Da leggere l'articolo di don Antonio Cecconi, già vice presidente Caritas Italiana, su Adista numero 13 riguardante le omissioni e i silenzi sulla guerra e sulla vendita di armi.
Mentre Finmeccanica pubblicizza a piene pagine su Avvenire la propria attività armiera, Ignazio La Russa firma un contratto per acquistare 131 cacciabombardieri, alla faccia dei tagli toccati agli altri ministeri, onorando un impegno del governo presieduto da Massimo D'Alema.
Programma di investimenti che ha avuto l'astensione del Partito Democratico.
Costo dell'operazione 15 miliardi di euro.
Anche Umberto Veronesi aveva scritto riguardo gli enormi investimenti riguardante le armi a scapito di quelli riguardante la ricerca.
Purtroppo solo le armi mettono d'accordo destra e sinistra visto il silenzio che copre uno dei più grandi delitti contro l'umanità, ovvero la produzione e la vendita di armi.
Pensiamo a quanto lavoro, risorse ed energie vengono dedicate, nel ventunesimo secolo, a questo mercato di morte.
Da non crederci se non fosse per le cifre che a volte vengono a galla.
Sembra solo un lontano ricordo il pensiero di Don Primo Mazzolari che scriveva come le armi sono costruite per essere usate e quindi per ammazzare, purtroppo, aggiungo io, anche nelle "missioni di pace".
Investiamo nella scuola, nella ricerca e nell'innovazione piuttosto che nel rumore della guerra.
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