giovedì 31 dicembre 2009

Il mio augurio



A te il mio caloroso augurio affinchè nel 2010 i tuoi pensieri e le tue emozioni siamo il motore dei tuoi comportamenti e delle tue esperienze in piena consapevolezza, per poter navigare, se necessario, controcorrente senza paura e a testa alta.
Grazie di aver bussato ogni tanto a questa porta in rete.
Un caldo abbraccio
Claudio

martedì 29 dicembre 2009

Cittadini, elettori, consumatori, personaggi


Ho visto finalmente Videocracy, film che rompe la magia dello schermo e mostra chiaramente come gli italiani abbiano ribaltato il rapporto con la tv trasformando la realtà in quella televisiva e diventando il vero reality.
Siamo diventati la casa del grande fratello, pensando di essere spettatori di quello televisivo.
La tv da specchio del paese è diventata il motore delle azioni, il motore dell'intero paese.
Per essere italiani oggi bisogna essere sintonizzati.
Siamo tutti consumatori e personaggi di questo immenso contenitore.
Ma se tutti sono burattini, solo uno è il burattinaio, colui che scrive i copioni e distribuisce le parti, contemplando anche la critica più dura.
Perchè in ogni copione che si rispetti nulla è lasciato al caso, ancor meno l'odio e l'amore.
Il film è da vedere e il libro che accompagna il dvd è da leggere.
Ti dice semplicemente in che tv sei.

domenica 27 dicembre 2009

Dittature e dittatori

Attendendo la festa dei santi innocenti martiri ho pensato a Erode e a tutti i dittatori e le dittature esistite nella storia.
Ti segnalo un sito interessante sulle dittature e i dittatori di tutti i tempi.
C'è anche il link "Dittatori?" con inseriti i nomi di Putin,Blair, Bush e Berlusconi.
Del nostro Silvio mettiamo in cineteca il filmato "Citizen Berlusconi" , versione originale del documentario trasmesso il 21 agosto 2003 dalla Pbs, tv pubblica americana, e che NESSUNA televisione Italiana ha mai voluto trasmettere.
Le dittature sono di vario tipo e Berlusconi ha inaugurato quella mediatica.
Così per riflettere un pò e non dimenticare.

Morti che non interessano a nessuno


Queste morti sono frutto del conformismo e del perbenismo.
I "sepolcri imbiancati" dopo aver goduto fanno sempre sparire le prove.
Della morte dela povera gente non interessa niente a nessuno, l'attenzione è solo sul gossip che circonda il mistero.
Il mandante e l'omicida in questi casi non si scopriranno mai.

sabato 26 dicembre 2009

Innamorarsi e amare conta più delle parole "amore e odio!

Chiediamoci se in questo natale ci siamo innamorati e abbiamo amato.
Questo conta. Il resto, comprese le parole "amore e odio" vengono dal maligno.
Buon innamoramento a tutti.


Grazie a Pippo per la segnalazione del filmato su fb

venerdì 25 dicembre 2009

Sarà anche Natale ma è ora di finirla con l'abuso delle parole amore e odio.

E' irritante notare come Berlusconi non abbia nessun ritegno ad usare qualsiasi persona e qualsiasi parola pur di sfuggire alla giustizia umana.
Utilizza le parole amore e odio alla bisogna secondo i suoi interessi.
Eppure aveva detto di volersi difendere nelle aule di giustizia dopo la bocciatura del lodo Alfano.
Non basta la consolazione di sapere che Silvio non sfuggirà ne alla giustizia divina ne a quella della storia, vogliamo che dimostri davanti al tribunale degli uomini la sua innocenza o che venga provata la sua colpevolezza.
Perchè se così non fosse occorre dire che sono tra quelli che ne hanno piene le palle ( siamo a natale) di farsi prendere per il culo dai potenti come lui.
E' troppo dirai tu?
Mi sembra niente in confronto al disfattismo umano e culturale che emana quest'uomo.
E non solo lui.
Altrimenti si cambi la scritta nei tribunali che dichiara la giustizia uguale per tutti.
Sarebbe una doppia presa per i fondelli.

giovedì 24 dicembre 2009

AUGURI DI BUONE FESTE in progress



Mai come in questo momento in cui tanti si ergono a difensori delle radici cristiane e del crocefisso “dio è morto”.
Nel respingimento dei barconi degli immigrati
Negli sgomberi dei campi Rom
Nel reato di clandestinità
Nelle fabbriche chiuse
Nel nepotismo strisciante
Nella negazione dello spazio per le moschee
Nelle strategie mafiose
Nei diritti negati agli omosessuali
Nelle banche armate

Ogni giorno stiamo uccidendo dio.

In mezzo a questa deriva sociale il mio augurio perché ognuno cerchi e trovi spazi e luoghi dove riscoprire l’ amore per il bene, un ansia infinita di pace, e il coraggio per il miglioramento sociale degli umili.

Buone feste
Un caldo abbraccio.
Claudio, Laura, Luca e Quincy

martedì 22 dicembre 2009

Giornata di laurea


Laurea in ingegneria gestionale all'Università di Ingegneria alla Bovisa, per l'occasione sotto un manto di neve, per mia nipote Sara e per il suo compagno Davide.
Giornata da non dimenticare anche per il mio diario in rete.
Complimenti dottori!

Barcellona. Un successo di squadra fatto di persone vere.

Non seguo più il calcio "consumistico" ma rilevo con piacere il successo del Barcellona, squadra che ha vinto tutto nello stesso anno.
Una vittoria fatta di spogliatoio, allenamenti, organizzazione di gioco e societaria in una città magnifica.

Metto in archivio il goal di petto di Messi.



e il pianto di Pep Guardiola



Da tenere nei ricordi.

venerdì 18 dicembre 2009

Prosperini e il crocefisso

Sulla figura di Prosperini segnalo due interventi che condivido, quelli di
Pippo Civati e Gad Lerner..
I toni del Prosperini come sarebbero definiti da Chicchito?

Mi imbarazza pensare che il Prosperini stava raccogliendo le firme per la difesa dei crocefissi che più con la raccolta di firme si fa con una vita politica limpida e trasparente e magari accogliente quale il crocefisso chiederebbe.
Nom mi sembra che la politica del nostro tragga ispirazione dalle beatitudini evangeliche.

Ciò la dice lunga su come la questione crocefisso dibattuta in questi giorni anche nel nostro consiglio comunale, non c'entri nulla con Gesù Cristo.

Per quanto mi riguarda sono uscito dall'aula all'atto della votazione sulla mozione in relazione alla sentenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo contraria all’esposizione del Crocefisso nelle aule delle scuole italiane durante il consiglio comunale di mercoledì 16 dicembre, proprio perchè la croce non ha bisogno di difese di parte ne di essere usata a scopi elettorali.
La croce sovrasta la difesa dell'identità.
La croce non mette bandierine nei luoghi pubblici ma scalda il cuore di chi testimonia e di chi ascolta.

giovedì 17 dicembre 2009

Piccoli grandi dubbi sull'aggressione a Berlusconi

Lasciamo che siano le immagini a parlare e il nostro cervello a pensare.



Senza drammi (anche se sarebbe un vero dramma se fosse vero) e senza pregiudizi( berlusconi= il male) una seria riflessione grazie a questo filmato va fatta.

mercoledì 16 dicembre 2009

Le ragioni delle mie dimissioni dalla Consulta dello Sport

Ecco il testo della lettera inviata al Presidente della Consulta dello Sport Matteo Gerli, al Sindaco di Cernusco sul Naviglio Eugenio Comincini, e al Presidente del Consiglio Comunale Giorgio Perego che spiegano le ragioni delle mie dimissioni da membro di maggioranza del Direttivo della Consulta dello Sport


Lo sport contribuisce in modo importante alla crescita della persona e allo sviluppo della città. E’ con questa convinzione che ho accettato l’incarico datomi dal Sindaco nel novembre 2007 di creare la Consulta dello Sport attraverso la costruzione del suo Regolamento.

Percorso reso possibile dalla fiducia accordatami dal Sindaco all’inizio del mio incarico e al termine del quale, grazie alla collaborazione dei membri della commissione, ha visto la luce il Regolamento della Consulta che oserei definire esemplare per i principi in esso enunciati, e le finalità e le competenze concesse alla rappresentanza del mondo sportivo.

Regolamento frutto di un desiderio e di un percorso comune che ha permesso la sua approvazione con il voto unanime del Consiglio Comunale nella seduta dell’ 8 ottobre 2008.

Mi sono impegnato in prima persona con il profondo convincimento che lo sport, a Cernusco come in Italia, non ha ancora il giusto riconoscimento nella scala dei valori civili.

Cernusco potrebbe diventare un esempio a livello regionale e perché no, anche nazionale, di come lo sport possa essere un motore per la crescita del paese.

Attraverso la presenza della Facoltà di Scienze Motorie, la nascita della Consulta dello Sport, un mondo sportivo locale vivace e attivo su più fronti e il rifacimento e l’ampliamento dei centri sportivi, lo sport infatti può contribuire a trasformare Cernusco in una città sempre più moderna e attiva.

Per consentire che questo sia possibile, occorre che la politica garantisca l’autonomia del mondo sportivo attraverso l’azione della Consulta affinché siano gli sportivi i veri protagonisti della definizione di progetti e spazi che guardino non solo all’immediato ma anche al futuro.

Gli obiettivi inizialmente dati alla Consulta sono stati chiari e sfidanti.

Elaborare e proporre le politiche sportive, sensibilizzare le forze politiche, sociali ed economiche, contribuire alla pianificazione delle strutture sportive del territorio, verificare i progetti dell’ impiantistica sportiva.

Valorizzare la presenza della Facoltà di Scienze Motorie e migliorare attraverso la creazione di zone aggregative per i nostri giovani il centro sportivo di via Buonarroti.

Tutto questo affermando che lo sport è un servizio sociale primario.

Proprio per questo abbiamo creato la Consulta e proprio di questo ha bisogno la città, per non sottostare passivamente ad Amministrazioni e Assessori allo Sport che nel tempo possono rivelarsi più o meno attenti e capaci nell’elaborare una efficace politica sportiva.

Purtroppo finora l’azione della Consulta e del suo Presidente è mancata proprio nei punti che la possono qualificare e rendere autorevole.

Sulla Facoltà di Scienze Motorie il Direttivo non ha ancora rilevato con forza l’importanza dell’investimento che il mondo sportivo e la città devono fare attraverso la costruzione di nuove strutture sportive dedicate, che possono diventare ulteriormente fruibili dallo sport cernuschese e dalle Federazioni sportive nazionali presenti a Milano.

Inoltre non solo non ha sollecitato, come avrebbe dovuto, l’Amministrazione ad investire sulla Facoltà, ma in alcuni momenti ha contrastato la Facoltà sulla questione della gestione degli spazi sportivi.

Non ha chiesto di verificare il progetto di rifacimento della vecchia tribuna, che così com’è oggi concepito rischia di compromettere definitivamente lo sviluppo di un settore importante del centro.

Non si è fatta promotrice di progetti di strutture polifunzionali e servizi integrati che potrebbero fare del centro sportivo un luogo di forte aggregazione.

Inoltre non ha proposto una ridefinizione degli spazi del centro sportivo per eliminare i conflitti esistenti tra alcuni sport.

Ma soprattutto la Consulta non ha saputo diventare per le società sportive il luogo dove riferirsi per portare le proprie problematiche e le proprie istanze.

Anche il collegamento tra i rappresentanti delle Associazioni Sportive all’interno del direttivo e le stesse società di loro riferimento si è rivelato debolissimo.

Il caso più eclatante è stato quello dell’ A.C. Cernusco.

A fronte di una richiesta del Presidente del Cernusco di intervenire al Direttivo per motivare le proprie ragioni riguardante la firma della convenzione, il Direttivo, con il mio solo voto contrario, si è schierato con l’Amministrazione senza ascoltare tutte le parti in causa, mancando alla sua funzione di luogo di ascolto e di mediazione.

Altro punto dolente della Consulta è il “conflitto di interessi” del Presidente.

Non si può non rilevare come i diversi ruoli ricoperti rischiano di minarne la credibilità.
Presidente della Consulta, incaricato dall’Amministrazione a gestire il centro sportivo di Via Buonarroti, vincitore di un bando pubblico riguardante la piscina come socio della società appaltatrice, questi ruoli raggruppati in un’unica persona creano confusione e imbarazzo.

A mio avviso occorre oggi, proprio perché la nave ha appena preso il largo,
un’ Assessore allo Sport che possieda un solido backgroung sportivo e una Presidenza che sappia tenere dritta la barra della nave verso la realizzazione di quei principi enunciati nel Regolamento.

Proprio perché ho rilevato che la “nave” sta viaggiando in tutt’altra direzione da quelle prospettate all’inizio di Consulta in progress rassegno, a malincuore, le mie dimissioni da membro di maggioranza nel Direttivo.

Auspico che le mie dimissioni siano un’occasione per sollecitare nel mondo sportivo e nell’Amministrazione una seria riflessione su quale sport vogliamo per la nostra città.

Claudio Gargantini
Consigliere Comunale Partito Democratico.

sabato 12 dicembre 2009

Libertà e partecipazione

La libertà ha bisogno della nostra conoscenza, consapevolezza e responsabilità.
...e perchè no?!? anche della nostra partecipazione.

giovedì 10 dicembre 2009

Per un centro sportivo funzionale e moderno occorre fermare il progetto di rifacimento del vecchio stadio comunale.

Da quando è partito l’interesse di quest’ Amministrazione verso lo sport con il percorso di Consulta in progress, si è sottolineato come il Centro Sportivo di via Buonarroti dovesse essere ristrutturato garantendo oltre che gli spazi sportivi anche quelli aggregativi.


Il Sindaco più volte lo ha ricordato in tutti i suoi interventi riguardante l’argomento in questione.
Mentre il progetto della nuova piscina và in questa direzione, il progetto di rifacimento della tribuna va invece nella direzione opposta.

Il progetto prevede 1 tribuna scoperta di soli 450 posti circa, 6 spogliatoi per atleti e 4 per arbitri per un costo di circa 1 milione 400 mila euro.
Rilevata la buona volontà di mettere mano a una struttura lasciata andare da parecchi anni in disfacimento non si può non rilevare come la stessa, non solo non abbia in previsione quegli spazi aggregativi che possano ulteriormente vitalizzare il centro, ma non abbiano nemmeno gli standard tali da garantire il normale svolgimento delle attività sportive.
6 soli spogliatoi per le attività che gravano su quella struttura (calcio, calcetto, tennis, baseball e rugby) sono insufficienti a garantire il normale svolgimento di partite in contemporanea e in successione.
Per non dire dell’ennesima tribuna scoperta che sarebbe realizzata sul nostro territorio.
Questa soluzione inoltre blocca definitivamente l’ipotesi di un ritorno del calcio nello stadio che lo ha visto protagonista nel passato.

Da quando ho conosciuto il progetto, più di un anno fà, ho manifestato al Sindaco e agli Assessori allo Sport e ai Lavori Pubblici le mie perplessità sul progetto e la mia contrarietà alla sua realizzazione.
Chiedo alla città, al mondo sportivo e alla Consulta di fare una seria e accurata riflessione sullo sviluppo del Centro Sportivo di via Buonarroti e su questo progetto in particolare.

Voglio rilanciare l’appello a fermare questo progetto che comprometterebbe definitivamente lo sviluppo del Centro Sportivo di Via Buonarroti e a ripensare insieme il centro nei suoi spazi e nel suo sviluppo.

Questo luogo può diventare quello spazio aggregativo che tanto manca alla città e ai nostri giovani.
Non sprechiamo quest’occasione.

Disponibile per ogni chiarimento in proposito.
Claudio Gargantini
Consigliere comunale del Partito Democratico.

mercoledì 9 dicembre 2009

Artigianato in fiera

La fiera è senz'altro interessante.
Ma la frase di persentazione "Protagoniste la qualità e la bellezza del lavoro dell'uomo: le storie, i prodotti, le musiche e i sapori" è vecchia e inconsciamente offensiva.
La donna non lavora per l'artigiano in fiera.

lunedì 7 dicembre 2009

Testamento biologico

Non dimentichiamoci che c'è sempre qualcuno che sta definendo come toglierci la libertà nel momento della nostra impossibilità ad esprimerci.
Nel frattempo segnalo questa iniziativa della Chiesa Valdese di Milano per depositare il proprio testamento biologico.
Dopo i comuni di Genova, Firenze, Lecco, Pisa, Vicenza e decine di altri centri più piccoli, anche Bologna ha approvato l’istituzione del registro delle dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari.
Dopo aver approvato il Registro delle unioni civili, Cernusco merita un altro atto di civiltà.

Il futuro è Internet e tv


Leggo oggi su Repubblica una interessante intervista di Manuel Castells, sociologo iberico massimo esperto mondiale della Rete.
Riporto qua una precendente intervista in cui la "novità" della rete viene prefigurata come la fine dell'era Berlusconi.
La rete permette non solo l'autocomunicazione di massa ma inserirà al suo interno anche quella uni-direzionale della tv.
Inoltre grazie alla rete saremo in always-on, ossia sempre connessi, una facoltà che in parte oggi possediamo attraverso i telefoni mobili; una pratica sociale che ha cambiato il nostro modo di vivere con l’altro.
Per connettività ubiqua l’iberico intende quella facoltà di essere sempre collegati alla rete, che sia internet, il web, o qualsiasi altra forma di rete, in ogni luogo e in qualsiasi tempo.


Proprio per questo il sig. B è interessato alla rete Telecom. Vi ricordate quando Prodi si interessò attraverso Rovati a Telecom che casino scoppio?
Ora che Berlusconi, premier e proprietario delle reti mediaset, sta intervenendo negli affari di un azienda privata nessuno che si scandalizzi.
Con la larga banda Silvio chiuderebbe il cerchio della comunicazione.
A quella uni-direzionale aggiungerebbe la rete su cui viaggia quella di massa.
I maligni dicono che l'acquisizione dela rete sarà la contropartita per togliersi dalle palle.
Io penso invece che prenderà la rete Telecom per continuare a rimanere tra le palle. Ancora una volta le mie palle girano ancor più forti pensando alle mancanze del centro sinistra quando al governo per ben 5 anni dal 1996 al 2001 non ha fatto ciò che doveva in materia di conflitto di interessi.
Ma si sa dopo Prodi venne D'Alema che di Berlusconi è la sponda a sinistra.
E oggi con Bersani-D'Alema alla segreteria del PD cosa vogliamo costruire di credibile per il paese?
Bah!

Benvenuta attività motoria alle elementari, ma a Cernusco si potrebbe fare di più!



Era ora che partisse qualcosa di professionale per l'attività motoria dalle scuole elementari.Il progetto del Coni accolto dal Ministero è un buon segnale anche se un ora è pochissima e se un attenta analisi della crescita dei bambini farebbe impostare il progetto dalla materna.
Attraverso la conoscenza e il movimento del proprio corpo cresce la propria autostima e la conoscenza di sè.
L'attività motoria serve a questo.
La scelta di uno sport specifico viene dopo. Vediamo continuamente come sport scelti dai ragazzi e dalle famiglie non siano i più rispondenti alle esigenze dei ragazzi e delle ragazze. Tutto questo porta spesso all'abbandono dello sport.
Inoltre un progetto di attività motoria fin dai tre anni può contribuire ad aiutare lo sviluppo delle persone disabili.
Meglio ci si conosce e si impara a muoversi, con più facilità si potrà scegliere uno sport adeguato alla propria crescita.
Ecco perchè per insegnare ginnastica occorrono professionisti che vadano al di là della buona volontà delle maestre.
( qui purtroppo la satira della Littizzetto di ieri sera su rai3 purtroppo ha fatto flop. Prendendo in giro la Gelmini ricorda che la ginnastica c'è già nelle scuole elementare, ed è vero, e che la insegnava anchelei quando faceva la maestra. Bene, ma con quale competenze e professionalità? Il buon senso purtroppo non basta.)
In Italia c'è una cultura dello sport molto commerciale che mette dietro le quinte quello reale di benessere della persona.
A Cernusco grazie alla Facoltà di Scienze Motorie si potrebbe far partire un progetto di attività motoria che inizi fin dalla materna, come quello che negli anni 80 Adolfo Rotta fece atraverso la allora commissione sport con esperti professonisti.
Questo è un esempio di attività e competenze tipica della Consulta dello Sport, ma purtroppo un "conflitto di interessi" del Presidente (lui lo propone come privato alle scuole e quindi non ha abboccato all'amo da me lanciato in un direttivo estivo per mettere in agenda il progetto)oltre al basso livello di proposte e discussioni dell'Assessorato allo Sport e del Direttivo, non hanno posto la questione in modo tale da impostare il possibile progetto.
E tu cos'hai fatto mi dirai?
Hai presente quello che "predicava nel deserto"?
Questo ho fatto.

venerdì 4 dicembre 2009

Dimissioni dalla Consulta dello Sport

Ieri sera ho comunicato all'Assemblea della Consulta dello Sport le mie dimissioni da membro di maggioranza nel Direttivo.
A breve la mia lettera di dimissioni in cui spiegherò in modo dettagliato le motivazioni.

Ecco un brevissimo riassunto sulle ragioni delle dimissioni riportante oggi su InFolio.
«La Consulta, dopo solo un anno di vita ha perso di vista lo spirito originario con cui era stata fondata. Credevo potesse essere un reale luogo di confronto e di elaborazione di strategie di largo respiro per valorizzare al meglio lo sport cittadino, pensato come ambito di promozione sociale. Invece, sia da parte della presidenza che dell’amministrazione comunale non vedo la volontà di fare il salto di qualità che mi aspettavo. Lo dimostrano le tante occasioni perse: dall’attendismo su Scienze Motorie ai piani di riqualficazione del centro sportivo, nati già “vecchi” e senza spiragli aggregativi. La Consulta, in sinergia con il Comune, avrebbe già potuto mettere in cantiere tanti progetti per lasciare il segno e fare di Cernusco una grande realtà sportiva. Invece, preferisce navigare a vista e restare una specie di “sindacato” delle associazioni. Quindi, visto che la “nave” ha deciso di intraprendere una rotta diversa dalla mia, non posso più restare a bordo».

Nel frattempo ascoltando gli interventi dell'attuale e del precedente Assessore allo sport Magistrelli e Angrisano ho potuto constatare che con certi assessori non andremo da nessuna parte.
Ma la colpa non è loro, è di chi li ha scelti.
Amen

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mercoledì 2 dicembre 2009

Centro sportivo di Via Buonarroti

Ho iniziato una riflessione nell'area DISCUSSIONI del gruppo GIOVANI IDEE PER CERNUSCO.

Abbiamo una grande occasione per dare alla città quello spazio che gli manca.
Un luogo aggregativo per rendere migliore il centro sportivo e creare quello spazio, anche serale, che manca a Cernusco.
Non sprechiamo questa occasione.

Firma l'appello: NIENTE REGALI ALLE MAFIE. I BENI CONFISCATI SONO COSA NOSTRA.

No alla vendita dei beni confiscati.
Un emendamento introdotto in Senato alla legge finanziaria, infatti, prevede la vendita dei beni confiscati che non si riescono a destinare entro tre o sei mesi.
Facile pensare che tutto tornerebbe nelle mani della mafia.
Ti invito a firmare l'appello sul sito di Libera.

Lasciami un tuo segno. Grazie

Grazie per i commenti lasciati. Vi chiedo una cortesia, lasciate la vostra firma, un riferimento, almeno il nome, magari la mail. La vita non è solo questione di merito e di metodo, ma anche e soprattutto una questione personale. Le cose che si dicono, come si dicono, acquistano sapore se riferite a un volto, a un nome.Ciao Claudio.



mail claudiogargantini@alice.it

cell. 335.6920669

fax 06.418.69.267