giovedì 31 dicembre 2009

Il mio augurio



A te il mio caloroso augurio affinchè nel 2010 i tuoi pensieri e le tue emozioni siamo il motore dei tuoi comportamenti e delle tue esperienze in piena consapevolezza, per poter navigare, se necessario, controcorrente senza paura e a testa alta.
Grazie di aver bussato ogni tanto a questa porta in rete.
Un caldo abbraccio
Claudio

martedì 29 dicembre 2009

Cittadini, elettori, consumatori, personaggi


Ho visto finalmente Videocracy, film che rompe la magia dello schermo e mostra chiaramente come gli italiani abbiano ribaltato il rapporto con la tv trasformando la realtà in quella televisiva e diventando il vero reality.
Siamo diventati la casa del grande fratello, pensando di essere spettatori di quello televisivo.
La tv da specchio del paese è diventata il motore delle azioni, il motore dell'intero paese.
Per essere italiani oggi bisogna essere sintonizzati.
Siamo tutti consumatori e personaggi di questo immenso contenitore.
Ma se tutti sono burattini, solo uno è il burattinaio, colui che scrive i copioni e distribuisce le parti, contemplando anche la critica più dura.
Perchè in ogni copione che si rispetti nulla è lasciato al caso, ancor meno l'odio e l'amore.
Il film è da vedere e il libro che accompagna il dvd è da leggere.
Ti dice semplicemente in che tv sei.

domenica 27 dicembre 2009

Dittature e dittatori

Attendendo la festa dei santi innocenti martiri ho pensato a Erode e a tutti i dittatori e le dittature esistite nella storia.
Ti segnalo un sito interessante sulle dittature e i dittatori di tutti i tempi.
C'è anche il link "Dittatori?" con inseriti i nomi di Putin,Blair, Bush e Berlusconi.
Del nostro Silvio mettiamo in cineteca il filmato "Citizen Berlusconi" , versione originale del documentario trasmesso il 21 agosto 2003 dalla Pbs, tv pubblica americana, e che NESSUNA televisione Italiana ha mai voluto trasmettere.
Le dittature sono di vario tipo e Berlusconi ha inaugurato quella mediatica.
Così per riflettere un pò e non dimenticare.

Morti che non interessano a nessuno


Queste morti sono frutto del conformismo e del perbenismo.
I "sepolcri imbiancati" dopo aver goduto fanno sempre sparire le prove.
Della morte dela povera gente non interessa niente a nessuno, l'attenzione è solo sul gossip che circonda il mistero.
Il mandante e l'omicida in questi casi non si scopriranno mai.

sabato 26 dicembre 2009

Innamorarsi e amare conta più delle parole "amore e odio!

Chiediamoci se in questo natale ci siamo innamorati e abbiamo amato.
Questo conta. Il resto, comprese le parole "amore e odio" vengono dal maligno.
Buon innamoramento a tutti.


Grazie a Pippo per la segnalazione del filmato su fb

venerdì 25 dicembre 2009

Sarà anche Natale ma è ora di finirla con l'abuso delle parole amore e odio.

E' irritante notare come Berlusconi non abbia nessun ritegno ad usare qualsiasi persona e qualsiasi parola pur di sfuggire alla giustizia umana.
Utilizza le parole amore e odio alla bisogna secondo i suoi interessi.
Eppure aveva detto di volersi difendere nelle aule di giustizia dopo la bocciatura del lodo Alfano.
Non basta la consolazione di sapere che Silvio non sfuggirà ne alla giustizia divina ne a quella della storia, vogliamo che dimostri davanti al tribunale degli uomini la sua innocenza o che venga provata la sua colpevolezza.
Perchè se così non fosse occorre dire che sono tra quelli che ne hanno piene le palle ( siamo a natale) di farsi prendere per il culo dai potenti come lui.
E' troppo dirai tu?
Mi sembra niente in confronto al disfattismo umano e culturale che emana quest'uomo.
E non solo lui.
Altrimenti si cambi la scritta nei tribunali che dichiara la giustizia uguale per tutti.
Sarebbe una doppia presa per i fondelli.

giovedì 24 dicembre 2009

AUGURI DI BUONE FESTE in progress



Mai come in questo momento in cui tanti si ergono a difensori delle radici cristiane e del crocefisso “dio è morto”.
Nel respingimento dei barconi degli immigrati
Negli sgomberi dei campi Rom
Nel reato di clandestinità
Nelle fabbriche chiuse
Nel nepotismo strisciante
Nella negazione dello spazio per le moschee
Nelle strategie mafiose
Nei diritti negati agli omosessuali
Nelle banche armate

Ogni giorno stiamo uccidendo dio.

In mezzo a questa deriva sociale il mio augurio perché ognuno cerchi e trovi spazi e luoghi dove riscoprire l’ amore per il bene, un ansia infinita di pace, e il coraggio per il miglioramento sociale degli umili.

Buone feste
Un caldo abbraccio.
Claudio, Laura, Luca e Quincy

martedì 22 dicembre 2009

Giornata di laurea


Laurea in ingegneria gestionale all'Università di Ingegneria alla Bovisa, per l'occasione sotto un manto di neve, per mia nipote Sara e per il suo compagno Davide.
Giornata da non dimenticare anche per il mio diario in rete.
Complimenti dottori!

Barcellona. Un successo di squadra fatto di persone vere.

Non seguo più il calcio "consumistico" ma rilevo con piacere il successo del Barcellona, squadra che ha vinto tutto nello stesso anno.
Una vittoria fatta di spogliatoio, allenamenti, organizzazione di gioco e societaria in una città magnifica.

Metto in archivio il goal di petto di Messi.



e il pianto di Pep Guardiola



Da tenere nei ricordi.

venerdì 18 dicembre 2009

Prosperini e il crocefisso

Sulla figura di Prosperini segnalo due interventi che condivido, quelli di
Pippo Civati e Gad Lerner..
I toni del Prosperini come sarebbero definiti da Chicchito?

Mi imbarazza pensare che il Prosperini stava raccogliendo le firme per la difesa dei crocefissi che più con la raccolta di firme si fa con una vita politica limpida e trasparente e magari accogliente quale il crocefisso chiederebbe.
Nom mi sembra che la politica del nostro tragga ispirazione dalle beatitudini evangeliche.

Ciò la dice lunga su come la questione crocefisso dibattuta in questi giorni anche nel nostro consiglio comunale, non c'entri nulla con Gesù Cristo.

Per quanto mi riguarda sono uscito dall'aula all'atto della votazione sulla mozione in relazione alla sentenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo contraria all’esposizione del Crocefisso nelle aule delle scuole italiane durante il consiglio comunale di mercoledì 16 dicembre, proprio perchè la croce non ha bisogno di difese di parte ne di essere usata a scopi elettorali.
La croce sovrasta la difesa dell'identità.
La croce non mette bandierine nei luoghi pubblici ma scalda il cuore di chi testimonia e di chi ascolta.

giovedì 17 dicembre 2009

Piccoli grandi dubbi sull'aggressione a Berlusconi

Lasciamo che siano le immagini a parlare e il nostro cervello a pensare.



Senza drammi (anche se sarebbe un vero dramma se fosse vero) e senza pregiudizi( berlusconi= il male) una seria riflessione grazie a questo filmato va fatta.

mercoledì 16 dicembre 2009

Le ragioni delle mie dimissioni dalla Consulta dello Sport

Ecco il testo della lettera inviata al Presidente della Consulta dello Sport Matteo Gerli, al Sindaco di Cernusco sul Naviglio Eugenio Comincini, e al Presidente del Consiglio Comunale Giorgio Perego che spiegano le ragioni delle mie dimissioni da membro di maggioranza del Direttivo della Consulta dello Sport


Lo sport contribuisce in modo importante alla crescita della persona e allo sviluppo della città. E’ con questa convinzione che ho accettato l’incarico datomi dal Sindaco nel novembre 2007 di creare la Consulta dello Sport attraverso la costruzione del suo Regolamento.

Percorso reso possibile dalla fiducia accordatami dal Sindaco all’inizio del mio incarico e al termine del quale, grazie alla collaborazione dei membri della commissione, ha visto la luce il Regolamento della Consulta che oserei definire esemplare per i principi in esso enunciati, e le finalità e le competenze concesse alla rappresentanza del mondo sportivo.

Regolamento frutto di un desiderio e di un percorso comune che ha permesso la sua approvazione con il voto unanime del Consiglio Comunale nella seduta dell’ 8 ottobre 2008.

Mi sono impegnato in prima persona con il profondo convincimento che lo sport, a Cernusco come in Italia, non ha ancora il giusto riconoscimento nella scala dei valori civili.

Cernusco potrebbe diventare un esempio a livello regionale e perché no, anche nazionale, di come lo sport possa essere un motore per la crescita del paese.

Attraverso la presenza della Facoltà di Scienze Motorie, la nascita della Consulta dello Sport, un mondo sportivo locale vivace e attivo su più fronti e il rifacimento e l’ampliamento dei centri sportivi, lo sport infatti può contribuire a trasformare Cernusco in una città sempre più moderna e attiva.

Per consentire che questo sia possibile, occorre che la politica garantisca l’autonomia del mondo sportivo attraverso l’azione della Consulta affinché siano gli sportivi i veri protagonisti della definizione di progetti e spazi che guardino non solo all’immediato ma anche al futuro.

Gli obiettivi inizialmente dati alla Consulta sono stati chiari e sfidanti.

Elaborare e proporre le politiche sportive, sensibilizzare le forze politiche, sociali ed economiche, contribuire alla pianificazione delle strutture sportive del territorio, verificare i progetti dell’ impiantistica sportiva.

Valorizzare la presenza della Facoltà di Scienze Motorie e migliorare attraverso la creazione di zone aggregative per i nostri giovani il centro sportivo di via Buonarroti.

Tutto questo affermando che lo sport è un servizio sociale primario.

Proprio per questo abbiamo creato la Consulta e proprio di questo ha bisogno la città, per non sottostare passivamente ad Amministrazioni e Assessori allo Sport che nel tempo possono rivelarsi più o meno attenti e capaci nell’elaborare una efficace politica sportiva.

Purtroppo finora l’azione della Consulta e del suo Presidente è mancata proprio nei punti che la possono qualificare e rendere autorevole.

Sulla Facoltà di Scienze Motorie il Direttivo non ha ancora rilevato con forza l’importanza dell’investimento che il mondo sportivo e la città devono fare attraverso la costruzione di nuove strutture sportive dedicate, che possono diventare ulteriormente fruibili dallo sport cernuschese e dalle Federazioni sportive nazionali presenti a Milano.

Inoltre non solo non ha sollecitato, come avrebbe dovuto, l’Amministrazione ad investire sulla Facoltà, ma in alcuni momenti ha contrastato la Facoltà sulla questione della gestione degli spazi sportivi.

Non ha chiesto di verificare il progetto di rifacimento della vecchia tribuna, che così com’è oggi concepito rischia di compromettere definitivamente lo sviluppo di un settore importante del centro.

Non si è fatta promotrice di progetti di strutture polifunzionali e servizi integrati che potrebbero fare del centro sportivo un luogo di forte aggregazione.

Inoltre non ha proposto una ridefinizione degli spazi del centro sportivo per eliminare i conflitti esistenti tra alcuni sport.

Ma soprattutto la Consulta non ha saputo diventare per le società sportive il luogo dove riferirsi per portare le proprie problematiche e le proprie istanze.

Anche il collegamento tra i rappresentanti delle Associazioni Sportive all’interno del direttivo e le stesse società di loro riferimento si è rivelato debolissimo.

Il caso più eclatante è stato quello dell’ A.C. Cernusco.

A fronte di una richiesta del Presidente del Cernusco di intervenire al Direttivo per motivare le proprie ragioni riguardante la firma della convenzione, il Direttivo, con il mio solo voto contrario, si è schierato con l’Amministrazione senza ascoltare tutte le parti in causa, mancando alla sua funzione di luogo di ascolto e di mediazione.

Altro punto dolente della Consulta è il “conflitto di interessi” del Presidente.

Non si può non rilevare come i diversi ruoli ricoperti rischiano di minarne la credibilità.
Presidente della Consulta, incaricato dall’Amministrazione a gestire il centro sportivo di Via Buonarroti, vincitore di un bando pubblico riguardante la piscina come socio della società appaltatrice, questi ruoli raggruppati in un’unica persona creano confusione e imbarazzo.

A mio avviso occorre oggi, proprio perché la nave ha appena preso il largo,
un’ Assessore allo Sport che possieda un solido backgroung sportivo e una Presidenza che sappia tenere dritta la barra della nave verso la realizzazione di quei principi enunciati nel Regolamento.

Proprio perché ho rilevato che la “nave” sta viaggiando in tutt’altra direzione da quelle prospettate all’inizio di Consulta in progress rassegno, a malincuore, le mie dimissioni da membro di maggioranza nel Direttivo.

Auspico che le mie dimissioni siano un’occasione per sollecitare nel mondo sportivo e nell’Amministrazione una seria riflessione su quale sport vogliamo per la nostra città.

Claudio Gargantini
Consigliere Comunale Partito Democratico.

sabato 12 dicembre 2009

Libertà e partecipazione

La libertà ha bisogno della nostra conoscenza, consapevolezza e responsabilità.
...e perchè no?!? anche della nostra partecipazione.

giovedì 10 dicembre 2009

Per un centro sportivo funzionale e moderno occorre fermare il progetto di rifacimento del vecchio stadio comunale.

Da quando è partito l’interesse di quest’ Amministrazione verso lo sport con il percorso di Consulta in progress, si è sottolineato come il Centro Sportivo di via Buonarroti dovesse essere ristrutturato garantendo oltre che gli spazi sportivi anche quelli aggregativi.


Il Sindaco più volte lo ha ricordato in tutti i suoi interventi riguardante l’argomento in questione.
Mentre il progetto della nuova piscina và in questa direzione, il progetto di rifacimento della tribuna va invece nella direzione opposta.

Il progetto prevede 1 tribuna scoperta di soli 450 posti circa, 6 spogliatoi per atleti e 4 per arbitri per un costo di circa 1 milione 400 mila euro.
Rilevata la buona volontà di mettere mano a una struttura lasciata andare da parecchi anni in disfacimento non si può non rilevare come la stessa, non solo non abbia in previsione quegli spazi aggregativi che possano ulteriormente vitalizzare il centro, ma non abbiano nemmeno gli standard tali da garantire il normale svolgimento delle attività sportive.
6 soli spogliatoi per le attività che gravano su quella struttura (calcio, calcetto, tennis, baseball e rugby) sono insufficienti a garantire il normale svolgimento di partite in contemporanea e in successione.
Per non dire dell’ennesima tribuna scoperta che sarebbe realizzata sul nostro territorio.
Questa soluzione inoltre blocca definitivamente l’ipotesi di un ritorno del calcio nello stadio che lo ha visto protagonista nel passato.

Da quando ho conosciuto il progetto, più di un anno fà, ho manifestato al Sindaco e agli Assessori allo Sport e ai Lavori Pubblici le mie perplessità sul progetto e la mia contrarietà alla sua realizzazione.
Chiedo alla città, al mondo sportivo e alla Consulta di fare una seria e accurata riflessione sullo sviluppo del Centro Sportivo di via Buonarroti e su questo progetto in particolare.

Voglio rilanciare l’appello a fermare questo progetto che comprometterebbe definitivamente lo sviluppo del Centro Sportivo di Via Buonarroti e a ripensare insieme il centro nei suoi spazi e nel suo sviluppo.

Questo luogo può diventare quello spazio aggregativo che tanto manca alla città e ai nostri giovani.
Non sprechiamo quest’occasione.

Disponibile per ogni chiarimento in proposito.
Claudio Gargantini
Consigliere comunale del Partito Democratico.

mercoledì 9 dicembre 2009

Artigianato in fiera

La fiera è senz'altro interessante.
Ma la frase di persentazione "Protagoniste la qualità e la bellezza del lavoro dell'uomo: le storie, i prodotti, le musiche e i sapori" è vecchia e inconsciamente offensiva.
La donna non lavora per l'artigiano in fiera.

lunedì 7 dicembre 2009

Testamento biologico

Non dimentichiamoci che c'è sempre qualcuno che sta definendo come toglierci la libertà nel momento della nostra impossibilità ad esprimerci.
Nel frattempo segnalo questa iniziativa della Chiesa Valdese di Milano per depositare il proprio testamento biologico.
Dopo i comuni di Genova, Firenze, Lecco, Pisa, Vicenza e decine di altri centri più piccoli, anche Bologna ha approvato l’istituzione del registro delle dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari.
Dopo aver approvato il Registro delle unioni civili, Cernusco merita un altro atto di civiltà.

Il futuro è Internet e tv


Leggo oggi su Repubblica una interessante intervista di Manuel Castells, sociologo iberico massimo esperto mondiale della Rete.
Riporto qua una precendente intervista in cui la "novità" della rete viene prefigurata come la fine dell'era Berlusconi.
La rete permette non solo l'autocomunicazione di massa ma inserirà al suo interno anche quella uni-direzionale della tv.
Inoltre grazie alla rete saremo in always-on, ossia sempre connessi, una facoltà che in parte oggi possediamo attraverso i telefoni mobili; una pratica sociale che ha cambiato il nostro modo di vivere con l’altro.
Per connettività ubiqua l’iberico intende quella facoltà di essere sempre collegati alla rete, che sia internet, il web, o qualsiasi altra forma di rete, in ogni luogo e in qualsiasi tempo.


Proprio per questo il sig. B è interessato alla rete Telecom. Vi ricordate quando Prodi si interessò attraverso Rovati a Telecom che casino scoppio?
Ora che Berlusconi, premier e proprietario delle reti mediaset, sta intervenendo negli affari di un azienda privata nessuno che si scandalizzi.
Con la larga banda Silvio chiuderebbe il cerchio della comunicazione.
A quella uni-direzionale aggiungerebbe la rete su cui viaggia quella di massa.
I maligni dicono che l'acquisizione dela rete sarà la contropartita per togliersi dalle palle.
Io penso invece che prenderà la rete Telecom per continuare a rimanere tra le palle. Ancora una volta le mie palle girano ancor più forti pensando alle mancanze del centro sinistra quando al governo per ben 5 anni dal 1996 al 2001 non ha fatto ciò che doveva in materia di conflitto di interessi.
Ma si sa dopo Prodi venne D'Alema che di Berlusconi è la sponda a sinistra.
E oggi con Bersani-D'Alema alla segreteria del PD cosa vogliamo costruire di credibile per il paese?
Bah!

Benvenuta attività motoria alle elementari, ma a Cernusco si potrebbe fare di più!



Era ora che partisse qualcosa di professionale per l'attività motoria dalle scuole elementari.Il progetto del Coni accolto dal Ministero è un buon segnale anche se un ora è pochissima e se un attenta analisi della crescita dei bambini farebbe impostare il progetto dalla materna.
Attraverso la conoscenza e il movimento del proprio corpo cresce la propria autostima e la conoscenza di sè.
L'attività motoria serve a questo.
La scelta di uno sport specifico viene dopo. Vediamo continuamente come sport scelti dai ragazzi e dalle famiglie non siano i più rispondenti alle esigenze dei ragazzi e delle ragazze. Tutto questo porta spesso all'abbandono dello sport.
Inoltre un progetto di attività motoria fin dai tre anni può contribuire ad aiutare lo sviluppo delle persone disabili.
Meglio ci si conosce e si impara a muoversi, con più facilità si potrà scegliere uno sport adeguato alla propria crescita.
Ecco perchè per insegnare ginnastica occorrono professionisti che vadano al di là della buona volontà delle maestre.
( qui purtroppo la satira della Littizzetto di ieri sera su rai3 purtroppo ha fatto flop. Prendendo in giro la Gelmini ricorda che la ginnastica c'è già nelle scuole elementare, ed è vero, e che la insegnava anchelei quando faceva la maestra. Bene, ma con quale competenze e professionalità? Il buon senso purtroppo non basta.)
In Italia c'è una cultura dello sport molto commerciale che mette dietro le quinte quello reale di benessere della persona.
A Cernusco grazie alla Facoltà di Scienze Motorie si potrebbe far partire un progetto di attività motoria che inizi fin dalla materna, come quello che negli anni 80 Adolfo Rotta fece atraverso la allora commissione sport con esperti professonisti.
Questo è un esempio di attività e competenze tipica della Consulta dello Sport, ma purtroppo un "conflitto di interessi" del Presidente (lui lo propone come privato alle scuole e quindi non ha abboccato all'amo da me lanciato in un direttivo estivo per mettere in agenda il progetto)oltre al basso livello di proposte e discussioni dell'Assessorato allo Sport e del Direttivo, non hanno posto la questione in modo tale da impostare il possibile progetto.
E tu cos'hai fatto mi dirai?
Hai presente quello che "predicava nel deserto"?
Questo ho fatto.

venerdì 4 dicembre 2009

Dimissioni dalla Consulta dello Sport

Ieri sera ho comunicato all'Assemblea della Consulta dello Sport le mie dimissioni da membro di maggioranza nel Direttivo.
A breve la mia lettera di dimissioni in cui spiegherò in modo dettagliato le motivazioni.

Ecco un brevissimo riassunto sulle ragioni delle dimissioni riportante oggi su InFolio.
«La Consulta, dopo solo un anno di vita ha perso di vista lo spirito originario con cui era stata fondata. Credevo potesse essere un reale luogo di confronto e di elaborazione di strategie di largo respiro per valorizzare al meglio lo sport cittadino, pensato come ambito di promozione sociale. Invece, sia da parte della presidenza che dell’amministrazione comunale non vedo la volontà di fare il salto di qualità che mi aspettavo. Lo dimostrano le tante occasioni perse: dall’attendismo su Scienze Motorie ai piani di riqualficazione del centro sportivo, nati già “vecchi” e senza spiragli aggregativi. La Consulta, in sinergia con il Comune, avrebbe già potuto mettere in cantiere tanti progetti per lasciare il segno e fare di Cernusco una grande realtà sportiva. Invece, preferisce navigare a vista e restare una specie di “sindacato” delle associazioni. Quindi, visto che la “nave” ha deciso di intraprendere una rotta diversa dalla mia, non posso più restare a bordo».

Nel frattempo ascoltando gli interventi dell'attuale e del precedente Assessore allo sport Magistrelli e Angrisano ho potuto constatare che con certi assessori non andremo da nessuna parte.
Ma la colpa non è loro, è di chi li ha scelti.
Amen

Aggiungi la tua firma

Firma la petizione contro il potere momopolistico di Comunione e Liberazione in Regione Lombardia. Aggiungi la tua firma

mercoledì 2 dicembre 2009

Centro sportivo di Via Buonarroti

Ho iniziato una riflessione nell'area DISCUSSIONI del gruppo GIOVANI IDEE PER CERNUSCO.

Abbiamo una grande occasione per dare alla città quello spazio che gli manca.
Un luogo aggregativo per rendere migliore il centro sportivo e creare quello spazio, anche serale, che manca a Cernusco.
Non sprechiamo questa occasione.

Firma l'appello: NIENTE REGALI ALLE MAFIE. I BENI CONFISCATI SONO COSA NOSTRA.

No alla vendita dei beni confiscati.
Un emendamento introdotto in Senato alla legge finanziaria, infatti, prevede la vendita dei beni confiscati che non si riescono a destinare entro tre o sei mesi.
Facile pensare che tutto tornerebbe nelle mani della mafia.
Ti invito a firmare l'appello sul sito di Libera.

lunedì 30 novembre 2009

Le promesse del Sindaco sui giovani. Facciamo il punto.

Il nuovo gruppo nato su Facebook come laboratorio di idee sui giovani e i loro luoghi mi ha fatto ripescare il programma elettorale con le promesse di Eugenio Comincini.
Siamo a metà mandato e una verifica di cosa è stato fatto è doverosa.


Riporto il programma elettorale in corsivo e in grassetto il punto della situazione

I giovani rappresentano, con il loro immenso potenziale, il
futuro della città. Occorre progettare politiche che li rendano
protagonisti e autonomi nel loro percorso di crescita,
realizzare strutture accoglienti per la socializzazione e
l’espressione di sé.


I nostri impegni:

Istituire una delega alle Politiche Giovanili e la Consulta
dei Giovani


Promessa ancora non mantenuta. Si poteva partire il giorno dopo la vittoria. Una Consulta non costa nulla, lo abbiamo visto con le tre già nate. Ma si sà i giovani sono giovani e hanno tempo per crescere qualcuno potrebbe pensare.
voto 4



Creare nella Vecchia Filanda spazi per i giovani

Nulla anche qui. E pensare che la Vecchia filanda era già pronta ed è lì che ancora attende.
voto 2



Riservare ai giovani alcuni dei monolocali del Contratto di
Quartiere; promuovere l’edilizia convenzionata e gli affitti a
canone moderato


Finalmente riparte l'edilizia convenzionata, ma le case saranno pronte a fine mandato. Per quanto riguarda i monolocali e gli affitti a canone moderato nulla ancora.
voto 6-



• Potenziare la biblioteca e realizzare una connessione
wireless internet gratuita


Non so quale potenziamento in biblioteca sulla partita giovani sia stato realizzato ma so che il wi-fi ancora non è partito.
Inoltre il Regolamento votato in consiglio comunale prevede un costo orario e il divieto a minori ( Ho votato contro solo io. Si spendono soldi per le strade e le piste ciclabili e non si investe sulle nuove strade della comunicazione. E poi il divieto per i minori è anacronistico e bigotto).
Segnalo anche che sono stati spesi uno sproposito per realizzare l'impianto. Più di 24.000 euro quando con meno di 7.000 si sarebbe realizzato un sistema migliore.
voto 2



• Sostenere i Centri di Aggregazione Giovanile esistenti

Il CAG labirinto funzionava già prima come anche il Friends
Nulla di nuovo è stato fatto se non garantire i fondi.
Abbiamo ristrutturato la sede del CAG Labirinto, ma senza riscaldamento e senza fognature. E' mai possibile?!? Fosse accaduto agli altri gli saremmo saltati alla giugulare.
voto 3




• Potenziare la formazione professionale e aprire uno
Sportello Lavoro


Qui c'è l'Agenzia formazione orientamento lavoro Est Milano usufruibile anche per i giovani ed è stato creato l'Ufficio Politiche Giovanili.
voto 6+


Ci sono altre iniziative messe in campo dall'Assessore alle politiche giovanili Maurizio Magistrelli che segnalo

-Avvio di Radio MXT all’interno di Spazio Giovani Martesana
-Realizzazione Carta Giovani in collaborazione con Provincia di Milano (scadenza 2010)
-Contributo oratori estivi


Sulla comunicazione online l'Assessorato alle Politiche Giovanili è al palo.
Nessuna pagina su Facebbok ( dove sappiamo i giovani e i giovanissimi sono presenti in massa) mentre sul sito comunale non viene segnalato il link del CAG Labirinto ( servizio comunale)

Diciamo un pò pochino per un Amministrazione di sinistra che sui giovani dovrebbe non solo credere ma soprattuto puntare per lo sviluppo della città.
Ma ci sono ancora 2 anni e mezzo alla fine del mandato.
Il poco fatto può essere uno stimolo a fare tanto e tanto di più.
Speriamo!!

domenica 29 novembre 2009

Il Kuda mi aveva anticipato sui pannolini

Il kuda aveva già proposto all'allora candidato sindaco Comincini l'idea dei pannolini lavabili.
Diamo a Cesare ciò che è di Cesare e al Kuda ciò che è del Kuda.
Rilanciamo insieme l'idea.
Ora che anche l'Eugenio nazionale è diventato papà chissa mai che veda con un'altra ottica la cacca, il pannolino e lo smaltimento rifiuti che ne consegue.
Certo le lobby non saranno contente ma chissà mai che la rivoluzione ecologica non parta dal culetto dei bambini?!?

La fabbrica del gioco. Idee e progetti per l'infanzia e i ragazzi. E Cernusco?

Leggo oggi sul Il Giorno, nelle pagine dedicate alll'Hinterland, della Fabbrica del Gioco, interessantissimo progetto rivolto ai bambini e alle loro famiglie.
Il progetto verrà realizzato a Cormano su un area dismessa e vuole realizzare progetti e percorsi “privilegiati” a favore dei bambini e dei ragazzi, per una città più "sostenibile" con spazi privi di quei rischi ambientali, legati alla sicurezza, ai tempi e ai ritmi che rendono spesso l’ambiente urbano un luogo inadatto ad una crescita nel rispetto delle necessità individuali, sopratutto dei più piccoli.
Bella idea che potrebbe interessare anche la nostra Cernusco, dove i passeggini sbucano con gioia in ogni angolo.

Luca, nato da soli 45 giorni, mi stimola a guardarmi intorno e a chiedermi cosa la nostra città offra ai neonati e alle loro famiglie.
Oltre a Cormano, ci sono presso i nostri vicini iniziative molto interessanti.

Come il progetto Nati per leggere presso la biblioteca di Carugate, per la promozione della lettura ad alta voce ai bambini fin dal primo anno di vita.
Ciò permette di creare una rete relazionale tra le mamme e i papà in questi preziosi giorni di vita, oltre a stimolare i bambini.
Pensare anche alle strisce rosa come a Segrate, per le future mamme potrebbe essere un bel gesto di sensibilità verso di loro, iniziando nei pressi dell'ospedale Uboldo e del consultorio di Via Turati per arrivare ai parcheggi in centro città.
Per non parlare di quella inteligentissima inziativa nata a Concesio San Vigilio (BS) dove l'Associazione Eva insieme al Comune hanno messo in campo la distribuzione dei pannolini lavabili, in sostituzione dei più famosi usa e getta, che garantiscono un miglior benessere del sederino e permettono un'abbattimento dei rifiuti.
Giochi, cultura e servizi.
Un'attenta riflessione, cui seguano iniziative concrete, può essere importante per un' Amministrazione attenta alla vita e alla famiglia come la nostra.
E non solo perchè la Vecchia Filanda è li come una povera Cenerentola ad aspettare il suo Principe Azzurro.

sabato 28 novembre 2009

Anche a Cernusco i giovani padani raccolgono firme per difendere l'identità cristiana.


Anche a Cernusco sbarcano i giovani padani con la raccolta firme sulla difesa dell'identità cristiana.
Proporranno anche nella cattolica Cernusco ciò che i loro fratelli celti-padani hanno proposto a Coccaglio, con l'apprezzamento del Ministro Maroni e la benedizione del parroco del paese?
Provare a diffondere l'identità cristiana aiutando gli stranieri ad essere accolti come disse un certo Gesù Cristo qualche annetto fà?
Troppo impegnativo, eh?!
Più semplice la raccolta di firme?! Bravi!!

Ricompriamoci l'acqua. Il dibattito si infiamma.

Si allarga il dibattito sull'azionariato diffuso per ricomprarci l'acqua grazie all'iniziativa del Kuda che ho immediatamente sottoscritto.
Anche InFolio ne dà notizia in prima pagina.

Margherita Hack: Lettera aperta al premier Berlusconi - micromega-online - micromega

Margherita Hack: Lettera aperta al premier Berlusconi - micromega-online - micromega

Idee Giovani per Cernusco. Un nuovo interessante gruppo nato su facebook


Il giovane Pietro Abbate ha lanciato su Facebook una brillante idea sui giovani a Cernusco.
Un laboratorio di idee sui giovani e sui luoghi per e dei giovani.
Questo gruppo vuole raccogliere idee e proposte "giovani" sulla Cernusco sul Naviglio dei giovani, ma anche dei più o meno giovani.
Quali sono i luoghi in cui i giovani si ritrovano e quali sono quelli che si vorrebbero?
Quali sono i bisogni e i desideri dei giovani?
Centro sportivo, CAG, Oratori, Area feste, Biblioteca, Vecchia Filanda, spazi pubblici e privati, cosa funziona, cosa migliorare e cosa fare di nuovo.
Di quali strutture ha bisogno la nostra città?
Quali progetti abbiamo nel cassetto e come vogliamo condividerli?

Tutti possono iscriversi al gruppo "IDEE GIOVANI PER CERNUSCO" e contribuire al LABORATORIO di idee di questo gruppo.
Anche in questo modo può nascere un città migliore.
Una città giovane!

Potremmo dire un gruppo di giovani idee "in progress"!
Bravo Pietro. Bella idea.















Ti invito a iscriverti al gruppo e a mettere le ali alle tue giovani idee.

Sito comunale, comunicazione e feedback. Qualche problemino c'è!

Cosi tra una poppata e l'altra giro per i siti e mi imbatto in quello del comune di Cernusco. Cerco la notizia dell'Assemblea della Consulta dello Sport e non la trovo negli eventi e neppure in info città.
Non la trovo neppure nei comunicati stampa, nonostante giovedi alle 14 sia stata inviato ai media.
Insomma per sito comunale l'Assemblea della Consulta dello Sport non esiste.
C'è un problema di comunicazione? Direi di si.
Se penso che anche le segnalazioni fatte alla mail dell'URP non sortiscono mai nessuna risposta, dico che c'è anche un problema di feedback.
Si può imparare dalla Cernuscoverde. Fai una segnalazione, il direttore ti risponde riguardo sulla presa in carico del problema e sulla modalità in cui intendono risolvere lo stesso.
Sappiamo bene che un sito se non è aggiornato perde di credibilità. In particolar modo se è un sito istituzionale.
Mi chiedo se il famosissimo blogger cernuschese Kuda, non possa dare qualche lezione su come gestire e tenere aggiornato il sito?!
Segnalate cari cittadini, segnalate e pretendete una risposta.

Preti e pedofilia

Purtroppo ieri come oggi parecchi sacerdoti violentano l'umanità tradendo la fiducia che famiglie e giovani generazioni mettono in loro.
Ma ciò che sconcerta, oltre alla violenza sui bambini, è la copertura delle autorità ecclesiali.
Per non dire di quando di fronte a una violenza chi viene condannata è la vittima.

Ancora oggi, e non lontano da noi, si mettono lupi a guardia di agnellini.

venerdì 27 novembre 2009

La Consulta dello Sport in Assemblea.

Il 3 dicembre, alle ore 21, in sala consiliare a Cernusco sul Naviglio si riunisce l’Assemblea della Consulta dello Sport, formata dalle associazioni sportive iscritte all’albo comunale. All’ordine del giorno la surroga di un consigliere dimissionario e poi i temi riguardanti il percorso verso il bilancio partecipato e la relazione dell’attività svolta nel 2009, con l’agenda delle iniziative previste per il 2010.

Un occasione per capire cos'è stato fatto quest'anno ma soprattutto cosa vorrà fare da grande la Consulta dello Sport.

Cosa penso io?
In breve sintesi, la Consulta era chiamata a diventare un luogo autorevole e riconosciuto di cui il Direttivo doveva esserne il suo motore.
Invece è diventata un sindacato di parte che non ha saputo partorire in un anno un solo progetto e una chiara prospettiva di sviluppo dello sport cernuschese.
Il caso AC Cernusco ne è un caso emblematico.

Sono profondamente deluso dal Direttivo e dalla politica amministrativa riguardante lo sport.
Zitto zitto però, che non si può dire in giro.
Che resti quà tra te e me.
Ci vediamo all'Assemblea.

Aborto e RU 486. L'accanimento della maggioranza parlamentare verso le donne.

Pillola abortiva, la maggioranza chiede di fermare la distribuzione in attesa di un parere del ministero.

La maternità! La paternità!
Scegliere, cercare, avere un figlio o una figlia.
Essere padre e madre non per caso ma per una scelta responsabile.
Non sempre è cosi.
Essere genitori ed essere figli, un esperienza unica di vita.
Un esperienza che vale in quanto scelta e voluta come relazione unica e irripetibile di un esperienza umana per i figli come per i genitori.
La responsabilità può portare anche all'aborto.
E qui c'è dolore, anche se l'empatia che cerco in me non arriva a provare quanto.
E nella scelta dell'aborto c'è il modo in cui abortire.
La procedura puo' essere chirurgica o farmacologica attraverso la RU 486.
Non si capisce tanto accanimento da parte della maggioranza di governo e da parte della gerarchia ecclesiastica affinchè la donna se proprio debba abortire lo debba fare solo chirurgicamente.
C'è un retro cultura che accompagna questo accanimento ed è quello che se proprio la donna voglia abortire lo faccia soffrendo, come la stessa sottocultura in alcuni ospedali non permette l'anestesia epidurale ma solo il parto naturale.
E' la sotto cultura che nega la possibilità di evitare aborti attraverso l'educazione sessuale nelle scuole che serve a conoscere la propria sessualità, che nega l'uso dei preservativi per evitare non solo gravidanze indesiderate che potrebbero portare all' aborto ma anche malattie come l'aids.
E' la stessa sottocultura che nega anche la possibilità di dare vita attraverso la fecondazione assistita. e che nega la diagnosi preimpianto.

Ma quando capirano questi signori e queste signore che la vita non è solo dolore ma soprattutto gioia. E che non è necessario soffrire per dare alla luce una nuova vita.


Provo tanta rabbia pensando a tanto accanimento.
Ti lascio con una bella canzone di Pierangelo Bertoli.
Ascoltala, pensando al dolore di ogni donna che sceglie di abortire e poi dimmi cosa pensi della RU 486?

La Facoltà di Scienze Motorie a Cernusco. Un investimento sicuro.

La Facoltà di Scienze Motorie a Cernusco è un investimento per il futuro.
la Facoltà è un treno motore per trainare valori sportivi e sinergie possibili con le società cernuschesi, con le scuole, con altre federazioni, per far crescere l'intera città.
La Facoltà richiede un investimento anche economico come per le strade, per le piazze, per le scuole.
Troppo tiepidi finora i nostri amministratori al tavolo della trattativa.
Occorre più coraggio. Ma soprattutto occorrono idee e strategie per pensare insieme il futuro "sportivo" della città.
La Facoltà di Scienze Motorie è un treno che se perso lascerà un rammarico grande come una sede universitaria.
E noi rimarremo il bel paesello che siamo perdendo la sfida verso il futuro.

Il Registro delle unioni civili a Cernusco c'è ma non viene divulgato. Perchè?

Ecco il testo della mia interrogazione fatta durante il Consiglio Comunale di Giovedì 26 novembre riguardante la limitatissimia divulgazione della mozione del Consiglio Comunale che ha richiesto e ottenuto il Registro delle unioni civili a Cernusco sul Naviglio.
Ecco il testo:

Egregio signor Sindaco Eugenio Comincini e Gentile Assessore alla Comunicazione Mariangela Mariani.

Oggetto: Registro unioni civili e sua divulgazione

Il consiglio comunale nella seduta del 20 maggio 2008 ha approvato la mozione a sostegno del RICONOSCIMENTO DI DIRITTI ALLE PERSONE CHE VIVONO IN CONVIVENZE NON MATRIMONIALI.Non potendo emanare leggi nazionali, come la questione in oggetto meriterebbe, il Consiglio ha fatto la propria parte chiedendo l’istituzione di questo importantissimo registro che riconosce un espressione positiva della vita dei propri cittadini, ossia la responsabilità della convivenza.

La mozione impegnava il Sindaco e la Giunta Comunale a:

A) ad istruire l’ufficio anagrafe affinché rilasci ai componenti delle famiglie anagrafiche che ne facciano richiesta pubblica attestazione

B) a predisporre la relativa modulistica, previa acquisizione dei necessari pareri dei competenti organi dello Stato;

C) a sollecitare il Parlamento, attraverso i Presidenti di Camera e Senato, affinché affronti nella prossima legislatura il tema del riconoscimento giuridico di diritti, doveri e facoltà alle persone che fanno parte delle unioni di fatto;

D) a divulgare, nella maniera più ampia, alla cittadinanza locale i contenuti e le ragioni della presente delibera.
Ho rilevato che i punti A e B hanno avuto esito positivo da parte degli uffici competenti riguardo la loro attuazione. Per il punto C speriamo quanto prima in un Parlamento attento alle questioni riguardante la vita dei cittadini, mentre per quanto riguarda il punto D chiedo al Sindaco in quale modo la divulgazione dei contenuti e le ragioni della presente delibera siano state messe in atto ?
I due modi, a me conosciuti, scelti dall’Amministrazione per divulgare la mozione, comunicato stampa e newsletter, se pur importanti rischiano di non raggiungere tutti i cittadini.
Tanto è che non tutti i media locali hanno diffuso la notizia e la newsletter comunale raggiunge solo circa 300 persone .

L’occasione più importante sarebbe stata quella di sfruttare il notiziario comunale Fuori dal Comune, appena consegnato nelle case di tutti i cittadini.
Mi rammarica invece rilevare come sulle 20 pagine del notiziario non si sia trovato spazio per pubblicizzare i contenuti e le ragioni della delibera in oggetto.

Chiedo cortesemente al Sindaco e all’Assessore alla Comunicazione Mariani i motivi di questa dimenticanza e come intendono rispettare pienamente il mandato del Consiglio riguardante il punto D.
Grazie per la risposta orale oltre a quella scritta che attendo nei termini previsti.

Claudio Gargantini
Consigliere comunale Partito Democratico


p.s. Il Sindaco a voce si è limitato a dire che la linea editoriale dell'ultimo numero di Fuori dal Comune non permetteva l'inserimento della notizia in questione.Bah!
Recupera il numero e poi mi dimmi a) se c'è una linea editoriale chiara? b) se non c'era spazio e modo di inserire i contenuti e le motivazioni della mozione.

Mi spiace rilevare che su questa partita il Sindaco sia un pò distratto quindi non si spenda particolarmente per divulgarla. Anzi.
Un tale riconoscimento meritava di essere inserito nelle cose fatte di metà mandato.Invece nulla.
La distrazione era già balzata alla luce in un precedente Consiglio Comunale , quando ad una mia interrogazione che chiedeva lumi sullo stato di avanzamento della mozione il Sindaco rispose che occorreva verificare quanti avessero fatto richiesta del modulo senza accorgersi ( e qui intervenne il segretario comunale a ricordarglielo) che il Ministero non aveva ancora risposto alla nostra rischiesta di istituire il Registro, di conseguenza nessuno avrebbe mai potuto richiedere il modulo.

Purtroppo questo diritto è stato male digerito dall'inizio dal Sindaco e questi sono i frutti.
Ritengo un vero peccato che sulla partita dei diritti sia proprio un Sindaco del Partito Democratico a rimanere tiepido.

Attendo la risposta ufficiale e te la pubblico.

L'anomalia di parecchie società sportive cernuschesi. Tutte pronte a chiedere ma non a chiedersi se sono in regola.

Ecco il testo della mia interrogazione al Sindaco Comincini e all'Assessore allo Sport Magistrelli nel Consiglio comunale di Giovedì 26 novembre 2009 riguardante la situazione delle iscrizioni all'Albo delle Associazioni da parte delle società sportive.
Purtroppo tutti bravi a pretendere, ma non tutti altrettanto bravi a rendere conto delle proprie attività.

Egregio signor Sindaco Eugenio Comincini e Egregio Assessore allo Sport Maurizio Magistrelli

OGGETTO: Iscrizione all’albo delle Associazioni Sportive.

Nel direttivo della Consulta dello Sport del 29 ottobre ho fatto presente che parecchie associazioni sportive non sono in regola con la documentazione da presentare annualmente per l’iscrizione all’Albo delle Associazioni
( dichiarazione “dimenticata” nel verbale inviatomi come tante altre mie dichiarazioni……)
Inoltre l’iscrizione all’Albo permette di partecipare a pieno titolo all’attività delle Consulte tra cui l’Assemblea.
I documenti da presentare sono il bilancio consuntivo dell’anno in corso, quello previsionale, la relazione dell’attività svolta e quella prevista per l’anno a seguire.
Come da Regolamento comunale all art 11 comma 1 per la disciplina del registro delle associazioni, il mancato invio della dichiarazione comporta la sospensione dell’iscritto da ogni beneficio economico e da ogni forma di accesso alle risorse comunali, anche se già determinati dal Comune.
In data 6 febbraio 2009 l’Ufficio Cultura ha inviato una lettera di sollecito alle Associazioni.

Per quanto riguarda le Associazioni Sportive, ad oggi, su circa 45 “iscritte” all’Albo solo una quindicina risultano in regola con la presentazione della documentazione richiesta. Circa 20 non hanno presentato nessuno dei documenti richiesti. Alcune addirittura non li hanno presentati nemmeno negli anni passati.
Circa 12 Associazioni hanno presentato una documentazione incompleta.

La mancanza purtroppo non aveva, e ancora oggi non ha risparmiato, nemmeno autorevoli membri del Direttivo della Consulta.
La sollecitazione affinchè le Associazioni si mettano in regola con la documentazione è necessaria per quei criteri di trasparenza e correttezza richiamati spesso nello stesso Direttivo della Consulta.

Sono a chiedere al Sindaco e all’Assessore, come l’Amministrazione ha intenzione di regolarsi riguardante l’Albo e le regole di iscrizione. Inoltre sono a chiedere:
o Se risulta che nella passate Assemblee della Consulta abbiano partecipato rappresentati di società non in regola con l’iscrizione all’Albo ( quindi non in diritto di partecipare)
o Ci sono Associazioni che hanno ricevuto contributi in danaro e in strutture senza esserne in diritto? Se si quali e quale contributo hanno ricevuto?
o L’Amministrazione ha intenzione di rivalersi su tali società chiedendo di restituire i contributi avuti?
o Come pensa di affrontare l’’Assemblea della Consulta che, stante a Regolamento, avrà solo 15 partecipanti su 45 circa,
o Se intende far rispettare il Regolamento vigente o proporre di cambiare le regole.
o Chi doveva effettuare i controlli e com’è potuto accadere che società “fantasma” abbiamo partecipato ai lavori dell’Assemblea o abbiano ricevuto contributi.

Grazie per la risposta orale oltre a quella scritta che attendo nei termini previsti.

Claudio Gargantini
Consigliere comunale Partito Democratico

p.s. la risposta del Sindaco alla mia interrogazione sarà pubblicata non appena mi verrà inviata.

mercoledì 25 novembre 2009

Compriamo l'acqua in società

Privatizzare l'acqua è come commercializzare definitivamente il nostro corpo essendo l’acqua l’elemento principale dei fluidi che circondano e stanno all’interno di tutte le cellule viventi.(65%)

E' come togliere l'ultima speranza ad una vita fuori dal circolo dei consumi e delle relative discariche.

Privatizzare l'acqua è come rendere definitivamente "pubblica" la vita.

Ma visto che una legge c'è, non ci rimane che sostenere la proposta del KUDA

I miei 100 euro sono pronti.

lunedì 23 novembre 2009

Marco Erba risponde all' UDC

Purtroppo non potendo rispondere al pezzo dell' UDC su Cernuscoinsieme, in quanto censurato, Marco Erba risponde sulla pagina di FB del PD circolo di Cernusco.
Nell'attesa che Cernuscoinsieme riprenda a fare il suo lavoro metto volentieri a disposizione il mio blog per pubblicare la risposta dell'amico Marco ai compagni dell'UDC.
Sugli insulti lascio un mio piccolo pensiero.
Ritengo più infimi quelli politically correct che quelli sguainati.
Comunque sottoscrivo il finale del pezzo di Erba.
Una buona birra offerta da Marco magari al termine del prossimo consiglio comunale di Giovedì prossimo.
Ormai si sà che le idee migliori vengono nel dopo consiglio al Bar 40

Ecco il pezzo di Marco Erba.


Ritengo inopportuno l'avvio di questa discussione in questa sede.
Ritengo infatti che:
1. se pubblichiamo un intervento dell'UDC che chiama in causa un membro del PD o il PD perché è giusto conoscere i pareri di un partito su di noi, dobbiamo pubblicare e avviare la discussione su tutti i pezzi che fioccano sui media locali e parlano di politica locale anche in questa sede.
2. La libertà di informazione e di satira non può scadere nell'insulto.
3. Visto che mi ritengo a pieno titolo un membro del PD e di questo profilo Facebook, avrei gradito essere informato personalmente da chi ha avviato la discussione prima di trovarmi il sorpresone accedendo alla pagina. Oltre che di un pezzo politico, si tratta infatti di un attacco personale. Se avessi ricevuto io un pezzo del genere, il fair play mi avrebbe portato a contattare il diretto interessato prima di procedere alla pubblicazione. Ma si tratta di una questione di sensibilità personale che può essere sentita o meno a seconda del soggetto.
4. La libertà d'informazione è sacra ma, per favore, non tiriamo sempre per la giacca i grandi ideali e non facciamo sempre catechesi politica partendo da quisquilie come la lettera dell'UDC!
5. Avendo lavorato in un giornale, mi pongo il problema della linea editoriale: i contenuti di un mezzo di comunicazione sono sempre e per forza filtrati. E la scelta di filtrare o meno un pezzo è legittima da parte di una redazione, e non inficia certo la libertà di stampa. Perché oltre alla libertà di espressione la Costituzione lascia a una redazione il diritto di pubblicare o meno una notizia e di non essere la velina di nessuno.
6. Mi chiedo perché sia proprio necessario aprire la discussione su un pezzo che parla di "indignazione mestruale", "professorino" e "capisce poco di politica" riferendosi al capogruppo del PD sul profilo facebook del PD... Ma ce lo immaginiamo un articolo di Ghedini sulla prima pagina de "Il Fatto Quotidiano"? Ma forse sono io che sono arretrato, politicamente vecchio e ho bisogno di ancora un po' di sciroppo innovativo o di catchesi sugli ideali...
Comunque scusate la lungaggine. Prometto che non interverrò più su questa discussione, nonostante le eventuali repliche. Ci ho già speso un ora del mio tempo, ed è fin troppo.
Qui sotto avete le mia replica all'UDC.
Sempre in nome della libertà di informazione....

VIVA LA MODERAZIONE!
UNA BIRRA PER IL GHOSTWRITER
Ho letto con simpatia ed ammirazione letteraria la moderatissima lettera che i moderati dell’Udc mi hanno scagliato contro e che il sito “Il cernuschese” e un amico blogger hanno ospitato, forse non comprendendo bene la differenza tra libertà di espressione (lasciamo stare i principi sacrosanti per queste quisquilie, per carità!) e libertà d’insulto. Non potendo il dibattito continuare su Cernuscoinsieme, sono convinto che in nome del pluralismo, il sito “Il cernuschese” e il blogger suddetto, che hanno censurato la presunta censura di Cernuscoinsieme, vorranno ora ospitare la replica del sottoscritto a tale missiva.
Si era partiti dall’ironia (velenosa, certo, ma ironia), parlando di tributi tra Cernusco e la cappella Brancacci. Anche la risposta del sottoscritto, mi pare, si era mantenuta sugli stessi toni, senza scivolare nella volgarità. Ora si giunge a definizioni come “professorino”, “mestruale indignazione”, “capisce poco di politica” e molto altro: frasi più vicine all’insulto che all’ironia o al dibattito anche pungente e graffiante, che ci sta sempre. Sono convinto che i cernuschesi che leggeranno sapranno giudicare i toni del comunicato dell’UDC, forza moderata evidentemente solo a parole.
Strano constatare come l’UDC, spesso silente negli anni passati sul fronte dei comunicati, sia divenuta negli ultimi tempi insolitamente prolifica: chi sa chi è l’attivo Ghostwriter, a cui vanno i complimenti per il molto tempo che ha da spendere!
Strano constatare come la mia lettera, che parlava per la stragrande maggioranza di temi politici e amministrativi e, solo nel finale, faceva le pulci al comunicato UDC, abbia fruttato una risposta che si configura in buona parte come un attacco mirato al sottoscritto, una manganellata mediatica e a tratti volgare che ha il sapore di altre stagioni.
Strano constatare come l’UDC attacchi il sottoscritto, accusandolo di non avere capacità politica per rappresentare il PD, ma dimenticando come gli interventi in Consiglio Comunale dei suoi rappresentanti nei cinque anni dell’Amministrazione Cassamagnaghi non superino il numero delle dita di due mani (e forse nemmeno di quelle di una).
Con il voto in Consiglio Comunale, la maggioranza ha dato risposte nei fatti alla richiesta di spazi di Aurora Bachelet e ha liberato le aule pubbliche. Strano che l’UDC attacchi le presunte contraddizioni dei comunistoni invece di spiegare perché, quando era in maggioranza, ha trovato il tempo per approvare tanti bei Piani Integrati di Intervento cementificando la città, ma non ha fatto in tempo a dare una sistemazione definitiva ad Aurora Bachelet.
Strano che l’UDC, dopo avere attaccato l’amministrazione intera, oltre che alcune sue componenti precise, si stupisca per una presa di posizione e per una satirica risposta di un capogruppo di maggioranza.
Strano che lo studentato faccia così paura, quando diversi altri comuni dell’hinterland ne stanno realizzando. Lo studentato è una scommessa: sarà il tempo a dire chi la vincerà.
Strano che l’UDC paventi tra le righe una futura colata di cemento privato per realizzare case sull’area Matplast al posto dello studentato, dato che la colata di cemento e di case, grazie ai voti dei suoi politicamente abilissimi e rappresentativi consiglieri silenti, ci sarebbe già stata se l’attuale maggioranza non l’avesse fermata in extremis con un agostano consiglio appena giunta in carica.
Strano che l’UDC continui a creare Casini e incomprensioni: la mia chiosa sul loro leader nazionale non voleva certo dare giudizi, ma sottolineare che, siccome i valori riguardano la sfera personale, nessuno, come invece fa l’UDC fa nel nome stesso del suo partito, può arrogarsi il diritto di rappresentarli, perché la contraddizione è dietro l’angolo per tutti. Non serve il gioco a chi ha tra le sue fila gli esponenti che hanno fatto peggio: serve invece evitare di usare i temi della famiglia, del crocifisso, del “partito della vita contro quello della morte” (esecrabile espressione di Berlusconi nei giorni del caso Englaro) come clave per la lotta politica. È su questo che, in modo certo forte e un po’ provocatorio, ho voluto invitare a riflettere.
Comunque, nonostante i passaggi offensivi e volgari della missiva dell’UDC (ma questa è un’opinione personale, anche se credo condivisibile: ogni lettore però saprà giudicare), da “professorino” non posso che apprezzare la capacità lessicale del Ghostwriter e l’espressionismo colorito del suo linguaggio, che mi ricorda molto lo spirito di una tenzone letteraria medievale. Per cui, se il Ghostwriter o qualche esponente dell’UDC vorrà farsi vivo col sottoscritto, sarò lieto di deporre la “mestruale indignazione” e di offrirgli una birra da bere insieme, come si usa nel terzo tempo. Frattanto potremmo continuare a scambiarci sonetti di insulti, oppure leggere poesie di Cecco Angiolieri, oppure cominciare, finalmente, a parlare di politica.
Con eburnea e indignata simpatia.
Prof. Erba (PD)


Rispondo punto per punto agli argomenti addotti dal Professorino (prendiamo atto che a Cernusco oltre al famoso Professor Gian Stefano Frigerio avremo da oggi anche il Professorino Marco Erba).

1.la pagina del circolo del pd è nata da pochissimo, quindi non si potevano pubblicare articoli in un luogo inesistente(ossia la pagina del circolo del pd su fb). Inoltre se cernuscoinsieme avesse fatto il suo dovere non c'era bisogno di un altro posto dove pubblicare la risposta dell'udc e quindi mai sarebbe stata da me inserita sulla pagina del circolo in quanto chiunque l'avrebbe potuta leggere dove era corretto che fosse(su cernuscoinsieme)

2.Il pezzo dell'UDC è di bassissimo livello ma non scade nell'insulto. A questo proposito rilevo che ritengo più infimi quelli politically correct (quelli di Erba su Casini) che quelli sguainati (quelli dell'UDC su Marrazzo).Ma per questa riflessione ci vuole molta ma molta attenzione, molto ma molto approfondimento.

3.Qui il professorino sale in cattedra spiegando cos'è il fair play. Prendiamo atto dell'enorme sensibilità del nostro e ci cospargiamo il capo di cenere anche se in avvento e non in quaresima.

4.la libertà è sacra punto e basta. Per dire che il pezzo del'udc è una quinsquilla occorre che sia conosciuto. E per essere conosciuto occorre che sia pubblicato.

5. Ogni redazione fa ciò che vuole, ma rimane scorretto non pubblicare la risposta (qulle dell'udc) ad un pezzo che lo sollecitava(quella di erba).

6.Non si può dettare agli altri i tempi del loro pensare e scrivere. Benissimo che Erba dalla sua cattedra non perda altro tempo a rispondere, ma lasciamo che le quinsquille di chicchessia prendano aria e chie si giudichino per quello che esprimono

La libertà di stampa non può essere utile solo quando attaca Berlusconi e scomoda quando attacca noi.
La libertà di stampa può riconoscere atti positivi, ma non può limitarsi solo ad incensare.
La libertà di stampa è libera anche quando critica e stimola a fare meglio.

Claudio Gargantini
Consigliere comunale Partito Democratico

domenica 22 novembre 2009

Dalle ronde alla delazione.

Le ronde hanno fatto flop , ora si passa alla delazione come nei peggiori regimi comunisti dell'ex europa dell'est.
Complimenti alla Regione Lombardia per la pessima iniziativa.

venerdì 20 novembre 2009

Propagada politica sulla vita dei bambini. Che bastardata!!


Purtroppo lo sgombero in Viale Rubattino a Milano è avvenuto e di colpo 40 bambini che frequentavano la scuola sono "assenti giustificati".
Così con un colpo di ruspa si cancellano percorsi di integrazione avviati.
Basta leggere i temi dei compagni di classe dei piccoli sfrattati per comprendere che la partita Rom è soprattutto politica e permette attraverso la gestione della paura di gestire il potere.

E allora a Cernusco se al posto di pensare a sistemare 320 studenti "milanesi" nel programmato pensionato si pensasse a costruire il famoso Villaggio solidale?

Ma si sà l'ipocrisia regna sovrana anche a sinistra e all'interno del mio partito.
Guai a toccare l'argomento.
La gente non capirebbe........ Si perderebbero consensi..." direbbe qualche autorevole esponente.

Ma allora cosa governiamo a fare?
Quale segno "innovativo" lasceremmo alla città?
Strade asfaltate e parcheggi? Per queste cose non servono politici illuminati bastano solo un gruppo di burocrati.

Siamo così sicuri che un tavolo comune con le parrocchie e la diocesi di Milano con il suo Cardinale non porterebbe frutti inaspettati?
Ma si sà. Per queste cose occorrono fede e idee.
Forse quello che manca a Cernusco.

giovedì 19 novembre 2009

La Lega come Erode

Non posso che essere rattristato per l'iniziativa di Coccaglio, comune leghista, che per le feste natalizie intende far piazza pulita degli immigrati, in quanto l'Assessore alla Sicurezza afferma che il "Natale non è la festa dell'accoglienza ma della tradizione cristiana" ( Sicuramente la Lega confonde il Vangelo Cristiano con qualche testo celtico).
Iniziativa plaudita anche da alcuni ministri di centro destra.

Penso che se proprio nel Natale un ruolo debba essere destinato alla Lega questo possa essere quello di Erode.

Non c'è morte più certa per il Cristianesimo che la difesa ideologica dell'identità.

mercoledì 18 novembre 2009

Cernuscoinsieme non pubblica un articolo dell'UDC. Eccessivo scrupolo o censura?

La piazzetta di Cernuscoinsieme è un riconosciuto luogo di confronto e di dibattito sulle varie tematiche riguardante Cernusco ma non solo.
Purtroppo sono venuto a conoscenza che un articolo inviato al sito non ha trovato spazio sulla piazzetta.
La domanda se c'è stata o no censura viene spontanea.

L'UDC di Cernusco sul Naviglio ha inviato una mail per la pubblicazione in risposta all'intervento del capogruppo del PD di Cernusco Marco Erba apparso sulla piazzetta.

Non entro nel merito del contenuto del comunicato dell'UDC che per la parte politica amministrativa ripete cose già dette e per l'altra risponde in modo un pò subdolo alla provocazione di Erba sulla mancata coerenza tra proclami e condotta di vita del leader Casini.

Capisco l'imbarazzo della redazione per qualche parola di troppo ma nell'insieme non ritengo che il comunicato abbia un livello tale da addurre ad un diniego alla pubblicazione sul sito di Cernuscoinsieme.

Non voglio entrare ora nel merito delle cose scritte nel comunicato che nella maggior parte non condivido.
Dopotutto ognuno si giudica anche per quello che scrive, bisogna solo lasciarlo esprimere.

Mi preme solo, sul mio piccolo blog , per quello che posso, riproporvi il pezzo inviatomi dall'UDC per rendere giustizia a quella libertà di stampa e di espressione in cui credo illimitatamente.
Ecco il pezzo.

Po del Risposta al prof Erba

Il professorino Erba, capogruppo di purissima formazione oratoriale ci bacchetta per aver confuso in un pezzo satirico i Santi Paolo e Pietro e per aver semplificato un passo del Vangelo.

Che errore !
Per questo andremo sicuramente all’inferno e a lui, devotissimo e pio uomo che dall’alto ci guarderà, chiederemo aiuto!

Per il momento chiediamo venia per avergli suscitato così importante e mestruale indignazione, ma nonostante l’imprecisione non voluta, il significato della nostra provocazione non cambia : i comunistoni suoi sodali che sino a pochi anni fa erano in piazza a fustigare le scuole private e confessionali (e gli amministratori pubblici che osavano concedere loro qualche aula), oggi in nome dell’alta poltrona su cui siedono cambiano repentinamente idea e si inventano un aborto urbanistico senza precedenti per regalare qualcosa agli operatori privati che li stanno bastonando al TAR . Altro che tributo ! Trattasi di porcata vera e propria!

Ci permettiamo di dire che tanta evangelica conoscenza dell’eburneo Erba non fa il pari con la sua capacità politica che appare davvero insufficiente per rappresentare anche solo dignitosamente il partito di maggioranza relativa.

Andiamo per passi e argomentiamo questa certezza partendo dal fondo.


CHE C’ENTRA CASINI ?

Il professorino Erba mette in relazione il nostro errore artistico\evangelico con la nostra presunta indegnità a rappresentare i cattolici in politica e collega il tutto con il fatto che, a sua detta, il leader del nostro partito non ha saputo conservare “nei fatti i valori di una famiglia unica e indissolubile “.

Prendiamo atto della volontà per primo di Erba di buttarla sul personale e di scagliare la prima pietra nello stagno putrido del gossip pruriginoso.
Ci permettiamo in questo campo di ricordare all’ingenuo professorino che lui è il capogruppo di quel partito che annovera tra i più significativi amministratori pubblici un certo signor Marr….
Un uomo che il sacro vincolo matrimoniale lo ha sminuzzato triturato e vilipeso , per via di lunghe e spinose relazioni con i meglio trans della capitale, con cui consumava ripetuti e suntuosi banchetti a base di eros e cocaina.
Vorremmo anche ricordargli che altri esponenti del suo partito, qualche problemino sulla famiglia ideale e su vizietti vari lo hanno a curriculum, per cui taccia per carità e vada a fare le morali sulla famiglia unica ai suoi amichetti.

CHE C’ENTRA ERBA?

Il nostro pezzo “il Tributo” era chiaramente dedicato ai vecchi antagonisti, i compagni rosso fuoco.
Ci sembrava evidente che loro erano il bersaglio della satira.
E allora perché per loro risponde Erba ?
Se si sente parte in causa per noi vi sono solo due possibili motivazioni :
1. capisce poco di politica
2. vi è da dedurre che nel suo essere Catto conserva nel suo intimo una vocazione Comunista che non riesce a debellare. Una sorta di segreto inconfessabile.


STUDENTATO

Il professorino che c’è in Erba vorrebbe inoltre convincerci che l’operazione Matplast sia una chicca per la città. Tralasciamo le mezze verità con cui Erba farcisce i suoi ragionamenti e le cose che per convenienza non dice (esempio che il PRG in origine non attribuisce alcun volume a lor signori)
.
Veniamo al punto politico di oggi.

Analizziamo la proposta dei compagni e ci domandiamo (e se lo domandano in tantissimi a Cernusco,) a chi e a che cosa servono 320 posti letto in uno studentato a 2km dalla stazione MM e a 14 km dalla sede universitaria più vicina.
A cosa serve uno studentato se la prevista facoltà universitaria non viene a Cernusco?

Siamo poi certi che i Cernuschesi siano contenti di precipitare in quella “città metropolitana” di cui straparla Erba e che è la morte delle città ricche di identità come la nostra?

I cernuschesi saranno felici di farsi omologare Cernusco alle città dormitorio da sempre governate dai compagnuzzi vostri : Pioltello, Sesto, Cinisello, Cologno ?

E se proprio dobbiamo aiutare “la grande città “ nel suo processo di razionalizzazione urbanistico\funzionale, perché la stessa non si aiuta da sola o perché non cede all’hinterland funzioni più nobili, redditizie e calzanti per il nostro territorio?

Vorremmo capire tante cose ma una l’abbiamo già capita .

Il protocollo d’intesa che Erba difende, concede senza dubbio alcuno un tempo smisurato all’operatore per realizzare lo studentato.
Il tempo infinito per la sua realizzazione indica chiaramente che il fabbisogno, la domanda non ci sono e che, per fortuna, tutto quello di cui ci vogliono convincere Erba e compagni è solo un brutto sogno che finirà presto.

Per questa ragione è chiaro che il volume regalato è solo indennizzo per far ritirare il ricorso al TAR contro una delibera inutile e scellerata votata da Erba & COo.
E’ il prezzo da pagare per un grossolano errore degli amministratori in carica, prezzo che gli stessi stanno facendo pagare ai cernuschesi con un errore ancor più grosso.


Per l’operatore con questa trovata dei compagnuzzi rimarrà più fieno in cascina per poter trattare altri tipi di volumi in futuro.
Quando poi tutti ( tra gli ultimi giapponesi, forse e diciamo forse, anche Erba) si renderanno conto che scienze motorie non verrà a Cernusco e che lo studentato rimarrà lettera morta, ne riparleremo.


UDC CERNUSCO

Coinvolgimento e partecipazione. Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare.

Chiacchierando al telefono con mia cugina, anche lei consigliere comunale, parlavamo delle difficoltà che gli amministratori hanno a coinvolgere i consiglieri comunali con incarichi specifici o con momenti di lavoro comune "in progress".
Le ho detto che cosi succede anche da noi. Non c'è da meravigliarsi.

C'è spesso in alcuni amministratori un problema di autoreferenzialità che smarrisce per strada il possibile contributo positivo dei consiglieri e delle persone qualificate alle tematiche in oggetto.
Purtroppo la partecipazione e il coinvolgimento sono più parole di rito che difficilmente si ritrovano nella realtà dei fatti.

Non è così normale avere nelle corde la partecipazione e il coinvolgimento della gente.
Purtroppo è cosi cara Alessia, a destra come a sinistra.

Riattacco e leggo il giornalino edito da Rifondazione a Cernusco sul Naviglio.
Ecco l'articolo sulla presa in carico a firma dell'Assessore ai Servizi Sociali Rita Zecchini.
Buona la spiegazione del progetto della presa in carico ma nell'articolo non si cita mai il consigliere comunale Dario Viganò che ha lavorato su incarico del Sindaco per far si che questo importante provvedimento prendesse il largo.
Senza di lui la presa in carico sarebbe ancora scritta solo sul programma di Eugenio Comincini.


Va bene aver un dubbia concezione della partecipazione e del coinvolgimento ma almeno un appunto di gratitudine a colui che ha tanto lavorato al progetto, sul proprio giornalino me lo sarei aspettato dalla Rita Zecchini.


Grazie Dario per il lavoro che hai svolto.

L'8 per mille allo Stato vola verso la Cheisa Cattolica

Cristianamente parlando non dovrebbe nemmeno esistere l'8 per mille alla Chiesa Cattolica.
Invece anche parte dell'8 per mille destinato allo Stato finisce alla Chiesa attraverso vari finanziamenti.

Casualmente il decreto a firma Berlusconi è stato firmato dopo l'incidente diplomatico con il Vaticato.

Tutto questo non fà il bene della chiesa e non fa bene al cristianesimo!

Ma si sa, i soldi sono potere altro che per la "gloria di dio"!

martedì 17 novembre 2009

CAMPAGNA NAZIONALE “SALVA L'ACQUA” - IL GOVERNO PRIVATIZZA L’ ACQUA !

Entro il prossimo 24 novembre, il decreto che privatizza l’acqua potrebbe diventare legge.
se questo accadesse, il servizio idrico pubblico (l'acqua potabile del rubinetto) verrebbe affidata ad Enti privati locali.

Firma la petizione a favore del ritiro delle nuove norme che privatizzano l'acqua.

Gira la voce gira.....

lunedì 16 novembre 2009

cena Kemkogi

Segnalo la cena del Kem Kogi, occasione per conoscere, ritrovarsi e contribuire ai progetti che l'associazione sostiene.
Sappi che ogni euro che doni arriva in fondo, in quanto l'associazione si basa sull'attività di soli volontari e quindi non ha costi di gestione organizzativa.



Manca un ponte fra i cuori.
Fra i cuori degli uomini lontani, fra i cuori degli uomini vicini,
fra i cuori delle genti che vivono su tutti i continenti.
Se questo ponte ci fosse, gli uomini si scambierebbero i segreti,
i motivi lieti, il sorriso e il perdono.
Eppure l'uomo non sa innalzare questa passerella d'amore:
manca lo slancio del cuore.
Aiutalo tu fanciullo: costruisci con le tue mani, senza travi,
questo grande lavoro, questo ponte d'oro in un mare di luce.
Questo ponte che conduce da Oriente ad Occidente,
da Occidente ad Oriente una sola gente."

E. Albaret

Giovani e peccati di omissione

A Cernusco (Facoltà di Scienze Motorie che si allontana), come in Italia si fatica ad investire sui giovani e sull'innovazione.
Quante occasioni che si stanno sprecando per dare un futuro ai nostri giovani e al nostro paese.
Come disse Pasolini, i peccati di omissione sono i peggiori peccati.

domenica 15 novembre 2009

Cuore di Lombardia

Il sito (da salvare nei preferiti) del circolo Cuore di Lombardia su cui troviamo anche gli interventi del carissimo amico Giovanni Colombo, libero pensatore, consigliere comunale del PD di Milano e membro della Rosa Bianca.

Sullo stesso troviamo alcuni contributi che vanno nella direzione da me condivisa del rispetto della sentenza della Corte Europea sul crocefisso.

Il senatore Ichino, le comunità di base, Raniero Della Valle, e Noi siamo Chiesa.

Quello di Giovanni lo avevo già segnalato.

Di seguito quello del circolo.
La questione dei simboli religiosi
Il crocifisso (intendiamo l'oggetto, sia chiaro) è un simbolo. Può essere simbolo di Cristo o simbolo del "cristianesimo". Se è simbolo del "cristianesimo" si può dire quello che si vuole, ma la battaglia è già persa. Oggi, quanto meno, è una religione fra le altre, e non può ambire a tanti privilegi storico-culturali. La storia e la cultura si evolvono e cambiano i connotati della società. Se è invece simbolo di Cristo è simbolo di amore universale, e soprattuto di amore al nemico. Simbolo di salvezza e di fratellanza, di speranza, di redenzione. Solo in questo senso potrebbe essere accolto da tutti.

E nel trattare e considerare questo simbolo sarebbe bene ricordare che il crocifisso non è un paletto per marcare i nostri territori, ma il segno che la nostra identità più vera è l'altro, il diverso, il lontano e addirittura il nemico, verso il quale Cristo ci comanda l'amore. Proprio da parte cristiana, quindi, riteniamo che sarebbero da rifiutare quelle difese più o meno d'ufficio che sono basate sulla "identità" sulla "storia" e sulla "cultura".

Epistule morales ad lucilium Prima lettera

1 Comportati così, Lucilio mio, rivendica il tuo diritto su te stesso e il tempo che fino ad oggi ti veniva portato via o carpito o andava perduto raccoglilo e fanne tesoro. Convinciti che è proprio così, come ti scrivo: certi momenti ci vengono portati via, altri sottratti e altri ancora si perdono nel vento. Ma la cosa più vergognosa è perder tempo per negligenza. Pensaci bene: della nostra esistenza buona parte si dilegua nel fare il male, la maggior parte nel non far niente e tutta quanta nell'agire diversamente dal dovuto.

2 Puoi indicarmi qualcuno che dia un giusto valore al suo tempo, e alla sua giornata, che capisca di morire ogni giorno? Ecco il nostro errore: vediamo la morte davanti a noi e invece gran parte di essa è già alle nostre spalle: appartiene alla morte la vita passata. Dunque, Lucilio caro, fai quel che mi scrivi: metti a frutto ogni minuto; sarai meno schiavo del futuro, se ti impadronirai del presente. Tra un rinvio e l'altro la vita se ne va.

3 Niente ci appartiene, Lucilio, solo il tempo è nostro. La natura ci ha reso padroni di questo solo bene, fuggevole e labile: chiunque voglia può privarcene. Gli uomini sono tanto sciocchi che se ottengono beni insignificanti, di nessun valore e in ogni caso compensabili, accettano che vengano loro messi in conto e, invece, nessuno pensa di dover niente per il tempo che ha ricevuto, quando è proprio l'unica cosa che neppure una persona riconoscente può restituire.

4 Ti chiederai forse come mi comporti io che ti do questi consigli. Te lo dirò francamente: tengo il conto delle mie spese da persona prodiga, ma attenta. Non posso dire che non perdo niente, ma posso dire che cosa perdo e perché e come. Sono in grado di riferirti le ragioni della mia povertà. Purtroppo mi accade come alla maggior parte di quegli uomini caduti in miseria non per colpa loro: tutti sono pronti a scusarli, nessuno a dar loro una mano.

5 E allora? Una persona alla quale basta quel poco che le rimane, non la stimo povera; ma è meglio che tu conservi tutti i tuoi averi e comincerai a tempo utile. Perché, come dice un vecchio adagio: "È troppo tardi essere sobri quando ormai si è al fondo." Al fondo non resta solo il meno, ma il peggio. Stammi bene.

Lasciami un tuo segno. Grazie

Grazie per i commenti lasciati. Vi chiedo una cortesia, lasciate la vostra firma, un riferimento, almeno il nome, magari la mail. La vita non è solo questione di merito e di metodo, ma anche e soprattutto una questione personale. Le cose che si dicono, come si dicono, acquistano sapore se riferite a un volto, a un nome.Ciao Claudio.



mail claudiogargantini@alice.it

cell. 335.6920669

fax 06.418.69.267