Sabato 9 settembre ore 18.30 festeggiamo il 25° di sacerdozio di don Luca Raimondi presso la chiesa di san Giuseppe Lavoratore (tre torri) a Cernusco sul naviglio.
I miei ricordi, come per Cristina nell'articolo, sono tantissimi e intensi anche se lontani nel tempo ; restano però fervidi nella mia mente e nel mio cuore.
L'ho conosciuto da adolescente, negli anni che segnano un pò la vita e con lui ne ho combinate di tutti i colori. Dai ritiri spirituali ai campeggi, dalle feste dell'oratorio alle feste in piazza sempre in prima fila ad animare e a coinvolgere.
Lui è diventato un prete e io padre. Diciamo che in modo differente siamo un pò tutti e due genitori.
Condividiamo da sempre la passione per le persone anche se forse con idee differenti sul senso della vita e sul suo perché.
Lui fermo sul suo Dio e io che penso che oltre a quel Dio che ho conosciuto ci sia qualcosa in più.
Sono contento che don Luca festeggi questo anniversario perché penso che la vita sia dura con tutti ma soprattutto con i preti come lui, autentici e sinceri, chiamati a un ruolo importante ma difficile in una società consumistica e non più cristiana nella sostanza anche se cattolica nella tradizione.
Tra i tanti pezzi di vita passati insieme, ricordo quando fuori di testa tutti e due, mi calai dal balcone del piano sopra casa mia per entrare dalla finestra del balcone, con lui che mi teneva la corda per non volare giù dal 4 piano.
Mi piace pensare che quelli come me possono permettersi di "osare" ed "esagerare" grazie a quelli che come don Ray tengono le corde a tante persone che altrimenti cadrebbero giù.
Vai prete e fanne ancora tanti di anni di sacerdozio conditi magari da qualche sana follia.
garga
D
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