sabato 5 luglio 2014

L’utilizzo della mensa da parte di privati e mancate informazioni della giunta in proposito.

Sull'opportunità dell’utilizzo dei locali della mensa della scuola pubblica Aldo Moro da parte dell’Associazione Riccardo Pampuri si è scatenato un dibattito sui social network, cui è prontamente seguito un comunicato stampa dell’Amministrazione

Non entro nel merito dell’iniziativa ma del comunicato, dove rilevo alcune mancate informazioni che avrebbero chiarito meglio il motivo della concessione dello spazio.

Le informazioni che mancano sono che per prassi invalsa il Dirigente aveva  già  concesso i locali della mensa per identiche finalità a partire dal 2007 a varie Associazioni iscritte all'Albo,  Anni sempre Verdi, Amici del Tempo Libero, Banda de Cernusc e  ultimo per data proprio alla Pampuri per realizzare nel 2013 una festa di capodanno.

Sicuramente la polemica scatenata sui social network ha spinto il Sindaco a un chiarimento anche se alcune affermazioni avevano sapore razzista.

Ma qui nascono alcune domande.

Un comunicato che taglia, non so dirvi se volutamente o no, importanti informazioni come le precedenti concessioni della mensa, che avrebbero dato motivate giustificazioni all’ultima assegnazione, concentrandosi invece sulle “responsabilità” del Dirigente, che cosa nasconde o vuole dire?!

Seconda riflessione. Per quale motivo questa sottolineatura dei partecipanti Rom all’iniziativa, come se di ogni precedente concessione avremmo dovuto riferire  del sesso, dell’etnia o dell’inclinazione sessuale dei partecipanti?!


Ancor più stridono le motivazioni riportate nel comunicato stampa sul diniego che il Sindaco avrebbe dato se informato.
“Era doveroso che venissimo informati della richiesta: avremmo così espresso un parere contrario alla messa a disposizione di uno spazio pubblico per una iniziativa privata che ha visto coinvolto un rilevante numero di persone, tanto più che in quegli ambiti si sta svolgendo il centro estivo comunale. Non si trattava – ha continuato il Primo cittadino - di valutare se la richiesta fosse stata avanzata per un’iniziativa che vedeva coinvolte famiglie rom, quanto piuttosto sulla evidente inopportunità di mettere a disposizione spazi pubblici per iniziative private”

Purtroppo gli stessi spazi pubblici erano già stati dati in precedenti simili iniziative.
 Quindi perché prima si e questa volta no? Forse  perché i Rom avrebbero fatto pendere la bilancia sul rifiuto più che sull'ok delle precedenti iniziative?!

Per concludere sono convinto invece,  che se fossero stati  avvisati, il Sindaco del partito democratico e l’Assessore Zecchini di Sinistra per Cernusco avrebbero non solo dato il loro consenso ma avrebbero sicuramente partecipato alla festa proprio per coerenza con i messaggi di inclusione e accoglienza che fanno parte dei proclami della sinistra al governo in città.

La vera mancanza che intravvedo in tutto ciò, è che la procedura invalsa non prevede i costi per l’affitto dei locali in quanto le tariffe sono definite solo per gli spazi regolamentati. (es. auditorium, palestre, etc…)

Questa si che è una mancanza del Sindaco e della giunta. Ossia non aver regolamentato questi spazi in potenziale richiesta da parte delle Associazioni iscritte all’Albo, e non essersi preoccupati di definire le tariffe che gli utilizzatori avrebbero dovuto pagare a vantaggio della comunità.

Claudio Gargantini
capogruppo Persona e Città



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