martedì 31 maggio 2011

Destra e sinistra tanto, poco, cambia

L'euforia per la vittoria della sinistra sulla destra nei ballottaggi non ci deve far dimenticare che è l'Italia ad essere fatta male proprio nella sua destra e nella sua sinistra.

Che riguardo agli ideali, la sinistra, a mio parere, sia meglio della destra non c'è dubbio.
Ma che la stessa non riesca a prendere distacco dal gioco delle parti, delle lobby e delle sacrestie è anch'esso vero.

Alcuni esempi?

Anche la sinistra occupa i mezzi di informazione pubblici dividendosi i posti nel cda della Rai. E se oggi grida allo scandalo Berlusconi, non ha mai usato una parola di critica alla divisione dei pani e dei pesci tra dc, pci e psi con rai1, rai3 e rai2 prima dell'avvento del cavaliere.

Mai nessuno a parlare, come Zapatero in Spagna, di dis-occupazione dei mezzi di informazione pubblici.
Mai a definire i confini tra il pubblico e l'occupazione dei partiti.

Sempre in tema di comunicazione e conflitto di interessi la sinistra al governo si è guardata bene dal fare la legge sul conflitto di interessi quando avrebbe potuto mentre ha fatto quella sull'indulto, perchè riguardava indagati di destra ma anche di sinistra.

Sulle aziende pubbliche pronti anche a sinistra come ancor di più a destra nel mettere uomini di propria fiducia nei posti di comando.
Se non hai santi in paradiso non entri nella stanza dei bottoni.

Su guerra e pace, con D'Alema si è bombardata l'ex Jugoslavia mentre da poco si è votato a favore dei borbandamenti libici.

Sui diritti civili a livello nazionale non si è fatta nessuna legge sulle coppie di fatto, ne sul testamento biologico ne sulla fecondazione assistita.

Solo alcuni esempi per dire che oggi come ieri qualcuno si spartità il potere della città di tutti e chi non è nella sacrestia giusta non farà la comunione.

Lo scrivo oggi in questo giorno di festa per la sinistra in vari comuni, per dire chiaro in tempi non sospetti che c'è un deficit di democrazia e di rispetto della civis in Italia. sia con la destra che con la sinistra.

Non è sfiducia la mia ma solo sano realismo.
Non è nel dna degli italiani fare la fila e non cercare scorciatoie.
Quando sono all'opposizione strillano ma quando vanno in maggioranza si giustificano.

Grazie a dio tutto cambia e forse prima o poi anche in Italia se ne andranno i partiti e si riuscirà a vivere la democrazia anche senza di loro.
Come? Quando? sicuramente perchè!!


domenica 29 maggio 2011

Negare la moschea rafforza i mussulmani.

La recente campagna diffamatoria di Milano da parte dei fan di Letizia Moratti con cartelli inneggianti la costruzione della più grande moschea d'Europa a Milano, nel caso della vittoria di Pisapia, mi ha fatto riaffiorare un vecchio pensiero.

Ossia che la “persecuzione” dei mussulmani attraverso il diniego di una moschea non solo non ne blocchi la crescita ma la fortifichi ancor più.

E’ risaputo che la fede religiosa si rafforza attraverso la persecuzione.
I cristiani lo sanno bene. Dai tempi della morte di Cristo con la caccia aperta ai suoi discepoli è stato un susseguirsi di proselitismo.

La persecuzione rafforza la fede perché ne è, per assurdo, un elemento “costitutivo”.

Ecco perché continuare a negare un luogo di preghiera ai mussulmani, se da una parte sembra nasconderne la loro presenza, dall’altra ne rafforza la forza e la determinazione.

A voler fare un pensiero maligno, non è con la persecuzione che si combatte il diffondersi delle religioni bensì lasciando che esse si contaminino con la società dei consumi qual'è la nostra.

Lo stesso Pasolini nelle Pagine corsare ci ricorda come la chiesa cattolica per mantersi integra doveva guardarsi, più che dal comunismo, dal consumismo.

In effetti è sotto gli occhi di tutti come i valori cristiani siano più annunciati che vissuti.

Consiglio agli oppositori della moschea che se proprio proprio è più forte di loro non riuscire a rispettare l’articolo 3 della Costituzione Italiana e quello sulla libertà religiosa, di non pensare che sia il diniego di un luogo di culto a fermare la crescita dei suoi fedeli.

Quindi costruite moschee e lasciatele costruire.

Se proprio qualcuno è interessato ad opporsi a qualche religione e al suo diritto ad avere un luogo di preghiera le faccia contaminare di consumismo.

Coloro che vogliono difendere le radici dell'europa cristiana, non è contro le moschee che devono volgere il loro sguardo ma contro il proprio "benessere".

Il consumismo, quello si che uccide l’anima. Digli di smettere.

mercoledì 25 maggio 2011

Non è solo una questione di soldi

La faccenda del telone di via pietro da cernusco con cui Comincini e Marchetti si sono fatti belli scrivendo a caratteri cubitali i loro nomi, come se l'opera della ristrutturazione degli appartamenti fosse esclusiva farina del loro sacco, tralasciando gli altri attori che hanno contribuito alla realizzazione dell'opera, la dice lunga sul modo in cui i nostri due spendono i soldi pubblici in periodi di ristrettezza come questi.

La questione è sempre attuale mentre restiamo in attesa di sapere quanti soldi sono stati spesi per il telone e quanto è il mancato guadagno determinato dall'assenza di uno sponsor.





















E se tutto è stato fatto in buona fede, peggio ancora.

Purtroppo non ci sono più, o forse non ci sono mai stati, amministratori che sappiano fare, a seguito di un errore, un leale mea culpa.

Anche se in politica non c'è il confessionale con relativa assoluzione c'è sempre un enorme bisogno di buon senso e di limpida trasparenza.

Lasciamo al diavolo la preoccupazione del consenso.

martedì 24 maggio 2011

Pensieri da week end

In questo week end parecchi pensieri, persone incontrate, situazione viste.

Sabato mattina le scuole attraverso la festa del primo circolo e quella del secondo.
Bici e gare sportive come momento di gioia di tanti ragazzi che nella loro estrema semplicità esprimono la voglia di crescere.
Tristezza nel vedere la raccolta di offerte per sostenere i progetti didattici.
Rabbia pensando ai tagli di un amministrazione che dice essere di sinistra ma comportatasi come la destra di governo.

Guardando le gare sportive del secondo circolo e notando i movimenti goffi di alcuni ragazzi ho pensato all'occasione sprecata di aver gli stagisti della facoltà di scienze motorie ad insegnare educazione all'attività motoria nelle nostre scuole a partire dalla materna.

Lo sport fa parte della cura di sè a partire dalla conoscenza del proprio corpo, che migliorerebbe anche quella della propria anima.

Ma se da un lato si battezzano i bambini infanti e incoscienti dall'altra non si insegna loro a muoversi e conoscere correttamente il proprio corpo.
A farlo ci guadagnerebbe la persona intera.


Un pensiero condiviso con un amico nel cortile della manzoni mi ha fatto riflettere su come per assurdo il paese giardino del vaticano e cattolico di proclami e dettami sia quello meno attrezzato a supporto dell'infanzia e della famiglia.
Ci sarà un perchè?! Torna Avignone, torna e portateli via.

La sera ai 50 anni di Serenella ti accorgi che amici conosciuti da poco fanno la diffferenza grazie all'intensità degli scambi. Che godimento.

La mattina di domenica di corsa alla maratona. Complimenti come sempre agli organizzatori.
Unico neo. L'impiano fonico. Una tal manifestazine meriterebbe un palco con delle casse adeguate e un gruppo musicale ad hoc.

La sera a cena dai cugini e un saluto speciale a un caro amico che sta passando quello che io stesso ho provato anni fa dopo un inciampo alla salute.

Il cervello è un opera meravigliosa che quando fa le bizze sembra farti impazzire ma non è cosi. Vuole solo metterti alla prova e dimostrarti che c'è molto di più di ciò che conosci.

Semplici pensieri che mi hanno fatto star bene in un semplice week end di mezza primavera.

A volte la semplicità e la lontananza dai riflettori è la miglior ricetta per una vita piena.
Almeno per la mia.

martedì 17 maggio 2011

Omofobia. Paura dei gay o paura di sè?!

Oggi è la giornata mondiale contro l'omofobia.
Un' occasione per scoprire la bellezza dell'incontro con le persone, con ogni persona, al di là del suo orientamento sessuale.

Un' occasione per rispettarla proprio perchè ha un modo di vivere la sua sessualità differente dal mio, che nulla mi toglie, ma che, in questi tempi, toglie a lui la libertà di vivere liberamente il suo sesso e i suoi diritti di coppia come invece io posso.

Di cosa ha paura l'omofobo?
Dell'altro o di se stesso?
Forse più di se stesso.

Ma la vita è una e conviene chiedersi se vale più la propria paura, la propria ignoranza o la dignità di ogni persona, gay compresi.

Io preferisco la dignità.

lunedì 9 maggio 2011

Un sito per lo sport cernuschese

Finalmente, grazie all'Assessore allo Sport Zacchetti, è on line il primo sito dello sport cernuschese. Mi sembra ben fatto e completo .
Un grande passo avanti sul tema della rete comunicativa.
Complimenti all' Assessore per la sua realizzazione.

Se volessimo giocare anche la carta dell'estrema trasparenza, come lo sport insegna, si potrebbero aggiungere i verbali della Consulta dello Sport, le convenzioni con le associazioni per l'utilizzo delle strutture e le determine o delibere riguardanti le questioni sportive.

Sarebbe utile anche una mailing list cosi da restare sempre aggiornati.

Quanto importante è la comunicazione tanto lo sport fa bene alla crescita del sé.

Vivilo.

sabato 7 maggio 2011

8 e 5 per mille per la libertà

Anche quest'anno il mio 8 per mille andrà alla chiesa valdese perchè utilizzato interamente per azioni sociali.

Il mio 5 per mille lo dono all'Associazione Luca Coscioni sempre in prima linea per le battaglie sulla laicità, sulla ricerca scientifica e sulla libertà di scelta.

Se non hai già deciso facci un pensiero anche tu.

domenica 1 maggio 2011

Stampa libera

il bello di internet è un sito di Stampa libera
Darci un occhio ogni tanto riequilibra l'informazione data dalla stampa di regime.
Di destra come di sinistra.

Lasciami un tuo segno. Grazie

Grazie per i commenti lasciati. Vi chiedo una cortesia, lasciate la vostra firma, un riferimento, almeno il nome, magari la mail. La vita non è solo questione di merito e di metodo, ma anche e soprattutto una questione personale. Le cose che si dicono, come si dicono, acquistano sapore se riferite a un volto, a un nome.Ciao Claudio.



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