Persona
e Città sulla questione Carosello e abbattimento Parco degli Aironi
Questa sera ci troviamo in questo estivo consiglio comunale per
comprendere le ragioni della
maggioranza nell’assecondare la richiesta della proprietà del Carosello
di poter ampliare la propria superfice di 31.000 mq di cui 9.000 mq su Cernusco
all’interno del Parco degli Aironi. Come bene sapete e avete visto nelle foto e
nel plastico, se il progetto di
ampliamento dovesse passare a nord del lago si ergerebbero le mura del nuovo
Centro Commerciale rovinando per sempre quel luogo naturale e incontaminato.
Ma
oltre a questo ci troviamo qui per difendere le ragioni del parco nel voler
esistere nella sua integrità.
Dopodiché con l’anima costruttiva che ci ha sempre
contraddistinto verificheremo se i vantaggi segnalati nell’atto di indirizzo
non possano essere ottenuti in altro modo partendo dalla salvaguardia del
parco.
Il
mio intervento consisterà in alcune considerazioni alternate a domande a cui
chiedo a Sindaco e Assessore di rispondere di seguito.
Per
prima cosa ringrazio il Sindaco Comincini e il vice Sindaco Marchetti nonché Assessore
al Territorio per aver portato, con la richiesta di Eurocommercial, l’attenzione per il
Parco degli Aironi.
Sono
sicuro che la stragrande maggioranza dei nostri concittadini, non lo conoscono,
ma che da oggi apprezzeranno ancor di
più il Parco degli Aironi.
È
con una certa emozione che mi accingo a difendere un parco contro gli attacchi
di Vivere Cernusco nel passato notoriamente difensore del verde e del
territorio.
Anche
perché stasera proponete come Vivere Cernusco
una mozione sulla creazione di un bio-distretto
della Martesana che contempla
promozione dei prodotti e difesa del territorio. Diciamo Vivere Cernusco
come Dr. Jekyll and
Mr. Hyde
Avremmo
preferito che l’attenzione al Parco fosse dovuta al suo inserimento nel Plis e
nelle opere di intervento che i 5 comuni devono compiere in futuro per
qualificarlo ma cosi non è stato.
Per prima cosa siamo dispiaciuti per il tempismo con il quale il Sindaco ha portato in piena estate questo atto di indirizzo,
atto che meritava l’attenzione e
l’interesse dell’intera città e quindi una discussione partecipata in un altro
periodo dell’anno. Si poteva costruire una riflessione a partire dal prossimo
settembre fatta di incontri e di confronti. Penso che sarebbe stata utile anche
alla maggioranza. Di questo siamo dispiaciuti.
A memoria ricordo le critiche di Comincini e Marchetti consiglieri di opposizione quando
Cassamagnaghi portava in estate punti
delicati in consiglio comunale .
Tendenzialmente in estate si portano in consiglio
punti di cui non si vuole esposizione mediatica e di interesse, ma dico io, si portano anche i punti di cui non si è
convinti .
E comunque la richiesta della proprietà porta la data del 30 maggio. Penso che
Eurocommercial non si sarebbe dispiaciuta se la nostra discussione e decisione
fosse avvenuta in autunno.
Certo sarebbe stato utile un incontro preventivo
al Parco di tutti i consiglieri comunali e cittadini interessati, più che nelle
sedi dei partiti, proprio per
comprendere cosa accadrà se l’atto dovesse trovare stasera la sua approvazione
al bosco del laghetto. ( ecco perché ho chiesto di proiettare il video fatto in
questi giorni da Sergio Pozzi, che
ringrazio. )
·
Chiedo per quale motivo
questa fretta per una scelta così importante e perché la scelta di fine luglio
per il passaggio in consiglio ?
LE RAGIONI DELLA PROPRIETà
Per prima cosa si vorrebbe capire a quanto
ammonta l’investimento di ampliamento?!
Le
motivazioni sostenute dalla proprietà per la richiesta si possono così
sintetizzare:
·
La
prossima realizzazione del nuovo centro commerciale di Segrate (175 mila di
SLP, il più grande d’Italia, 1.3 miliardi di investimento, 300 negozi di grandi
firme) con apertura prevista fra 2017 e 2018
·
ASSURDO.
IL CENTRO LA FAYETTE è un centro di grandi firme con vicino un
aeroporto e la nuova viabilità conseguente alla Brebemi più uscita tangenziale est. La battaglia è persa
in partenza.
Ma penso di poter dire che il centro La Fayette farà
concorrenza più che al Carosello di Carugate a via Monte Napoleone
Inoltre se cosi fosse cosa dovrebbero fare
l’Auchan di Vimodrone, l’Acquario di Vignate, la Galleria Borromea di
Peschiera?! Chiudere o ampliarsi a loro volta?!
·
La
concorrenza da fronteggiare;
ASSURDO.
Sono i nostri commercianti locali a doversi preoccupare della concorrenza che
aumenterebbe proprio grazie all’ampliamento del Carosello costruito con i voti
di questa maggioranza.
·
La
Regione Lombardia ha sospeso la realizzazione di nuovi centri commerciali, eccetto quello di Segrate poiché già
autorizzato, consentendo il consolidamento dei centri commerciali esistenti per
evitare rischi occupazionali e urbanistici;
PROPRIO
PER QUESTO non si deve più andare nella direzione dei
centri commerciali
·
La
prospettiva di sviluppo con nuovi posti di lavoro;
questo si può creare sdogando le aree dismesse e
abbattendo il digital divide per costruire
la Cernusco smart city.
I VANTAGGI NELL’ATTO DI
INDIRIZZO
Ora
andiamo a valutare i vantaggi per la nostra città che sono presenti nell’atto
di indirizzo.
La cessione dell’area valutata in 3.500.000 non sarebbe però spendibile con il
patto di stabilità. Quindi?! Di cosa parliamo?!
I posti di lavoro, nell’atto
si parla di “creazione di circa 250 nuovi posti lavoro e la salvaguardia dei 1.100”
ma quanti saranno per i nostri concittadini non si dice.
Come
non si sa quali e quanti siano gli interventi a favore del commercio locale
Insomma
tanti bei propositi in cambio di una cessione troppo importante e strategica.
Diminuzione del traffico 10 % scritti ma non documentati
La
stessa IMU sul commerciale
può essere cercata in ben altro modo.
Insomma
un atto di indirizzo troppo lacunoso per quelli che devono essere i vantaggi per la nostra città a
scapito di una privazione come quella del Parco.
Per
terminare poi con i citati benefici ambientali e paesaggistici che
insieme a quelli economici noi affermiamo possono essere recuperati in
altro modo salvaguardando per prima cosa l’integrità del Parco, per esempio
recuperando le aree dismesse e nocive all’ambiente.
Tra
i vantaggi si parla di una compensazione
ambientale determinata in 4 mq di verde per ogni mq di SPL commerciale
edificato
Qui
dobbiamo rilevare una grossa anomalia e scorrettezza in quanto sul sito
di Vivere Cernusco, partito del vice Sindaco e Assessore Marchetti, si
definiscono già le aree di scambio con quelle confinati tra il parco dei
Germani e Ronco, mentre le stesse aree non vengono nemmeno citate
nell’atto di indirizzo discusso nelle commissioni consiliari in cui è stata
presentata la proposta.
·
Di chi sono queste
aree?!
·
E per quale motivo Vivere
Cernusco le definisce prima ancora di discuterle in consiglio?!come mai
questa fretta?!
NO AI CENTRI COMMERCIALI
Il
no ai centri commerciali arriva per prima cosa da questa amministrazione sin
dal primo mandato del 2007 e dalla sua storia oltre che attraverso i 30 anni di storia di Vivere
Cernusco anima verde della maggioranza.
Ora
vorremmo capire cos’è successo a Sinistra per Cernusco e Vivere Cernusco, per questo cambiamento sulla tutela e difesa
del territorio, spesso fatte proprie anche dal Sindaco.
Ricordiamo
uno degli ultimi atti in tal senso a Ronco dove per evitare la “ conurbazione”
con costruzione di capannoni in direzione Bussero ( dove si voleva si creare
lavoro) questa amministrazione non ha
esitato a dare in cambio 12.000 mq nel centro della frazione per compensare l’area
pur se destinata da PGT a Servizi.
Ma
un fatto più di tutti racconta questa avversità ai centri commerciali di questa
maggioranza.
Nel
2005 circa, quando l’attuale maggioranza era all’opposizione durante
l’amministrazione Cassamagnaghi furono proprio
Marchetti con Vivere Cernusco insieme
a Comincini a contribuire in maniera
decisiva a bloccare, di concerto con la Provincia un PII che
prevedeva un Centro Commerciale tra Cernusco e Carugate in zona Via Guido Rossa
nonostante gli standard di qualità previsti
avrebbero portato nelle casse comunali 6.500.000 circa di euro utili per
fare il polo scolastico.
Oggi
secondo l’atto di indirizzo ne arriverebbero solo 3.500.000 che per di più non
potrebbero venire spesi come da patto di stabilità.
Insomma
non ce lo vedo Marchetti consigliere di
opposizione a votare a favore di un ampliamento proposto da Cassamagnaghi sul
Parco degli Aironi.
·
Come mai Giordano
Marchetti che con Eugenio Comincini aveva lottato, intervenendo fortemente in Provincia per bocciare il PII che prevedeva l’insediamento di un centro
commerciale, quando erano consiglieri di minoranza durante l’Amministrazione
Cassamagnaghi negli anni 2002-2007, ora si presta ad ampliarne un altro,
per di più in un bosco verde inserito in un Parco?!
·
A cosa dobbiamo questa
conversione verso i centri commerciali, ritenuti “spersonalizzanti e poco
propensi a favorire lo sviluppo di dinamiche di miglioramento del tessuto
sociale” (come da sito di Vivere Cernusco)
?
·
Si ricorda Marchetti la
parola CONURBAZIONE spesso usata per le battaglie a difesa del territorio. Può
spiegarci se è cambiato il significato del termine o il suo approccio al
termine stesso?!
AREA INTERESSATA- IL VERDE QUALE
VALORE DI RIFERIMENTO
Nel
dicembre scorso Kuda intervistò l’ Assessore Marchetti sul sito di Vivere
Cernusco il quale affermava in ben 16 minuti di intervista, che l’area
interessata all’ampliamento era a ovest
del parcheggio del centro commerciale confinante con la tangenziale, ad oggi a
destinazione agricola, e che su quell’area doveva essere la Regione
a farsi capofila per un accordo di programma dopo aver definito i nuovi
indirizzi per le grandi strutture di vendita
Di
quello che viene definito francobollo se ne parla da lungo tempo.
Mai
si era arrivato nemmeno ad ipotizzare il Parco degli Aironi come area
interessata.
Quindi
il Parco degli Aironi non esisteva nei progetti del Carosello
solo fino a pochi mesi fà, figuriamoci in quelli dell'Amministrazione.
il
Parco degli Aironi è ricco di biodiversità e unico nel suo genere per il
territorio della Martesana e merita non solo di essere preservato ma
ulteriormente ampliato e reso fruibile con collegamenti dal centro di Cernusco
verso nord senza dovere percorrere necessariamente la strada provinciale
121 per Carugate
·
Quali motivazioni sono cambiate dal
dicembre del 2013 per cambiare l’area di ampliamento e perché?!
·
Cos’ ha portato Marchetti in pochi mesi ad accettare
e far propria una proposta di tutt’altra portata?!
·
Per quale motivo il
Parco degli Aironi non era stato inserito nell’ampliamento del PLIS con relativi interventi a salvaguardia
e sviluppo del Parco?!
Parliamo ora degli SVANTAGGI
che deriverebbero dall’accettazione di questo atto di indirizzo.
·
Il
primo e più grave è la perdita
dell’integrità del Parco degli Aironi che verrebbe definitivamente
compromesso con l’erezione del muro del nuovo ampliamento fin sulle rive della
parte nord del laghetto.
·
Il
minor spazio dello spazio verde tra i comuni di
Cernusco e Carugate creando una contiguità
·
Lo smog. Il centro commerciale ampliato attirerebbe un maggior numero
di clienti che aumenterebbe lo smog anche nella nostra città
·
Una
minore attenzione verso il tessuto
commerciale locale che subirebbe, complice il mega centro commerciale
che dal 2017 sorgerà a Segrate, una flessione dall’attenzione data alla grande distribuzione
da questa maggioranza.
·
Il
rinnegamento di tutti i proclami
in difesa del verde di Vivere Cernusco e
Sinistra per Cernusco, che hanno garantito a Cernusco una cintura a garanzia della
propria unicità.
·
Cito
il Sito Benecomune : Cernusco sul Naviglio ha un indice di consumo del suolo, vale dire un
rapporto percentuale tra la superficie urbanizzata (S.U.) e la superficie
territoriale complessiva del comune (S.C.). fra i più elevati della provincia
di Milano: dati 31.12.2012
·
Pe
ultimo è assurdo e senza logica cercare i vantaggi riportati nell’atto di
indirizzo in scambio di aree verdi quando gli stessi possono e devono essere
ricercati attraverso le aree
dismesse che avrebbero il pregio anche di bonificare intere aree malsane
del nostro territorio.
Da
segnalare anche i pareri negativi
dell’Associazione commercianti , e non co cosa ne pensi Legambiente dello scempio previsto del Parco
per far posto a un centro commerciale?! , ma penso di poterlo dire, di parecchi
cittadini che nonostante il periodo vacanziero hanno fatto sapere, anche
attraverso i social network di essere scandalizzati dalla scelta che questa
maggioranza portata stasera in consiglio, aggravata dal fatto che la stessa è
sostenuta da due baluardi della difesa del verde pubblico come Sinistra per
Cernusco ma soprattutto Vivere Cernusco.
Proposte
Se l’obiettivo della cessione del parco degli
Aironi è quello di portare a casa i vantaggi espressi nell’atto di indirizzo invito
tutti, a partire dall’Amministrazione, a
pensare come recuperare tali vantaggi in altro modo
Ecco che il
recupero di un area importante come l’area
Garzanti, 24.000 mq, potrebbe dare alla città un triplice obiettivo, economico,
sociale e ambientale.
Economico attraverso gli oneri di urbanizzazione
e l’Imu commerciale derivata
Sociale attraverso i posti di lavoro che
verrebbero creati
Ambientale attraverso il recupero di un area
dismessa da bonificare e allo scambio di aree potenzialmente nel Cannocchiale
di Villa Alari di proprietà della Constantes.
Tutto
questo avverrebbe preservando l’integrità del Parco degli Aironi e senza essere compici dell’espansione del
Centro Commerciale il Carosello.
Purtroppo
questa Amministrazione ha sempre avversato il recupero di quell’area.
Basterebbe
ampliare nel piano del commercio definito nel 2013 la superfice massima di area
commerciale prevista in via Mazzini.
Dai
800 mq previsti oggi ai 2.500 mq come previsto in altre zone della città e come
richiesto dalla proprietà in un osservazione al piano del commercio a sua volta
respinta.
Una
superfice maggiore di vendita darebbe maggiori opportunità alla Constantes di trovare uno o più acquirenti,
com’ è capitato invece all’area ex Rapisarda di 46.000 mq che è stata acquisita
da un importante società cinese la cui proposta prevede la realizzazione di
interventi per fasi al fine di ristrutturare gli edifici da adibire a funzioni
di commercio all’ingrosso, attività di somministrazione alimenti e bevande,
attività ricettive, ecc. Insomma una piccola China Town alle porte della città
Ma
se come detto nella delibera di giunta Nr 70 del 18 -03- 2014 che ha
accompagnato questo accordo, la dismissione di aree non residenziali
costituisce un fenomeno di grave pregiudizio territoriale, sociale ed economico-occupazionale
per cui, come già affermato nel documento di Piano del PGT, il recupero degli
immobili non più occupati da attività
produttive costituisce uno degli obiettivi principali della pianificazione del
territorio comunale , anche per limitare il consumo di suolo non edificato nonché
per evitare pericolo di degrado ambientale ed urbanistico della città
Ricordiamo
che l’area Garzanti di proprietà della Constantes ha contribuito a salvare la
nostra banca di Credito Cooperativo commissariata, 10.000.000 di euro per Garzati + 10.000.000 per un Albergo in Liguria
rilevati dall’ Istituto di credito, il cui intervento ha
evitato il fallimento o la fusione con altre BCC.
Proprio
per tutti questi motivi chiediamo di
intervenire sull’area Garzanti preservando il Parco degli Aironi dalla
cementificazione.
CONCLUSIONI
di voto
Partendo da presupposto che il verde è da tutelare vorrei
direi, che la vendita non si gioca più con l’ammasso
delle offerte tipiche dei centri commerciali bensì sulla cura del cliente
caratteristica tipica dei negozi di quartiere
e di città
Assecondare la richiesta del Carosello sarebbe assecondare
uno sfrenato stile di vita consumistico, errato e non più sostenibile in questi tempi.
Ecco perché per prima cosa occorre salvare e promuovere il
Parco degli Aironi e di conseguenza, ringraziare , ma bocciare per la proposta della società Eurocommercial.
Perdere parte del Parco degli Aironi per
qualche negozio in più, in un già enorme centro commerciale, non ne vale
la pena ne oggi ne mai
Con il Parco degli Aironi poi perdiamo anche il
terreno agricolo a ovest del parcheggio del Carosello destinati a svincoli
stradali.
Oltre il danno la beffa.
Sindaco l’atto di indirizzo dice al punto 2 di
approvare l’atto di indirizzo in merito alla richiesta avanzata da Eurocommercial……e
in questa richiesta c’è l’abbattimento e la
cementificazione del parco
Ecco perchè voteremo no
Votiamo NO! perché diciamo SI alla salvaguardia
della sua integrità e alla promozione del parco degli aironi e SI alla ricerca dei vantaggi lavorativi ed
economici sulle aree dismesse
Quindi diciamo NO! perché un parco naturale
non si svende a nessuno. Meno che mai a un centro commerciale-
NO! perché, proprio perché riconosciamo le cose
buone sul verde fatte prima dalla tua Amministrazione, diciamo NO perchè oltre
che non convincenti non siete convinti nemmeno voi e questa scelta non può essere una scommessa di cui pentirsi nel tempo.
Ma sono tanti ancora i si e i no che si possono e si
potranno dire perché comunque andrà la votazione di questa sera, nonostante lo
scempio che la maggioranza vorrà fargli,
il parco degli aironi vivrà a partire da tutte le azioni che i cittadini
di Cernusco e Carugate metteranno in atto per preservare le aree verdi ed
evitare lo scempio con tutti gli svantaggi conseguenti aun ampliamento del Centro Commerciale
Claudio
Gargantini
Capogruppo lista civica
Persona e Città
p.s. dalle Proposte in poi ho dovuto tagliare qualche frase in consiglio comunale complice le limitazioni intransigenti del "verde" Presidente del consiglio Fabio Colombo