Gli anni passati insieme dalla gioventù sono qui ad accompagnarmi per il futuro e non serve raccontarli. Li ho stampati nel cuore e nella mente. Chi li ha vissuti e li ha visti, li ha per sempre e noi questi anni li possediamo con le nostre esperienze comuni quale tesoro da custodire, io nel continuo di questa vita terrena e tu dove sei ora.
Insieme abbiamo calcato i campi di calcio, prima io come mister e tu come mio giocatore; poi come compagni di squadra nel mitico GSO Paolo VI che io ho fondato nel lontano 1981 e che poi tu hai gestito in anni più recenti come Presidente fino alla costruzione della palestra da me intuita e da te portata a termine.
E poi i campeggi e le feste delle contrade e dell’oratorio degli anni 70-80 fino a quelle vacanze in giro col sacco a pelo per la Toscana come 5 disperati tra il dormire sulle panchine delle stazioni FS o sulla spiaggia e mangiare e ballare alle Feste dell’ Unità e dell’ Amicizia di quei tempi. Io da poco maggiorenne e tu minorenne affidato a me da tua mamma Luigia.
Poi c’è stata la morte di tuo padre Andrea sotto il cui spirito di sacrificio e servizio sei cresciuto forte e tenace sotto quella tua aria di cordiale calma. “Va pian ad anda’ fort “ ci diceva sempre quando era il mio prode e fiero allenatore in seconda o contemporaneamente tutto fare in oratorio.
E tu piano piano sei diventato da Presidente del nostro GSO Sindaco della nostra città con il moto di “Bella Cernusco” prima e “Generazione Cernusco” poi.
E in politica abbiamo vissuto il nostro incontro-scontro da compagni di partito nella Margherita che ci ha visto vincere le elezioni comunali del 2007 fino ad essere avversari dal 2009 al 2022 quando mi hai rivoluto in squadra con te capace di passare oltre i nostri scontri in consiglio comunale negli interventi che solo noi due capivamo fino in fondo.
Li abbiamo provato l’amore-odio che provano gli amici quando si sentono traditi fino al mio ammettere la durezza con cui ti avevo attaccato e tu a dirmi ok ripartiamo e andiamo avanti. E ora sono ancora qua con te a cercare di portare avanti i tuoi sogni a partire da quel tuo mantra dello Sport vero, leale e per tutti.
Poi siamo arrivati alla fine dei tuoi giorni terreni con quel tumore che ti ha colpito e io sempre a dirti che saresti tornato più forte di prima magari parlando un po' con la “esse” di Jovanotti tra il dirci sul serio le cose da fare per ripartire alla grande e la nostra comune battuta che se andava male ti avremmo intestato il centro sportivo comunale.
Per finire il nostro tempo con le mie visite, prima a casa tua e poi in ospedale, tra le mie chiacchiere e i prolungati silenzi fino ad addormentarci tutti e due, tu sul letto di ospedale e io sulla sedia accanto a te.
Mi commuovo ancora e mi emozione quando la tua mamma ti ha baciato sul letto di ospedale dove Matteo e Anna ti hanno seguito fino all’ultimo respiro.
Tua mamma Luigia che ti ha cresciuto con enormi sacrifici mentre tuo padre si alzava alle 5 del mattino e prendeva il tram sulla padana per andare al lavoro fino alle 8 di sera.
E poi Laura che ti ha voluto conoscere su tua richiesta e con cui abbiamo scambiato qualche visita in ospedale fino a trovarti due sabati fa sul balcone esterno in carrozzina in cui avete parlato dei vostri interessi comuni fino a richiedere a lei che mi regalasse l’abbonamento a Il Post. Cosa che ha fatto regolarmente rispettando un tuo desiderio e che leggerò ogni giorno pensando a te.
E poi dopo la vacanza al mare con i miei due figli sono arrivato da te la domenica e mi è stato chiesto di non salire più a trovarti per lasciarti tranquillo. E’ stata come una pugnalata al cuore che ho accettato in religioso silenzio.
Ed è in questo religioso silenzio che ti ricordo in questi giorni di lutto perché alla tua mancanza fisica io mi sono allenato da tempo; da quando hai avuto la tua ricaduta che prima pensavo frutto di fatica per i tuoi ripresi impegni istituzionali e sportivi in bicicletta ma che poi ho realizzato essere invece l’espressione di un male che ti aveva preso tutto.
E quando ti incontravo in questo ultimi tempi io sapevo già che era giunta alla fine la nostra comune esperienza terrena.
Avrei voluto parlare di questo con te. Di questa dura realtà che è la vita.
Bella come solo tu hai saputo vivere e drammatica come lo è nel momento della separazione fisica.
E’ andata come è andata.
Ciao Zac. Prima o poi ci si rivede.
16 commenti:
Bellissime parole Claudio,belle e vere...mi hai fatto commuovere,ma nello stesso tempo ho ricordato con un sorriso la vacanza in Toscana...Ermanno rimarrà nei cuori di tutti noi..le persone come lui non si possono dimenticare! Anna un un'abbraccio ❤
Bellissimo ricordo Claudio … davvero. ❤️
Ti abbraccio Garga....Paolo Bernasconi
Leggo questa lettera, piena di dolore e amore, con lacrime che non si fermano
…un grande abbraccio Claudio. Ornella e Alessandro
Ciao Garga,mi sono commossa nel leggere le tue parole e la vita che hai trascorso con Lui.Ti mancherà tantissimo ma ricorda che Lui ti sarà sempre vicino.coraggio,un grosso abbraccio. Ciao Cesarina
Belle parole Claudio sinonimo della vostra lunga Amicizia !!!
Caro Garga grazie per aver condiviso queste parole. Ermanno resterà per sempre nelle nostre vite con tutto ciò che ha donato a ciascuno e di cui faremo tesoro
Impossibile trattenere le lacrime .. una abbraccio forte a te ♥️
Impossibile trattenere le lacrime, un abbraccio forte ♥️
Ciao Garga ,parole commoventi,eravate fatti l uno per l altro,penso che Ermanno sia entrato nel cuore di tutti i cernuschesi e non solo,di chi fortunatamente lo ha conosciuto,una persona con un cuore grande un umanità assoluta ,sempre disponibile ,uno che amava veramente la sua città,mi fermo qui...grazie ERMANNO
♥️
Caro Claudio, parole commoventi che fanno riflettere sul vero senso della parola Amicizia Fraterna.
Scrivere di getto, viene fuori il meglio di noi.
Non so se è stato piu fortunato lui ad avere affianco uno come te o tu ad avere uno come lui
Spero che tu riesca a continuare a migliorare le attività sportive come voleva Ermanno un abbraccio
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