lunedì 31 marzo 2014

Il perchè dell'intervista alle Iene stasera in Consiglio comunale

Ho posto una domanda di attualità al Sindaco e all'Assessore ai Servizi Sociali Ghezzi che verrà presentata nel consiglio comunale di questa sera,  per conoscere i motivi per cui si sono prestati, insieme ai servizi sociali, alle interviste delle Iene,  dando cosi la "sponda" alla trasmissione per confezionare un servizio che ha destato preoccupazione e confusione a Cernusco come nell'Italia intera.

In questo modo ho fatto un piacere al Sindaco che potrà  in consiglio comunale di spiegare le sue ragioni.

Purtroppo il modo restrittivo del Presidente del Consiglio Comunale Fabio Colombo  di gestire il punto delle interrogazioni e domande di attualità, non mi permetterà di incalzare il Sindaco e l'Assessore nel caso le risposte non dovessero essere esaustive e chiare. 

Ecco la domanda:

Consiglio comunale 31 marzo ’14
Domanda di attualità sui minori tolti alla famiglia e le Iene.


Il caso dei minori tolti alla famiglia è balzato alla ribalta nazionale con i servizi  delle Iene andati in onda il 5 marzo e il 18 marzo.

Premesso  che nella società consumistica con la tv commerciale anche i drammi e le informazioni servono purtroppo per fare spettacolo.
E che le Iene usino anche  le informazioni e  i casi drammatici per fare show, necessari per fare  audience e conseguente raccolta pubblicitaria.

Rilevato che nei due servizi citati si sono prestati alle interviste gli assistenti sociali, il dirigente del settore dott. Molgora e il Sindaco Comincini

Sono a chiedere al Sindaco Eugenio Comincini e all’Assessore ai Servizi sociali Silvia Ghezzi il motivo per il quale, trattandosi di un caso delicatissimo, il Sindaco si è prestato all’intervista?

Se erano a conoscenza della richiesta di intervista fatta agli assistenti sociali e al dott. Molgora e il motivo per il quale, se ne erano a conoscenza, hanno concesso l’autorizzazione all’esposizione mediatica dei dipendenti comunali, causando così una sponda al conduttore determinante per la costruzione del proprio servizio, che ha generato preoccupazione e confusione in merito alla vicenda a Cernusco come in tutta Italia.


Grazie
Claudio Gargantini
Consigliere comunale Persona e Città


p.s. post postumo del primo pomeriggio per chiarimenti:
Telecamere nascoste verso gli assistenti sociali ipotizzanti da qualcuno come modalità di non concessione volontaria dell'intervista e quindi non colpevolizzante. A me sembra proprio il contrario. Un assistente dei servizi sociali  tratta di un caso delicatissimo di allontanamento dalla famiglia di 3 minori e che fà?! Apre la porta all'inviato delle Iene?! Quindi parla con un estraneo (l'inviato) di un fatto secretato (spero) dalla privacy e dalla riservatezza che il caso richiede?!  Un estraneo che sappiamo bene quale mestiere faccia e che immagino si sia presentato alla reception degli uffici di via Tizzoni come inviato delle Iene e non come un passante qualsiasi. Con quale logica  e i buon senso questi assistenti sociali hanno concesso un colloquio con qualcuno che non era ne il giudice ne l'avvocato della famiglia? Perchè se ciò fosse vero e consuetudine fare,  sarebbe come aprire l'armadio della privacy che garantisce la riservatezza dei servizi sociali al primo pirla che passa!?! Spero che il Sindaco stasera dica che così non è altrimenti si che ci sarebbe un grosso problema.

domenica 23 marzo 2014

Gli errori dell'Assessore ai Servizi Sociali Silvia Ghezzi nella comunicazione del caso minori e Iene

Cara Silvia, rispondo con un post al tuo commento sul mio precedente post riguardante Minori, Sindaco e Iene presente anche sulla mia pagina di facebook

Il caso dei minori tolti alla famiglia è balzato alla ribalta nazionale con il primo servizio delle Iene andato in onda il 5 marzo.

Ora, che le Iene usino le informazioni e anche i casi drammatici per fare spettacolo lo riconosci anche tu nel finale del tuo commento,  conclusione uguale alla premessa del mio precedente post.

L'informazione viene così usata per fare spettacolo con relativo audience e conseguente raccolta pubblicitaria.
Con la nascita della tv commerciale nella società consumistica anche i drammi e le informazioni servono purtroppo per fare utili. 

Questa è la croce e la delizia della tv commerciale, e purtroppo spesso anche della tv di stato. 

Proprio per questo mi chiedo e chiedo a te, il motivo per cui hai permesso agli Assistenti Sociali e al Dirigente dell'ufficio, di cui hai la responsabilità politica, di accettare l'intervista delle Iene pur sapendo come vengono montati i servizi?!
E qui c'è il primo problema. 

Non voglio nemmeno pensare che a fronte di un caso  di allontamento di minori, il Dirigente non ti abbia minimamente informato della richiesta di intervista avanzata dalle Iene.
Se cosi fosse, il problema sarebbe ancora più grave, se non gravissimo. 

Cosa signicherebbe questo lo lascio giudicare ad ogni singolo cittadino e alle forze politiche cernuschesi. 

Rilasciata l'intervista con relativa messa in onda, tu quale Assessore ai Servizi Sociali, che ben conosce i mezzi di comunicazione, non puoi, a mio parere, permetterti  "mediaticamente" di sparire nel nulla e di lavorare come se la mano destra non deve sapere cosa fa la sinistra. 

Hai fatto bene invece, dopo che il caso è balzato alle cronache nazionali, a non andare in onda, se mai ti avessero richiesto l'intervista ,ma  mi chiedo e ti chiedo, come fa un Assessore che come te usa quotidianamento siti e social network a non trovare un modo e uno strumento per farsi pubblicamente sentire su una questione che tocca direttamente il proprio Assessorato?!

Con la responsabilità politica che hai non puoi affermare "il mio  compito non è di fare dichiarazioni pubbliche".

Quale Assessore ai Servizi Sociali hai il diritto e il  dovere di fare dichiarazioni pubbliche.
Sono piuttosto, le dichiarazioni da farsi e quale strumento utilizzare che sono da scegliere, non se essere pubblicamente presenti o no.

Da qui il mio giudizio, che confermo, di silenzio tombale. 

Dopodichè, sappiamo che il Sindaco, con un atteggiamento più di presunzione che di ingenuità, ha ulteriormente aggravato la percezione dei cernuschesi e dell'italia intera verso la questione dell'allontanamento dei minori dalla propria famiglia. 


Termino ricordando che l'unico antidoto esistente, per chi voglia  "cavalcare" la celebrità di una telecamera, è concedere l'intervista installando a sua volta  una propria telecamera per riprendere l'intera intervista, mettendosi così al riparo da tagli e montaggi "ingannevoli" e spingendo cosi l'intervistatore a un servizio quanto più veritiero possibile che forse, a questo punto,  non andrebbe mai in onda. 


Claudio



giovedì 20 marzo 2014

Minori, Sindaco e Iene.

Mercoledì 18 marzo  abbiamo visto il Sindaco di Cernusco sul naviglio Eugenio Comincini intervistato dalle Iene
Fosse anche che le informazioni delle Iene servano per fare "spettacolo" e quindi montate ad arte, con il servizio visto si fa ancora più inquietante il dramma di questa famiglia e sorgono dubbi sull'azione di allontanamento che, per quanto lecita o no, lascia l'amaro in bocca e tanta rabbia per chi pensa che la realtà prima da salvaguardare e da sostenere, se non ci sono abusi o violenze, è il rapporto genitori e figli.
Non entro nel merito del lavoro degli Assistenti Sociali e del Dirigente Molgora che dovrà essere giudicato da chi preposto. 
Ritengo che essersi prestati alle telecamere per una questione così delicata abbia più che chiarito fatto ancora più confusione sulla triste vicenda. 

La voglia di protagonismo mediatico del Sindaco con il suo intervento “riparatore” ha ulteriormente aggravato la percezione dei nostri concittadini e dell’Italia intera sulla bontà delle scelte effettuate in merito all’allontanamento dei minori. 
Come desta stupore e  preoccupazione il silenzio tombale dell'Assessore ai Servizi Sociali Silvia Ghezzi.

Non possiamo che augurarci e augurare alla famiglia che tutto si risolva  nel migliore dei modi salvaguardando l’interesse dei minori e creando le condizioni perché vengano rimosse le cause che hanno portato alla separazione dei bambini dai propri genitori.

Claudio Gargantini

Consigliere comunale Persona e Città

martedì 18 marzo 2014

I cani cernuschesi tra divieti e sanzioni

Cernusco sul naviglio è un paese in cui il cane è di casa.

Ma se lo è nelle private abitazioni sorge il sospetto che non lo sia nei luoghi pubblici e nella cultura cittadina. 

E' di questi giorni l'installazione della cartellonistica con il divieto d'ingresso in tutti i giardini delle scuole pubbliche, impedendo a chi ha cane di poter accompagnare i figli a scuola senza dimenticare a casa il proprio animale.  

Divieto d'ingresso anche nello spazio esterno del Municipio  e della biblioteca come in parecchi parchi cittadini. 

I divieti si sa, oscillano tra la paura e il rispetto. 

In questo caso il divieto si sposa con il luogo comune secondo il quale i padroni dei cani sono incapaci di gestire i propri animali nei confronti degli altri e soprattutto non  attenti nella raccolta delle deiezioni canine e irrispettosi del civile convivere.

Sappiamo bene che a fronte di persone che si comportano correttamente ve ne siano purtroppo altre che non rispettano le regole del vivere comune.
Questo però non deve penalizzare i primi ma deve stimolare la politica e la comunità a migliorare i secondi. 

Penso che la sfida sia tutta educativa e che grazie all'ufficio Diritti degli animali e alla Polizia Municipale si possa passare da un azione di prevenzione educativa a una corretta azione repressiva e sanzionatoria nei confronti di coloro che utilizzano il suolo comunale quasi fosse il bagno di casa propria.

Fa specie sapere dal Comandate della Polizia Municipale che, nonostante ogni giorno le deiezioni canine siano sotto gli occhi e le scarpe di tutti ,  non sia stata comminata nessuna sanzione (dati dal 2011 ma immagino cosi anche prima) ad uno solo dei tanti padroni che beatamente si dimenticano di raccogliere gli escrementi del proprio animale. 



Sanzioni facilmente comminabili dato che i luoghi e gli orari delle passeggiate canine sono facilmente individuabili grazie alle abitudini di animali e padroni.



L'azione di comunicazione educativa su come comportarsi nella gestione in pubblico del proprio animale, attraverso il sito, la newsletter e il giornalino comunale  a cui aggiungerei  manifesti affissi per la città, avrebbe di suo un' azione benefica , pubblicizzando un messaggio chiaro e forte e mettendo  in serio imbarazzo chi da quel momento continuasse in un atteggiamento palesemente maleducato. 

A seguire arriverebbero le giuste sanzioni che potrebbero servire per finanziare  iniziative verso gli animali. 

Spero che il Sindaco possa fare propria questa piccola battaglia di civiltà dando mandato al Comandante della Polizia Municipale e  all'ufficio comunale Diritti degli Animali di mettere in moto le azioni necessarie atte a garantire  a Cernusco un suolo sempre più pulito e civile e di permettere agli animali di entrare nei parchi e nei giardini. 




domenica 2 marzo 2014

Sotto la lente d'ingrandimento

Piccole attenzioni sotto la lente d'ingrandimento della lista civica Persona e Città in questi giorni.
Eccole!

L'appplicazione della legge 194 e il patrocinio negato

Lunedì 4 marzo si svolgerà presso la Biblioteca Civica di Cernusco sul naviglio un incontro dal titolo Donne e autodeterminazione. C’è davvero libertà di scelta oggi?”,  relatrice la ginecologa, dott.ssa Daniela FANTINI. 

Due le questioni alla ribalta. 

La più importante è il tema, sempre attualissimo, che verrà discusso e dibattuto sull'applicazione della legge 194

In particolare si parlerà di maternità e paternità responsabili e dell' interruzione volontaria di gravidanza, dell' applicazione della legge 194, dei problemi derivanti dall’obiezione di coscienza dei medici,oltre alle difficoltà di chi un figlio lo vuole: crisi economica, mancanza di strutture per l’infanzia, sostegno economico inadeguato, il ruolo dei Consultori pubblici.

Insomma tutto ciò che ruota intorno alla 194 e al "dramma" della vita. 

L'incontro merita di suo il plauso alle organizzatrici ed è importante non solo per i temi che toccano la vita delle persone  ma anche per il suo impatto sul progresso della società civile. 

Il secondo tema venuto alla ribalta in questi giorni è la negazione da parte del Sindaco di Cernusco sul naviglio Eugenio Comincini del Patrocinio. 

Ora l'importanza di un incontro viene sottolineato dal tema trattato e dal valore  delle relatrici e dei relatori. Quindi l'incontro vale di suo.

Ma il patrocinio non interessa tanto chi lo chiede, è utile al Sindaco, in qualità di primo cittadino, per sottolineare come, ( vedi Regolamento per la concessione del Patrocinio) quel tema trattato sia importante per la comunità e che quindi merita particolare attenzione e valorizzazione.


Infatti se prendiamo il Regolamento per la concessione dei Patrocini, all'articolo 2 , è sottolineato che :  " Il Patrocinio rappresenta un riconoscimento simbolico ed una forma di valorizzazione da parte del Comune di iniziative ritenute particolarmente meritevoli. 
Il Patrocinio può essere concesso ad una persona fisica o ad un’organizzazione no profit per iniziative che rivestano particolare importanza per la Città sotto il profilo civile, sociale, culturale, educativo, sportivo, per la tutela della salute e dell’ambiente, per la promozione della solidarietà, per la valorizzazione del tempo libero, dello sviluppo economico, e per il patrimonio artistico e culturale della città."

Beh,  se l'applicazione della legge 194 con tutto ciò che le gira intorno non è un tema importante sotto il profilo civile, sociale, culturale, educativo, oltre che di tutela della salute, mi chiedo allora quale debba essere un tema importante per una comunità?!

Basterebbe questo per rilevare che il Sindaco ha preso fischi per fiaschi. 

Il problema è ancora più serio se leggiamo le dichiarazioni del Sindaco sulla stampa locale di Venerdi 28 febbraio.
"Ho letto attentamente il tema della serata e i temi che verranno trattati, ho ritenuto che il taglio politico fosse troppo evidente. Con tutto il rispetto per il loro impegno, il patrocinio è uno strumento importante e delicato e non deve assumere una connotazione politica"

Quindi a detta del Sindaco il tema dell'applicazione della 194 non è un problema di tutela della salute,  culturale ed educativo; oltre che   di verifica dell' applicazione di una legge dello stato, ma è un problema politico. 


Le dichiarazioni rilasciate denotano invece la scarsa attenzione del Sindaco per quali siano i veri problemi delle donne e delle persone della sua comunità.
Mi sembra che l'unica cosa che ci sia di politico in tutto questo sia la sua lettura, strumentale ed ideologica. Questa si, politica. 


Con la negazione del Patrocinio, il Sindaco ha dimostrato di far prevalere le proprie convinzioni personali e politiche sull'attenzione alla vita dei propri concittadini, negando evidenza istituzionale a un tema importante e toccante come quello proposto nell'incontro citato. 


Ecco la locandina dell'incontro