sabato 12 dicembre 2009

Libertà e partecipazione

La libertà ha bisogno della nostra conoscenza, consapevolezza e responsabilità.
...e perchè no?!? anche della nostra partecipazione.

giovedì 10 dicembre 2009

Per un centro sportivo funzionale e moderno occorre fermare il progetto di rifacimento del vecchio stadio comunale.

Da quando è partito l’interesse di quest’ Amministrazione verso lo sport con il percorso di Consulta in progress, si è sottolineato come il Centro Sportivo di via Buonarroti dovesse essere ristrutturato garantendo oltre che gli spazi sportivi anche quelli aggregativi.


Il Sindaco più volte lo ha ricordato in tutti i suoi interventi riguardante l’argomento in questione.
Mentre il progetto della nuova piscina và in questa direzione, il progetto di rifacimento della tribuna va invece nella direzione opposta.

Il progetto prevede 1 tribuna scoperta di soli 450 posti circa, 6 spogliatoi per atleti e 4 per arbitri per un costo di circa 1 milione 400 mila euro.
Rilevata la buona volontà di mettere mano a una struttura lasciata andare da parecchi anni in disfacimento non si può non rilevare come la stessa, non solo non abbia in previsione quegli spazi aggregativi che possano ulteriormente vitalizzare il centro, ma non abbiano nemmeno gli standard tali da garantire il normale svolgimento delle attività sportive.
6 soli spogliatoi per le attività che gravano su quella struttura (calcio, calcetto, tennis, baseball e rugby) sono insufficienti a garantire il normale svolgimento di partite in contemporanea e in successione.
Per non dire dell’ennesima tribuna scoperta che sarebbe realizzata sul nostro territorio.
Questa soluzione inoltre blocca definitivamente l’ipotesi di un ritorno del calcio nello stadio che lo ha visto protagonista nel passato.

Da quando ho conosciuto il progetto, più di un anno fà, ho manifestato al Sindaco e agli Assessori allo Sport e ai Lavori Pubblici le mie perplessità sul progetto e la mia contrarietà alla sua realizzazione.
Chiedo alla città, al mondo sportivo e alla Consulta di fare una seria e accurata riflessione sullo sviluppo del Centro Sportivo di via Buonarroti e su questo progetto in particolare.

Voglio rilanciare l’appello a fermare questo progetto che comprometterebbe definitivamente lo sviluppo del Centro Sportivo di Via Buonarroti e a ripensare insieme il centro nei suoi spazi e nel suo sviluppo.

Questo luogo può diventare quello spazio aggregativo che tanto manca alla città e ai nostri giovani.
Non sprechiamo quest’occasione.

Disponibile per ogni chiarimento in proposito.
Claudio Gargantini
Consigliere comunale del Partito Democratico.

mercoledì 9 dicembre 2009

Artigianato in fiera

La fiera è senz'altro interessante.
Ma la frase di persentazione "Protagoniste la qualità e la bellezza del lavoro dell'uomo: le storie, i prodotti, le musiche e i sapori" è vecchia e inconsciamente offensiva.
La donna non lavora per l'artigiano in fiera.

lunedì 7 dicembre 2009

Testamento biologico

Non dimentichiamoci che c'è sempre qualcuno che sta definendo come toglierci la libertà nel momento della nostra impossibilità ad esprimerci.
Nel frattempo segnalo questa iniziativa della Chiesa Valdese di Milano per depositare il proprio testamento biologico.
Dopo i comuni di Genova, Firenze, Lecco, Pisa, Vicenza e decine di altri centri più piccoli, anche Bologna ha approvato l’istituzione del registro delle dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari.
Dopo aver approvato il Registro delle unioni civili, Cernusco merita un altro atto di civiltà.

Il futuro è Internet e tv


Leggo oggi su Repubblica una interessante intervista di Manuel Castells, sociologo iberico massimo esperto mondiale della Rete.
Riporto qua una precendente intervista in cui la "novità" della rete viene prefigurata come la fine dell'era Berlusconi.
La rete permette non solo l'autocomunicazione di massa ma inserirà al suo interno anche quella uni-direzionale della tv.
Inoltre grazie alla rete saremo in always-on, ossia sempre connessi, una facoltà che in parte oggi possediamo attraverso i telefoni mobili; una pratica sociale che ha cambiato il nostro modo di vivere con l’altro.
Per connettività ubiqua l’iberico intende quella facoltà di essere sempre collegati alla rete, che sia internet, il web, o qualsiasi altra forma di rete, in ogni luogo e in qualsiasi tempo.


Proprio per questo il sig. B è interessato alla rete Telecom. Vi ricordate quando Prodi si interessò attraverso Rovati a Telecom che casino scoppio?
Ora che Berlusconi, premier e proprietario delle reti mediaset, sta intervenendo negli affari di un azienda privata nessuno che si scandalizzi.
Con la larga banda Silvio chiuderebbe il cerchio della comunicazione.
A quella uni-direzionale aggiungerebbe la rete su cui viaggia quella di massa.
I maligni dicono che l'acquisizione dela rete sarà la contropartita per togliersi dalle palle.
Io penso invece che prenderà la rete Telecom per continuare a rimanere tra le palle. Ancora una volta le mie palle girano ancor più forti pensando alle mancanze del centro sinistra quando al governo per ben 5 anni dal 1996 al 2001 non ha fatto ciò che doveva in materia di conflitto di interessi.
Ma si sa dopo Prodi venne D'Alema che di Berlusconi è la sponda a sinistra.
E oggi con Bersani-D'Alema alla segreteria del PD cosa vogliamo costruire di credibile per il paese?
Bah!

Benvenuta attività motoria alle elementari, ma a Cernusco si potrebbe fare di più!



Era ora che partisse qualcosa di professionale per l'attività motoria dalle scuole elementari.Il progetto del Coni accolto dal Ministero è un buon segnale anche se un ora è pochissima e se un attenta analisi della crescita dei bambini farebbe impostare il progetto dalla materna.
Attraverso la conoscenza e il movimento del proprio corpo cresce la propria autostima e la conoscenza di sè.
L'attività motoria serve a questo.
La scelta di uno sport specifico viene dopo. Vediamo continuamente come sport scelti dai ragazzi e dalle famiglie non siano i più rispondenti alle esigenze dei ragazzi e delle ragazze. Tutto questo porta spesso all'abbandono dello sport.
Inoltre un progetto di attività motoria fin dai tre anni può contribuire ad aiutare lo sviluppo delle persone disabili.
Meglio ci si conosce e si impara a muoversi, con più facilità si potrà scegliere uno sport adeguato alla propria crescita.
Ecco perchè per insegnare ginnastica occorrono professionisti che vadano al di là della buona volontà delle maestre.
( qui purtroppo la satira della Littizzetto di ieri sera su rai3 purtroppo ha fatto flop. Prendendo in giro la Gelmini ricorda che la ginnastica c'è già nelle scuole elementare, ed è vero, e che la insegnava anchelei quando faceva la maestra. Bene, ma con quale competenze e professionalità? Il buon senso purtroppo non basta.)
In Italia c'è una cultura dello sport molto commerciale che mette dietro le quinte quello reale di benessere della persona.
A Cernusco grazie alla Facoltà di Scienze Motorie si potrebbe far partire un progetto di attività motoria che inizi fin dalla materna, come quello che negli anni 80 Adolfo Rotta fece atraverso la allora commissione sport con esperti professonisti.
Questo è un esempio di attività e competenze tipica della Consulta dello Sport, ma purtroppo un "conflitto di interessi" del Presidente (lui lo propone come privato alle scuole e quindi non ha abboccato all'amo da me lanciato in un direttivo estivo per mettere in agenda il progetto)oltre al basso livello di proposte e discussioni dell'Assessorato allo Sport e del Direttivo, non hanno posto la questione in modo tale da impostare il possibile progetto.
E tu cos'hai fatto mi dirai?
Hai presente quello che "predicava nel deserto"?
Questo ho fatto.

venerdì 4 dicembre 2009

Dimissioni dalla Consulta dello Sport

Ieri sera ho comunicato all'Assemblea della Consulta dello Sport le mie dimissioni da membro di maggioranza nel Direttivo.
A breve la mia lettera di dimissioni in cui spiegherò in modo dettagliato le motivazioni.

Ecco un brevissimo riassunto sulle ragioni delle dimissioni riportante oggi su InFolio.
«La Consulta, dopo solo un anno di vita ha perso di vista lo spirito originario con cui era stata fondata. Credevo potesse essere un reale luogo di confronto e di elaborazione di strategie di largo respiro per valorizzare al meglio lo sport cittadino, pensato come ambito di promozione sociale. Invece, sia da parte della presidenza che dell’amministrazione comunale non vedo la volontà di fare il salto di qualità che mi aspettavo. Lo dimostrano le tante occasioni perse: dall’attendismo su Scienze Motorie ai piani di riqualficazione del centro sportivo, nati già “vecchi” e senza spiragli aggregativi. La Consulta, in sinergia con il Comune, avrebbe già potuto mettere in cantiere tanti progetti per lasciare il segno e fare di Cernusco una grande realtà sportiva. Invece, preferisce navigare a vista e restare una specie di “sindacato” delle associazioni. Quindi, visto che la “nave” ha deciso di intraprendere una rotta diversa dalla mia, non posso più restare a bordo».

Nel frattempo ascoltando gli interventi dell'attuale e del precedente Assessore allo sport Magistrelli e Angrisano ho potuto constatare che con certi assessori non andremo da nessuna parte.
Ma la colpa non è loro, è di chi li ha scelti.
Amen

Aggiungi la tua firma

Firma la petizione contro il potere momopolistico di Comunione e Liberazione in Regione Lombardia. Aggiungi la tua firma

mercoledì 2 dicembre 2009

Centro sportivo di Via Buonarroti

Ho iniziato una riflessione nell'area DISCUSSIONI del gruppo GIOVANI IDEE PER CERNUSCO.

Abbiamo una grande occasione per dare alla città quello spazio che gli manca.
Un luogo aggregativo per rendere migliore il centro sportivo e creare quello spazio, anche serale, che manca a Cernusco.
Non sprechiamo questa occasione.

Firma l'appello: NIENTE REGALI ALLE MAFIE. I BENI CONFISCATI SONO COSA NOSTRA.

No alla vendita dei beni confiscati.
Un emendamento introdotto in Senato alla legge finanziaria, infatti, prevede la vendita dei beni confiscati che non si riescono a destinare entro tre o sei mesi.
Facile pensare che tutto tornerebbe nelle mani della mafia.
Ti invito a firmare l'appello sul sito di Libera.

Lasciami un tuo segno. Grazie

Grazie per i commenti lasciati. Vi chiedo una cortesia, lasciate la vostra firma, un riferimento, almeno il nome, magari la mail. La vita non è solo questione di merito e di metodo, ma anche e soprattutto una questione personale. Le cose che si dicono, come si dicono, acquistano sapore se riferite a un volto, a un nome.Ciao Claudio.



mail claudiogargantini@alice.it

cell. 335.6920669

fax 06.418.69.267