Il nuovo gruppo nato su Facebook come laboratorio di idee sui giovani e i loro luoghi mi ha fatto ripescare il programma elettorale con le promesse di Eugenio Comincini.
Siamo a metà mandato e una verifica di cosa è stato fatto è doverosa.
Riporto il programma elettorale in corsivo e in grassetto il punto della situazione
I giovani rappresentano, con il loro immenso potenziale, il
futuro della città. Occorre progettare politiche che li rendano
protagonisti e autonomi nel loro percorso di crescita,
realizzare strutture accoglienti per la socializzazione e
l’espressione di sé.
I nostri impegni:
• Istituire una delega alle Politiche Giovanili e la Consulta
dei Giovani
Promessa ancora non mantenuta. Si poteva partire il giorno dopo la vittoria. Una Consulta non costa nulla, lo abbiamo visto con le tre già nate. Ma si sà i giovani sono giovani e hanno tempo per crescere qualcuno potrebbe pensare.
voto 4
• Creare nella Vecchia Filanda spazi per i giovani
Nulla anche qui. E pensare che la Vecchia filanda era già pronta ed è lì che ancora attende.
voto 2
• Riservare ai giovani alcuni dei monolocali del Contratto di
Quartiere; promuovere l’edilizia convenzionata e gli affitti a
canone moderato
Finalmente riparte l'edilizia convenzionata, ma le case saranno pronte a fine mandato. Per quanto riguarda i monolocali e gli affitti a canone moderato nulla ancora.
voto 6-
• Potenziare la biblioteca e realizzare una connessione
wireless internet gratuita
Non so quale potenziamento in biblioteca sulla partita giovani sia stato realizzato ma so che il wi-fi ancora non è partito.
Inoltre il Regolamento votato in consiglio comunale prevede un costo orario e il divieto a minori ( Ho votato contro solo io. Si spendono soldi per le strade e le piste ciclabili e non si investe sulle nuove strade della comunicazione. E poi il divieto per i minori è anacronistico e bigotto).
Segnalo anche che sono stati spesi uno sproposito per realizzare l'impianto. Più di 24.000 euro quando con meno di 7.000 si sarebbe realizzato un sistema migliore.
voto 2
• Sostenere i Centri di Aggregazione Giovanile esistenti
Il CAG labirinto funzionava già prima come anche il Friends
Nulla di nuovo è stato fatto se non garantire i fondi.
Abbiamo ristrutturato la sede del CAG Labirinto, ma senza riscaldamento e senza fognature. E' mai possibile?!? Fosse accaduto agli altri gli saremmo saltati alla giugulare.
voto 3
• Potenziare la formazione professionale e aprire uno
Sportello Lavoro
Qui c'è l'Agenzia formazione orientamento lavoro Est Milano usufruibile anche per i giovani ed è stato creato l'Ufficio Politiche Giovanili.
voto 6+
Ci sono altre iniziative messe in campo dall'Assessore alle politiche giovanili Maurizio Magistrelli che segnalo
-Avvio di Radio MXT all’interno di Spazio Giovani Martesana
-Realizzazione Carta Giovani in collaborazione con Provincia di Milano (scadenza 2010)
-Contributo oratori estivi
Sulla comunicazione online l'Assessorato alle Politiche Giovanili è al palo.
Nessuna pagina su Facebbok ( dove sappiamo i giovani e i giovanissimi sono presenti in massa) mentre sul sito comunale non viene segnalato il link del CAG Labirinto ( servizio comunale)
Diciamo un pò pochino per un Amministrazione di sinistra che sui giovani dovrebbe non solo credere ma soprattuto puntare per lo sviluppo della città.
Ma ci sono ancora 2 anni e mezzo alla fine del mandato.
Il poco fatto può essere uno stimolo a fare tanto e tanto di più.
Speriamo!!
lunedì 30 novembre 2009
domenica 29 novembre 2009
Il Kuda mi aveva anticipato sui pannolini
Il kuda aveva già proposto all'allora candidato sindaco Comincini l'idea dei pannolini lavabili.
Diamo a Cesare ciò che è di Cesare e al Kuda ciò che è del Kuda.
Rilanciamo insieme l'idea.
Ora che anche l'Eugenio nazionale è diventato papà chissa mai che veda con un'altra ottica la cacca, il pannolino e lo smaltimento rifiuti che ne consegue.
Certo le lobby non saranno contente ma chissà mai che la rivoluzione ecologica non parta dal culetto dei bambini?!?
Diamo a Cesare ciò che è di Cesare e al Kuda ciò che è del Kuda.
Rilanciamo insieme l'idea.
Ora che anche l'Eugenio nazionale è diventato papà chissa mai che veda con un'altra ottica la cacca, il pannolino e lo smaltimento rifiuti che ne consegue.
Certo le lobby non saranno contente ma chissà mai che la rivoluzione ecologica non parta dal culetto dei bambini?!?
La fabbrica del gioco. Idee e progetti per l'infanzia e i ragazzi. E Cernusco?
Leggo oggi sul Il Giorno, nelle pagine dedicate alll'Hinterland, della Fabbrica del Gioco, interessantissimo progetto rivolto ai bambini e alle loro famiglie.
Il progetto verrà realizzato a Cormano su un area dismessa e vuole realizzare progetti e percorsi “privilegiati” a favore dei bambini e dei ragazzi, per una città più "sostenibile" con spazi privi di quei rischi ambientali, legati alla sicurezza, ai tempi e ai ritmi che rendono spesso l’ambiente urbano un luogo inadatto ad una crescita nel rispetto delle necessità individuali, sopratutto dei più piccoli.
Bella idea che potrebbe interessare anche la nostra Cernusco, dove i passeggini sbucano con gioia in ogni angolo.
Luca, nato da soli 45 giorni, mi stimola a guardarmi intorno e a chiedermi cosa la nostra città offra ai neonati e alle loro famiglie.
Oltre a Cormano, ci sono presso i nostri vicini iniziative molto interessanti.
Come il progetto Nati per leggere presso la biblioteca di Carugate, per la promozione della lettura ad alta voce ai bambini fin dal primo anno di vita.
Ciò permette di creare una rete relazionale tra le mamme e i papà in questi preziosi giorni di vita, oltre a stimolare i bambini.
Pensare anche alle strisce rosa come a Segrate, per le future mamme potrebbe essere un bel gesto di sensibilità verso di loro, iniziando nei pressi dell'ospedale Uboldo e del consultorio di Via Turati per arrivare ai parcheggi in centro città.
Per non parlare di quella inteligentissima inziativa nata a Concesio San Vigilio (BS) dove l'Associazione Eva insieme al Comune hanno messo in campo la distribuzione dei pannolini lavabili, in sostituzione dei più famosi usa e getta, che garantiscono un miglior benessere del sederino e permettono un'abbattimento dei rifiuti.
Giochi, cultura e servizi.
Un'attenta riflessione, cui seguano iniziative concrete, può essere importante per un' Amministrazione attenta alla vita e alla famiglia come la nostra.
E non solo perchè la Vecchia Filanda è li come una povera Cenerentola ad aspettare il suo Principe Azzurro.
Il progetto verrà realizzato a Cormano su un area dismessa e vuole realizzare progetti e percorsi “privilegiati” a favore dei bambini e dei ragazzi, per una città più "sostenibile" con spazi privi di quei rischi ambientali, legati alla sicurezza, ai tempi e ai ritmi che rendono spesso l’ambiente urbano un luogo inadatto ad una crescita nel rispetto delle necessità individuali, sopratutto dei più piccoli.
Bella idea che potrebbe interessare anche la nostra Cernusco, dove i passeggini sbucano con gioia in ogni angolo.
Luca, nato da soli 45 giorni, mi stimola a guardarmi intorno e a chiedermi cosa la nostra città offra ai neonati e alle loro famiglie.
Oltre a Cormano, ci sono presso i nostri vicini iniziative molto interessanti.
Come il progetto Nati per leggere presso la biblioteca di Carugate, per la promozione della lettura ad alta voce ai bambini fin dal primo anno di vita.
Ciò permette di creare una rete relazionale tra le mamme e i papà in questi preziosi giorni di vita, oltre a stimolare i bambini.
Pensare anche alle strisce rosa come a Segrate, per le future mamme potrebbe essere un bel gesto di sensibilità verso di loro, iniziando nei pressi dell'ospedale Uboldo e del consultorio di Via Turati per arrivare ai parcheggi in centro città.
Per non parlare di quella inteligentissima inziativa nata a Concesio San Vigilio (BS) dove l'Associazione Eva insieme al Comune hanno messo in campo la distribuzione dei pannolini lavabili, in sostituzione dei più famosi usa e getta, che garantiscono un miglior benessere del sederino e permettono un'abbattimento dei rifiuti.
Giochi, cultura e servizi.
Un'attenta riflessione, cui seguano iniziative concrete, può essere importante per un' Amministrazione attenta alla vita e alla famiglia come la nostra.
E non solo perchè la Vecchia Filanda è li come una povera Cenerentola ad aspettare il suo Principe Azzurro.
sabato 28 novembre 2009
Anche a Cernusco i giovani padani raccolgono firme per difendere l'identità cristiana.
Anche a Cernusco sbarcano i giovani padani con la raccolta firme sulla difesa dell'identità cristiana.
Proporranno anche nella cattolica Cernusco ciò che i loro fratelli celti-padani hanno proposto a Coccaglio, con l'apprezzamento del Ministro Maroni e la benedizione del parroco del paese?
Provare a diffondere l'identità cristiana aiutando gli stranieri ad essere accolti come disse un certo Gesù Cristo qualche annetto fà?
Troppo impegnativo, eh?!
Più semplice la raccolta di firme?! Bravi!!
Ricompriamoci l'acqua. Il dibattito si infiamma.
Si allarga il dibattito sull'azionariato diffuso per ricomprarci l'acqua grazie all'iniziativa del Kuda che ho immediatamente sottoscritto.
Anche InFolio ne dà notizia in prima pagina.
Anche InFolio ne dà notizia in prima pagina.
Idee Giovani per Cernusco. Un nuovo interessante gruppo nato su facebook
Il giovane Pietro Abbate ha lanciato su Facebook una brillante idea sui giovani a Cernusco.
Un laboratorio di idee sui giovani e sui luoghi per e dei giovani.
Questo gruppo vuole raccogliere idee e proposte "giovani" sulla Cernusco sul Naviglio dei giovani, ma anche dei più o meno giovani.
Quali sono i luoghi in cui i giovani si ritrovano e quali sono quelli che si vorrebbero?
Quali sono i bisogni e i desideri dei giovani?
Centro sportivo, CAG, Oratori, Area feste, Biblioteca, Vecchia Filanda, spazi pubblici e privati, cosa funziona, cosa migliorare e cosa fare di nuovo.
Di quali strutture ha bisogno la nostra città?
Quali progetti abbiamo nel cassetto e come vogliamo condividerli?
Tutti possono iscriversi al gruppo "IDEE GIOVANI PER CERNUSCO" e contribuire al LABORATORIO di idee di questo gruppo.
Anche in questo modo può nascere un città migliore.
Una città giovane!
Potremmo dire un gruppo di giovani idee "in progress"!
Bravo Pietro. Bella idea.
Ti invito a iscriverti al gruppo e a mettere le ali alle tue giovani idee.
Sito comunale, comunicazione e feedback. Qualche problemino c'è!
Cosi tra una poppata e l'altra giro per i siti e mi imbatto in quello del comune di Cernusco. Cerco la notizia dell'Assemblea della Consulta dello Sport e non la trovo negli eventi e neppure in info città.
Non la trovo neppure nei comunicati stampa, nonostante giovedi alle 14 sia stata inviato ai media.
Insomma per sito comunale l'Assemblea della Consulta dello Sport non esiste.
C'è un problema di comunicazione? Direi di si.
Se penso che anche le segnalazioni fatte alla mail dell'URP non sortiscono mai nessuna risposta, dico che c'è anche un problema di feedback.
Si può imparare dalla Cernuscoverde. Fai una segnalazione, il direttore ti risponde riguardo sulla presa in carico del problema e sulla modalità in cui intendono risolvere lo stesso.
Sappiamo bene che un sito se non è aggiornato perde di credibilità. In particolar modo se è un sito istituzionale.
Mi chiedo se il famosissimo blogger cernuschese Kuda, non possa dare qualche lezione su come gestire e tenere aggiornato il sito?!
Segnalate cari cittadini, segnalate e pretendete una risposta.
Non la trovo neppure nei comunicati stampa, nonostante giovedi alle 14 sia stata inviato ai media.
Insomma per sito comunale l'Assemblea della Consulta dello Sport non esiste.
C'è un problema di comunicazione? Direi di si.
Se penso che anche le segnalazioni fatte alla mail dell'URP non sortiscono mai nessuna risposta, dico che c'è anche un problema di feedback.
Si può imparare dalla Cernuscoverde. Fai una segnalazione, il direttore ti risponde riguardo sulla presa in carico del problema e sulla modalità in cui intendono risolvere lo stesso.
Sappiamo bene che un sito se non è aggiornato perde di credibilità. In particolar modo se è un sito istituzionale.
Mi chiedo se il famosissimo blogger cernuschese Kuda, non possa dare qualche lezione su come gestire e tenere aggiornato il sito?!
Segnalate cari cittadini, segnalate e pretendete una risposta.
Preti e pedofilia
Purtroppo ieri come oggi parecchi sacerdoti violentano l'umanità tradendo la fiducia che famiglie e giovani generazioni mettono in loro.
Ma ciò che sconcerta, oltre alla violenza sui bambini, è la copertura delle autorità ecclesiali.
Per non dire di quando di fronte a una violenza chi viene condannata è la vittima.
Ancora oggi, e non lontano da noi, si mettono lupi a guardia di agnellini.
Ma ciò che sconcerta, oltre alla violenza sui bambini, è la copertura delle autorità ecclesiali.
Per non dire di quando di fronte a una violenza chi viene condannata è la vittima.
Ancora oggi, e non lontano da noi, si mettono lupi a guardia di agnellini.
venerdì 27 novembre 2009
La Consulta dello Sport in Assemblea.
Il 3 dicembre, alle ore 21, in sala consiliare a Cernusco sul Naviglio si riunisce l’Assemblea della Consulta dello Sport, formata dalle associazioni sportive iscritte all’albo comunale. All’ordine del giorno la surroga di un consigliere dimissionario e poi i temi riguardanti il percorso verso il bilancio partecipato e la relazione dell’attività svolta nel 2009, con l’agenda delle iniziative previste per il 2010.
Un occasione per capire cos'è stato fatto quest'anno ma soprattutto cosa vorrà fare da grande la Consulta dello Sport.
Cosa penso io?
In breve sintesi, la Consulta era chiamata a diventare un luogo autorevole e riconosciuto di cui il Direttivo doveva esserne il suo motore.
Invece è diventata un sindacato di parte che non ha saputo partorire in un anno un solo progetto e una chiara prospettiva di sviluppo dello sport cernuschese.
Il caso AC Cernusco ne è un caso emblematico.
Sono profondamente deluso dal Direttivo e dalla politica amministrativa riguardante lo sport.
Zitto zitto però, che non si può dire in giro.
Che resti quà tra te e me.
Ci vediamo all'Assemblea.
Un occasione per capire cos'è stato fatto quest'anno ma soprattutto cosa vorrà fare da grande la Consulta dello Sport.
Cosa penso io?
In breve sintesi, la Consulta era chiamata a diventare un luogo autorevole e riconosciuto di cui il Direttivo doveva esserne il suo motore.
Invece è diventata un sindacato di parte che non ha saputo partorire in un anno un solo progetto e una chiara prospettiva di sviluppo dello sport cernuschese.
Il caso AC Cernusco ne è un caso emblematico.
Sono profondamente deluso dal Direttivo e dalla politica amministrativa riguardante lo sport.
Zitto zitto però, che non si può dire in giro.
Che resti quà tra te e me.
Ci vediamo all'Assemblea.
Aborto e RU 486. L'accanimento della maggioranza parlamentare verso le donne.
Pillola abortiva, la maggioranza chiede di fermare la distribuzione in attesa di un parere del ministero.
La maternità! La paternità!
Scegliere, cercare, avere un figlio o una figlia.
Essere padre e madre non per caso ma per una scelta responsabile.
Non sempre è cosi.
Essere genitori ed essere figli, un esperienza unica di vita.
Un esperienza che vale in quanto scelta e voluta come relazione unica e irripetibile di un esperienza umana per i figli come per i genitori.
La responsabilità può portare anche all'aborto.
E qui c'è dolore, anche se l'empatia che cerco in me non arriva a provare quanto.
E nella scelta dell'aborto c'è il modo in cui abortire.
La procedura puo' essere chirurgica o farmacologica attraverso la RU 486.
Non si capisce tanto accanimento da parte della maggioranza di governo e da parte della gerarchia ecclesiastica affinchè la donna se proprio debba abortire lo debba fare solo chirurgicamente.
C'è un retro cultura che accompagna questo accanimento ed è quello che se proprio la donna voglia abortire lo faccia soffrendo, come la stessa sottocultura in alcuni ospedali non permette l'anestesia epidurale ma solo il parto naturale.
E' la sotto cultura che nega la possibilità di evitare aborti attraverso l'educazione sessuale nelle scuole che serve a conoscere la propria sessualità, che nega l'uso dei preservativi per evitare non solo gravidanze indesiderate che potrebbero portare all' aborto ma anche malattie come l'aids.
E' la stessa sottocultura che nega anche la possibilità di dare vita attraverso la fecondazione assistita. e che nega la diagnosi preimpianto.
Ma quando capirano questi signori e queste signore che la vita non è solo dolore ma soprattutto gioia. E che non è necessario soffrire per dare alla luce una nuova vita.
Provo tanta rabbia pensando a tanto accanimento.
Ti lascio con una bella canzone di Pierangelo Bertoli.
Ascoltala, pensando al dolore di ogni donna che sceglie di abortire e poi dimmi cosa pensi della RU 486?
La maternità! La paternità!
Scegliere, cercare, avere un figlio o una figlia.
Essere padre e madre non per caso ma per una scelta responsabile.
Non sempre è cosi.
Essere genitori ed essere figli, un esperienza unica di vita.
Un esperienza che vale in quanto scelta e voluta come relazione unica e irripetibile di un esperienza umana per i figli come per i genitori.
La responsabilità può portare anche all'aborto.
E qui c'è dolore, anche se l'empatia che cerco in me non arriva a provare quanto.
E nella scelta dell'aborto c'è il modo in cui abortire.
La procedura puo' essere chirurgica o farmacologica attraverso la RU 486.
Non si capisce tanto accanimento da parte della maggioranza di governo e da parte della gerarchia ecclesiastica affinchè la donna se proprio debba abortire lo debba fare solo chirurgicamente.
C'è un retro cultura che accompagna questo accanimento ed è quello che se proprio la donna voglia abortire lo faccia soffrendo, come la stessa sottocultura in alcuni ospedali non permette l'anestesia epidurale ma solo il parto naturale.
E' la sotto cultura che nega la possibilità di evitare aborti attraverso l'educazione sessuale nelle scuole che serve a conoscere la propria sessualità, che nega l'uso dei preservativi per evitare non solo gravidanze indesiderate che potrebbero portare all' aborto ma anche malattie come l'aids.
E' la stessa sottocultura che nega anche la possibilità di dare vita attraverso la fecondazione assistita. e che nega la diagnosi preimpianto.
Ma quando capirano questi signori e queste signore che la vita non è solo dolore ma soprattutto gioia. E che non è necessario soffrire per dare alla luce una nuova vita.
Provo tanta rabbia pensando a tanto accanimento.
Ti lascio con una bella canzone di Pierangelo Bertoli.
Ascoltala, pensando al dolore di ogni donna che sceglie di abortire e poi dimmi cosa pensi della RU 486?
La Facoltà di Scienze Motorie a Cernusco. Un investimento sicuro.
La Facoltà di Scienze Motorie a Cernusco è un investimento per il futuro.
la Facoltà è un treno motore per trainare valori sportivi e sinergie possibili con le società cernuschesi, con le scuole, con altre federazioni, per far crescere l'intera città.
La Facoltà richiede un investimento anche economico come per le strade, per le piazze, per le scuole.
Troppo tiepidi finora i nostri amministratori al tavolo della trattativa.
Occorre più coraggio. Ma soprattutto occorrono idee e strategie per pensare insieme il futuro "sportivo" della città.
La Facoltà di Scienze Motorie è un treno che se perso lascerà un rammarico grande come una sede universitaria.
E noi rimarremo il bel paesello che siamo perdendo la sfida verso il futuro.
la Facoltà è un treno motore per trainare valori sportivi e sinergie possibili con le società cernuschesi, con le scuole, con altre federazioni, per far crescere l'intera città.
La Facoltà richiede un investimento anche economico come per le strade, per le piazze, per le scuole.
Troppo tiepidi finora i nostri amministratori al tavolo della trattativa.
Occorre più coraggio. Ma soprattutto occorrono idee e strategie per pensare insieme il futuro "sportivo" della città.
La Facoltà di Scienze Motorie è un treno che se perso lascerà un rammarico grande come una sede universitaria.
E noi rimarremo il bel paesello che siamo perdendo la sfida verso il futuro.
Il Registro delle unioni civili a Cernusco c'è ma non viene divulgato. Perchè?
Ecco il testo della mia interrogazione fatta durante il Consiglio Comunale di Giovedì 26 novembre riguardante la limitatissimia divulgazione della mozione del Consiglio Comunale che ha richiesto e ottenuto il Registro delle unioni civili a Cernusco sul Naviglio.
Ecco il testo:
Egregio signor Sindaco Eugenio Comincini e Gentile Assessore alla Comunicazione Mariangela Mariani.
Oggetto: Registro unioni civili e sua divulgazione
Il consiglio comunale nella seduta del 20 maggio 2008 ha approvato la mozione a sostegno del RICONOSCIMENTO DI DIRITTI ALLE PERSONE CHE VIVONO IN CONVIVENZE NON MATRIMONIALI.Non potendo emanare leggi nazionali, come la questione in oggetto meriterebbe, il Consiglio ha fatto la propria parte chiedendo l’istituzione di questo importantissimo registro che riconosce un espressione positiva della vita dei propri cittadini, ossia la responsabilità della convivenza.
La mozione impegnava il Sindaco e la Giunta Comunale a:
A) ad istruire l’ufficio anagrafe affinché rilasci ai componenti delle famiglie anagrafiche che ne facciano richiesta pubblica attestazione
B) a predisporre la relativa modulistica, previa acquisizione dei necessari pareri dei competenti organi dello Stato;
C) a sollecitare il Parlamento, attraverso i Presidenti di Camera e Senato, affinché affronti nella prossima legislatura il tema del riconoscimento giuridico di diritti, doveri e facoltà alle persone che fanno parte delle unioni di fatto;
D) a divulgare, nella maniera più ampia, alla cittadinanza locale i contenuti e le ragioni della presente delibera.
Ho rilevato che i punti A e B hanno avuto esito positivo da parte degli uffici competenti riguardo la loro attuazione. Per il punto C speriamo quanto prima in un Parlamento attento alle questioni riguardante la vita dei cittadini, mentre per quanto riguarda il punto D chiedo al Sindaco in quale modo la divulgazione dei contenuti e le ragioni della presente delibera siano state messe in atto ?
I due modi, a me conosciuti, scelti dall’Amministrazione per divulgare la mozione, comunicato stampa e newsletter, se pur importanti rischiano di non raggiungere tutti i cittadini.
Tanto è che non tutti i media locali hanno diffuso la notizia e la newsletter comunale raggiunge solo circa 300 persone .
L’occasione più importante sarebbe stata quella di sfruttare il notiziario comunale Fuori dal Comune, appena consegnato nelle case di tutti i cittadini.
Mi rammarica invece rilevare come sulle 20 pagine del notiziario non si sia trovato spazio per pubblicizzare i contenuti e le ragioni della delibera in oggetto.
Chiedo cortesemente al Sindaco e all’Assessore alla Comunicazione Mariani i motivi di questa dimenticanza e come intendono rispettare pienamente il mandato del Consiglio riguardante il punto D.
Grazie per la risposta orale oltre a quella scritta che attendo nei termini previsti.
Claudio Gargantini
Consigliere comunale Partito Democratico
p.s. Il Sindaco a voce si è limitato a dire che la linea editoriale dell'ultimo numero di Fuori dal Comune non permetteva l'inserimento della notizia in questione.Bah!
Recupera il numero e poi mi dimmi a) se c'è una linea editoriale chiara? b) se non c'era spazio e modo di inserire i contenuti e le motivazioni della mozione.
Mi spiace rilevare che su questa partita il Sindaco sia un pò distratto quindi non si spenda particolarmente per divulgarla. Anzi.
Un tale riconoscimento meritava di essere inserito nelle cose fatte di metà mandato.Invece nulla.
La distrazione era già balzata alla luce in un precedente Consiglio Comunale , quando ad una mia interrogazione che chiedeva lumi sullo stato di avanzamento della mozione il Sindaco rispose che occorreva verificare quanti avessero fatto richiesta del modulo senza accorgersi ( e qui intervenne il segretario comunale a ricordarglielo) che il Ministero non aveva ancora risposto alla nostra rischiesta di istituire il Registro, di conseguenza nessuno avrebbe mai potuto richiedere il modulo.
Purtroppo questo diritto è stato male digerito dall'inizio dal Sindaco e questi sono i frutti.
Ritengo un vero peccato che sulla partita dei diritti sia proprio un Sindaco del Partito Democratico a rimanere tiepido.
Attendo la risposta ufficiale e te la pubblico.
Ecco il testo:
Egregio signor Sindaco Eugenio Comincini e Gentile Assessore alla Comunicazione Mariangela Mariani.
Oggetto: Registro unioni civili e sua divulgazione
Il consiglio comunale nella seduta del 20 maggio 2008 ha approvato la mozione a sostegno del RICONOSCIMENTO DI DIRITTI ALLE PERSONE CHE VIVONO IN CONVIVENZE NON MATRIMONIALI.Non potendo emanare leggi nazionali, come la questione in oggetto meriterebbe, il Consiglio ha fatto la propria parte chiedendo l’istituzione di questo importantissimo registro che riconosce un espressione positiva della vita dei propri cittadini, ossia la responsabilità della convivenza.
La mozione impegnava il Sindaco e la Giunta Comunale a:
A) ad istruire l’ufficio anagrafe affinché rilasci ai componenti delle famiglie anagrafiche che ne facciano richiesta pubblica attestazione
B) a predisporre la relativa modulistica, previa acquisizione dei necessari pareri dei competenti organi dello Stato;
C) a sollecitare il Parlamento, attraverso i Presidenti di Camera e Senato, affinché affronti nella prossima legislatura il tema del riconoscimento giuridico di diritti, doveri e facoltà alle persone che fanno parte delle unioni di fatto;
D) a divulgare, nella maniera più ampia, alla cittadinanza locale i contenuti e le ragioni della presente delibera.
Ho rilevato che i punti A e B hanno avuto esito positivo da parte degli uffici competenti riguardo la loro attuazione. Per il punto C speriamo quanto prima in un Parlamento attento alle questioni riguardante la vita dei cittadini, mentre per quanto riguarda il punto D chiedo al Sindaco in quale modo la divulgazione dei contenuti e le ragioni della presente delibera siano state messe in atto ?
I due modi, a me conosciuti, scelti dall’Amministrazione per divulgare la mozione, comunicato stampa e newsletter, se pur importanti rischiano di non raggiungere tutti i cittadini.
Tanto è che non tutti i media locali hanno diffuso la notizia e la newsletter comunale raggiunge solo circa 300 persone .
L’occasione più importante sarebbe stata quella di sfruttare il notiziario comunale Fuori dal Comune, appena consegnato nelle case di tutti i cittadini.
Mi rammarica invece rilevare come sulle 20 pagine del notiziario non si sia trovato spazio per pubblicizzare i contenuti e le ragioni della delibera in oggetto.
Chiedo cortesemente al Sindaco e all’Assessore alla Comunicazione Mariani i motivi di questa dimenticanza e come intendono rispettare pienamente il mandato del Consiglio riguardante il punto D.
Grazie per la risposta orale oltre a quella scritta che attendo nei termini previsti.
Claudio Gargantini
Consigliere comunale Partito Democratico
p.s. Il Sindaco a voce si è limitato a dire che la linea editoriale dell'ultimo numero di Fuori dal Comune non permetteva l'inserimento della notizia in questione.Bah!
Recupera il numero e poi mi dimmi a) se c'è una linea editoriale chiara? b) se non c'era spazio e modo di inserire i contenuti e le motivazioni della mozione.
Mi spiace rilevare che su questa partita il Sindaco sia un pò distratto quindi non si spenda particolarmente per divulgarla. Anzi.
Un tale riconoscimento meritava di essere inserito nelle cose fatte di metà mandato.Invece nulla.
La distrazione era già balzata alla luce in un precedente Consiglio Comunale , quando ad una mia interrogazione che chiedeva lumi sullo stato di avanzamento della mozione il Sindaco rispose che occorreva verificare quanti avessero fatto richiesta del modulo senza accorgersi ( e qui intervenne il segretario comunale a ricordarglielo) che il Ministero non aveva ancora risposto alla nostra rischiesta di istituire il Registro, di conseguenza nessuno avrebbe mai potuto richiedere il modulo.
Purtroppo questo diritto è stato male digerito dall'inizio dal Sindaco e questi sono i frutti.
Ritengo un vero peccato che sulla partita dei diritti sia proprio un Sindaco del Partito Democratico a rimanere tiepido.
Attendo la risposta ufficiale e te la pubblico.
L'anomalia di parecchie società sportive cernuschesi. Tutte pronte a chiedere ma non a chiedersi se sono in regola.
Ecco il testo della mia interrogazione al Sindaco Comincini e all'Assessore allo Sport Magistrelli nel Consiglio comunale di Giovedì 26 novembre 2009 riguardante la situazione delle iscrizioni all'Albo delle Associazioni da parte delle società sportive.
Purtroppo tutti bravi a pretendere, ma non tutti altrettanto bravi a rendere conto delle proprie attività.
Egregio signor Sindaco Eugenio Comincini e Egregio Assessore allo Sport Maurizio Magistrelli
OGGETTO: Iscrizione all’albo delle Associazioni Sportive.
Nel direttivo della Consulta dello Sport del 29 ottobre ho fatto presente che parecchie associazioni sportive non sono in regola con la documentazione da presentare annualmente per l’iscrizione all’Albo delle Associazioni
( dichiarazione “dimenticata” nel verbale inviatomi come tante altre mie dichiarazioni……)
Inoltre l’iscrizione all’Albo permette di partecipare a pieno titolo all’attività delle Consulte tra cui l’Assemblea.
I documenti da presentare sono il bilancio consuntivo dell’anno in corso, quello previsionale, la relazione dell’attività svolta e quella prevista per l’anno a seguire.
Come da Regolamento comunale all art 11 comma 1 per la disciplina del registro delle associazioni, il mancato invio della dichiarazione comporta la sospensione dell’iscritto da ogni beneficio economico e da ogni forma di accesso alle risorse comunali, anche se già determinati dal Comune.
In data 6 febbraio 2009 l’Ufficio Cultura ha inviato una lettera di sollecito alle Associazioni.
Per quanto riguarda le Associazioni Sportive, ad oggi, su circa 45 “iscritte” all’Albo solo una quindicina risultano in regola con la presentazione della documentazione richiesta. Circa 20 non hanno presentato nessuno dei documenti richiesti. Alcune addirittura non li hanno presentati nemmeno negli anni passati.
Circa 12 Associazioni hanno presentato una documentazione incompleta.
La mancanza purtroppo non aveva, e ancora oggi non ha risparmiato, nemmeno autorevoli membri del Direttivo della Consulta.
La sollecitazione affinchè le Associazioni si mettano in regola con la documentazione è necessaria per quei criteri di trasparenza e correttezza richiamati spesso nello stesso Direttivo della Consulta.
Sono a chiedere al Sindaco e all’Assessore, come l’Amministrazione ha intenzione di regolarsi riguardante l’Albo e le regole di iscrizione. Inoltre sono a chiedere:
o Se risulta che nella passate Assemblee della Consulta abbiano partecipato rappresentati di società non in regola con l’iscrizione all’Albo ( quindi non in diritto di partecipare)
o Ci sono Associazioni che hanno ricevuto contributi in danaro e in strutture senza esserne in diritto? Se si quali e quale contributo hanno ricevuto?
o L’Amministrazione ha intenzione di rivalersi su tali società chiedendo di restituire i contributi avuti?
o Come pensa di affrontare l’’Assemblea della Consulta che, stante a Regolamento, avrà solo 15 partecipanti su 45 circa,
o Se intende far rispettare il Regolamento vigente o proporre di cambiare le regole.
o Chi doveva effettuare i controlli e com’è potuto accadere che società “fantasma” abbiamo partecipato ai lavori dell’Assemblea o abbiano ricevuto contributi.
Grazie per la risposta orale oltre a quella scritta che attendo nei termini previsti.
Claudio Gargantini
Consigliere comunale Partito Democratico
p.s. la risposta del Sindaco alla mia interrogazione sarà pubblicata non appena mi verrà inviata.
Purtroppo tutti bravi a pretendere, ma non tutti altrettanto bravi a rendere conto delle proprie attività.
Egregio signor Sindaco Eugenio Comincini e Egregio Assessore allo Sport Maurizio Magistrelli
OGGETTO: Iscrizione all’albo delle Associazioni Sportive.
Nel direttivo della Consulta dello Sport del 29 ottobre ho fatto presente che parecchie associazioni sportive non sono in regola con la documentazione da presentare annualmente per l’iscrizione all’Albo delle Associazioni
( dichiarazione “dimenticata” nel verbale inviatomi come tante altre mie dichiarazioni……)
Inoltre l’iscrizione all’Albo permette di partecipare a pieno titolo all’attività delle Consulte tra cui l’Assemblea.
I documenti da presentare sono il bilancio consuntivo dell’anno in corso, quello previsionale, la relazione dell’attività svolta e quella prevista per l’anno a seguire.
Come da Regolamento comunale all art 11 comma 1 per la disciplina del registro delle associazioni, il mancato invio della dichiarazione comporta la sospensione dell’iscritto da ogni beneficio economico e da ogni forma di accesso alle risorse comunali, anche se già determinati dal Comune.
In data 6 febbraio 2009 l’Ufficio Cultura ha inviato una lettera di sollecito alle Associazioni.
Per quanto riguarda le Associazioni Sportive, ad oggi, su circa 45 “iscritte” all’Albo solo una quindicina risultano in regola con la presentazione della documentazione richiesta. Circa 20 non hanno presentato nessuno dei documenti richiesti. Alcune addirittura non li hanno presentati nemmeno negli anni passati.
Circa 12 Associazioni hanno presentato una documentazione incompleta.
La mancanza purtroppo non aveva, e ancora oggi non ha risparmiato, nemmeno autorevoli membri del Direttivo della Consulta.
La sollecitazione affinchè le Associazioni si mettano in regola con la documentazione è necessaria per quei criteri di trasparenza e correttezza richiamati spesso nello stesso Direttivo della Consulta.
Sono a chiedere al Sindaco e all’Assessore, come l’Amministrazione ha intenzione di regolarsi riguardante l’Albo e le regole di iscrizione. Inoltre sono a chiedere:
o Se risulta che nella passate Assemblee della Consulta abbiano partecipato rappresentati di società non in regola con l’iscrizione all’Albo ( quindi non in diritto di partecipare)
o Ci sono Associazioni che hanno ricevuto contributi in danaro e in strutture senza esserne in diritto? Se si quali e quale contributo hanno ricevuto?
o L’Amministrazione ha intenzione di rivalersi su tali società chiedendo di restituire i contributi avuti?
o Come pensa di affrontare l’’Assemblea della Consulta che, stante a Regolamento, avrà solo 15 partecipanti su 45 circa,
o Se intende far rispettare il Regolamento vigente o proporre di cambiare le regole.
o Chi doveva effettuare i controlli e com’è potuto accadere che società “fantasma” abbiamo partecipato ai lavori dell’Assemblea o abbiano ricevuto contributi.
Grazie per la risposta orale oltre a quella scritta che attendo nei termini previsti.
Claudio Gargantini
Consigliere comunale Partito Democratico
p.s. la risposta del Sindaco alla mia interrogazione sarà pubblicata non appena mi verrà inviata.
mercoledì 25 novembre 2009
Compriamo l'acqua in società
Privatizzare l'acqua è come commercializzare definitivamente il nostro corpo essendo l’acqua l’elemento principale dei fluidi che circondano e stanno all’interno di tutte le cellule viventi.(65%)
E' come togliere l'ultima speranza ad una vita fuori dal circolo dei consumi e delle relative discariche.
Privatizzare l'acqua è come rendere definitivamente "pubblica" la vita.
Ma visto che una legge c'è, non ci rimane che sostenere la proposta del KUDA
I miei 100 euro sono pronti.
E' come togliere l'ultima speranza ad una vita fuori dal circolo dei consumi e delle relative discariche.
Privatizzare l'acqua è come rendere definitivamente "pubblica" la vita.
Ma visto che una legge c'è, non ci rimane che sostenere la proposta del KUDA
I miei 100 euro sono pronti.
martedì 24 novembre 2009
La satira della Littizzetto su Gelmini, White Christmas, privatizzazione acqua e digitale terrestre
Un video da cineteca.BRAVA!
Prima parte
Seconda parte
Prima parte
Seconda parte
lunedì 23 novembre 2009
Marco Erba risponde all' UDC
Purtroppo non potendo rispondere al pezzo dell' UDC su Cernuscoinsieme, in quanto censurato, Marco Erba risponde sulla pagina di FB del PD circolo di Cernusco.
Nell'attesa che Cernuscoinsieme riprenda a fare il suo lavoro metto volentieri a disposizione il mio blog per pubblicare la risposta dell'amico Marco ai compagni dell'UDC.
Sugli insulti lascio un mio piccolo pensiero.
Ritengo più infimi quelli politically correct che quelli sguainati.
Comunque sottoscrivo il finale del pezzo di Erba.
Una buona birra offerta da Marco magari al termine del prossimo consiglio comunale di Giovedì prossimo.
Ormai si sà che le idee migliori vengono nel dopo consiglio al Bar 40
Ecco il pezzo di Marco Erba.
Ritengo inopportuno l'avvio di questa discussione in questa sede.
Ritengo infatti che:
1. se pubblichiamo un intervento dell'UDC che chiama in causa un membro del PD o il PD perché è giusto conoscere i pareri di un partito su di noi, dobbiamo pubblicare e avviare la discussione su tutti i pezzi che fioccano sui media locali e parlano di politica locale anche in questa sede.
2. La libertà di informazione e di satira non può scadere nell'insulto.
3. Visto che mi ritengo a pieno titolo un membro del PD e di questo profilo Facebook, avrei gradito essere informato personalmente da chi ha avviato la discussione prima di trovarmi il sorpresone accedendo alla pagina. Oltre che di un pezzo politico, si tratta infatti di un attacco personale. Se avessi ricevuto io un pezzo del genere, il fair play mi avrebbe portato a contattare il diretto interessato prima di procedere alla pubblicazione. Ma si tratta di una questione di sensibilità personale che può essere sentita o meno a seconda del soggetto.
4. La libertà d'informazione è sacra ma, per favore, non tiriamo sempre per la giacca i grandi ideali e non facciamo sempre catechesi politica partendo da quisquilie come la lettera dell'UDC!
5. Avendo lavorato in un giornale, mi pongo il problema della linea editoriale: i contenuti di un mezzo di comunicazione sono sempre e per forza filtrati. E la scelta di filtrare o meno un pezzo è legittima da parte di una redazione, e non inficia certo la libertà di stampa. Perché oltre alla libertà di espressione la Costituzione lascia a una redazione il diritto di pubblicare o meno una notizia e di non essere la velina di nessuno.
6. Mi chiedo perché sia proprio necessario aprire la discussione su un pezzo che parla di "indignazione mestruale", "professorino" e "capisce poco di politica" riferendosi al capogruppo del PD sul profilo facebook del PD... Ma ce lo immaginiamo un articolo di Ghedini sulla prima pagina de "Il Fatto Quotidiano"? Ma forse sono io che sono arretrato, politicamente vecchio e ho bisogno di ancora un po' di sciroppo innovativo o di catchesi sugli ideali...
Comunque scusate la lungaggine. Prometto che non interverrò più su questa discussione, nonostante le eventuali repliche. Ci ho già speso un ora del mio tempo, ed è fin troppo.
Qui sotto avete le mia replica all'UDC.
Sempre in nome della libertà di informazione....
VIVA LA MODERAZIONE!
UNA BIRRA PER IL GHOSTWRITER
Ho letto con simpatia ed ammirazione letteraria la moderatissima lettera che i moderati dell’Udc mi hanno scagliato contro e che il sito “Il cernuschese” e un amico blogger hanno ospitato, forse non comprendendo bene la differenza tra libertà di espressione (lasciamo stare i principi sacrosanti per queste quisquilie, per carità!) e libertà d’insulto. Non potendo il dibattito continuare su Cernuscoinsieme, sono convinto che in nome del pluralismo, il sito “Il cernuschese” e il blogger suddetto, che hanno censurato la presunta censura di Cernuscoinsieme, vorranno ora ospitare la replica del sottoscritto a tale missiva.
Si era partiti dall’ironia (velenosa, certo, ma ironia), parlando di tributi tra Cernusco e la cappella Brancacci. Anche la risposta del sottoscritto, mi pare, si era mantenuta sugli stessi toni, senza scivolare nella volgarità. Ora si giunge a definizioni come “professorino”, “mestruale indignazione”, “capisce poco di politica” e molto altro: frasi più vicine all’insulto che all’ironia o al dibattito anche pungente e graffiante, che ci sta sempre. Sono convinto che i cernuschesi che leggeranno sapranno giudicare i toni del comunicato dell’UDC, forza moderata evidentemente solo a parole.
Strano constatare come l’UDC, spesso silente negli anni passati sul fronte dei comunicati, sia divenuta negli ultimi tempi insolitamente prolifica: chi sa chi è l’attivo Ghostwriter, a cui vanno i complimenti per il molto tempo che ha da spendere!
Strano constatare come la mia lettera, che parlava per la stragrande maggioranza di temi politici e amministrativi e, solo nel finale, faceva le pulci al comunicato UDC, abbia fruttato una risposta che si configura in buona parte come un attacco mirato al sottoscritto, una manganellata mediatica e a tratti volgare che ha il sapore di altre stagioni.
Strano constatare come l’UDC attacchi il sottoscritto, accusandolo di non avere capacità politica per rappresentare il PD, ma dimenticando come gli interventi in Consiglio Comunale dei suoi rappresentanti nei cinque anni dell’Amministrazione Cassamagnaghi non superino il numero delle dita di due mani (e forse nemmeno di quelle di una).
Con il voto in Consiglio Comunale, la maggioranza ha dato risposte nei fatti alla richiesta di spazi di Aurora Bachelet e ha liberato le aule pubbliche. Strano che l’UDC attacchi le presunte contraddizioni dei comunistoni invece di spiegare perché, quando era in maggioranza, ha trovato il tempo per approvare tanti bei Piani Integrati di Intervento cementificando la città, ma non ha fatto in tempo a dare una sistemazione definitiva ad Aurora Bachelet.
Strano che l’UDC, dopo avere attaccato l’amministrazione intera, oltre che alcune sue componenti precise, si stupisca per una presa di posizione e per una satirica risposta di un capogruppo di maggioranza.
Strano che lo studentato faccia così paura, quando diversi altri comuni dell’hinterland ne stanno realizzando. Lo studentato è una scommessa: sarà il tempo a dire chi la vincerà.
Strano che l’UDC paventi tra le righe una futura colata di cemento privato per realizzare case sull’area Matplast al posto dello studentato, dato che la colata di cemento e di case, grazie ai voti dei suoi politicamente abilissimi e rappresentativi consiglieri silenti, ci sarebbe già stata se l’attuale maggioranza non l’avesse fermata in extremis con un agostano consiglio appena giunta in carica.
Strano che l’UDC continui a creare Casini e incomprensioni: la mia chiosa sul loro leader nazionale non voleva certo dare giudizi, ma sottolineare che, siccome i valori riguardano la sfera personale, nessuno, come invece fa l’UDC fa nel nome stesso del suo partito, può arrogarsi il diritto di rappresentarli, perché la contraddizione è dietro l’angolo per tutti. Non serve il gioco a chi ha tra le sue fila gli esponenti che hanno fatto peggio: serve invece evitare di usare i temi della famiglia, del crocifisso, del “partito della vita contro quello della morte” (esecrabile espressione di Berlusconi nei giorni del caso Englaro) come clave per la lotta politica. È su questo che, in modo certo forte e un po’ provocatorio, ho voluto invitare a riflettere.
Comunque, nonostante i passaggi offensivi e volgari della missiva dell’UDC (ma questa è un’opinione personale, anche se credo condivisibile: ogni lettore però saprà giudicare), da “professorino” non posso che apprezzare la capacità lessicale del Ghostwriter e l’espressionismo colorito del suo linguaggio, che mi ricorda molto lo spirito di una tenzone letteraria medievale. Per cui, se il Ghostwriter o qualche esponente dell’UDC vorrà farsi vivo col sottoscritto, sarò lieto di deporre la “mestruale indignazione” e di offrirgli una birra da bere insieme, come si usa nel terzo tempo. Frattanto potremmo continuare a scambiarci sonetti di insulti, oppure leggere poesie di Cecco Angiolieri, oppure cominciare, finalmente, a parlare di politica.
Con eburnea e indignata simpatia.
Prof. Erba (PD)
Rispondo punto per punto agli argomenti addotti dal Professorino (prendiamo atto che a Cernusco oltre al famoso Professor Gian Stefano Frigerio avremo da oggi anche il Professorino Marco Erba).
1.la pagina del circolo del pd è nata da pochissimo, quindi non si potevano pubblicare articoli in un luogo inesistente(ossia la pagina del circolo del pd su fb). Inoltre se cernuscoinsieme avesse fatto il suo dovere non c'era bisogno di un altro posto dove pubblicare la risposta dell'udc e quindi mai sarebbe stata da me inserita sulla pagina del circolo in quanto chiunque l'avrebbe potuta leggere dove era corretto che fosse(su cernuscoinsieme)
2.Il pezzo dell'UDC è di bassissimo livello ma non scade nell'insulto. A questo proposito rilevo che ritengo più infimi quelli politically correct (quelli di Erba su Casini) che quelli sguainati (quelli dell'UDC su Marrazzo).Ma per questa riflessione ci vuole molta ma molta attenzione, molto ma molto approfondimento.
3.Qui il professorino sale in cattedra spiegando cos'è il fair play. Prendiamo atto dell'enorme sensibilità del nostro e ci cospargiamo il capo di cenere anche se in avvento e non in quaresima.
4.la libertà è sacra punto e basta. Per dire che il pezzo del'udc è una quinsquilla occorre che sia conosciuto. E per essere conosciuto occorre che sia pubblicato.
5. Ogni redazione fa ciò che vuole, ma rimane scorretto non pubblicare la risposta (qulle dell'udc) ad un pezzo che lo sollecitava(quella di erba).
6.Non si può dettare agli altri i tempi del loro pensare e scrivere. Benissimo che Erba dalla sua cattedra non perda altro tempo a rispondere, ma lasciamo che le quinsquille di chicchessia prendano aria e chie si giudichino per quello che esprimono
La libertà di stampa non può essere utile solo quando attaca Berlusconi e scomoda quando attacca noi.
La libertà di stampa può riconoscere atti positivi, ma non può limitarsi solo ad incensare.
La libertà di stampa è libera anche quando critica e stimola a fare meglio.
Claudio Gargantini
Consigliere comunale Partito Democratico
Nell'attesa che Cernuscoinsieme riprenda a fare il suo lavoro metto volentieri a disposizione il mio blog per pubblicare la risposta dell'amico Marco ai compagni dell'UDC.
Sugli insulti lascio un mio piccolo pensiero.
Ritengo più infimi quelli politically correct che quelli sguainati.
Comunque sottoscrivo il finale del pezzo di Erba.
Una buona birra offerta da Marco magari al termine del prossimo consiglio comunale di Giovedì prossimo.
Ormai si sà che le idee migliori vengono nel dopo consiglio al Bar 40
Ecco il pezzo di Marco Erba.
Ritengo inopportuno l'avvio di questa discussione in questa sede.
Ritengo infatti che:
1. se pubblichiamo un intervento dell'UDC che chiama in causa un membro del PD o il PD perché è giusto conoscere i pareri di un partito su di noi, dobbiamo pubblicare e avviare la discussione su tutti i pezzi che fioccano sui media locali e parlano di politica locale anche in questa sede.
2. La libertà di informazione e di satira non può scadere nell'insulto.
3. Visto che mi ritengo a pieno titolo un membro del PD e di questo profilo Facebook, avrei gradito essere informato personalmente da chi ha avviato la discussione prima di trovarmi il sorpresone accedendo alla pagina. Oltre che di un pezzo politico, si tratta infatti di un attacco personale. Se avessi ricevuto io un pezzo del genere, il fair play mi avrebbe portato a contattare il diretto interessato prima di procedere alla pubblicazione. Ma si tratta di una questione di sensibilità personale che può essere sentita o meno a seconda del soggetto.
4. La libertà d'informazione è sacra ma, per favore, non tiriamo sempre per la giacca i grandi ideali e non facciamo sempre catechesi politica partendo da quisquilie come la lettera dell'UDC!
5. Avendo lavorato in un giornale, mi pongo il problema della linea editoriale: i contenuti di un mezzo di comunicazione sono sempre e per forza filtrati. E la scelta di filtrare o meno un pezzo è legittima da parte di una redazione, e non inficia certo la libertà di stampa. Perché oltre alla libertà di espressione la Costituzione lascia a una redazione il diritto di pubblicare o meno una notizia e di non essere la velina di nessuno.
6. Mi chiedo perché sia proprio necessario aprire la discussione su un pezzo che parla di "indignazione mestruale", "professorino" e "capisce poco di politica" riferendosi al capogruppo del PD sul profilo facebook del PD... Ma ce lo immaginiamo un articolo di Ghedini sulla prima pagina de "Il Fatto Quotidiano"? Ma forse sono io che sono arretrato, politicamente vecchio e ho bisogno di ancora un po' di sciroppo innovativo o di catchesi sugli ideali...
Comunque scusate la lungaggine. Prometto che non interverrò più su questa discussione, nonostante le eventuali repliche. Ci ho già speso un ora del mio tempo, ed è fin troppo.
Qui sotto avete le mia replica all'UDC.
Sempre in nome della libertà di informazione....
VIVA LA MODERAZIONE!
UNA BIRRA PER IL GHOSTWRITER
Ho letto con simpatia ed ammirazione letteraria la moderatissima lettera che i moderati dell’Udc mi hanno scagliato contro e che il sito “Il cernuschese” e un amico blogger hanno ospitato, forse non comprendendo bene la differenza tra libertà di espressione (lasciamo stare i principi sacrosanti per queste quisquilie, per carità!) e libertà d’insulto. Non potendo il dibattito continuare su Cernuscoinsieme, sono convinto che in nome del pluralismo, il sito “Il cernuschese” e il blogger suddetto, che hanno censurato la presunta censura di Cernuscoinsieme, vorranno ora ospitare la replica del sottoscritto a tale missiva.
Si era partiti dall’ironia (velenosa, certo, ma ironia), parlando di tributi tra Cernusco e la cappella Brancacci. Anche la risposta del sottoscritto, mi pare, si era mantenuta sugli stessi toni, senza scivolare nella volgarità. Ora si giunge a definizioni come “professorino”, “mestruale indignazione”, “capisce poco di politica” e molto altro: frasi più vicine all’insulto che all’ironia o al dibattito anche pungente e graffiante, che ci sta sempre. Sono convinto che i cernuschesi che leggeranno sapranno giudicare i toni del comunicato dell’UDC, forza moderata evidentemente solo a parole.
Strano constatare come l’UDC, spesso silente negli anni passati sul fronte dei comunicati, sia divenuta negli ultimi tempi insolitamente prolifica: chi sa chi è l’attivo Ghostwriter, a cui vanno i complimenti per il molto tempo che ha da spendere!
Strano constatare come la mia lettera, che parlava per la stragrande maggioranza di temi politici e amministrativi e, solo nel finale, faceva le pulci al comunicato UDC, abbia fruttato una risposta che si configura in buona parte come un attacco mirato al sottoscritto, una manganellata mediatica e a tratti volgare che ha il sapore di altre stagioni.
Strano constatare come l’UDC attacchi il sottoscritto, accusandolo di non avere capacità politica per rappresentare il PD, ma dimenticando come gli interventi in Consiglio Comunale dei suoi rappresentanti nei cinque anni dell’Amministrazione Cassamagnaghi non superino il numero delle dita di due mani (e forse nemmeno di quelle di una).
Con il voto in Consiglio Comunale, la maggioranza ha dato risposte nei fatti alla richiesta di spazi di Aurora Bachelet e ha liberato le aule pubbliche. Strano che l’UDC attacchi le presunte contraddizioni dei comunistoni invece di spiegare perché, quando era in maggioranza, ha trovato il tempo per approvare tanti bei Piani Integrati di Intervento cementificando la città, ma non ha fatto in tempo a dare una sistemazione definitiva ad Aurora Bachelet.
Strano che l’UDC, dopo avere attaccato l’amministrazione intera, oltre che alcune sue componenti precise, si stupisca per una presa di posizione e per una satirica risposta di un capogruppo di maggioranza.
Strano che lo studentato faccia così paura, quando diversi altri comuni dell’hinterland ne stanno realizzando. Lo studentato è una scommessa: sarà il tempo a dire chi la vincerà.
Strano che l’UDC paventi tra le righe una futura colata di cemento privato per realizzare case sull’area Matplast al posto dello studentato, dato che la colata di cemento e di case, grazie ai voti dei suoi politicamente abilissimi e rappresentativi consiglieri silenti, ci sarebbe già stata se l’attuale maggioranza non l’avesse fermata in extremis con un agostano consiglio appena giunta in carica.
Strano che l’UDC continui a creare Casini e incomprensioni: la mia chiosa sul loro leader nazionale non voleva certo dare giudizi, ma sottolineare che, siccome i valori riguardano la sfera personale, nessuno, come invece fa l’UDC fa nel nome stesso del suo partito, può arrogarsi il diritto di rappresentarli, perché la contraddizione è dietro l’angolo per tutti. Non serve il gioco a chi ha tra le sue fila gli esponenti che hanno fatto peggio: serve invece evitare di usare i temi della famiglia, del crocifisso, del “partito della vita contro quello della morte” (esecrabile espressione di Berlusconi nei giorni del caso Englaro) come clave per la lotta politica. È su questo che, in modo certo forte e un po’ provocatorio, ho voluto invitare a riflettere.
Comunque, nonostante i passaggi offensivi e volgari della missiva dell’UDC (ma questa è un’opinione personale, anche se credo condivisibile: ogni lettore però saprà giudicare), da “professorino” non posso che apprezzare la capacità lessicale del Ghostwriter e l’espressionismo colorito del suo linguaggio, che mi ricorda molto lo spirito di una tenzone letteraria medievale. Per cui, se il Ghostwriter o qualche esponente dell’UDC vorrà farsi vivo col sottoscritto, sarò lieto di deporre la “mestruale indignazione” e di offrirgli una birra da bere insieme, come si usa nel terzo tempo. Frattanto potremmo continuare a scambiarci sonetti di insulti, oppure leggere poesie di Cecco Angiolieri, oppure cominciare, finalmente, a parlare di politica.
Con eburnea e indignata simpatia.
Prof. Erba (PD)
Rispondo punto per punto agli argomenti addotti dal Professorino (prendiamo atto che a Cernusco oltre al famoso Professor Gian Stefano Frigerio avremo da oggi anche il Professorino Marco Erba).
1.la pagina del circolo del pd è nata da pochissimo, quindi non si potevano pubblicare articoli in un luogo inesistente(ossia la pagina del circolo del pd su fb). Inoltre se cernuscoinsieme avesse fatto il suo dovere non c'era bisogno di un altro posto dove pubblicare la risposta dell'udc e quindi mai sarebbe stata da me inserita sulla pagina del circolo in quanto chiunque l'avrebbe potuta leggere dove era corretto che fosse(su cernuscoinsieme)
2.Il pezzo dell'UDC è di bassissimo livello ma non scade nell'insulto. A questo proposito rilevo che ritengo più infimi quelli politically correct (quelli di Erba su Casini) che quelli sguainati (quelli dell'UDC su Marrazzo).Ma per questa riflessione ci vuole molta ma molta attenzione, molto ma molto approfondimento.
3.Qui il professorino sale in cattedra spiegando cos'è il fair play. Prendiamo atto dell'enorme sensibilità del nostro e ci cospargiamo il capo di cenere anche se in avvento e non in quaresima.
4.la libertà è sacra punto e basta. Per dire che il pezzo del'udc è una quinsquilla occorre che sia conosciuto. E per essere conosciuto occorre che sia pubblicato.
5. Ogni redazione fa ciò che vuole, ma rimane scorretto non pubblicare la risposta (qulle dell'udc) ad un pezzo che lo sollecitava(quella di erba).
6.Non si può dettare agli altri i tempi del loro pensare e scrivere. Benissimo che Erba dalla sua cattedra non perda altro tempo a rispondere, ma lasciamo che le quinsquille di chicchessia prendano aria e chie si giudichino per quello che esprimono
La libertà di stampa non può essere utile solo quando attaca Berlusconi e scomoda quando attacca noi.
La libertà di stampa può riconoscere atti positivi, ma non può limitarsi solo ad incensare.
La libertà di stampa è libera anche quando critica e stimola a fare meglio.
Claudio Gargantini
Consigliere comunale Partito Democratico
domenica 22 novembre 2009
Dalle ronde alla delazione.
Le ronde hanno fatto flop , ora si passa alla delazione come nei peggiori regimi comunisti dell'ex europa dell'est.
Complimenti alla Regione Lombardia per la pessima iniziativa.
Complimenti alla Regione Lombardia per la pessima iniziativa.
venerdì 20 novembre 2009
Propagada politica sulla vita dei bambini. Che bastardata!!
Purtroppo lo sgombero in Viale Rubattino a Milano è avvenuto e di colpo 40 bambini che frequentavano la scuola sono "assenti giustificati".
Così con un colpo di ruspa si cancellano percorsi di integrazione avviati.
Basta leggere i temi dei compagni di classe dei piccoli sfrattati per comprendere che la partita Rom è soprattutto politica e permette attraverso la gestione della paura di gestire il potere.
E allora a Cernusco se al posto di pensare a sistemare 320 studenti "milanesi" nel programmato pensionato si pensasse a costruire il famoso Villaggio solidale?
Ma si sà l'ipocrisia regna sovrana anche a sinistra e all'interno del mio partito.
Guai a toccare l'argomento.
La gente non capirebbe........ Si perderebbero consensi..." direbbe qualche autorevole esponente.
Ma allora cosa governiamo a fare?
Quale segno "innovativo" lasceremmo alla città?
Strade asfaltate e parcheggi? Per queste cose non servono politici illuminati bastano solo un gruppo di burocrati.
Siamo così sicuri che un tavolo comune con le parrocchie e la diocesi di Milano con il suo Cardinale non porterebbe frutti inaspettati?
Ma si sà. Per queste cose occorrono fede e idee.
Forse quello che manca a Cernusco.
giovedì 19 novembre 2009
La Lega come Erode
Non posso che essere rattristato per l'iniziativa di Coccaglio, comune leghista, che per le feste natalizie intende far piazza pulita degli immigrati, in quanto l'Assessore alla Sicurezza afferma che il "Natale non è la festa dell'accoglienza ma della tradizione cristiana" ( Sicuramente la Lega confonde il Vangelo Cristiano con qualche testo celtico).
Iniziativa plaudita anche da alcuni ministri di centro destra.
Penso che se proprio nel Natale un ruolo debba essere destinato alla Lega questo possa essere quello di Erode.
Non c'è morte più certa per il Cristianesimo che la difesa ideologica dell'identità.
Iniziativa plaudita anche da alcuni ministri di centro destra.
Penso che se proprio nel Natale un ruolo debba essere destinato alla Lega questo possa essere quello di Erode.
Non c'è morte più certa per il Cristianesimo che la difesa ideologica dell'identità.
mercoledì 18 novembre 2009
Cernuscoinsieme non pubblica un articolo dell'UDC. Eccessivo scrupolo o censura?
La piazzetta di Cernuscoinsieme è un riconosciuto luogo di confronto e di dibattito sulle varie tematiche riguardante Cernusco ma non solo.
Purtroppo sono venuto a conoscenza che un articolo inviato al sito non ha trovato spazio sulla piazzetta.
La domanda se c'è stata o no censura viene spontanea.
L'UDC di Cernusco sul Naviglio ha inviato una mail per la pubblicazione in risposta all'intervento del capogruppo del PD di Cernusco Marco Erba apparso sulla piazzetta.
Non entro nel merito del contenuto del comunicato dell'UDC che per la parte politica amministrativa ripete cose già dette e per l'altra risponde in modo un pò subdolo alla provocazione di Erba sulla mancata coerenza tra proclami e condotta di vita del leader Casini.
Capisco l'imbarazzo della redazione per qualche parola di troppo ma nell'insieme non ritengo che il comunicato abbia un livello tale da addurre ad un diniego alla pubblicazione sul sito di Cernuscoinsieme.
Non voglio entrare ora nel merito delle cose scritte nel comunicato che nella maggior parte non condivido.
Dopotutto ognuno si giudica anche per quello che scrive, bisogna solo lasciarlo esprimere.
Mi preme solo, sul mio piccolo blog , per quello che posso, riproporvi il pezzo inviatomi dall'UDC per rendere giustizia a quella libertà di stampa e di espressione in cui credo illimitatamente.
Ecco il pezzo.
Po del Risposta al prof Erba
Il professorino Erba, capogruppo di purissima formazione oratoriale ci bacchetta per aver confuso in un pezzo satirico i Santi Paolo e Pietro e per aver semplificato un passo del Vangelo.
Che errore !
Per questo andremo sicuramente all’inferno e a lui, devotissimo e pio uomo che dall’alto ci guarderà, chiederemo aiuto!
Per il momento chiediamo venia per avergli suscitato così importante e mestruale indignazione, ma nonostante l’imprecisione non voluta, il significato della nostra provocazione non cambia : i comunistoni suoi sodali che sino a pochi anni fa erano in piazza a fustigare le scuole private e confessionali (e gli amministratori pubblici che osavano concedere loro qualche aula), oggi in nome dell’alta poltrona su cui siedono cambiano repentinamente idea e si inventano un aborto urbanistico senza precedenti per regalare qualcosa agli operatori privati che li stanno bastonando al TAR . Altro che tributo ! Trattasi di porcata vera e propria!
Ci permettiamo di dire che tanta evangelica conoscenza dell’eburneo Erba non fa il pari con la sua capacità politica che appare davvero insufficiente per rappresentare anche solo dignitosamente il partito di maggioranza relativa.
Andiamo per passi e argomentiamo questa certezza partendo dal fondo.
CHE C’ENTRA CASINI ?
Il professorino Erba mette in relazione il nostro errore artistico\evangelico con la nostra presunta indegnità a rappresentare i cattolici in politica e collega il tutto con il fatto che, a sua detta, il leader del nostro partito non ha saputo conservare “nei fatti i valori di una famiglia unica e indissolubile “.
Prendiamo atto della volontà per primo di Erba di buttarla sul personale e di scagliare la prima pietra nello stagno putrido del gossip pruriginoso.
Ci permettiamo in questo campo di ricordare all’ingenuo professorino che lui è il capogruppo di quel partito che annovera tra i più significativi amministratori pubblici un certo signor Marr….
Un uomo che il sacro vincolo matrimoniale lo ha sminuzzato triturato e vilipeso , per via di lunghe e spinose relazioni con i meglio trans della capitale, con cui consumava ripetuti e suntuosi banchetti a base di eros e cocaina.
Vorremmo anche ricordargli che altri esponenti del suo partito, qualche problemino sulla famiglia ideale e su vizietti vari lo hanno a curriculum, per cui taccia per carità e vada a fare le morali sulla famiglia unica ai suoi amichetti.
CHE C’ENTRA ERBA?
Il nostro pezzo “il Tributo” era chiaramente dedicato ai vecchi antagonisti, i compagni rosso fuoco.
Ci sembrava evidente che loro erano il bersaglio della satira.
E allora perché per loro risponde Erba ?
Se si sente parte in causa per noi vi sono solo due possibili motivazioni :
1. capisce poco di politica
2. vi è da dedurre che nel suo essere Catto conserva nel suo intimo una vocazione Comunista che non riesce a debellare. Una sorta di segreto inconfessabile.
STUDENTATO
Il professorino che c’è in Erba vorrebbe inoltre convincerci che l’operazione Matplast sia una chicca per la città. Tralasciamo le mezze verità con cui Erba farcisce i suoi ragionamenti e le cose che per convenienza non dice (esempio che il PRG in origine non attribuisce alcun volume a lor signori)
.
Veniamo al punto politico di oggi.
Analizziamo la proposta dei compagni e ci domandiamo (e se lo domandano in tantissimi a Cernusco,) a chi e a che cosa servono 320 posti letto in uno studentato a 2km dalla stazione MM e a 14 km dalla sede universitaria più vicina.
A cosa serve uno studentato se la prevista facoltà universitaria non viene a Cernusco?
Siamo poi certi che i Cernuschesi siano contenti di precipitare in quella “città metropolitana” di cui straparla Erba e che è la morte delle città ricche di identità come la nostra?
I cernuschesi saranno felici di farsi omologare Cernusco alle città dormitorio da sempre governate dai compagnuzzi vostri : Pioltello, Sesto, Cinisello, Cologno ?
E se proprio dobbiamo aiutare “la grande città “ nel suo processo di razionalizzazione urbanistico\funzionale, perché la stessa non si aiuta da sola o perché non cede all’hinterland funzioni più nobili, redditizie e calzanti per il nostro territorio?
Vorremmo capire tante cose ma una l’abbiamo già capita .
Il protocollo d’intesa che Erba difende, concede senza dubbio alcuno un tempo smisurato all’operatore per realizzare lo studentato.
Il tempo infinito per la sua realizzazione indica chiaramente che il fabbisogno, la domanda non ci sono e che, per fortuna, tutto quello di cui ci vogliono convincere Erba e compagni è solo un brutto sogno che finirà presto.
Per questa ragione è chiaro che il volume regalato è solo indennizzo per far ritirare il ricorso al TAR contro una delibera inutile e scellerata votata da Erba & COo.
E’ il prezzo da pagare per un grossolano errore degli amministratori in carica, prezzo che gli stessi stanno facendo pagare ai cernuschesi con un errore ancor più grosso.
Per l’operatore con questa trovata dei compagnuzzi rimarrà più fieno in cascina per poter trattare altri tipi di volumi in futuro.
Quando poi tutti ( tra gli ultimi giapponesi, forse e diciamo forse, anche Erba) si renderanno conto che scienze motorie non verrà a Cernusco e che lo studentato rimarrà lettera morta, ne riparleremo.
UDC CERNUSCO
Purtroppo sono venuto a conoscenza che un articolo inviato al sito non ha trovato spazio sulla piazzetta.
La domanda se c'è stata o no censura viene spontanea.
L'UDC di Cernusco sul Naviglio ha inviato una mail per la pubblicazione in risposta all'intervento del capogruppo del PD di Cernusco Marco Erba apparso sulla piazzetta.
Non entro nel merito del contenuto del comunicato dell'UDC che per la parte politica amministrativa ripete cose già dette e per l'altra risponde in modo un pò subdolo alla provocazione di Erba sulla mancata coerenza tra proclami e condotta di vita del leader Casini.
Capisco l'imbarazzo della redazione per qualche parola di troppo ma nell'insieme non ritengo che il comunicato abbia un livello tale da addurre ad un diniego alla pubblicazione sul sito di Cernuscoinsieme.
Non voglio entrare ora nel merito delle cose scritte nel comunicato che nella maggior parte non condivido.
Dopotutto ognuno si giudica anche per quello che scrive, bisogna solo lasciarlo esprimere.
Mi preme solo, sul mio piccolo blog , per quello che posso, riproporvi il pezzo inviatomi dall'UDC per rendere giustizia a quella libertà di stampa e di espressione in cui credo illimitatamente.
Ecco il pezzo.
Po del Risposta al prof Erba
Il professorino Erba, capogruppo di purissima formazione oratoriale ci bacchetta per aver confuso in un pezzo satirico i Santi Paolo e Pietro e per aver semplificato un passo del Vangelo.
Che errore !
Per questo andremo sicuramente all’inferno e a lui, devotissimo e pio uomo che dall’alto ci guarderà, chiederemo aiuto!
Per il momento chiediamo venia per avergli suscitato così importante e mestruale indignazione, ma nonostante l’imprecisione non voluta, il significato della nostra provocazione non cambia : i comunistoni suoi sodali che sino a pochi anni fa erano in piazza a fustigare le scuole private e confessionali (e gli amministratori pubblici che osavano concedere loro qualche aula), oggi in nome dell’alta poltrona su cui siedono cambiano repentinamente idea e si inventano un aborto urbanistico senza precedenti per regalare qualcosa agli operatori privati che li stanno bastonando al TAR . Altro che tributo ! Trattasi di porcata vera e propria!
Ci permettiamo di dire che tanta evangelica conoscenza dell’eburneo Erba non fa il pari con la sua capacità politica che appare davvero insufficiente per rappresentare anche solo dignitosamente il partito di maggioranza relativa.
Andiamo per passi e argomentiamo questa certezza partendo dal fondo.
CHE C’ENTRA CASINI ?
Il professorino Erba mette in relazione il nostro errore artistico\evangelico con la nostra presunta indegnità a rappresentare i cattolici in politica e collega il tutto con il fatto che, a sua detta, il leader del nostro partito non ha saputo conservare “nei fatti i valori di una famiglia unica e indissolubile “.
Prendiamo atto della volontà per primo di Erba di buttarla sul personale e di scagliare la prima pietra nello stagno putrido del gossip pruriginoso.
Ci permettiamo in questo campo di ricordare all’ingenuo professorino che lui è il capogruppo di quel partito che annovera tra i più significativi amministratori pubblici un certo signor Marr….
Un uomo che il sacro vincolo matrimoniale lo ha sminuzzato triturato e vilipeso , per via di lunghe e spinose relazioni con i meglio trans della capitale, con cui consumava ripetuti e suntuosi banchetti a base di eros e cocaina.
Vorremmo anche ricordargli che altri esponenti del suo partito, qualche problemino sulla famiglia ideale e su vizietti vari lo hanno a curriculum, per cui taccia per carità e vada a fare le morali sulla famiglia unica ai suoi amichetti.
CHE C’ENTRA ERBA?
Il nostro pezzo “il Tributo” era chiaramente dedicato ai vecchi antagonisti, i compagni rosso fuoco.
Ci sembrava evidente che loro erano il bersaglio della satira.
E allora perché per loro risponde Erba ?
Se si sente parte in causa per noi vi sono solo due possibili motivazioni :
1. capisce poco di politica
2. vi è da dedurre che nel suo essere Catto conserva nel suo intimo una vocazione Comunista che non riesce a debellare. Una sorta di segreto inconfessabile.
STUDENTATO
Il professorino che c’è in Erba vorrebbe inoltre convincerci che l’operazione Matplast sia una chicca per la città. Tralasciamo le mezze verità con cui Erba farcisce i suoi ragionamenti e le cose che per convenienza non dice (esempio che il PRG in origine non attribuisce alcun volume a lor signori)
.
Veniamo al punto politico di oggi.
Analizziamo la proposta dei compagni e ci domandiamo (e se lo domandano in tantissimi a Cernusco,) a chi e a che cosa servono 320 posti letto in uno studentato a 2km dalla stazione MM e a 14 km dalla sede universitaria più vicina.
A cosa serve uno studentato se la prevista facoltà universitaria non viene a Cernusco?
Siamo poi certi che i Cernuschesi siano contenti di precipitare in quella “città metropolitana” di cui straparla Erba e che è la morte delle città ricche di identità come la nostra?
I cernuschesi saranno felici di farsi omologare Cernusco alle città dormitorio da sempre governate dai compagnuzzi vostri : Pioltello, Sesto, Cinisello, Cologno ?
E se proprio dobbiamo aiutare “la grande città “ nel suo processo di razionalizzazione urbanistico\funzionale, perché la stessa non si aiuta da sola o perché non cede all’hinterland funzioni più nobili, redditizie e calzanti per il nostro territorio?
Vorremmo capire tante cose ma una l’abbiamo già capita .
Il protocollo d’intesa che Erba difende, concede senza dubbio alcuno un tempo smisurato all’operatore per realizzare lo studentato.
Il tempo infinito per la sua realizzazione indica chiaramente che il fabbisogno, la domanda non ci sono e che, per fortuna, tutto quello di cui ci vogliono convincere Erba e compagni è solo un brutto sogno che finirà presto.
Per questa ragione è chiaro che il volume regalato è solo indennizzo per far ritirare il ricorso al TAR contro una delibera inutile e scellerata votata da Erba & COo.
E’ il prezzo da pagare per un grossolano errore degli amministratori in carica, prezzo che gli stessi stanno facendo pagare ai cernuschesi con un errore ancor più grosso.
Per l’operatore con questa trovata dei compagnuzzi rimarrà più fieno in cascina per poter trattare altri tipi di volumi in futuro.
Quando poi tutti ( tra gli ultimi giapponesi, forse e diciamo forse, anche Erba) si renderanno conto che scienze motorie non verrà a Cernusco e che lo studentato rimarrà lettera morta, ne riparleremo.
UDC CERNUSCO
Coinvolgimento e partecipazione. Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare.
Chiacchierando al telefono con mia cugina, anche lei consigliere comunale, parlavamo delle difficoltà che gli amministratori hanno a coinvolgere i consiglieri comunali con incarichi specifici o con momenti di lavoro comune "in progress".
Le ho detto che cosi succede anche da noi. Non c'è da meravigliarsi.
C'è spesso in alcuni amministratori un problema di autoreferenzialità che smarrisce per strada il possibile contributo positivo dei consiglieri e delle persone qualificate alle tematiche in oggetto.
Purtroppo la partecipazione e il coinvolgimento sono più parole di rito che difficilmente si ritrovano nella realtà dei fatti.
Non è così normale avere nelle corde la partecipazione e il coinvolgimento della gente.
Purtroppo è cosi cara Alessia, a destra come a sinistra.
Riattacco e leggo il giornalino edito da Rifondazione a Cernusco sul Naviglio.
Ecco l'articolo sulla presa in carico a firma dell'Assessore ai Servizi Sociali Rita Zecchini.
Buona la spiegazione del progetto della presa in carico ma nell'articolo non si cita mai il consigliere comunale Dario Viganò che ha lavorato su incarico del Sindaco per far si che questo importante provvedimento prendesse il largo.
Senza di lui la presa in carico sarebbe ancora scritta solo sul programma di Eugenio Comincini.
Va bene aver un dubbia concezione della partecipazione e del coinvolgimento ma almeno un appunto di gratitudine a colui che ha tanto lavorato al progetto, sul proprio giornalino me lo sarei aspettato dalla Rita Zecchini.
Grazie Dario per il lavoro che hai svolto.
Le ho detto che cosi succede anche da noi. Non c'è da meravigliarsi.
C'è spesso in alcuni amministratori un problema di autoreferenzialità che smarrisce per strada il possibile contributo positivo dei consiglieri e delle persone qualificate alle tematiche in oggetto.
Purtroppo la partecipazione e il coinvolgimento sono più parole di rito che difficilmente si ritrovano nella realtà dei fatti.
Non è così normale avere nelle corde la partecipazione e il coinvolgimento della gente.
Purtroppo è cosi cara Alessia, a destra come a sinistra.
Riattacco e leggo il giornalino edito da Rifondazione a Cernusco sul Naviglio.
Ecco l'articolo sulla presa in carico a firma dell'Assessore ai Servizi Sociali Rita Zecchini.
Buona la spiegazione del progetto della presa in carico ma nell'articolo non si cita mai il consigliere comunale Dario Viganò che ha lavorato su incarico del Sindaco per far si che questo importante provvedimento prendesse il largo.
Senza di lui la presa in carico sarebbe ancora scritta solo sul programma di Eugenio Comincini.
Va bene aver un dubbia concezione della partecipazione e del coinvolgimento ma almeno un appunto di gratitudine a colui che ha tanto lavorato al progetto, sul proprio giornalino me lo sarei aspettato dalla Rita Zecchini.
Grazie Dario per il lavoro che hai svolto.
L'8 per mille allo Stato vola verso la Cheisa Cattolica
Cristianamente parlando non dovrebbe nemmeno esistere l'8 per mille alla Chiesa Cattolica.
Invece anche parte dell'8 per mille destinato allo Stato finisce alla Chiesa attraverso vari finanziamenti.
Casualmente il decreto a firma Berlusconi è stato firmato dopo l'incidente diplomatico con il Vaticato.
Tutto questo non fà il bene della chiesa e non fa bene al cristianesimo!
Ma si sa, i soldi sono potere altro che per la "gloria di dio"!
Invece anche parte dell'8 per mille destinato allo Stato finisce alla Chiesa attraverso vari finanziamenti.
Casualmente il decreto a firma Berlusconi è stato firmato dopo l'incidente diplomatico con il Vaticato.
Tutto questo non fà il bene della chiesa e non fa bene al cristianesimo!
Ma si sa, i soldi sono potere altro che per la "gloria di dio"!
martedì 17 novembre 2009
CAMPAGNA NAZIONALE “SALVA L'ACQUA” - IL GOVERNO PRIVATIZZA L’ ACQUA !
Entro il prossimo 24 novembre, il decreto che privatizza l’acqua potrebbe diventare legge.
se questo accadesse, il servizio idrico pubblico (l'acqua potabile del rubinetto) verrebbe affidata ad Enti privati locali.
Firma la petizione a favore del ritiro delle nuove norme che privatizzano l'acqua.
Gira la voce gira.....
se questo accadesse, il servizio idrico pubblico (l'acqua potabile del rubinetto) verrebbe affidata ad Enti privati locali.
Firma la petizione a favore del ritiro delle nuove norme che privatizzano l'acqua.
Gira la voce gira.....
lunedì 16 novembre 2009
cena Kemkogi
Segnalo la cena del Kem Kogi, occasione per conoscere, ritrovarsi e contribuire ai progetti che l'associazione sostiene.
Sappi che ogni euro che doni arriva in fondo, in quanto l'associazione si basa sull'attività di soli volontari e quindi non ha costi di gestione organizzativa.
Manca un ponte fra i cuori.
Fra i cuori degli uomini lontani, fra i cuori degli uomini vicini,
fra i cuori delle genti che vivono su tutti i continenti.
Se questo ponte ci fosse, gli uomini si scambierebbero i segreti,
i motivi lieti, il sorriso e il perdono.
Eppure l'uomo non sa innalzare questa passerella d'amore:
manca lo slancio del cuore.
Aiutalo tu fanciullo: costruisci con le tue mani, senza travi,
questo grande lavoro, questo ponte d'oro in un mare di luce.
Questo ponte che conduce da Oriente ad Occidente,
da Occidente ad Oriente una sola gente."
E. Albaret
Sappi che ogni euro che doni arriva in fondo, in quanto l'associazione si basa sull'attività di soli volontari e quindi non ha costi di gestione organizzativa.
Manca un ponte fra i cuori.
Fra i cuori degli uomini lontani, fra i cuori degli uomini vicini,
fra i cuori delle genti che vivono su tutti i continenti.
Se questo ponte ci fosse, gli uomini si scambierebbero i segreti,
i motivi lieti, il sorriso e il perdono.
Eppure l'uomo non sa innalzare questa passerella d'amore:
manca lo slancio del cuore.
Aiutalo tu fanciullo: costruisci con le tue mani, senza travi,
questo grande lavoro, questo ponte d'oro in un mare di luce.
Questo ponte che conduce da Oriente ad Occidente,
da Occidente ad Oriente una sola gente."
E. Albaret
Giovani e peccati di omissione
domenica 15 novembre 2009
Cuore di Lombardia
Il sito (da salvare nei preferiti) del circolo Cuore di Lombardia su cui troviamo anche gli interventi del carissimo amico Giovanni Colombo, libero pensatore, consigliere comunale del PD di Milano e membro della Rosa Bianca.
Sullo stesso troviamo alcuni contributi che vanno nella direzione da me condivisa del rispetto della sentenza della Corte Europea sul crocefisso.
Il senatore Ichino, le comunità di base, Raniero Della Valle, e Noi siamo Chiesa.
Quello di Giovanni lo avevo già segnalato.
Di seguito quello del circolo.
La questione dei simboli religiosi
Il crocifisso (intendiamo l'oggetto, sia chiaro) è un simbolo. Può essere simbolo di Cristo o simbolo del "cristianesimo". Se è simbolo del "cristianesimo" si può dire quello che si vuole, ma la battaglia è già persa. Oggi, quanto meno, è una religione fra le altre, e non può ambire a tanti privilegi storico-culturali. La storia e la cultura si evolvono e cambiano i connotati della società. Se è invece simbolo di Cristo è simbolo di amore universale, e soprattuto di amore al nemico. Simbolo di salvezza e di fratellanza, di speranza, di redenzione. Solo in questo senso potrebbe essere accolto da tutti.
E nel trattare e considerare questo simbolo sarebbe bene ricordare che il crocifisso non è un paletto per marcare i nostri territori, ma il segno che la nostra identità più vera è l'altro, il diverso, il lontano e addirittura il nemico, verso il quale Cristo ci comanda l'amore. Proprio da parte cristiana, quindi, riteniamo che sarebbero da rifiutare quelle difese più o meno d'ufficio che sono basate sulla "identità" sulla "storia" e sulla "cultura".
Sullo stesso troviamo alcuni contributi che vanno nella direzione da me condivisa del rispetto della sentenza della Corte Europea sul crocefisso.
Il senatore Ichino, le comunità di base, Raniero Della Valle, e Noi siamo Chiesa.
Quello di Giovanni lo avevo già segnalato.
Di seguito quello del circolo.
La questione dei simboli religiosi
Il crocifisso (intendiamo l'oggetto, sia chiaro) è un simbolo. Può essere simbolo di Cristo o simbolo del "cristianesimo". Se è simbolo del "cristianesimo" si può dire quello che si vuole, ma la battaglia è già persa. Oggi, quanto meno, è una religione fra le altre, e non può ambire a tanti privilegi storico-culturali. La storia e la cultura si evolvono e cambiano i connotati della società. Se è invece simbolo di Cristo è simbolo di amore universale, e soprattuto di amore al nemico. Simbolo di salvezza e di fratellanza, di speranza, di redenzione. Solo in questo senso potrebbe essere accolto da tutti.
E nel trattare e considerare questo simbolo sarebbe bene ricordare che il crocifisso non è un paletto per marcare i nostri territori, ma il segno che la nostra identità più vera è l'altro, il diverso, il lontano e addirittura il nemico, verso il quale Cristo ci comanda l'amore. Proprio da parte cristiana, quindi, riteniamo che sarebbero da rifiutare quelle difese più o meno d'ufficio che sono basate sulla "identità" sulla "storia" e sulla "cultura".
Epistule morales ad lucilium Prima lettera
1 Comportati così, Lucilio mio, rivendica il tuo diritto su te stesso e il tempo che fino ad oggi ti veniva portato via o carpito o andava perduto raccoglilo e fanne tesoro. Convinciti che è proprio così, come ti scrivo: certi momenti ci vengono portati via, altri sottratti e altri ancora si perdono nel vento. Ma la cosa più vergognosa è perder tempo per negligenza. Pensaci bene: della nostra esistenza buona parte si dilegua nel fare il male, la maggior parte nel non far niente e tutta quanta nell'agire diversamente dal dovuto.
2 Puoi indicarmi qualcuno che dia un giusto valore al suo tempo, e alla sua giornata, che capisca di morire ogni giorno? Ecco il nostro errore: vediamo la morte davanti a noi e invece gran parte di essa è già alle nostre spalle: appartiene alla morte la vita passata. Dunque, Lucilio caro, fai quel che mi scrivi: metti a frutto ogni minuto; sarai meno schiavo del futuro, se ti impadronirai del presente. Tra un rinvio e l'altro la vita se ne va.
3 Niente ci appartiene, Lucilio, solo il tempo è nostro. La natura ci ha reso padroni di questo solo bene, fuggevole e labile: chiunque voglia può privarcene. Gli uomini sono tanto sciocchi che se ottengono beni insignificanti, di nessun valore e in ogni caso compensabili, accettano che vengano loro messi in conto e, invece, nessuno pensa di dover niente per il tempo che ha ricevuto, quando è proprio l'unica cosa che neppure una persona riconoscente può restituire.
4 Ti chiederai forse come mi comporti io che ti do questi consigli. Te lo dirò francamente: tengo il conto delle mie spese da persona prodiga, ma attenta. Non posso dire che non perdo niente, ma posso dire che cosa perdo e perché e come. Sono in grado di riferirti le ragioni della mia povertà. Purtroppo mi accade come alla maggior parte di quegli uomini caduti in miseria non per colpa loro: tutti sono pronti a scusarli, nessuno a dar loro una mano.
5 E allora? Una persona alla quale basta quel poco che le rimane, non la stimo povera; ma è meglio che tu conservi tutti i tuoi averi e comincerai a tempo utile. Perché, come dice un vecchio adagio: "È troppo tardi essere sobri quando ormai si è al fondo." Al fondo non resta solo il meno, ma il peggio. Stammi bene.
2 Puoi indicarmi qualcuno che dia un giusto valore al suo tempo, e alla sua giornata, che capisca di morire ogni giorno? Ecco il nostro errore: vediamo la morte davanti a noi e invece gran parte di essa è già alle nostre spalle: appartiene alla morte la vita passata. Dunque, Lucilio caro, fai quel che mi scrivi: metti a frutto ogni minuto; sarai meno schiavo del futuro, se ti impadronirai del presente. Tra un rinvio e l'altro la vita se ne va.
3 Niente ci appartiene, Lucilio, solo il tempo è nostro. La natura ci ha reso padroni di questo solo bene, fuggevole e labile: chiunque voglia può privarcene. Gli uomini sono tanto sciocchi che se ottengono beni insignificanti, di nessun valore e in ogni caso compensabili, accettano che vengano loro messi in conto e, invece, nessuno pensa di dover niente per il tempo che ha ricevuto, quando è proprio l'unica cosa che neppure una persona riconoscente può restituire.
4 Ti chiederai forse come mi comporti io che ti do questi consigli. Te lo dirò francamente: tengo il conto delle mie spese da persona prodiga, ma attenta. Non posso dire che non perdo niente, ma posso dire che cosa perdo e perché e come. Sono in grado di riferirti le ragioni della mia povertà. Purtroppo mi accade come alla maggior parte di quegli uomini caduti in miseria non per colpa loro: tutti sono pronti a scusarli, nessuno a dar loro una mano.
5 E allora? Una persona alla quale basta quel poco che le rimane, non la stimo povera; ma è meglio che tu conservi tutti i tuoi averi e comincerai a tempo utile. Perché, come dice un vecchio adagio: "È troppo tardi essere sobri quando ormai si è al fondo." Al fondo non resta solo il meno, ma il peggio. Stammi bene.
Forza e rispetto
Quanto è forte e travolgente la danza Haka degli All Blacks tanto è bello e rispettoso, delle regole e degli avversari, il rugby.
Ieri pomeriggio dopo tantissimmo tempo mi sono emozionato a vedere la maglia azzurra.
Anche a Cernusco il Rugby ha avuto un impennata di adesioni dai ragazzi e dalle loro famiglie, segno di uno sport sano e educativo.
Il calcio dovrebbe ritornare sui banchi di scuola per imparare da questi signori il bello dello sport.
Ieri pomeriggio dopo tantissimmo tempo mi sono emozionato a vedere la maglia azzurra.
Anche a Cernusco il Rugby ha avuto un impennata di adesioni dai ragazzi e dalle loro famiglie, segno di uno sport sano e educativo.
Il calcio dovrebbe ritornare sui banchi di scuola per imparare da questi signori il bello dello sport.
sabato 14 novembre 2009
Ultimo scempio sugli immigrati
Senza vergogna questo disegno di legge sul processo breve.
Come definire altrimenti la scelta di escludere dal beneficio della prescrizione gli imputati di immigrazione clandestina?
Si usa la clava della paura della povera gente per mitigare un procedimento che permetterà a coloro che attendono giustizia di non averne mai più.
CHE SCHIFO!!
Come definire altrimenti la scelta di escludere dal beneficio della prescrizione gli imputati di immigrazione clandestina?
Si usa la clava della paura della povera gente per mitigare un procedimento che permetterà a coloro che attendono giustizia di non averne mai più.
CHE SCHIFO!!
venerdì 13 novembre 2009
Opinioni intelligenti sulla questione crocefisso e sull' 8 per mille
Segnalo 2 articoli interessanti che condivido, sul tema crocefisso dibattuto in questi giorni dopo la sentenza della Corte Europea che ne richiede la rimozione dalle scuole.
Uno di Curzio Maltese su Venerdi di Repubblica, l'altro del filosofo Flores d'Arcais sul sito di Micromega on line.
La situazione crocefisso mi ricorda le affermazioni di Oscar Luigi Scalfaro nel libro intervista NON arrendetevi MAI dove ricorda quel "santo" che toglierà l'8 per 1000 alla chiesa cattolica.
Buoni spunti questi per preparare il mio intervento per il prossimo consiglio comunale dove si discuterà di una mozione presentata dall'opposizione sulla questione crocefissi.
Sono sicuro che solo un cristiano saprà togliere l'8 per mille alla chiesa cattolica e i crocefissi dai luoghi pubblici senza creare scandalo nel "Regno dei cieli".
Uno di Curzio Maltese su Venerdi di Repubblica, l'altro del filosofo Flores d'Arcais sul sito di Micromega on line.
La situazione crocefisso mi ricorda le affermazioni di Oscar Luigi Scalfaro nel libro intervista NON arrendetevi MAI dove ricorda quel "santo" che toglierà l'8 per 1000 alla chiesa cattolica.
Buoni spunti questi per preparare il mio intervento per il prossimo consiglio comunale dove si discuterà di una mozione presentata dall'opposizione sulla questione crocefissi.
Sono sicuro che solo un cristiano saprà togliere l'8 per mille alla chiesa cattolica e i crocefissi dai luoghi pubblici senza creare scandalo nel "Regno dei cieli".
Chachoeira una presenza costante e significativa
Operazione Cachoeira de Pedras presente dal 2001 sul territorio di Cernusco ul Naviglio con l'obiettivo di Conoscere, raccontare, contaminarsi nella creazione di una società e di un mondo più giusto ed equo .
Queste idee meriterebbero certo una casa, e anche un sito aggiornato.
Nel frattempo ti segnalo la 3^ Edizione CON I PIEDI PER TERRA - Suoni parole e sapori.
Queste idee meriterebbero certo una casa, e anche un sito aggiornato.
Nel frattempo ti segnalo la 3^ Edizione CON I PIEDI PER TERRA - Suoni parole e sapori.
giovedì 12 novembre 2009
Il crocefisso usato come "spranga"
Stamattina alcuni militanti di Lotta Studentesca, movimento giovanile vicino a Forza Nuova, hanno fatto irruzione nella sede dei Radicali lanciando volantini ingiuriosi e affiggendo crocifissi.
L'irruzione sul sito del movimento viene definita azione pacifica
...............ma ci sono o ci fanno sti ragazzi?
Mancava giusto un pò di "sano" spirito di crociata.
va bè!
L'irruzione sul sito del movimento viene definita azione pacifica
...............ma ci sono o ci fanno sti ragazzi?
Mancava giusto un pò di "sano" spirito di crociata.
va bè!
Bravo don Ciotti
Don Ciotti ci provoca sottolineando come i crocefissi da difendere siano i giovani, i malati di aids, i sofferenti.
Purtroppo per fare quello che chiede don Ciotti occorre essere un "buon Samaritano" mentre per difendere il crocifisso appeso al muro basta essere un ciarlatano.
Purtroppo per fare quello che chiede don Ciotti occorre essere un "buon Samaritano" mentre per difendere il crocifisso appeso al muro basta essere un ciarlatano.
APRE IL PARCHEGGIO BICICLETTE CUSTODITO ALLA STAZIONE M2 - voto 9+
Segnalo, come da comunicato stampa del comune di Cernusco, che da da lunedì 2 novembre è aperto il parcheggio custodito delle biciclette della stazione M2 di Cernusco.
Da sottolineare che l’incarico è stato affidato a una cooperativa sociale che garantirà il servizio di custodia, per ora gratuito.
Ma il vulcanico Assessore Rosci non si ferma qui confermando che sta valutando se aprire anche un officina di riparazione all'interno del parcheggio.
Lasci la bici rotta e la riprendi la sera aggiustata.
Benissimo!
Un bel 9+ all'Amministrazione nell'attesa di dare il 10 con l'apertura dell'officina delle piccole riparazioni.
E' stata sofferta ma ce l'abbiamo fatta.
BRAVI!
Da sottolineare che l’incarico è stato affidato a una cooperativa sociale che garantirà il servizio di custodia, per ora gratuito.
Ma il vulcanico Assessore Rosci non si ferma qui confermando che sta valutando se aprire anche un officina di riparazione all'interno del parcheggio.
Lasci la bici rotta e la riprendi la sera aggiustata.
Benissimo!
Un bel 9+ all'Amministrazione nell'attesa di dare il 10 con l'apertura dell'officina delle piccole riparazioni.
E' stata sofferta ma ce l'abbiamo fatta.
BRAVI!
mercoledì 11 novembre 2009
Satira sul crocefisso
martedì 10 novembre 2009
Vescovo, donna e lesbica
Mentre la Chiesa cattolica fà "campagna acquisti" verso la Chiesa Anglicana , la Chiesa Luterana ordina il suo primo vescovo apertamente lesbica.
Nell'attesa di non dover più sottolineare l'inclinazione sessuale delle persone, sottolineo l'importanza di un'altra oridinazione di una donna a Vescovo.
Anche qui nell'attesa di non dover più sottolineare il sesso del Vescovo.
Nell'attesa di non dover più sottolineare l'inclinazione sessuale delle persone, sottolineo l'importanza di un'altra oridinazione di una donna a Vescovo.
Anche qui nell'attesa di non dover più sottolineare il sesso del Vescovo.
Obama e la riforma della sanità.
Lo Zapatero d'oltre oceano ce l'ha fatta ad estendere il diritto alle cure.BRAVO!!
lunedì 9 novembre 2009
Povero Giovanardi
Oggi sulla morte di Stefano Cucchi ieri sulla fecondazione assistita .
Questo è pazzo e nessuno lo cura.
Questo è pazzo e nessuno lo cura.
Il muro e i giovani
20 anni fa cadeva il muro di Berlino.
Ma quanti muri nel frattempo sono rimasti intatti?
Razzismo, omofobia, violenza sulle donne, pedofilia, cieco consumismo e sfruttamento commerciale del terzo mondo, ....etc.
Il mondo è pieni di muri, anche più subdoli di quello di Berlino.
Ma il vero muro rimane nel cuore dell'uomo.
A ognuno sta scoprire il suo.
Ma quanti muri nel frattempo sono rimasti intatti?
Razzismo, omofobia, violenza sulle donne, pedofilia, cieco consumismo e sfruttamento commerciale del terzo mondo, ....etc.
Il mondo è pieni di muri, anche più subdoli di quello di Berlino.
Ma il vero muro rimane nel cuore dell'uomo.
A ognuno sta scoprire il suo.
Un quartiere in difesa dei Rom
Maestre, genitori e abitanti del quartiere, ieri sera sono scesi in piazza a manifestare contro lo sgombero dei 350 Rom dalla fabbrica di viale Rubattino.
I bambini frequentano la scuola, e contro tutti i pregiudizi, sono integrati benissimo nelle classi.
Lo sgombero rischia di vanificare un lavoro importante per l'istruzone e l'integrazione di questi bambini con relative famiglie.
Mi torna in mente la grande idea del Villaggio Solidale, come luogo di inserimento sociale che doveva sorgere alle porte di Cernusco.
Questa si che sarebbe un'opera intelligente da farsi nel nostro territorio.
Occorre prevenire e costruire le basi di una società giusta a partire dalle persone ma anche dalle strutture.
A Cernusco siamo più preocupati di dare una stanza a 320 studenti milanesi.
I progetti c'erano ma forse mancano le persone e i politici capaci di guardare oltre il proprio cortile.
Questioni di priorità , di incapacità o di ipocrisia?!
p.s. dimenticavo. Qualche stratega di turno, dirà che è questione di "opportunità" politica.
Forse è vero. Ma cosa lasceremo di innovativo nella nostra città?
I bambini frequentano la scuola, e contro tutti i pregiudizi, sono integrati benissimo nelle classi.
Lo sgombero rischia di vanificare un lavoro importante per l'istruzone e l'integrazione di questi bambini con relative famiglie.
Mi torna in mente la grande idea del Villaggio Solidale, come luogo di inserimento sociale che doveva sorgere alle porte di Cernusco.
Questa si che sarebbe un'opera intelligente da farsi nel nostro territorio.
Occorre prevenire e costruire le basi di una società giusta a partire dalle persone ma anche dalle strutture.
A Cernusco siamo più preocupati di dare una stanza a 320 studenti milanesi.
I progetti c'erano ma forse mancano le persone e i politici capaci di guardare oltre il proprio cortile.
Questioni di priorità , di incapacità o di ipocrisia?!
p.s. dimenticavo. Qualche stratega di turno, dirà che è questione di "opportunità" politica.
Forse è vero. Ma cosa lasceremo di innovativo nella nostra città?
Don Milani e il crocefisso
Tanto per parlare di uno che di scuola e di crocifissi se ne intendeva.
PP 19- Quale politica?
Ecco il testo del mio intervento nel Consiglio Comunale di Venerdi 6 ottobre riguardante l'approvazione del protocollo d'intesa per l'attuazione del P.P. 19
Vorrei fare una premessa riguardo al modo di fare politica per introdurre le mie considerazioni sul P.P. 19
Non basta "giocare" nella squadra che si ritiene migliore, per riferimenti ideali e per soluzioni proposte, per fare necessariamente cose buone ed essere cosi al riparo dal commettere errori.
Essendo la politica l'arte del possibile e non dell' infallibile, quello che conta è dare sempre ragione delle scelte che si compiono, senza ripararsi dietro al gioco della parti e delle maggioranze che ne derivano.
L’affermazione “ voi avete fatto peggio” oppure “si noi lo abbiamo fatto ma nella percentuale di 1 dove voi avete fatto 100” , può essere una consolazione ma non elimina il possibile errore.
Una nuova politica è possibile dove si riconosca che è l’oggetto in discussione a meritare un confronto e non le posizioni in campo.
Se è facile gongolare, e mi riferisco a qualsiasi amministrazione passata o presente, quando a votare a favore delle proprie scelte, è qualche membro dell’opposizione, risulta più difficile valorizzare le proposte altrui o accettare la messa in discussione delle proprie.
Di conseguenza una cosa vale non per chi la propone ma per le ragioni che la sostengono.
Credo che le scelte importanti per la città richiedano la ricchezza dei contributi di tutti.
Calcisticamente parlando una bella partita si gioca sempre con due squadre.
Occorre un’altra premessa riguardo al significato del cemento.
Non esiste a mio parere “cemento buono e cemento cattivo”, se non nel dibattito di parte.
Non esiste casa che non sia stata costruita dove prima c’ era terra e erba.
Quindi il cemento risponde a un significato positivo di sviluppo solo se si inserisce in modo armonico nel contesto e nello sviluppo della città.
Per venire al P.P.19 ritengo la decisione che siamo a prendere questa sera una scelta importante per la nostra città.
Questa Amministrazione ha il pregio di aver tenuto inalterato la destinazione d’uso del PGT nonostante un tentativo di cambiarla con il PII Fontanile-Masaccio bocciato nei primi atti di questa legislatura.
La soluzione che crea le condizioni dello spostamento della Scuola Aurora-Bachelet nell’area Matplast è senz’altro positiva e migliorativa di quella proposta dalla passata amministrazione.
Andiamo a valorizzare ulteriormente un’area a vocazione scolastica-sportiva e nel contempo a migliorare il contesto viabilistico della scuola grazie alla vicinanza della Tangenziale Est e della nuova, speriamo quanto prima, strada Vimodrone-Mirazzano.
Chi sa mai che questo nuovo insediamento scolastico oltre a quelli che potrebbero seguire, contribuiscano a fare arrivare a Cernusco la tanto desiderata terza stazione della metropolitana.
Infine auspico che la scelta di realizzare un pensionato sia di stimolo alla creazione di luoghi e servizi rivolti ai giovani affinché questi 320 e più studenti trovino a Cernusco un luogo, non solo dove dormire, ma anche dove realmente abitare.
Claudio Gargantini
Consigliere del Partito Democratico
Vorrei fare una premessa riguardo al modo di fare politica per introdurre le mie considerazioni sul P.P. 19
Non basta "giocare" nella squadra che si ritiene migliore, per riferimenti ideali e per soluzioni proposte, per fare necessariamente cose buone ed essere cosi al riparo dal commettere errori.
Essendo la politica l'arte del possibile e non dell' infallibile, quello che conta è dare sempre ragione delle scelte che si compiono, senza ripararsi dietro al gioco della parti e delle maggioranze che ne derivano.
L’affermazione “ voi avete fatto peggio” oppure “si noi lo abbiamo fatto ma nella percentuale di 1 dove voi avete fatto 100” , può essere una consolazione ma non elimina il possibile errore.
Una nuova politica è possibile dove si riconosca che è l’oggetto in discussione a meritare un confronto e non le posizioni in campo.
Se è facile gongolare, e mi riferisco a qualsiasi amministrazione passata o presente, quando a votare a favore delle proprie scelte, è qualche membro dell’opposizione, risulta più difficile valorizzare le proposte altrui o accettare la messa in discussione delle proprie.
Di conseguenza una cosa vale non per chi la propone ma per le ragioni che la sostengono.
Credo che le scelte importanti per la città richiedano la ricchezza dei contributi di tutti.
Calcisticamente parlando una bella partita si gioca sempre con due squadre.
Occorre un’altra premessa riguardo al significato del cemento.
Non esiste a mio parere “cemento buono e cemento cattivo”, se non nel dibattito di parte.
Non esiste casa che non sia stata costruita dove prima c’ era terra e erba.
Quindi il cemento risponde a un significato positivo di sviluppo solo se si inserisce in modo armonico nel contesto e nello sviluppo della città.
Per venire al P.P.19 ritengo la decisione che siamo a prendere questa sera una scelta importante per la nostra città.
Questa Amministrazione ha il pregio di aver tenuto inalterato la destinazione d’uso del PGT nonostante un tentativo di cambiarla con il PII Fontanile-Masaccio bocciato nei primi atti di questa legislatura.
La soluzione che crea le condizioni dello spostamento della Scuola Aurora-Bachelet nell’area Matplast è senz’altro positiva e migliorativa di quella proposta dalla passata amministrazione.
Andiamo a valorizzare ulteriormente un’area a vocazione scolastica-sportiva e nel contempo a migliorare il contesto viabilistico della scuola grazie alla vicinanza della Tangenziale Est e della nuova, speriamo quanto prima, strada Vimodrone-Mirazzano.
Chi sa mai che questo nuovo insediamento scolastico oltre a quelli che potrebbero seguire, contribuiscano a fare arrivare a Cernusco la tanto desiderata terza stazione della metropolitana.
Infine auspico che la scelta di realizzare un pensionato sia di stimolo alla creazione di luoghi e servizi rivolti ai giovani affinché questi 320 e più studenti trovino a Cernusco un luogo, non solo dove dormire, ma anche dove realmente abitare.
Claudio Gargantini
Consigliere del Partito Democratico
venerdì 6 novembre 2009
Cercasi soluzione per piccoli problemi quotidiani.
Ad ogni pioggia si forma in prossimità del ponte girevole di Santa Maria, un lago in quanto il tombino non scarica.
Questa situazione si ripete da almeno 1 anno se non di più, creando un allagamento che rende difficoltoso se non impossibile il passaggio da Santa Maria ai giardini del parco opposto.
Oggi ad esempio Laura con il passeggino non è riuscita a passare, mentre due persone prima di lei hanno faticato a passare oltre senza finire dentro il piccolo laghetto.
A me che amo filosofeggiare occorre costatare che ai cittadini, oltre al riconoscimento dei diritti costituzionali, preme anche la soluzione dei piccoli problemi quotidiani.
Vediamo di dare e uno e l'altro.
Uno dopo 15 mesi siamo riusciti ad ottenerlo, vediamo se prima dell'inverno prossimo riusciremo ad ottenere lo sturo del tombino.
Consiglio Comunale a Cernusco. Serata da non perdere!
Stasera consiglio comunale a Cernusco.
Puoi assistere in sala comunale o seguire il dibattito su RCS fm 93.9 o in streaming www.rcs939.it
Se hai qualche interrogazione da porre, scrivimi.
Si preanuncia una serata calda nonostante il clima autunnale.
Entreremo così
Vedremo di non uscire cosi
Serata da non perdere.
Puoi assistere in sala comunale o seguire il dibattito su RCS fm 93.9 o in streaming www.rcs939.it
Se hai qualche interrogazione da porre, scrivimi.
Si preanuncia una serata calda nonostante il clima autunnale.
Entreremo così
Vedremo di non uscire cosi
Serata da non perdere.
Buona difesa di Travaglio de crocefisso ma.....
Non male l'argomentazione di Travaglio sulla questione crocefisso.
Ritengo che se pur valide le argomentazioni sul crocefisso come immagine vivente di libertà e umanità, di sofferenza e speranza, di resistenza inerme all’ingiustizia, il crocefisso rimane il "biglietto da visita" di una religione che pur se importante non è condivisa da tutti.
Il crocefisso nei luoghi pubblici è la conseguenza di un "identificazione" dello stato con la religione cristiana grazie all' Editto di Milano dell'imperatore Costantino che definiva la raligione cristiana come religione di stato con conseguente uso dei suoi simboli nei luoghi pubblici.
Penso che solo un cristiano, e in questo caso un politico "cristiano" possa rimuovere il crocefisso dai luoghi pubblici.
Sarebbe un gesto di estrema libertà sia del cristianesimo che della società.
Ritengo che se pur valide le argomentazioni sul crocefisso come immagine vivente di libertà e umanità, di sofferenza e speranza, di resistenza inerme all’ingiustizia, il crocefisso rimane il "biglietto da visita" di una religione che pur se importante non è condivisa da tutti.
Il crocefisso nei luoghi pubblici è la conseguenza di un "identificazione" dello stato con la religione cristiana grazie all' Editto di Milano dell'imperatore Costantino che definiva la raligione cristiana come religione di stato con conseguente uso dei suoi simboli nei luoghi pubblici.
Penso che solo un cristiano, e in questo caso un politico "cristiano" possa rimuovere il crocefisso dai luoghi pubblici.
Sarebbe un gesto di estrema libertà sia del cristianesimo che della società.
giovedì 5 novembre 2009
Contraddizione in termini
Oramai siamo al ridicolo se il Cristianesimo necessita tali difensori che non si accorgono come l'idendità cristiana non possa essere identità di una nazione in quanto sarebbe una contraddizione in termini, in quando il cristianesimo è per sua natura globale.
Riconosco che la stessa possa diventare tale se spogliata del suo significato universale, e quindi snaturata nella sua essenzialità che non cerca nessuna identità se non quella dell'amore.
Altre identità il cristianesimo non ha.
Niente di più falso di quello di voler identificare "Cesare" con Dio.
Niente di più scristianizzante.
Comprendo che sia molto più facile difendere i simboli che amare i propri simili.
Ma a cosa giova mentire a Dio e mentire a se stessi?
Riconosco che la stessa possa diventare tale se spogliata del suo significato universale, e quindi snaturata nella sua essenzialità che non cerca nessuna identità se non quella dell'amore.
Altre identità il cristianesimo non ha.
Niente di più falso di quello di voler identificare "Cesare" con Dio.
Niente di più scristianizzante.
Comprendo che sia molto più facile difendere i simboli che amare i propri simili.
Ma a cosa giova mentire a Dio e mentire a se stessi?
La satira ci viene in soccorso
Interessante intervista a Daniele Luttazzi da parte di Micromega.
Come non si può non condividera?!
Concediti 120" per leggerla.
Buona giornata
Come non si può non condividera?!
Concediti 120" per leggerla.
Buona giornata
Il Sindaco incontra la città
Il PD di Cernusco su Facebook
Finalmente on line anche su Facebook la pagina del Partito Democratico del circolo di Cernusco sul Naviglio.
Un modo veloce per informarsi, comunicare, discutere, confrontarsi.
Nel mondo liquido e globalizzato la rete è un strumento che non sostituisce l'incontro tra le persone ma lo può favorire.
Iscriviti e contribuisci a mantenerlo vivo.
mercoledì 4 novembre 2009
Vexata quaestio il crocifisso nei luoghi pubblici.
Sempre nell'attesa di dire la mia ti segnalo un altro contributo dell'amico Giovanni Colombo della Rosa Bianca che condivido.
Mi permetto di riportare quanto scrivevo sull'argomento sei anni fa, il 27 ottobre 2003.
In una fase come questa di grande sbandamento etico e culturale, prima ancora che politico e giuridico, io fisserei due punti (il primo da cittadino, il secondo da credente).
1. Lo Stato può imporre la presenza nei locali pubblici dei simboli dell'identità nazionale italiana; può imporre la presenza della bandiera tricolore o del ritratto del Presidente della Repubblica che "rappresenta - come la Costituzione stabilisce - l'unità nazionale"; ma non può imporre la presenza di un simbolo religioso, senza contraddire la sua laicità. Può accettarne la presenza quando essa esprima un sentimento condiviso o quanto meno rispettato anche dal non credente. Vige in questo caso la regola dell'unanimità: se qualcuno si oppone, lo si toglie.
2. La trasmissione del Vangelo non avviene per imposizione e il rispetto dell'altro appartiene, prima che al politically correct, al mistero stesso di Dio. I cristiani ormai sanno che il pluralismo religioso dell'Europa di oggi e di domani non è una provvisoria sfortuna da cui pregare di essere liberati, ma la condizione concreta entro cui dar ragione della propria speranza. Sanno, insomma, che alla spada sguainata da Pietro, Gesù preferì il cammino verso la Croce. Voler di nuovo rendere obbligatorio ciò che è il segno radicale della gratuità, delle braccia spalancate verso tutti, mi appare profondamente anti -evangelico. La Croce non va quindi imposta sul muro delle classi e degli edifici pubblici, e si può anche togliere senza tragedie laddove c'è. In ogni caso, rimane simbolo eterno di libertà fraterna, così eloquente da accogliere il bisogno di misericordia di chiunque.
Saluti intensi come i palpiti del cuor
Giovanni
------------------------
Giovanni Colombo
libero (pensatore)
consigliere comunale di Milano - PD
Mi permetto di riportare quanto scrivevo sull'argomento sei anni fa, il 27 ottobre 2003.
In una fase come questa di grande sbandamento etico e culturale, prima ancora che politico e giuridico, io fisserei due punti (il primo da cittadino, il secondo da credente).
1. Lo Stato può imporre la presenza nei locali pubblici dei simboli dell'identità nazionale italiana; può imporre la presenza della bandiera tricolore o del ritratto del Presidente della Repubblica che "rappresenta - come la Costituzione stabilisce - l'unità nazionale"; ma non può imporre la presenza di un simbolo religioso, senza contraddire la sua laicità. Può accettarne la presenza quando essa esprima un sentimento condiviso o quanto meno rispettato anche dal non credente. Vige in questo caso la regola dell'unanimità: se qualcuno si oppone, lo si toglie.
2. La trasmissione del Vangelo non avviene per imposizione e il rispetto dell'altro appartiene, prima che al politically correct, al mistero stesso di Dio. I cristiani ormai sanno che il pluralismo religioso dell'Europa di oggi e di domani non è una provvisoria sfortuna da cui pregare di essere liberati, ma la condizione concreta entro cui dar ragione della propria speranza. Sanno, insomma, che alla spada sguainata da Pietro, Gesù preferì il cammino verso la Croce. Voler di nuovo rendere obbligatorio ciò che è il segno radicale della gratuità, delle braccia spalancate verso tutti, mi appare profondamente anti -evangelico. La Croce non va quindi imposta sul muro delle classi e degli edifici pubblici, e si può anche togliere senza tragedie laddove c'è. In ogni caso, rimane simbolo eterno di libertà fraterna, così eloquente da accogliere il bisogno di misericordia di chiunque.
Saluti intensi come i palpiti del cuor
Giovanni
------------------------
Giovanni Colombo
libero (pensatore)
consigliere comunale di Milano - PD
Crocefisso si, crocefisso no
Nell'attesa di scrivere i miei pensieri in libertà segnalo che i Valdesi sono avanti.
Non ho bisogno di denaro
Non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all' orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.
Alda Merini
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all' orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.
Alda Merini
20 anni fa cadde il muro. Ma la storia è cambiata?
20 anni fa la notte in cui cadde il muro di Berlino.
La storia è veramente cambiata o ha solo cambiato le carte in tavola, erigendo altri muri siano essi di cemento o nascosti dalla paura?
Per cambiare la storia occorre cambiare la persona.
A partire da noi stessi.
E allora si che i muri cadranno e la storia cambierà.
martedì 3 novembre 2009
I volti della violenza
I volti della violenza
Oggi vediamo ciò che è da secoli.
Un enorme bestialità umana, nascosta dietro il machismo privo della propria sessualità
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Grazie per i commenti lasciati. Vi chiedo una cortesia, lasciate la vostra firma, un riferimento, almeno il nome, magari la mail. La vita non è solo questione di merito e di metodo, ma anche e soprattutto una questione personale. Le cose che si dicono, come si dicono, acquistano sapore se riferite a un volto, a un nome.Ciao Claudio.
mail claudiogargantini@alice.it
cell. 335.6920669
fax 06.418.69.267
mail claudiogargantini@alice.it
cell. 335.6920669
fax 06.418.69.267