Riporto per intero l'articolo di Umberto Veronesi, che sottinea l'assurdità di una legge che nega la diagnosi preimpianto.
Da una parte si obbliga l'impianto di embrioni malati, e dall'altro, con la 194, si permette di abortirli entro i primi 3 mesi.
Una legge, la 40, che fà male a tante donne, e con loro a tanti uomini, negando loro la gioia di potere dare alla luce figli sani, a fronte della certezza di mettere al mondo figli gravemente malati.
Rimane l'amarezza di vivere in un paese in cui la donna è trattata spesso da incubatrice e non da essere umano libero e responsabile a partire dalla salute dei propri figli.
Nella speranza che al mondo non ci sia nessuno che desideri deliberatamente la propria e l'altrui sofferenza, sono vicino a quei genitori sicuramente lacerati di fronte a scelte tanto importanti.
Penso che a volte si confonda troppo spesso la "casualità" della vita con la responsabilità dei genitori di scegliere il bene per i propri figli.
A partire da come farli venire al mondo.
Grazie all'Europa anche l'Italia potrà investire sulla vita.
Ecco l'articolo che sottoscrivo.
Legge 40. Se una legge è antistorica
Umberto Veronesi - la Repubblica | 29 Giugno 2011
La decisione della Corte europea per i diritti dell´uomo di accogliere il ricorso della giovane coppia di Reggio Calabria contro l´articolo della legge 40, che vieta il ricorso alla diagnosi pre-impianto, rappresenta un monito per il nostro Paese. Non è più possibile per l´Italia prendere decisioni non solo economiche e politiche, ma anche scientifiche ed etiche, che vadano in direzione opposta al resto del mondo civilmente avanzato. Gli organismi internazionali, per nostra fortuna, ci obbligano, prima o poi, a riflettere sulle nostre posizioni e a ricordarci che viviamo in una società globale, multietnica e multiconfessionale, ed è ai bisogni e alle aspettative di questa nuova comunità che governi e istituzioni nazionali devono rispondere. Indipendentemente dall´esito della valutazione del ricorso, il caso della coppia calabrese, ha un valore emblematico in sé. I genitori sanno di essere entrambi portatori sani di fibrosi cistica, una grave malattia ereditaria, che si trasmette ai figli in un caso su quattro. Lo sanno con dolorosa certezza, dopo l´esperienza di un primo figlio che ha sviluppato la malattia, e successivamente l´aborto di un feto anch´esso malato. Ora, in Italia, questa famiglia ha solo due alternative: rinunciare al desiderio di avere un figlio sano, oppure rischiare fortemente e consapevolmente di mettere al mondo un altro figlio con la fibrosi cistica. A differenza della maggioranza dei Paesi europei, da noi infatti la diagnosi pre-impianto (che rappresenterebbe la possibile via di soluzione al dilemma) è illegale. Chi promuove e difende questo divieto, agita lo spettro dell´eugenetica. Ma io trovo che sia profondamente ingiusto non riconoscere, e anzi screditare, il desiderio legittimo di una coppia di avere un bimbo sano. L´obiettivo della diagnosi pre-impianto è infatti dare la possibilità anche a chi è portatore di una malattia genetica di non trasmetterla ai propri figli perché permette di impiantare nell´utero della mamma, tra gli embrioni prodotti in vitro, quello che non ha il difetto genetico. Rinunciare all´indagine genetica degli embrioni significa quindi un ingiustificabile passo indietro nella scienza, per ritornare ad una situazione ad alto rischio, e senza poter invocare la casualità. Io penso che lo studio prima dell´impianto offra invece una straordinaria possibilità di vita. Quale genitore non vorrebbe, potendo, avere un figlio sano e non condannato alla sofferenza? E perché mai chi è portatore di una malattia genetica dovrebbe essere privato di questa possibilità ? Stiamo parlando qui del desiderio di maternità e paternità, che è il più antico e naturale del mondo, e del problema della tutela di questo desiderio per le generazioni future. Il mondo occidentale si trova di fronte ad una delle prospettive più inquietanti della sua storia : un futuro senza bambini. La crescita dell´infertilità, soprattutto maschile, associata alla difficoltà procreative della donna, sono conseguenze scientificamente logiche della progressiva evoluzione dei modi vita. È antistorico, oltre che impossibile da realizzare, ritornare ai modelli di vita di uomo e donna di più di cento anni fa, quando la prima gravidanza avveniva prima dei vent´anni e ogni coppia aveva 10 o 15 figli. Oltretutto nessuno lo vorrebbe. Per questo sostengo che la legge 40 è una legge contro il mondo femminile, che dell´"imperativo biologico" di avere figli, è il portavoce. Le donne devono essere aiutate e non ostacolate nella realizzazione del loro progetto di maternità, che affrontano sempre più di frequente con scelte e in condizioni difficili. Non è un caso che lo ricordi all´Italia un organismo che si occupa della salvaguardia dei diritti umani.
mercoledì 29 giugno 2011
martedì 7 giugno 2011
Le mezze verità del sindaco
Sul telone di via pietro da cernusco continuano le mezze verità del Sindaco.
La parte vera è che parte dei soldi ricavati dalla rinucia dell'asilo nido di ronco, monetizzato per costruire le case in oggetto, sono serviti per pagare lo striscione "elettorale" di Comincini e Marchetti come ricorda lo stesso Sindaco nell'articolo.
La parte "mezza" è che non mi risulta siano stati cercati sponsor che avrebbero permesso di introiettare denaro nelle casse comunali inserendo il proprio logo sullo striscione.
Per questo attendiamo le carte per sapere se non si è stati capaci di trovare uno sponsor o se non lo si è nemmeno cercato.
Sarebbe stato meglio un' ammissione di ingenuo slancio mediatico della propria immagine che una continua rincorsa a motivazioni che stanno dimostrando di avere le gambe corte.
Lo segnalo sicuro che non glie ne freghi niente a nessuno.
Perdonatemi
La parte vera è che parte dei soldi ricavati dalla rinucia dell'asilo nido di ronco, monetizzato per costruire le case in oggetto, sono serviti per pagare lo striscione "elettorale" di Comincini e Marchetti come ricorda lo stesso Sindaco nell'articolo.
La parte "mezza" è che non mi risulta siano stati cercati sponsor che avrebbero permesso di introiettare denaro nelle casse comunali inserendo il proprio logo sullo striscione.
Per questo attendiamo le carte per sapere se non si è stati capaci di trovare uno sponsor o se non lo si è nemmeno cercato.
Sarebbe stato meglio un' ammissione di ingenuo slancio mediatico della propria immagine che una continua rincorsa a motivazioni che stanno dimostrando di avere le gambe corte.
Lo segnalo sicuro che non glie ne freghi niente a nessuno.
Perdonatemi
domenica 5 giugno 2011
Positivi nell'anima
L'iniziativa della diocesi di Milano per contrastare il diffondersi dell'aids sui neonati in Zambia è lodevole e degna di sostegno. Ti invito a diffonderla.
Ecco il link del sito Positivi nell'anima in cui puoi trovare tutte le informazioni.
Sono sicuro, o mi piace sperare, che gli operatori sul posto svolgano un opera di educazione sessuale che non nasconda l'uso dei preservativi.
La diocedi di Milano è avanti ma non lo può dire pubblicamente.
Peccato!!
sabato 4 giugno 2011
La nuova piscina esempio per lo sviluppo delle strutture sportive
Finalmente una nuova piscina all'aperto . Complimenti all' Enjoy sport e al comune per la realizzazione.
Questi percorsi di collaborazione tra pubblico e privato sono da sviluppare ,anche con altri interlocutori, negli altri spazi sportivi come l’altra parte del centro sportivo di via buonarroti e quello di via boccaccio.
Sinergie di questo tipo rendono le strutture non più solo centri di costo, liberando cosi risorse comunali per progetti sportivi e sostegno alle società, ma allargano i servizi proposti agli sportivi e alla città.
I lati positivi della nuova piscina sono tutti ben sottolineati nei siti e nei blog degli amministratori e sono veri.
Cosa si poteva fare di più per la zona all'aperto?
La vasca dei piccoli è proprio piccina piccina. Visti i tantissimi baby cernuschesi l’avrei fatta più ampia.
La vasca dei grandi l'avrei portata fino al termine del piastrellato verso ovest, quasi raddoppiandola, per non rischiare l'ingolfamento da pienone estivo.
Per finire, una piantumazione verso sud (sempre possibile), sarebbe servita per mitigare il caldo estivo.
Ma sono dettagli in confronto al grande investimento realizzato. BRAVI!!
I terroristi siamo noi?!
Non posso che condividere questo articolo di Massimo Fini che sottolinea come le "invasioni" occidentali abbiamo fatto molte più vittime di quante non le abbia fatte il terrorismo. (circa 400 mila vittime civili cntro le 3500 del terrorismo internazionale)
Ma al di là della conta dei morti che non fà per forza torto o ragione, è fastidioso notare come l'occidente continui a comportarsi da padrone della terra e guardi il mondo soltanto con i propri occhi.
Provasse a guardarlo con gli occhi di dio, che non fa distinzioni di popoli o etnie, ne di religioni e di ateismi, si accorgerebbe che quella che vuole far passare per "conversione" alla democrazia è solo pura crudeltà.
Come fare per non partecipare più a questi massacri senza fuggire dal paese?
Ma al di là della conta dei morti che non fà per forza torto o ragione, è fastidioso notare come l'occidente continui a comportarsi da padrone della terra e guardi il mondo soltanto con i propri occhi.
Provasse a guardarlo con gli occhi di dio, che non fa distinzioni di popoli o etnie, ne di religioni e di ateismi, si accorgerebbe che quella che vuole far passare per "conversione" alla democrazia è solo pura crudeltà.
Come fare per non partecipare più a questi massacri senza fuggire dal paese?
Iscriviti a:
Post (Atom)
Lasciami un tuo segno. Grazie
Grazie per i commenti lasciati. Vi chiedo una cortesia, lasciate la vostra firma, un riferimento, almeno il nome, magari la mail. La vita non è solo questione di merito e di metodo, ma anche e soprattutto una questione personale. Le cose che si dicono, come si dicono, acquistano sapore se riferite a un volto, a un nome.Ciao Claudio.
mail claudiogargantini@alice.it
cell. 335.6920669
fax 06.418.69.267
mail claudiogargantini@alice.it
cell. 335.6920669
fax 06.418.69.267