mercoledì 19 novembre 2014

Le aree dismesse a Cernusco sono un opportunità per la città- Che cosa se ne vuole fare?!

Ecco la domanda che il capogruppo di Persona e Città Claudio Gargantini porrà al Sindaco  nel consiglio comunale di Giovedì 27 novembre.

Ci sono in Cernusco parecchie aree dismesse che possono contribuire a migliorare la città. Ecco perché l’argomento merita la profonda attenzione da parte di tutta la città, e in primo piano l’attenzione del Sindaco che governa  dal 2007  alla luce del decreto Sblocca Italia varato dal governo Renzi  che all’art 17  - Permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici  va a integrare l’art. 14 del Testo Unico dell’Edilizia 380/2001. 
Il testo  ora così recita: Per gli interventi di ristrutturazione edilizia e di ristrutturazione urbanistica, attuati anche in aree industriali dismesse, è ammessa la richiesta di permesso di costruire anche in deroga alle destinazioni d'uso, previa deliberazione del Consiglio comunale che ne attesta l'interesse pubblico. (comma introdotto dall'art. 17, comma 1, lettera e), decreto-legge n. 133 del 2014)

 Quindi premesso che nel Piano del Governo del Territorio di Cernusco non sono state trattate le aree dismesse e rilevato che costruire sulle aree dismesse significa non erodere verde pubblico, come  invece l’Amministrazione vuole fare nel parco pubblico degli Aironi,   ma sanare una situazione malsana creatasi con il tempo, si prende atto  altresì che le aree dismesse sono aree di media e grande dimensione nel territorio di Cernusco e che  dette aree possono essere dannose per l’ambiente e la salute dei nostri concittadini.
Dopodiché non dimentichiamo che le aree dismesse, a seguito di interventi urbanistici,  possono essere  uno strumento  di introito  economico per le casse comunali.

Il  premier in carica con il decreto citato invita le città a valorizzare le aree dismesse . 

Ecco perché chiediamo  al Sindaco, convinto sostenitore di Matteo Renzi,  che intenzione abbia  in merito alle aree dismesse di Cernusco sul naviglio.


Claudio Gargantini -  Capogruppo Persona e Città


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