltre la questione della ripartizione dei contributi e dei tagli, al sistema educativo.
In questi giorni ho partecipato alla presentazione della scuola Steineriana, indubbiamente la più predisposta all'espressione e alla valorizzazione delle qualità dei bambini ed oggi scopro navigando navigando il progetto Sat Educazione di Claudio Naranjo di cui condivido la presentazione del libro "Cambiare l'educazione per cambiare il mondo".
Questo libro – scrive Naranjo nella prefazione – riflette la mia presa di coscienza della tragica realtà dell’educazione, che è per la maggior parte una forma di addomesticamento forzato alla cultura del ‘patriarcato, cioè agli usi e costumi della società cosiddetta ‘civile’. Il mio desiderio è che un giorno i responsabili della politica dell’educazione possano giungere a collocare l’educazione degli esseri umani al di sopra della loro robotizzazione, che possano capire come dal trascendere la visione patriarcale dipenda la nostra stessa sopravvivenza. […]
La preoccupazione di come stabilire tagli e contributi non può esimersi dalla valutazione dei sistemi educativi in essere.
Non esiste peggiore preoccupazione se non quella di creare già dall'infanzia dei piccoli ometti e piccole donnine pronte, seguendo una precisa liturgia, ad entrare nel balletto della nostra società civile e cristiana.
E allora maggiori risorse dovrebbero andare, non a chi non progetta l'infanzia, ma a chi lascia che l'infanzia si esprima.
Ricordiamo che Edu-cere significa lasciare uscire e non mettere dentro, come un fiore che sboccia da un germoglio che ha già in sè le potenzialità di divenire il bel fiore.
Educare dopotutto è facile, bastano solo ascolto profondo e parole amorevoli.
In questi giorni ho partecipato alla presentazione della scuola Steineriana, indubbiamente la più predisposta all'espressione e alla valorizzazione delle qualità dei bambini ed oggi scopro navigando navigando il progetto Sat Educazione di Claudio Naranjo di cui condivido la presentazione del libro "Cambiare l'educazione per cambiare il mondo".
Questo libro – scrive Naranjo nella prefazione – riflette la mia presa di coscienza della tragica realtà dell’educazione, che è per la maggior parte una forma di addomesticamento forzato alla cultura del ‘patriarcato, cioè agli usi e costumi della società cosiddetta ‘civile’. Il mio desiderio è che un giorno i responsabili della politica dell’educazione possano giungere a collocare l’educazione degli esseri umani al di sopra della loro robotizzazione, che possano capire come dal trascendere la visione patriarcale dipenda la nostra stessa sopravvivenza. […]
La preoccupazione di come stabilire tagli e contributi non può esimersi dalla valutazione dei sistemi educativi in essere.
Non esiste peggiore preoccupazione se non quella di creare già dall'infanzia dei piccoli ometti e piccole donnine pronte, seguendo una precisa liturgia, ad entrare nel balletto della nostra società civile e cristiana.
E allora maggiori risorse dovrebbero andare, non a chi non progetta l'infanzia, ma a chi lascia che l'infanzia si esprima.
Ricordiamo che Edu-cere significa lasciare uscire e non mettere dentro, come un fiore che sboccia da un germoglio che ha già in sè le potenzialità di divenire il bel fiore.
Educare dopotutto è facile, bastano solo ascolto profondo e parole amorevoli.
sabato 4 dicembre 2010
Action plan anche nella politica amministrativa.
Prendo spunto dalla risposta dell'Assessore allo Sport Zacchetti in merito alla mia interrogazione orale nell' ultimo consiglio comunale, che seguiva quella scritta del precedente del 15 novembre, sul motivo per cui le attrezzature installante nelle spazio addestramento cani del Centro sportivo di Via Boccaccio non abbiano ne le dovute certificazioni (male) ne tantomeno le autorizzazioni comunali alla posa (molto male).
Purtroppo l'andazzo nei centri sportivi è sempre stato questo per alcune società sportive.
Il Sindaco Comincini ha risposto che non poteva controllare tutto ( e vabbè) mentre Zacchetti ha risposto che stiamo attendendo le certificazioni delle strutture (doppio vabbè).
Lo stile nelle candide risposte è, sotto traccia, quello del "ho fatto il possibile" o "fidatevi di me", ossia a fronte di un proclama da parte degli amministratori si chiede una "cieca" fiducia da parte dei cittadini e dei consiglieri comunali.
Essendo l'attività amministrativa gestione della cosa pubblica è utile che gli Assessori si attrezzino a rispondere come si fà nelle aziende private a fronte di una criticità.
Ossia ACTION PLAN in cui non basta proclamare i buoni propositi ma a fronte dell'obiettivo dato, occorre dichiarare le azioni da mettere in atto, i risultati attesi ma soprattutto le scadenze e i parametri di verifica.
Dei "stiamo procedendo in tal senso " son piene le fosse.
La politica, come ho detto più volte, non è una questione di fede ( anche se di fiducia in Zacchetti ne ho parecchia), quindi per rispetto a se stessi e ai cittadini occorre dare informazioni precise e dettagliate.
Naturalmente il discorso può valere per l'intera amministrazione a partire dal Sindaco.
E che le scadenze non siano come quelle di Berlusconi sulla spazzatura di Napoli.
giovedì 2 dicembre 2010
Meglio la malafede
"Ciò che inquieta è l'indiscutibile buona fede.
Perchè la malafede è meno pericolosa.
Ha infatti la debolezza della cattiva coscienza, mentre la buona fede è inossidabile, incrollabile, invincibile, marcia con la Verità in tasca e il Sole in fronte e la spietatezza che solo i Giusti possono pensare di potersi permettere."
Questa frase di Massimo Fini su Senz'Anima ha dato un nome al fastidio che provavo quando riconoscevo a qualcuno di essere in buona fede.
Ora ho trovato le parole che esprimono quel mio sentire.
In effetti è vero.
Penso che occorra sospettare di chi si dichiara candidamente in buona fede.
La malafede è più onesta, lascia aperta la porta della discussione, del dubbio, di quell'errore che ci fà persone umane.
Perchè la malafede è meno pericolosa.
Ha infatti la debolezza della cattiva coscienza, mentre la buona fede è inossidabile, incrollabile, invincibile, marcia con la Verità in tasca e il Sole in fronte e la spietatezza che solo i Giusti possono pensare di potersi permettere."
Questa frase di Massimo Fini su Senz'Anima ha dato un nome al fastidio che provavo quando riconoscevo a qualcuno di essere in buona fede.
Ora ho trovato le parole che esprimono quel mio sentire.
In effetti è vero.
Penso che occorra sospettare di chi si dichiara candidamente in buona fede.
La malafede è più onesta, lascia aperta la porta della discussione, del dubbio, di quell'errore che ci fà persone umane.
martedì 30 novembre 2010
1 dicembre - La giornata dedicata alla prevenzione contro HIV/Aids
Il primo dicembre è La giornata dedicata alla prevenzione contro HIV/Aids.
"Da troppo tempo il preservativo è il grande assente sulla scena milanese e lombarda: assente dalle politiche e dalle campagne di prevenzione su hiv/aids e MTS , parola dimenticata dai nostri governanti e oggetto del peccato piuttosto che simbolo di rispetto e di cura del sè e dell'altro".
Ho preso a prestito queste frasi postate sul blog dell'Arci per chiedere al Sindaco il motivo per cui, al di la dell'ottima iniziativa del CAG labirinto che la sera di domani dedicherà la serata Escobar alla sensibilizzazione su prevenzione contro l'HIV/AIDS, null'altro sia stato fatto dall'Amministrazione.
La risposta disarmante del Sindaco è che tali iniziative spettano all'Asl.
Imbarazzante è stato anche il silenzio dell'Assessore ai Servizi Sociali Zecchini, in aula come in iniziative, proprio nella sera in cui si votata una mozione contro la discriminazione delle donne.
Su problemi cosi devastanti per la salute dei cittadini è proprio dagli amministratori di una città che ci si aspetta sensibilizazione ed iniziative in tal senso.
L'iniziativa del CAG ha un taglio giovanile ma il problema riguarda anche gli adulti per sè stessi e come genitori.
"L’Aids si trasmette quasi esclusivamente per via sessuale e riguarda, sempre di più i giovanissimi. Milano è la capitale del contagio con il 30% delle nuove infezioni in Italia" ci ricorda Nico Acampora responsabile del CAG sul suo blog.
Mi aspettavo che tra le mille iniziative del Natale e quelle appena terminate sull'infanzia trovasse spazio anche un iniziativa , magari targata Servizi sociali, per rompere il muro di silenzio e indifferenza che spesso avvolge tutto ciò di cui non si vuole parlare, come la cocaina, l'aids e il preservativo, perdendo occasioni per sensibilizzare la cittadinanza con l'obiettivo di prevenire il contagio.
Domani tutti al CAG per una serata "contagiante" si, ma di buone idee.
domenica 28 novembre 2010
Le scuole e le partecipate in consiglio comunale
Lunedi 29 NOVEMBRE 2010 alle ore 19,00 con eventuale prosecuzione il giorno 30 NOVEMBRE 2010 alle ore 20,00, presso la Sede Comunale, è convocato il consiglio comunale a Cernusco.
L'odg lo trovate qui
Io segnalo solo i punti 10 (modifica al regolamento per dare soluzione a quei casi di cui sono stato apripista, ossia come garantire ai consiglieri usciti dal precedente gruppo consigliare la giusta rappresentanza), punto 11 in cui si parlerà delle aziende partecipate e del suo futuro, di cui la mia posizione è nota , e punto 12 in cui si parlerà di Piano di Diritto allo Studio, tema caldo dopo il consiglio comunale aperto dove parecchi genitori hanno contestato il cospicuo finanziamento all'asilo Sorre delle Marcelline soprattutto in tempi di crisi e di tagli ai bilanci comunali come questo.
Parecchi genitori, che hanno sostenuto Comincini, mi hanno contattato disorientati.
La situazione è complicata ma merita una risposta adeguata ( non uso la parola responsabile in quanto strausata con abuso in questi giorni da tutti i politici nazionali e svuotata cosi del suo significato. Sorge il dubbio che chi la usi non la applichi)
Per quanto riguarda le interrogazioni che all'inizio di seduta si pongono al Sindaco, sono come sempre disponibile a dare voce a chi non è rappresentato dai partiti presenti in consiglio comunale.
L'odg lo trovate qui
Io segnalo solo i punti 10 (modifica al regolamento per dare soluzione a quei casi di cui sono stato apripista, ossia come garantire ai consiglieri usciti dal precedente gruppo consigliare la giusta rappresentanza), punto 11 in cui si parlerà delle aziende partecipate e del suo futuro, di cui la mia posizione è nota , e punto 12 in cui si parlerà di Piano di Diritto allo Studio, tema caldo dopo il consiglio comunale aperto dove parecchi genitori hanno contestato il cospicuo finanziamento all'asilo Sorre delle Marcelline soprattutto in tempi di crisi e di tagli ai bilanci comunali come questo.
Parecchi genitori, che hanno sostenuto Comincini, mi hanno contattato disorientati.
La situazione è complicata ma merita una risposta adeguata ( non uso la parola responsabile in quanto strausata con abuso in questi giorni da tutti i politici nazionali e svuotata cosi del suo significato. Sorge il dubbio che chi la usi non la applichi)
Per quanto riguarda le interrogazioni che all'inizio di seduta si pongono al Sindaco, sono come sempre disponibile a dare voce a chi non è rappresentato dai partiti presenti in consiglio comunale.
lunedì 22 novembre 2010
Bilancio partecipato, vero o presunto?
L'idea di far decidere ai cittadini come spendere alcuni soldi pubblici è buona e il consigliere incaricato del progetto Severgnini è persona seria.
Dell'iniziativa ne parla non solo il notiziario comunale e il sito ma anche la stampa e il blog del primo cittadino.
Le scelte vanno effettuate entro il 30 novembre 2010 e la prima opzione parla di rifacimento dei parcheggi in via boccaccio.
Se le urne non sono state ancora aperte com'è possibile che la giunta ha già deliberato nella seduta del 10 novembre sulla REALIZZAZIONE NUOVI PARCHEGGI IN VIA BOCCACCIO con l'approvazione del progetto?
Sicuramente una spiegazione c'è.
Sarebbe bene conoscerla.
Dell'iniziativa ne parla non solo il notiziario comunale e il sito ma anche la stampa e il blog del primo cittadino.
Le scelte vanno effettuate entro il 30 novembre 2010 e la prima opzione parla di rifacimento dei parcheggi in via boccaccio.
Se le urne non sono state ancora aperte com'è possibile che la giunta ha già deliberato nella seduta del 10 novembre sulla REALIZZAZIONE NUOVI PARCHEGGI IN VIA BOCCACCIO con l'approvazione del progetto?
Sicuramente una spiegazione c'è.
Sarebbe bene conoscerla.
venerdì 19 novembre 2010
La pagina del comune di Cernusco su Facebook
Forza venite gente che in comune si va..........
Il neo Assessore ai new media Zacchetti si muove e si vede.
Finalmente il comune sbarca su Facebook, accettando la sfida del web 2.0 permettendo i commenti ai post dell'Amministrazione, scelta intensamente discussa, come racconta anche lo Zac sul suo blog.
La partecipazione ha un prezzo ma paga sempre.
Occorre crederci e saperla valorizzare.
L'unico problema è quando attivi mezzi di partecipazione senza crederci veramente, usandola come vetrina di facciata.
Questo si che è un bel casino.
Staremo a vedere.
Il neo Assessore ai new media Zacchetti si muove e si vede.
Finalmente il comune sbarca su Facebook, accettando la sfida del web 2.0 permettendo i commenti ai post dell'Amministrazione, scelta intensamente discussa, come racconta anche lo Zac sul suo blog.
La partecipazione ha un prezzo ma paga sempre.
Occorre crederci e saperla valorizzare.
L'unico problema è quando attivi mezzi di partecipazione senza crederci veramente, usandola come vetrina di facciata.
Questo si che è un bel casino.
Staremo a vedere.
lunedì 15 novembre 2010
Il piano diritto allo studio e lo sport di scena in commissione consigliare
Mercoledi 17 ore 19 interessante commissione consigliare in quel di Cernusco.
Si parla di Diritto allo studio, dopo il caldo consiglio comunale aperto sulla scuola di mercoledi scorso, e lo Sport viene presentato da uno che finalmente ci capisce qualcosa, tal Zacchetti neo Assessore.
Le commissioni ricordiamo, sono aperte al pubblico.
Si parla di Diritto allo studio, dopo il caldo consiglio comunale aperto sulla scuola di mercoledi scorso, e lo Sport viene presentato da uno che finalmente ci capisce qualcosa, tal Zacchetti neo Assessore.
Le commissioni ricordiamo, sono aperte al pubblico.
Cernusco Verde. Definire meglio i confini tra Partecipate e partiti. Interrogazione in Consiglio Comunale.
Ecco il testo dell'interrogazione presentata questa sera al Sindaco in merito alla richiesta di chiarimenti sulla presenta di un segretario politico nel cda e sulle motivazioni dell'assunzione di un pensionato a Direttore Generale.
Signor Sindaco, come lei sa, Il decreto legge 78/2010 (art.14 punto 32) impone ai comuni come il nostro di rivedere il numero delle Società in partecipazione, concedendo ai comuni aventi tra i 30.000 e 50.000 abitanti la possibilità di possederne una sola.
Il decreto di riflesso sollecita alcune valutazioni in merito al futuro delle nostre due società, Cernusco Verde e Farma.Cer.
Da parte mia ritengo, che dove il servizio sia garantito dai privati il comune possa astenersi dal creare una società partecipata che rischiano di minare il liberto mercato e di diventare luogo di occupazione dei partiti e di facile clientelismo.
In tutti i casi, finchè esse esistono, il criterio di scelta degli amministratori e dei dirigenti deve essere improntato, a mio parere, a requisiti di competenza e non di appartenenza, proprio per dare le energie migliori a queste società.
Sono state fatte alcune scelte che pongono domande che meritano un chiarimento.
Nel cda della Cernusco Verde siede come vice-presidente Mario Bassi, segretario politico di Vivere Cernusco, formazione presente in maggioranza.
Non entro nei meriti della persona, che personalmente stimo, ma del ruolo politico che lo stesso esercita.
Ritengo che la presenza di un segretario politico all’interno del cda di una partecipata, circostanza già capitata con Guido Fasolini segretario dell’Udc, nominato presidente della Cè Gas dal precedente Sindaco Cassamagnaghi, segnali un’inopportuna invasione di campo dei partiti all’interno delle Società Partecipate.
Da qui il mio invito affinché Mario Bassi si dimetta da membro del cda della Cernusco Verde per ristabilire quei giusti confini tra i partiti e la cosa pubblica.
Rimane valida la domanda al nostro Sindaco, sul perché egli abbia fatto questa scelta.
Al di là dalle possibili lottizzazioni è indubbio un dato positivo delle Società Partecipate, ossia la creazione di posti di lavoro, che rimarrebbero offerti anche se Farma.Cer e Cernusco Verde, dovessero divenire aziende private.
Detto ciò, ci sembra alquanto stonato e inopportuno che nel ruolo di Direttore Generale della società Cernusco Verde sia stato chiamato nel 2009, dal Presidente Elitropi e dal precedente Assessore alle Partecipate Della Cagnoletta, Paolo Frigeri, ex dirigente in pensione.
Anche qui, senza entrare nei meriti della persona, ci chiediamo come sia possibile che in piena crisi occupazionale non si sia trovato un dirigente all’altezza in piena età lavorativa.
Sappiamo tutti come la crisi non risparmi nemmeno i dirigenti, e un ex dirigente in pensione di tutto ha bisogno fuorché di lavorare.
Ritengo opportuno che il Sindaco o gli amministratori preposti motivino:
Il Percorso di selezione effettuato per la scelta del procuratore speciale
I Curriculum ricevuti
Le Motivazione della scelta del candidato Frigeri e del rifiuto degli altri candidati.
Lo Stipendio percepito dal Procuratore speciale e condizioni economiche complessive.
Per terminare spero e sollecito gli Amministratori affinché sia inserita quanto prima nel ruolo di Procuratore una persona capace, competente e in età lavorativa.
Penso che un contributo utile, sia stasera che nel proseguo delle discussioni riguardante le Partecipate, possa darlo il neo Assessore alle Partecipate Emanuele Vendramini, che riconosco, come ha già dimostrato nella commissione bilancio del 3 novembre, abbia nel merito dello posizioni interessanti.
In attesa della risposta pongo cordiali saluti.
Claudio Gargantini
Consigliere comunale indipendente.
Il Sindaco, in merito a Bassi, ha ricordato che è li da 3 anni.
E' vero, ma si era anche dimesso inizialmente da segretario di Vivere Cernusco.
Dopodichè, ammetto io stesso di essermi perso per strada.
Ciò non toglie che la presenza di un segretario politico nel cda di una partecipata non fà onore a nessuno.
Per quanto riguarda l'Assessore Vendramini, mai cosi stringato, ha ricordato che la scelta del direttore generale è stata di competenza del Presidente Elitropi.
Attendiamo la risposta ufficiale all'interrogazione che verrà pubblicata regolarmente su questo blog.
Non ho mai "digerito" l'invadenza e la spartizione dei partiti di quello che è un bene pubblico, come le Partecipate.
Se non l'ho sottolineato con forza nel passato, è venuto il tempo di marcare la mia diversità nei confronti dei miei ex compagni di squadra sul modo di intendere la cosa pubblica e la sua gestione.
Signor Sindaco, come lei sa, Il decreto legge 78/2010 (art.14 punto 32) impone ai comuni come il nostro di rivedere il numero delle Società in partecipazione, concedendo ai comuni aventi tra i 30.000 e 50.000 abitanti la possibilità di possederne una sola.
Il decreto di riflesso sollecita alcune valutazioni in merito al futuro delle nostre due società, Cernusco Verde e Farma.Cer.
Da parte mia ritengo, che dove il servizio sia garantito dai privati il comune possa astenersi dal creare una società partecipata che rischiano di minare il liberto mercato e di diventare luogo di occupazione dei partiti e di facile clientelismo.
In tutti i casi, finchè esse esistono, il criterio di scelta degli amministratori e dei dirigenti deve essere improntato, a mio parere, a requisiti di competenza e non di appartenenza, proprio per dare le energie migliori a queste società.
Sono state fatte alcune scelte che pongono domande che meritano un chiarimento.
Nel cda della Cernusco Verde siede come vice-presidente Mario Bassi, segretario politico di Vivere Cernusco, formazione presente in maggioranza.
Non entro nei meriti della persona, che personalmente stimo, ma del ruolo politico che lo stesso esercita.
Ritengo che la presenza di un segretario politico all’interno del cda di una partecipata, circostanza già capitata con Guido Fasolini segretario dell’Udc, nominato presidente della Cè Gas dal precedente Sindaco Cassamagnaghi, segnali un’inopportuna invasione di campo dei partiti all’interno delle Società Partecipate.
Da qui il mio invito affinché Mario Bassi si dimetta da membro del cda della Cernusco Verde per ristabilire quei giusti confini tra i partiti e la cosa pubblica.
Rimane valida la domanda al nostro Sindaco, sul perché egli abbia fatto questa scelta.
Al di là dalle possibili lottizzazioni è indubbio un dato positivo delle Società Partecipate, ossia la creazione di posti di lavoro, che rimarrebbero offerti anche se Farma.Cer e Cernusco Verde, dovessero divenire aziende private.
Detto ciò, ci sembra alquanto stonato e inopportuno che nel ruolo di Direttore Generale della società Cernusco Verde sia stato chiamato nel 2009, dal Presidente Elitropi e dal precedente Assessore alle Partecipate Della Cagnoletta, Paolo Frigeri, ex dirigente in pensione.
Anche qui, senza entrare nei meriti della persona, ci chiediamo come sia possibile che in piena crisi occupazionale non si sia trovato un dirigente all’altezza in piena età lavorativa.
Sappiamo tutti come la crisi non risparmi nemmeno i dirigenti, e un ex dirigente in pensione di tutto ha bisogno fuorché di lavorare.
Ritengo opportuno che il Sindaco o gli amministratori preposti motivino:
Il Percorso di selezione effettuato per la scelta del procuratore speciale
I Curriculum ricevuti
Le Motivazione della scelta del candidato Frigeri e del rifiuto degli altri candidati.
Lo Stipendio percepito dal Procuratore speciale e condizioni economiche complessive.
Per terminare spero e sollecito gli Amministratori affinché sia inserita quanto prima nel ruolo di Procuratore una persona capace, competente e in età lavorativa.
Penso che un contributo utile, sia stasera che nel proseguo delle discussioni riguardante le Partecipate, possa darlo il neo Assessore alle Partecipate Emanuele Vendramini, che riconosco, come ha già dimostrato nella commissione bilancio del 3 novembre, abbia nel merito dello posizioni interessanti.
In attesa della risposta pongo cordiali saluti.
Claudio Gargantini
Consigliere comunale indipendente.
Il Sindaco, in merito a Bassi, ha ricordato che è li da 3 anni.
E' vero, ma si era anche dimesso inizialmente da segretario di Vivere Cernusco.
Dopodichè, ammetto io stesso di essermi perso per strada.
Ciò non toglie che la presenza di un segretario politico nel cda di una partecipata non fà onore a nessuno.
Per quanto riguarda l'Assessore Vendramini, mai cosi stringato, ha ricordato che la scelta del direttore generale è stata di competenza del Presidente Elitropi.
Attendiamo la risposta ufficiale all'interrogazione che verrà pubblicata regolarmente su questo blog.
Non ho mai "digerito" l'invadenza e la spartizione dei partiti di quello che è un bene pubblico, come le Partecipate.
Se non l'ho sottolineato con forza nel passato, è venuto il tempo di marcare la mia diversità nei confronti dei miei ex compagni di squadra sul modo di intendere la cosa pubblica e la sua gestione.
Situazione anomala al Centro sportivo di Via Boccaccio. Interrogazione in consiglio comunale.
Ecco il testo della mia interrogazione al Sindaco , e all'Assessore allo Sport Zacchetti, sulla richiesta di chiarimenti sull'utilizzo dello spazio centro addestramento cani e pista polivalente presso il centro sportivo di via boccaccio
Sig. Sindaco, i media di settimana scorsa e contatti diretti con alcuni utilizzatori dello spazio centro addestramento cani e pista polivalente presso il centro sportivo di via boccaccio mi portano ad porgerLe alcune domande al fine di contribuire a chiarire ai consiglieri comunali, alle parti interessante e a tutta la cittadinanza lo stato dello spazio in oggetto.
La condivisione dello stesso spazio tra associazioni sportive e addestramento cani crea inevitabilmente possibili conflitti.
Ecco perché anche nei direttivi della Consulta, se ben ricordo, si sollecitava una soluzione differente riguardo lo spazio addestramento cani che poteva trovare una degna collocazione in zone differenti da un centro sportivo.
In tutti i casi io mi esprimo in tal senso. Liberare quello spazio in modo che in cani con i loro padroni siano liberi di addestrarsi in uno spazio ad hoc, mentre lo stesso venga presto liberato per le attività del centro sportivo di via Boccaccio per le associazioni e per la cittadinanza.
La scadenza della convenzione con le associazioni utilizzatrici erano l’occasione per agire in questo senso.
Purtroppo ad oggi non solo questa scelta non ha trovato seguito ma non sono chiari alcuni aspetti riguardo le associazioni che utilizzano, la gestione e le strutture presenti.
A tal proposito questa mi sembra una buona occasione, nell’attesa che anche la Consulta dello Sport , formalizzi una proposta, per chiarire quanto segue.
1. il motivo per cui non è stato creato uno spazio ad hoc, nell’estate passata, grazie anche al termine della convenzione, per tale attività e quali siano le motivazioni che hanno preferito invece la soluzione attuale.
2. Chi gestisce lo spazio in oggetto
3. Quali siano le Associazioni utilizzatrici dello spazio e se le stesse sono in regola con l’iscrizione all’Albo e relativa documentazione da presentare.
4. Se esistono altre associazioni non iscritte all’albo che utilizzano tale spazio e con quale tariffa.
5. La convenzioni sull’utilizzo dello spazio centro addestramento cani.
6. Autorizzazioni comunali riguardante il posizionamento delle strutture nello spazio addestramento cani. Qui c’è una particolare attenzione che dovrebbe riguardare tutti noi, sia in termini di autorizzazioni che in termini di sicurezza. Troppo spesso vediamo sorgere sugli spazi comunali bar e tendoni spontanei da parte delle associazioni. Ben vengano ma che rientrino in un quadro di sviluppo del centro sportivo e non per individualistiche scelte.
7. Certificazioni delle strutture posizionate. E qui la questione sicurezza è ancora più mportante. Abbiamo visto volare la bocciofila, spero che i tendoni posti nello spazio siano certificati e in regola con le dovute acutizzazioni. Un incidente creerebbe non poco imbarazzo al gestore e all’amministrazione.
Il motivo di questa interrogazione è presto detto. Il bellissimo moto del neo Assessore Zacchetti e le finalità della Consulta dello Sport non possono prescindere dalle regole che devono essere la base su cui costruire uno sport vero, leale, per tutti.
Inoltre alcune strutture posizionate non permettono il pieno utilizzo della pista da parte dei ciclisti della Tino Gadda e dei podisti che desiderano utilizzare il prato a bordo pista, oltre ad impedire l’ingresso dei cittadini negli orari disponibili.
Sono sicuro che il neo Assessore saprà chiarire non solo eventuali responsabilità ma soprattutto il percorso affinché sia garantito lo spazio sportivo per tutti, cani compresi, che spero venga presto individuato da un’altra parte.
Claudio Gargantini
Consigliere comunale indipendente
p.s. Zacchetti ha onestamente ammesso che la situazione (ereditata ) è in progress verso una definizione di spazi, orari e responsabilità.
Attendo la risposta scritta che verrà regolarmente pubblicata sul blog.
Sig. Sindaco, i media di settimana scorsa e contatti diretti con alcuni utilizzatori dello spazio centro addestramento cani e pista polivalente presso il centro sportivo di via boccaccio mi portano ad porgerLe alcune domande al fine di contribuire a chiarire ai consiglieri comunali, alle parti interessante e a tutta la cittadinanza lo stato dello spazio in oggetto.
La condivisione dello stesso spazio tra associazioni sportive e addestramento cani crea inevitabilmente possibili conflitti.
Ecco perché anche nei direttivi della Consulta, se ben ricordo, si sollecitava una soluzione differente riguardo lo spazio addestramento cani che poteva trovare una degna collocazione in zone differenti da un centro sportivo.
In tutti i casi io mi esprimo in tal senso. Liberare quello spazio in modo che in cani con i loro padroni siano liberi di addestrarsi in uno spazio ad hoc, mentre lo stesso venga presto liberato per le attività del centro sportivo di via Boccaccio per le associazioni e per la cittadinanza.
La scadenza della convenzione con le associazioni utilizzatrici erano l’occasione per agire in questo senso.
Purtroppo ad oggi non solo questa scelta non ha trovato seguito ma non sono chiari alcuni aspetti riguardo le associazioni che utilizzano, la gestione e le strutture presenti.
A tal proposito questa mi sembra una buona occasione, nell’attesa che anche la Consulta dello Sport , formalizzi una proposta, per chiarire quanto segue.
1. il motivo per cui non è stato creato uno spazio ad hoc, nell’estate passata, grazie anche al termine della convenzione, per tale attività e quali siano le motivazioni che hanno preferito invece la soluzione attuale.
2. Chi gestisce lo spazio in oggetto
3. Quali siano le Associazioni utilizzatrici dello spazio e se le stesse sono in regola con l’iscrizione all’Albo e relativa documentazione da presentare.
4. Se esistono altre associazioni non iscritte all’albo che utilizzano tale spazio e con quale tariffa.
5. La convenzioni sull’utilizzo dello spazio centro addestramento cani.
6. Autorizzazioni comunali riguardante il posizionamento delle strutture nello spazio addestramento cani. Qui c’è una particolare attenzione che dovrebbe riguardare tutti noi, sia in termini di autorizzazioni che in termini di sicurezza. Troppo spesso vediamo sorgere sugli spazi comunali bar e tendoni spontanei da parte delle associazioni. Ben vengano ma che rientrino in un quadro di sviluppo del centro sportivo e non per individualistiche scelte.
7. Certificazioni delle strutture posizionate. E qui la questione sicurezza è ancora più mportante. Abbiamo visto volare la bocciofila, spero che i tendoni posti nello spazio siano certificati e in regola con le dovute acutizzazioni. Un incidente creerebbe non poco imbarazzo al gestore e all’amministrazione.
Il motivo di questa interrogazione è presto detto. Il bellissimo moto del neo Assessore Zacchetti e le finalità della Consulta dello Sport non possono prescindere dalle regole che devono essere la base su cui costruire uno sport vero, leale, per tutti.
Inoltre alcune strutture posizionate non permettono il pieno utilizzo della pista da parte dei ciclisti della Tino Gadda e dei podisti che desiderano utilizzare il prato a bordo pista, oltre ad impedire l’ingresso dei cittadini negli orari disponibili.
Sono sicuro che il neo Assessore saprà chiarire non solo eventuali responsabilità ma soprattutto il percorso affinché sia garantito lo spazio sportivo per tutti, cani compresi, che spero venga presto individuato da un’altra parte.
Claudio Gargantini
Consigliere comunale indipendente
p.s. Zacchetti ha onestamente ammesso che la situazione (ereditata ) è in progress verso una definizione di spazi, orari e responsabilità.
Attendo la risposta scritta che verrà regolarmente pubblicata sul blog.
venerdì 5 novembre 2010
Mercoledi si torna a scuola con un consiglio comunale aperto
Il Consiglio Comunale è convocato in seduta straordinaria APERTA, ai sensi dell’art.43 del Regolamento di Consiglio Comunale, in prima convocazione il giorno
10 NOVEMBRE 2010 alle ore 20,00-
presso l‘ Auditorium “Paolo Maggioni” – Via don Milani ,
per discutere e deliberare il seguente ORDINE DEL GIORNO
“LA SCUOLA A CERNUSCO SUL NAVIGLIO : SITUAZIONE ATTUALE E POSSIBILI SCENARI FUTURI”.
Il tema è importante per noi e per i nostri figli, la seduta è pubblica con possibiltà di interventi.
Quindi interveniamo.
10 NOVEMBRE 2010 alle ore 20,00-
presso l‘ Auditorium “Paolo Maggioni” – Via don Milani ,
per discutere e deliberare il seguente ORDINE DEL GIORNO
“LA SCUOLA A CERNUSCO SUL NAVIGLIO : SITUAZIONE ATTUALE E POSSIBILI SCENARI FUTURI”.
Il tema è importante per noi e per i nostri figli, la seduta è pubblica con possibiltà di interventi.
Quindi interveniamo.
Berlusconi è il miglior testimonial della famiglia di oggi.
Berlusconi deve aprire la conferenza nazionale sulla famiglia che si terrà settimana prossima a Milano in quanto è il miglior testimonial della famiglia oggi in circolazione.
E' risaputo come di piccoli Berlusconi sia piena l'Italia, ed è bene che il problema venga a galla a costo di minar l'ipocrisia di questa piccola Italia clericale-perbenista.
Forse Berlusconi è solo la punta di un iceberg.
Il capitano di tanti signor b
Se..........
E' famiglia quella in cui il lavoro porta lontano da casa il b di turno?
E' famiglia quella in cui il b di turno è sempre fuori casa per impegni sociali e politici?
E' famiglia quella in cui il b di turno prende la propria casa come un albergo?
E' famiglia quella in cui il b di turno non aparecchia mai in casa e men che meno lava i piatti?
E' famiglia quella in cui il b di turno scarica sulla propria compagna la responsabilità dell'intera gestione della casa?
E' famiglia quella in cui il b di turno torna a casa la sera e non ha tempo per giocare con i propri figli?
E' famiglia quella in cui il b di turno sa solo giudicare i figli e mai ascoltare la propria compagna?
E' famiglia quella in cui il b di turno non può usufruire del permesso maternità come la donna per stare con il proprio figlio?
E' famiglia quella in cui il b di turno non può provare le proprie emozioni pena il sembrare una femminuccia?
E' famiglia quella in cui il b di turno deve partire in "missioni di pace" per ammazzare altri b di famiglia?
E' famiglia quella in cui il b di turno salta la fila per fare la spesa?
E' famiglia quella in cui la prostituzione vive grazie a tanti b di famiglia?
Se anche questa è famiglia è giusto che sia Berlusconi ad aprire la conferenza.
Altrimenti evitiamo di fare conferenze sulla famiglia quando tutta la società è costruita in modo che il b di turno non possa essere un buon padre di famiglia.
E' risaputo come di piccoli Berlusconi sia piena l'Italia, ed è bene che il problema venga a galla a costo di minar l'ipocrisia di questa piccola Italia clericale-perbenista.
Forse Berlusconi è solo la punta di un iceberg.
Il capitano di tanti signor b
Se..........
E' famiglia quella in cui il lavoro porta lontano da casa il b di turno?
E' famiglia quella in cui il b di turno è sempre fuori casa per impegni sociali e politici?
E' famiglia quella in cui il b di turno prende la propria casa come un albergo?
E' famiglia quella in cui il b di turno non aparecchia mai in casa e men che meno lava i piatti?
E' famiglia quella in cui il b di turno scarica sulla propria compagna la responsabilità dell'intera gestione della casa?
E' famiglia quella in cui il b di turno torna a casa la sera e non ha tempo per giocare con i propri figli?
E' famiglia quella in cui il b di turno sa solo giudicare i figli e mai ascoltare la propria compagna?
E' famiglia quella in cui il b di turno non può usufruire del permesso maternità come la donna per stare con il proprio figlio?
E' famiglia quella in cui il b di turno non può provare le proprie emozioni pena il sembrare una femminuccia?
E' famiglia quella in cui il b di turno deve partire in "missioni di pace" per ammazzare altri b di famiglia?
E' famiglia quella in cui il b di turno salta la fila per fare la spesa?
E' famiglia quella in cui la prostituzione vive grazie a tanti b di famiglia?
Se anche questa è famiglia è giusto che sia Berlusconi ad aprire la conferenza.
Altrimenti evitiamo di fare conferenze sulla famiglia quando tutta la società è costruita in modo che il b di turno non possa essere un buon padre di famiglia.
Cernusco pass park. Stesso servizio, nuovo costo per il cittadino.
Nella seduta del 12 luglio scorso il consiglio comunale, su proposta della giunta Comincini , decise di introdurre un nuovo sistema di pass affinché i residenti, in alcune zone della città, potessero posteggiare le auto nelle zone a disco senza limiti di tempo, con un impegno di spesa di circa 23.000 euro.
Votai contro in consiglio e argomentai come segue.
Non condividevo, e non condivido nemmeno oggi, lo spreco di denaro, anticipato dal pubblico e pagato poi dal cittadino, per cambiare un sistema che ha sempre funzionato a costo zero.
Al cartellino rilasciato dall’URP finora senza nessun costo per il cittadino, viene oggi sostituita una card al costo di 20 euro per ottenere lo stesso risultato, ossia permettere alla Polizia Locale di rilevare le automobili dei residenti che possono posteggiare senza limiti di sosta in zona disco .
Verrebbe voglia, come per il libro di Berlusconi sui suoi 2 anni governo, di rispedire al mittente la nuova card.
Ma si sa, siamo cittadini onesti ed entusiasticamente partecipi anche delle stupidate della nostra Amministrazione, quindi paghiamo in silenzio ed esponiamo la nuova card, nella speranza che funzioni.
Votai contro in consiglio e argomentai come segue.
Non condividevo, e non condivido nemmeno oggi, lo spreco di denaro, anticipato dal pubblico e pagato poi dal cittadino, per cambiare un sistema che ha sempre funzionato a costo zero.
Al cartellino rilasciato dall’URP finora senza nessun costo per il cittadino, viene oggi sostituita una card al costo di 20 euro per ottenere lo stesso risultato, ossia permettere alla Polizia Locale di rilevare le automobili dei residenti che possono posteggiare senza limiti di sosta in zona disco .
Verrebbe voglia, come per il libro di Berlusconi sui suoi 2 anni governo, di rispedire al mittente la nuova card.
Ma si sa, siamo cittadini onesti ed entusiasticamente partecipi anche delle stupidate della nostra Amministrazione, quindi paghiamo in silenzio ed esponiamo la nuova card, nella speranza che funzioni.
domenica 24 ottobre 2010
Domande su alcune scelte ambigue riguardante la Cernusco Verde.
Il decreto legge 78/2010 (art.14 punto 32) impone ai comuni come il nostro di rivedere il numero delle Società in partecipazione, concedendo ai comuni aventi tra i 30.000 e 50.000 abitanti la possibilità di possederne una sola.
Il decreto di riflesso sollecita alcune valutazioni in merito al futuro delle nostre due società, Cernusco Verde e Farma.Cer.
Al vertice di maggioranza del settembre 2009 avevo già posto, unico e inascoltato, il tema della privatizzazione delle Partecipate, che ho sempre considerato, essere un luogo di “occupazione” del pubblico da parte della politica, dove le stesse non svolgano un servizio necessario che nessun privato intenda svolgere.
Purtroppo esse sono proliferate anche in situazioni in cui non vi sia stata questa reale esigenza arrivando a minare il libero mercato, per divenire corsie privilegiate per le lottizzazioni dei partiti.
Le controverse decisioni del Sindaco Comincini, in riferimento alla scelta di alcuni componenti dei rispettivi cda mantengono viva la domanda se le stesse possano essere state usate come premio per i partiti o per persone vicine allo stesso, scavalcando la buona norma per cui a gestire le Partecipate occorrano requisiti di competenza e non di appartenenza, evitando possibili conflitti di interesse.
Abbiamo già rilevato il conflitto d’interessi riguardante la Farma.Cer, e su di esso torneremo ancora in maniera approfondita per giustificare il ricorso alla Corte dei Conti.
Ora ci soffermiamo a rilevare due anomalie presenti nella Cernusco Verde che meritano di essere portate all’attenzione dei cittadini e dei consiglieri comunali.
Nel cda della Cernusco Verde siede come vice-presidente Mario Bassi, segretario politico di Vivere Cernusco, formazione presente in maggioranza.
Non entro nei meriti della persona, che personalmente stimo, ma del ruolo politico che lo stesso esercita.
Ritengo che la presenza di un segretario politico all’interno del cda di una partecipata, circostanza già capitata con Guido Fasolini segretario dell’Udc, nominato presidente della Cè Gas dal precedente Sindaco Cassamagnaghi, segnali un’inopportuna invasione di campo dei partiti all’interno delle Società Partecipate.
Da qui il mio invito affinché Mario Bassi si dimetta da membro del cda della Cernusco Verde per ristabilire quei giusti confini tra i partiti e la cosa pubblica.
Al di là dalle possibili lottizzazioni è indubbio un dato positivo delle Società Partecipate, ossia la creazione di posti di lavoro, che rimarrebbero offerti anche se Farma.Cer e Cernusco Verde, dovessero divenire aziende private.
Detto ciò, ci sembra alquanto stonato e inopportuno che nel ruolo di Direttore Generale della società Cernusco Verde sia stato chiamato nel 2009, dal Presidente Elitropi, in quota PD, dal Sindaco Comincini e dal precedente Assessore alle Partecipate Della Cagnoletta, ora portavoce del Partito Democratico, Paolo Frigeri, ex dirigente in pensione.
Anche qui, senza entrare nei meriti della persona, ci chiediamo come sia possibile che in piena crisi occupazionale non si sia trovato un dirigente all’altezza in piena età lavorativa.
Sappiamo tutti come la crisi non risparmi nemmeno i dirigenti, e un ex dirigente in pensione di tutto ha bisogno fuorché di lavorare.
Spero e sollecito gli Amministratori affinché sia inserita quanto prima nel ruolo di Direttore Generale una persona capace, competente e in età lavorativa.
In tutti i casi sarebbe interessante conoscere le motivazioni di tale scelta dalla voce del Presidente della Partecipata e dal Sindaco e, perché no, anche dal portavoce del PD.
Ci chiediamo anche, cosa ne pensi il neo Assessore alle Partecipate Emanuele Vendramini.
Siamo fiduciosi che grazie al ruolo professionale che esercita, possa dare al tema un importante contributo nel chiarire e giudicare i fatti riportati.
Claudio Gargantini
Consigliere comunale indipendente.
Mail claudiogargantini@alice.it
mobile 335.69.20.669
Il decreto di riflesso sollecita alcune valutazioni in merito al futuro delle nostre due società, Cernusco Verde e Farma.Cer.
Al vertice di maggioranza del settembre 2009 avevo già posto, unico e inascoltato, il tema della privatizzazione delle Partecipate, che ho sempre considerato, essere un luogo di “occupazione” del pubblico da parte della politica, dove le stesse non svolgano un servizio necessario che nessun privato intenda svolgere.
Purtroppo esse sono proliferate anche in situazioni in cui non vi sia stata questa reale esigenza arrivando a minare il libero mercato, per divenire corsie privilegiate per le lottizzazioni dei partiti.
Le controverse decisioni del Sindaco Comincini, in riferimento alla scelta di alcuni componenti dei rispettivi cda mantengono viva la domanda se le stesse possano essere state usate come premio per i partiti o per persone vicine allo stesso, scavalcando la buona norma per cui a gestire le Partecipate occorrano requisiti di competenza e non di appartenenza, evitando possibili conflitti di interesse.
Abbiamo già rilevato il conflitto d’interessi riguardante la Farma.Cer, e su di esso torneremo ancora in maniera approfondita per giustificare il ricorso alla Corte dei Conti.
Ora ci soffermiamo a rilevare due anomalie presenti nella Cernusco Verde che meritano di essere portate all’attenzione dei cittadini e dei consiglieri comunali.
Nel cda della Cernusco Verde siede come vice-presidente Mario Bassi, segretario politico di Vivere Cernusco, formazione presente in maggioranza.
Non entro nei meriti della persona, che personalmente stimo, ma del ruolo politico che lo stesso esercita.
Ritengo che la presenza di un segretario politico all’interno del cda di una partecipata, circostanza già capitata con Guido Fasolini segretario dell’Udc, nominato presidente della Cè Gas dal precedente Sindaco Cassamagnaghi, segnali un’inopportuna invasione di campo dei partiti all’interno delle Società Partecipate.
Da qui il mio invito affinché Mario Bassi si dimetta da membro del cda della Cernusco Verde per ristabilire quei giusti confini tra i partiti e la cosa pubblica.
Al di là dalle possibili lottizzazioni è indubbio un dato positivo delle Società Partecipate, ossia la creazione di posti di lavoro, che rimarrebbero offerti anche se Farma.Cer e Cernusco Verde, dovessero divenire aziende private.
Detto ciò, ci sembra alquanto stonato e inopportuno che nel ruolo di Direttore Generale della società Cernusco Verde sia stato chiamato nel 2009, dal Presidente Elitropi, in quota PD, dal Sindaco Comincini e dal precedente Assessore alle Partecipate Della Cagnoletta, ora portavoce del Partito Democratico, Paolo Frigeri, ex dirigente in pensione.
Anche qui, senza entrare nei meriti della persona, ci chiediamo come sia possibile che in piena crisi occupazionale non si sia trovato un dirigente all’altezza in piena età lavorativa.
Sappiamo tutti come la crisi non risparmi nemmeno i dirigenti, e un ex dirigente in pensione di tutto ha bisogno fuorché di lavorare.
Spero e sollecito gli Amministratori affinché sia inserita quanto prima nel ruolo di Direttore Generale una persona capace, competente e in età lavorativa.
In tutti i casi sarebbe interessante conoscere le motivazioni di tale scelta dalla voce del Presidente della Partecipata e dal Sindaco e, perché no, anche dal portavoce del PD.
Ci chiediamo anche, cosa ne pensi il neo Assessore alle Partecipate Emanuele Vendramini.
Siamo fiduciosi che grazie al ruolo professionale che esercita, possa dare al tema un importante contributo nel chiarire e giudicare i fatti riportati.
Claudio Gargantini
Consigliere comunale indipendente.
Mail claudiogargantini@alice.it
mobile 335.69.20.669
mercoledì 20 ottobre 2010
Il consumismo dell'informazione
Il consumismo dell'informazione tutto mischia affinchè non si percepiscano più le differenze tra finzione e realtà.
Scandalizzarsi non serve, occorre crescere in consapevolezza e distinguere la finzione dalla realtà, scegliendo come spendere il proprio tempo, vedere chi e che cosa.
venerdì 15 ottobre 2010
Continua la discriminazione verso il consigliere Gargantini da parte dell'Amministrazione.
Nella commissione Affari e Bilancio del 23 giugno abbiamo discusso e definito la variazione di Regolamento che permette di non escludere nessuno dei consiglieri comunali dalle commissioni, dalla conferenza dei capigruppo e dal notiziario Fuori dal Comune, come oggi sta succedendo al sottoscritto in quanto consigliere comunale indipendente senza possibilità di creare un nuovo gruppo autonomo.
Martedi 19 ottobre è convocata la commissione interessata, di cui è Presidente Mario Oriani del PdL, con un solo punto all’odg , modifica al regolamento per le candidature del Gelso d’Oro, senza portare in odg la necessaria variazione del Regolamento che permetterebbe di sanare l’anomalia che discrimina l’attività dei consiglieri comunali.
Non discuto dell’importanza del Gelso d’Oro ma mi sembra più urgente sanare una grave anomalia che discrimina la partecipazione dei consiglieri comunali alle attività amministrative.
Nonostante le belle parole spese in consiglio comunale dal capogruppo del PD Marco Erba, è chiaro che non ci sia la reale volontà di risolvere la problematica in oggetto.
Settimana prossima si terranno le commissioni sul PGT e il sottoscritto non riceverà nessuna convocazione, in quanto inesistente nei destinatari degli uffici competenti, oltre a non avere, nel caso partecipasse, diritto di parola ( se non per la benevole discrezionalità del Presidente della Commissione Territorio Fabio Colombo).
Mi complimento con tutti i “profeti” della partecipazione per la dimostrazione di sano menefreghismo che stanno dimostrando nel gestire la problematica in oggetto.
Purtroppo la partecipazione per alcuni è la benvenuta, solo se atta a incensare l’attività dell’ Amministrazione.
In caso contrario, pregasi astenersi.
A voler pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca.
Non posso fare altro che appellarmi al Presidente del consiglio comunale Giorgio Perego affinché sensibilizzi tutti i partiti e gli uffici comunali a terminare i lavori di propria competenza per sanare la situazione.
Scusate per il disturbo.
Claudio Gargantini
Consigliere comunale indipendente.
Martedi 19 ottobre è convocata la commissione interessata, di cui è Presidente Mario Oriani del PdL, con un solo punto all’odg , modifica al regolamento per le candidature del Gelso d’Oro, senza portare in odg la necessaria variazione del Regolamento che permetterebbe di sanare l’anomalia che discrimina l’attività dei consiglieri comunali.
Non discuto dell’importanza del Gelso d’Oro ma mi sembra più urgente sanare una grave anomalia che discrimina la partecipazione dei consiglieri comunali alle attività amministrative.
Nonostante le belle parole spese in consiglio comunale dal capogruppo del PD Marco Erba, è chiaro che non ci sia la reale volontà di risolvere la problematica in oggetto.
Settimana prossima si terranno le commissioni sul PGT e il sottoscritto non riceverà nessuna convocazione, in quanto inesistente nei destinatari degli uffici competenti, oltre a non avere, nel caso partecipasse, diritto di parola ( se non per la benevole discrezionalità del Presidente della Commissione Territorio Fabio Colombo).
Mi complimento con tutti i “profeti” della partecipazione per la dimostrazione di sano menefreghismo che stanno dimostrando nel gestire la problematica in oggetto.
Purtroppo la partecipazione per alcuni è la benvenuta, solo se atta a incensare l’attività dell’ Amministrazione.
In caso contrario, pregasi astenersi.
A voler pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca.
Non posso fare altro che appellarmi al Presidente del consiglio comunale Giorgio Perego affinché sensibilizzi tutti i partiti e gli uffici comunali a terminare i lavori di propria competenza per sanare la situazione.
Scusate per il disturbo.
Claudio Gargantini
Consigliere comunale indipendente.
giovedì 14 ottobre 2010
Un brindisi per Simone Collio
Sabato alle 18.00 in piazza Matteotti a Cernusco sul naviglio un brindisi per festeggiare Simone Collio, medaglia d'argento agli Europei di Barcellona nella staffetta 4x100
Il Sindaco batte l'Assessore allo Sport nel dare la notizia sul proprio blog.
E nemmeno al fotofinish.
Sabato tutti in piazza a festeggiare Simone.
Il Sindaco batte l'Assessore allo Sport nel dare la notizia sul proprio blog.
E nemmeno al fotofinish.
Sabato tutti in piazza a festeggiare Simone.
domenica 10 ottobre 2010
Notizia bomba: a Cernusco gira la Cocaina.
Interessante serata Venerdi sera alla Casa delle Arti per la presentazione del cortometraggio Bianca realizzato dai giovani del CAG con il sostegno dell'Amministrazione comunale e la regia di Materiali scenici.
Il grido d'allarme lanciato dai giovani nel cortometraggio e da NIco Acampora responsabile del CAG nel presentare la serata, è che la cocaina non gira solo a Milano ma tranquillamente anche a Cernusco.
Il bellissimo corto è stato come un sasso gettato nello stagno che ha denunciato una reltà presente nella nostra città e posto alcune domande ai giovani come ai genitori, per arrivare fino ai politici.
La bella serata, complimenti ancora agli organizzatori e ai giovani impegnati, ha stimolato in me qualche riflessione.
Ritengo che occorra separare il motivo che spinge a drogarsi da quello della scelta di drogarsi.
Il "motivo" è sempre buono e và anzitutto ascoltato, compreso e condiviso.
Solo in questo modo la "scelta" di fare uso di cocaina potrà avere un' altra soluzione che dia una risposta diversa a una sana umana esigenza.
Troppo spesso chi fa uso di cocaina viene giudicato senza essere ascoltato.
Ad esso si dice chiaro "non drogarti" , "impegnati", "fai altro", "goditi la vita senza sbracare", ma poco spesso ci si fà compagni di viaggio e si condividono con lei, con lui, le ansie, i problemi, le paure, le sfide, a cui la persona cerca di porre rimedio con l'uso della droga.
Proviamo a sospendere il giudizio, che non fa mai bene, e ascoltiamo con attenzione i motivi che stanno al base di un esigenza personale.
Cari politici dopo Venerdi, anche a Cernusco, dobbiamo imparare a guardare in faccia alla realtà, dando seguito all'iniziativa sostenuta dal Sindaco e dall'Assessorato alle Politiche giovanili.
L'help che viene dagli educatori del CAG, che ben conoscono la realtà giovanile cernuschese, non è da sottovalutare per il buon nome della nostra città.
Non vorrei che il politico avesse lo stesso stile di quel genitore che di fronte all'evidenza dell'uso di sostanze stupefacenti da parte del figlio, dichiarato dal medico di famiglia, non ammette che in famiglia si possa fare uso di droga, come se nascondere il problema lo possa aiutare a risolverlo.
Chiamiamo le cose con il loro nome e partiamo dalla reale fotografia delle nostra
realtà cittadina per sviluppare iniziative di sensibilizzazione, educative e di utili alternative.
Come?
Sensibilizzazione. Presentiamo il cortometraggio nelle scuole, negli oratori, nelle assemblee dei genitori, utilizzandolo come denuncia e come tavolo di discussione.
Educazione. Organizziamo tavoli con educatori esperti che ci insegnino a "trattare" la cocaina non come un occasione per giudicare ma come un opportunità per capire.
Sviluppi. Costruiamo, anche nel Pgt, soluzioni e spazi alternativi per dare risposta a quelle sane esigenze dei nostri giovani.
Insomma, a Cernusco si fà uso di cocaina.
Da qui bisogna partire.
venerdì 8 ottobre 2010
Cina e Vaticano criticano le assegnazioni dei nobel
Nobel per la pace al dissidente cinese Liu Xiaobo
simbolo della lotta per i diritti civili.
Rimanendo in Cina, se pur a casa nostra, Berlusconi negli incontri bilaterali di ieri a Roma con il primo ministro Wen Jabao ha invece lodato la «politica dell'armonia» del governo cinese e la "saggezza" che mostra in tutti i consessi internazionali.
Naturalmente di parlare di diritti umani non se ne parla.
Tornando ai nobel, come il Vaticano ha criticato l'assegnazione del nobel alla medicina per Edwards, padre della fecondazione in vitro, cosi la Cina ha bollato come oscenità quello della pace al dissidente Liu Xiaobo.
Eccovi un esempio di totalitarismo a braccetto.
simbolo della lotta per i diritti civili.
Rimanendo in Cina, se pur a casa nostra, Berlusconi negli incontri bilaterali di ieri a Roma con il primo ministro Wen Jabao ha invece lodato la «politica dell'armonia» del governo cinese e la "saggezza" che mostra in tutti i consessi internazionali.
Naturalmente di parlare di diritti umani non se ne parla.
Tornando ai nobel, come il Vaticano ha criticato l'assegnazione del nobel alla medicina per Edwards, padre della fecondazione in vitro, cosi la Cina ha bollato come oscenità quello della pace al dissidente Liu Xiaobo.
Eccovi un esempio di totalitarismo a braccetto.
Una firma per più efficienza energetica
Il Kuda e il Sindaco Comincini mi segnalano questo appello riguardante l'efficienza energetica.
Sottoscrivi e fai girare in rete!
giovedì 7 ottobre 2010
Un nobel per la vita.
La fecondazione in vitro ritorna alla ribalta mediatica in questi giorni grazie al riconoscimento del Nobel per la Medicina dato a Robert Edwards.
E con essa si torna a parlare della legge 40 che in Italia ne delimita i confini con tutte le contraddizioni che essa si porta dietro.
Una tra le tante è quella di vietare la diagnosi preimpianto, che permette di rilevare possibili malattie genetiche, iniziando una gravidanza che la legge 194 permette di bloccare di seguito.
Un’altra è quella di vietare l’adozione di embrioni o la fecondazione eterologa, quasi che la vita sia solo una questione di discendenza genetica.
La fecondazione in vitro ha cambiato in meglio la vita di milioni di persone cui la natura aveva negato la gioia di poter diventare genitori.
Il desiderio di avere un figlio è lo stesso per ogni coppia, indipendentemente dal modo in cui la nuova vita giunge al mondo.
La consapevolezza e la determinazione crescono però in misura esponenziale col sorgere delle varie difficoltà sopraggiunte per diventare genitori.
Perché diventare padri e madri se la natura non lo permette? è la domanda che ancora circola.
Semplicemente perchè quella del donare una nuova vita a un nuovo essere umano è un’ esperienza unica come la conseguente responsabilità diretta, della crescita di una nuova persona.
E’ un’avventura affascinante, un modo per vivere in pienezza la vita, per crescere in consapevolezza e personalità.
Un modo per dare risposta a uno dei quattro bisogni primari dell’essere umano, la sopravvivenza.
È una scelta di profondo amore, perché non c’è nuova vita senza la scelta di chi in vita già c’è.
Cosa si chiede alla scienza se non di curare, come nel caso di trapianti e o di sterilità, le magagne del corpo umano?
Cosa si chiede alla legge se non di livellare le disparità determinate dalla natura umana?
Infatti "...È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana..." recita l'articolo 3 della Costituzione Italiana.
Rimuovere gli ostacoli significa dare alle coppie impossibilitate ad avere figli in modo naturale, tutto quel supporto, legislativo, psicofisico ed economico, affinché possano vedere attuati i propri intenti .
Purtroppo la legge 40 discrimina i più deboli e i più poveri, dando a loro minori possibilità di avere un figlio di altre coppie che possono recarsi all’estero dove le possibilità sono nettamente superiori.
E allora gioiamo di quelle persone che, come Edwards, hanno lavorato affinché altre persone ( ad oggi circa 8.000.000 ) abbiano potuto godere di quella gioia che la natura umana stava loro negando.
Ma perchè la gioia sia condivisa occorre cambiare la legge 40.
E con essa si torna a parlare della legge 40 che in Italia ne delimita i confini con tutte le contraddizioni che essa si porta dietro.
Una tra le tante è quella di vietare la diagnosi preimpianto, che permette di rilevare possibili malattie genetiche, iniziando una gravidanza che la legge 194 permette di bloccare di seguito.
Un’altra è quella di vietare l’adozione di embrioni o la fecondazione eterologa, quasi che la vita sia solo una questione di discendenza genetica.
La fecondazione in vitro ha cambiato in meglio la vita di milioni di persone cui la natura aveva negato la gioia di poter diventare genitori.
Il desiderio di avere un figlio è lo stesso per ogni coppia, indipendentemente dal modo in cui la nuova vita giunge al mondo.
La consapevolezza e la determinazione crescono però in misura esponenziale col sorgere delle varie difficoltà sopraggiunte per diventare genitori.
Perché diventare padri e madri se la natura non lo permette? è la domanda che ancora circola.
Semplicemente perchè quella del donare una nuova vita a un nuovo essere umano è un’ esperienza unica come la conseguente responsabilità diretta, della crescita di una nuova persona.
E’ un’avventura affascinante, un modo per vivere in pienezza la vita, per crescere in consapevolezza e personalità.
Un modo per dare risposta a uno dei quattro bisogni primari dell’essere umano, la sopravvivenza.
È una scelta di profondo amore, perché non c’è nuova vita senza la scelta di chi in vita già c’è.
Cosa si chiede alla scienza se non di curare, come nel caso di trapianti e o di sterilità, le magagne del corpo umano?
Cosa si chiede alla legge se non di livellare le disparità determinate dalla natura umana?
Infatti "...È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana..." recita l'articolo 3 della Costituzione Italiana.
Rimuovere gli ostacoli significa dare alle coppie impossibilitate ad avere figli in modo naturale, tutto quel supporto, legislativo, psicofisico ed economico, affinché possano vedere attuati i propri intenti .
Purtroppo la legge 40 discrimina i più deboli e i più poveri, dando a loro minori possibilità di avere un figlio di altre coppie che possono recarsi all’estero dove le possibilità sono nettamente superiori.
E allora gioiamo di quelle persone che, come Edwards, hanno lavorato affinché altre persone ( ad oggi circa 8.000.000 ) abbiano potuto godere di quella gioia che la natura umana stava loro negando.
Ma perchè la gioia sia condivisa occorre cambiare la legge 40.
Corrente alternata di Concita De Gregorio
L'articolo merita di essere citato nel mio blog.
perché è contro natura favorire la vita dove non arriva per "via naturale" e non è contro natura impedire la morte di chi vive attaccato alle macchine?........ Qualcuno può rispondere?
perché è contro natura favorire la vita dove non arriva per "via naturale" e non è contro natura impedire la morte di chi vive attaccato alle macchine?........ Qualcuno può rispondere?
domenica 3 ottobre 2010
Un paragone che mi lusinga
Un amico, compagno di viaggio in questa esperienza politica, in riferimento alla mie ultime scelte mi scrive, citando un onorevole pronunciamento di Paolo VI su don Primo Mazzolari, "don Primo correva e noi non eravamo capaci di stare al suo passo: lui soffriva perchè era da solo e noi soffrivamo perchè non riuscivamo a raggiungere lui".
Non sò se questo sia vero ma lo riporto sul mio diario in rete perchè ne sono onorato.
Penso che se coloro che "mi corrono dietro senza raggiungermi" a partire dai miei ex compagni di partito, scindessero il modo dal contenuto e prendessero per buono solo quest'ultimo potrebbero avere ottimi spunti per fare buone cose per la collettività.
A partire dalla questione Garzanti-Villa Alari e Ipsia.
Il bene pubblico vale più del consenso.
p.s. so bene che il modo in politica, come in ogni sana comunicazione, è anche contenuto.
Mi impegno a migliorarlo.
Non sò se questo sia vero ma lo riporto sul mio diario in rete perchè ne sono onorato.
Penso che se coloro che "mi corrono dietro senza raggiungermi" a partire dai miei ex compagni di partito, scindessero il modo dal contenuto e prendessero per buono solo quest'ultimo potrebbero avere ottimi spunti per fare buone cose per la collettività.
A partire dalla questione Garzanti-Villa Alari e Ipsia.
Il bene pubblico vale più del consenso.
p.s. so bene che il modo in politica, come in ogni sana comunicazione, è anche contenuto.
Mi impegno a migliorarlo.
sabato 2 ottobre 2010
Cornuti e mazziati
Correndo col mio fido Quincy, poco fà ho incrociato, prima una coppia straniera con le valigie di scotch e cartone e poi una donna caricata a dismisura di borse che sembrava portassero dentro la propria casa.
Mi sono offerto di darle una mano, ma con grande dignità ha declinato l'aiuto.
Queste due situazioni, come le tante che giornalmente incontro per le nostre strade o leggo sui giornali, mi hanno fatto pensare alla sfortuna di tanta gente, soprattutto dell'est europeo, rom compresi, che prima hanno dovuto subire le angherie dei regimi comunisti e poi, pensando di trovare civiltà nelle nazioni che si dichiaravano tali, si sono sentite chiamare sporchi, ladri e fannulloni, un pò come i nostri vecchi se lo sono sentiti dire nel 900 quando poveri emigranti cercavano pane e a casa in giro per il mondo.
Questo accade quando si confondono le provenienze con la dignità della persona che dovrebbe essere tale in quanto assioma condiviso al di la delle religioni, razze e culture.
Allora mi è venuto in mente di lanciare un gruppo per abolire l'articolo 3 della Costituzione, che se pur bellissimo nel nostro mondo suona come una presa per i fondelli.
Non è vero che siamo tutti uguali, che a tutti vengono date pari opportunità, che non ci sono discriminazioni di religione, di sesso e di razza.
Non è vero, e quell'articolo fa ancora più male.
Scriviamone uno in cui si dica chiaro che ci sono disuguaglianze su questa terra e in questo paese, che il potente schiva sempre la giustizia che immancabilmente si abbatte sul povero. Che chi prega un dio straniero non ha diritto a luoghi di culto, che chi ama lo stesso sesso non può avere gli stessi diritti.
Ma diciamolo chiaro che chi ha amici nei partiti ha corsie preferenziali e chi non ha santi in paradiso deve attendere in coda il proprio turno.
Ma diciamolo chiaro e piantiamola di prenderci in giro una volta per tutte.
E' solo un piccolo pensiero in libertà che mi è venuto correndo.
Mi sono offerto di darle una mano, ma con grande dignità ha declinato l'aiuto.
Queste due situazioni, come le tante che giornalmente incontro per le nostre strade o leggo sui giornali, mi hanno fatto pensare alla sfortuna di tanta gente, soprattutto dell'est europeo, rom compresi, che prima hanno dovuto subire le angherie dei regimi comunisti e poi, pensando di trovare civiltà nelle nazioni che si dichiaravano tali, si sono sentite chiamare sporchi, ladri e fannulloni, un pò come i nostri vecchi se lo sono sentiti dire nel 900 quando poveri emigranti cercavano pane e a casa in giro per il mondo.
Questo accade quando si confondono le provenienze con la dignità della persona che dovrebbe essere tale in quanto assioma condiviso al di la delle religioni, razze e culture.
Allora mi è venuto in mente di lanciare un gruppo per abolire l'articolo 3 della Costituzione, che se pur bellissimo nel nostro mondo suona come una presa per i fondelli.
Non è vero che siamo tutti uguali, che a tutti vengono date pari opportunità, che non ci sono discriminazioni di religione, di sesso e di razza.
Non è vero, e quell'articolo fa ancora più male.
Scriviamone uno in cui si dica chiaro che ci sono disuguaglianze su questa terra e in questo paese, che il potente schiva sempre la giustizia che immancabilmente si abbatte sul povero. Che chi prega un dio straniero non ha diritto a luoghi di culto, che chi ama lo stesso sesso non può avere gli stessi diritti.
Ma diciamolo chiaro che chi ha amici nei partiti ha corsie preferenziali e chi non ha santi in paradiso deve attendere in coda il proprio turno.
Ma diciamolo chiaro e piantiamola di prenderci in giro una volta per tutte.
E' solo un piccolo pensiero in libertà che mi è venuto correndo.
venerdì 1 ottobre 2010
La mia proposta sulla questione Garzanti e Villa Alari
Sono passati poco più di tre anni dalla bocciatura del PII Garzanti visto come parte dello smisurato sviluppo edilizio che si rimproverava al sindaco uscente Cassamagnaghi.
Il PII prevedeva la costruzione di circa mq 63.400 di cui circa 60.000 di edilizia residenziale, una parte libera e una parte convenzionata, e una parte di terziario per i restanti 3000 circa sull’area della ex azienda Garzanti sita in via Mazzini ( nei pressi dell’Hotel For You).
In cambio l’operatore avrebbe ceduto al comune il terreno opposto all’albergo For You, oltre a realizzare varie opere di urbanizzazione a scomputo di oneri.
Oggi su quel terreno c’è una fabbrica chiusa da circa 7 anni.
L’attuale amministrazione ha trasformato aree industriali in residenziali anche di recente (come in via Diaz e a Ronco) ed è in procinto di trasformarne altre nel Pgt ( Albergo Melghera da terziario a residenziale e via Verdi-Pasubio da industriale a misto residenziale) senza scandalizzarsi e senza scandalizzare.
Ritengo che oggi la questione Garzati non debba più essere vista come un problema ma possa essere valutata come un’opportunità. Vediamo come?
Propongo che il progetto passi da edilizia mista a edilizia convenzionata al 100 % magari aggiungendo una quota a canone sociale cosi che si possa evitare di costruire sul verde di lottizzazione nella zona di via Fiume PPS2 e di via Friuli PPS1.
Queste case in edilizia convenzionata permetterebbero ai nostri giovani e alle giovani famiglie di non dover abbandonare Cernusco grazie a nuove case a prezzi possibili.
Inoltre, potrebbero essere realizzati monolocali da dare in affitto, tipo quelli dell’ex centro sociale Cariplo di via Buonarroti, che permetteva a studenti e lavoratori di passaggio di avere un dignitoso appartamento.
Sempre nella volumetria occorre a mio avviso mantenere una parte di terziario, cosi da inserire uffici e servizi commerciali sia per la zona industriale accanto che per il nuovo insediamento e, in generale per tutta la città.
Le nuove abitazioni, uffici e spazi commerciali avrebbero impatto zero sulla città in termini di traffico perché la via Mazzini sfocia direttamente sulla Strada Padana.
Il progetto prevedeva due torri che forse impattavano troppo sull’area circostante. Oggi a fianco dello spazio interessato c’è una torre con dentro l’ albergo.
Le stesse torri quindi oggi stonerebbero meno, ma penso che il progetto possa essere ripensato.
In contropartita la Cooperativa Constantes si dovrebbe impegnare a rilevare Villa Alari, ristrutturarla e darle una destinazione ad uso pubblico, concertata con l’Amministrazione comunale.
Ricordiamo che la Villa, dopo la rinuncia della Facoltà di Scienze Motorie e il recupero oneroso delle ali è rimasta al comune che non può certo disporre del denaro necessario per la sua ristrutturazione.
Termino rilevando che a mio parere non esistono né ”mattonari” né “palazzinari” ma progetti di edilizia che devono essere giudicati positivamente o negativamente per come gli stessi si inseriscono in uno sviluppo intelligente della città, oltre che per il valore aggiunto che essi possono portare.
Penso quindi che la questione Garzanti possa essere rivalutata per le molteplici opportunità che da essa potrebbero scaturire.
Almeno discutiamone senza chiuderci a riccio.
Cernusco sul naviglio 1 ottobre 2010
Claudio Gargantini
Consigliere comunale indipendente.
Il PII prevedeva la costruzione di circa mq 63.400 di cui circa 60.000 di edilizia residenziale, una parte libera e una parte convenzionata, e una parte di terziario per i restanti 3000 circa sull’area della ex azienda Garzanti sita in via Mazzini ( nei pressi dell’Hotel For You).
In cambio l’operatore avrebbe ceduto al comune il terreno opposto all’albergo For You, oltre a realizzare varie opere di urbanizzazione a scomputo di oneri.
Oggi su quel terreno c’è una fabbrica chiusa da circa 7 anni.
L’attuale amministrazione ha trasformato aree industriali in residenziali anche di recente (come in via Diaz e a Ronco) ed è in procinto di trasformarne altre nel Pgt ( Albergo Melghera da terziario a residenziale e via Verdi-Pasubio da industriale a misto residenziale) senza scandalizzarsi e senza scandalizzare.
Ritengo che oggi la questione Garzati non debba più essere vista come un problema ma possa essere valutata come un’opportunità. Vediamo come?
Propongo che il progetto passi da edilizia mista a edilizia convenzionata al 100 % magari aggiungendo una quota a canone sociale cosi che si possa evitare di costruire sul verde di lottizzazione nella zona di via Fiume PPS2 e di via Friuli PPS1.
Queste case in edilizia convenzionata permetterebbero ai nostri giovani e alle giovani famiglie di non dover abbandonare Cernusco grazie a nuove case a prezzi possibili.
Inoltre, potrebbero essere realizzati monolocali da dare in affitto, tipo quelli dell’ex centro sociale Cariplo di via Buonarroti, che permetteva a studenti e lavoratori di passaggio di avere un dignitoso appartamento.
Sempre nella volumetria occorre a mio avviso mantenere una parte di terziario, cosi da inserire uffici e servizi commerciali sia per la zona industriale accanto che per il nuovo insediamento e, in generale per tutta la città.
Le nuove abitazioni, uffici e spazi commerciali avrebbero impatto zero sulla città in termini di traffico perché la via Mazzini sfocia direttamente sulla Strada Padana.
Il progetto prevedeva due torri che forse impattavano troppo sull’area circostante. Oggi a fianco dello spazio interessato c’è una torre con dentro l’ albergo.
Le stesse torri quindi oggi stonerebbero meno, ma penso che il progetto possa essere ripensato.
In contropartita la Cooperativa Constantes si dovrebbe impegnare a rilevare Villa Alari, ristrutturarla e darle una destinazione ad uso pubblico, concertata con l’Amministrazione comunale.
Ricordiamo che la Villa, dopo la rinuncia della Facoltà di Scienze Motorie e il recupero oneroso delle ali è rimasta al comune che non può certo disporre del denaro necessario per la sua ristrutturazione.
Termino rilevando che a mio parere non esistono né ”mattonari” né “palazzinari” ma progetti di edilizia che devono essere giudicati positivamente o negativamente per come gli stessi si inseriscono in uno sviluppo intelligente della città, oltre che per il valore aggiunto che essi possono portare.
Penso quindi che la questione Garzanti possa essere rivalutata per le molteplici opportunità che da essa potrebbero scaturire.
Almeno discutiamone senza chiuderci a riccio.
Cernusco sul naviglio 1 ottobre 2010
Claudio Gargantini
Consigliere comunale indipendente.
mercoledì 29 settembre 2010
Farmacer - Interrogazione al Sindaco e all’Assessore alle partecipate Vendramini
Durante la commissione Bilancio di Giovedi 23 settembre 2010 abbiamo notato come la Farmacer anche per il 2009 abbia avuto un bilancio in perdita.
Sempre nella stessa commissione abbiamo preso atto che la stessa abbia acquistato i locali di via Verdi 40
Gli stessi locali sono di proprietà di un membro del cda.
La sig.ra Paola Guzzi è stata nominata dal Sindaco in pieno conflitto di interessi in quando proprietaria dei locali in cui è situata la Farmacia di via verdi 40, in spregio alla norma del Regolamento, votata a unanimità dei presenti il 12 settembre 2007 dal consiglio comunale, che vieta specificamente al paragrafo E delle CAUSE DI INCOMPATIBILITà E DI ESCLUSIONE la possibilità dai rappresentanti di essere FORNITORI O SUBFORNITORI pena la decadenza dell’incarico.
Preso atto che in un interrogazione del 30 ottobre 2007 del consigliere Cassamagnaghi il Sindaco rispondeva, nel merito del possibile conflitto, dichiarando che il contratto di locazione era stato stipulato prima della nomina, interpretando la norma stessa che però non fa distinzione di tempistiche ma esprime solo un divieto di sostanza, ossia che nel caso il membro sia fornitore non possa essere nominato, scavalcando in questo modo l’articolo del Regolamento riguardante l REVOCA E SCADENZA DEGLI INCARICHI in cui si dice chiaramente che il venir meno di uno dei requisiti, in questo caso la fornitura tramite locazione, determina la decadenza del membro, e in questo caso la sua ineleggibilità.
Proprio perché proprietaria , la sig.ra Paola Guzzi era ineleggibile e doveva astenersi dall’accettare l’incarico, anche perché la stessa, come da risposta del Sindaco all’interrogazione del consigliere, non ha competenze particolari nelle materie farmaceutiche.
E questo rende ancor più incomprensibile la scelta del Sindaco.
A questo proposito chiediamo al Sindaco e all’Assessore.
1. Il motivo per cui il Sindaco abbia scelto la sig.ra Paola Guzzi come membro del cda della Farmacer
2. Se era al corrente all’atto della nomina che la stessa era proprietaria dei locali della farmacia o lo ha scoperto solo dopo l’interrogazione del consigliere Cassamagnaghi.
3. Il motivo per cui il membro in questione non si sia ancora dimesso nonostante il conflitto determini la revoca dell’incarico, reso ancora più marcato dalla vendita dell’immobile alla Farmacia.
4. Il motivo della scelta di acquistare i locali, soprattutto alla luce del decreto legge 78/2010 all’articolo 14 comma 32 che impone ai comuni tra i 30.000 e 50.000 abitanti di di possedere una sola partecipata e di dismettere le altre entro fine anno.
5. Chi ha stabilito il prezzo
6. Se sono state valutate soluzioni differenti di affitto o acquisto di altri locali .
7. Chi ha eseguito la perizia che ha stabilito il prezzo.
8. Il motivo per cui sul sito della Farmacer non sia visibile né il bilancio e nemmeno quali siano i membri del consiglio di amministrazione.
9. Il motivo per cui, nonostante la promessa del precedente assessore alle partecipate Della Cagnoletta il cda non si sia presentato in commissione per un confronto con i consiglieri comunali.
10. Il motivo per cui non sono state rese pubbliche gli avvicendamenti nel cda e rese pubbliche le motivazioni che le hanno accompagnate.
Essendo il Sindaco parte in causa comunichiamo al Consiglio e ai cittadini che , in quanto consiglieri comunali, ci sentiamo in obbligo di segnalare alla CORTE DEI CONTI l’accaduto, cosi da far controllare dalla Corte il possibile conflitto d’ interessi ed esaminare se nella compra vendita dell’immobile non si sia recato un danno economico alle casse comunali.
A questo proposito, essendo il Consiglio comunale , l’organo di controllo e avendo esso stesso votato il regolamento chiediamo a ogni consigliere di firmare la richiesta di chiarimento e verifica alla Corte dei Conti.
Cernusco sul naviglio, Martedì 28 settembre 2010
Claudio Gargantini Consigliere Indipendente
Angelo Rocchi Lega Nord
Claudio Cogliati Lega Nord
Ciro Angrisano Lista Cassamagnaghi
Daniele Cassamagnaghi Lista Il Naviglio
Gianluigi Frigerio PdL
Sempre nella stessa commissione abbiamo preso atto che la stessa abbia acquistato i locali di via Verdi 40
Gli stessi locali sono di proprietà di un membro del cda.
La sig.ra Paola Guzzi è stata nominata dal Sindaco in pieno conflitto di interessi in quando proprietaria dei locali in cui è situata la Farmacia di via verdi 40, in spregio alla norma del Regolamento, votata a unanimità dei presenti il 12 settembre 2007 dal consiglio comunale, che vieta specificamente al paragrafo E delle CAUSE DI INCOMPATIBILITà E DI ESCLUSIONE la possibilità dai rappresentanti di essere FORNITORI O SUBFORNITORI pena la decadenza dell’incarico.
Preso atto che in un interrogazione del 30 ottobre 2007 del consigliere Cassamagnaghi il Sindaco rispondeva, nel merito del possibile conflitto, dichiarando che il contratto di locazione era stato stipulato prima della nomina, interpretando la norma stessa che però non fa distinzione di tempistiche ma esprime solo un divieto di sostanza, ossia che nel caso il membro sia fornitore non possa essere nominato, scavalcando in questo modo l’articolo del Regolamento riguardante l REVOCA E SCADENZA DEGLI INCARICHI in cui si dice chiaramente che il venir meno di uno dei requisiti, in questo caso la fornitura tramite locazione, determina la decadenza del membro, e in questo caso la sua ineleggibilità.
Proprio perché proprietaria , la sig.ra Paola Guzzi era ineleggibile e doveva astenersi dall’accettare l’incarico, anche perché la stessa, come da risposta del Sindaco all’interrogazione del consigliere, non ha competenze particolari nelle materie farmaceutiche.
E questo rende ancor più incomprensibile la scelta del Sindaco.
A questo proposito chiediamo al Sindaco e all’Assessore.
1. Il motivo per cui il Sindaco abbia scelto la sig.ra Paola Guzzi come membro del cda della Farmacer
2. Se era al corrente all’atto della nomina che la stessa era proprietaria dei locali della farmacia o lo ha scoperto solo dopo l’interrogazione del consigliere Cassamagnaghi.
3. Il motivo per cui il membro in questione non si sia ancora dimesso nonostante il conflitto determini la revoca dell’incarico, reso ancora più marcato dalla vendita dell’immobile alla Farmacia.
4. Il motivo della scelta di acquistare i locali, soprattutto alla luce del decreto legge 78/2010 all’articolo 14 comma 32 che impone ai comuni tra i 30.000 e 50.000 abitanti di di possedere una sola partecipata e di dismettere le altre entro fine anno.
5. Chi ha stabilito il prezzo
6. Se sono state valutate soluzioni differenti di affitto o acquisto di altri locali .
7. Chi ha eseguito la perizia che ha stabilito il prezzo.
8. Il motivo per cui sul sito della Farmacer non sia visibile né il bilancio e nemmeno quali siano i membri del consiglio di amministrazione.
9. Il motivo per cui, nonostante la promessa del precedente assessore alle partecipate Della Cagnoletta il cda non si sia presentato in commissione per un confronto con i consiglieri comunali.
10. Il motivo per cui non sono state rese pubbliche gli avvicendamenti nel cda e rese pubbliche le motivazioni che le hanno accompagnate.
Essendo il Sindaco parte in causa comunichiamo al Consiglio e ai cittadini che , in quanto consiglieri comunali, ci sentiamo in obbligo di segnalare alla CORTE DEI CONTI l’accaduto, cosi da far controllare dalla Corte il possibile conflitto d’ interessi ed esaminare se nella compra vendita dell’immobile non si sia recato un danno economico alle casse comunali.
A questo proposito, essendo il Consiglio comunale , l’organo di controllo e avendo esso stesso votato il regolamento chiediamo a ogni consigliere di firmare la richiesta di chiarimento e verifica alla Corte dei Conti.
Cernusco sul naviglio, Martedì 28 settembre 2010
Claudio Gargantini Consigliere Indipendente
Angelo Rocchi Lega Nord
Claudio Cogliati Lega Nord
Ciro Angrisano Lista Cassamagnaghi
Daniele Cassamagnaghi Lista Il Naviglio
Gianluigi Frigerio PdL
martedì 28 settembre 2010
Donne mutilate nella propria intimità
E' il primo articolo che ho letto stamani e mi sono commosso.
Parla dell'infibulazione, questa pratica bestiale che priva le donne del piacere sessuale.
Com'è possibile anche solo pensare di mutilare una donna perchè non provi piacere?
Com'è possibile non permetterle di godere della vita e del suo sesso ?
Com'è possibile rinnegare la vita nella sua più intima uguaglianza?
Eppure c'è chi
Parla dell'infibulazione, questa pratica bestiale che priva le donne del piacere sessuale.
Com'è possibile anche solo pensare di mutilare una donna perchè non provi piacere?
Com'è possibile non permetterle di godere della vita e del suo sesso ?
Com'è possibile rinnegare la vita nella sua più intima uguaglianza?
Eppure c'è chi
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Grazie per i commenti lasciati. Vi chiedo una cortesia, lasciate la vostra firma, un riferimento, almeno il nome, magari la mail. La vita non è solo questione di merito e di metodo, ma anche e soprattutto una questione personale. Le cose che si dicono, come si dicono, acquistano sapore se riferite a un volto, a un nome.Ciao Claudio.
mail claudiogargantini@alice.it
cell. 335.6920669
fax 06.418.69.267
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