Sull'opportunità dell’utilizzo dei locali della
mensa della scuola pubblica Aldo Moro da parte dell’Associazione Riccardo
Pampuri si è scatenato un dibattito sui social network, cui è prontamente seguito un comunicato stampa dell’Amministrazione
Non entro nel merito dell’iniziativa
ma del comunicato, dove rilevo alcune mancate informazioni che avrebbero
chiarito meglio il motivo della concessione dello spazio.
Le informazioni che mancano sono
che per prassi invalsa il Dirigente aveva già concesso i locali della mensa per identiche
finalità a partire dal 2007 a varie Associazioni iscritte all'Albo, Anni sempre Verdi, Amici del Tempo Libero, Banda de Cernusc
e ultimo per data proprio alla Pampuri
per realizzare nel 2013 una festa di capodanno.
Sicuramente la polemica scatenata
sui social network ha spinto il Sindaco a un chiarimento anche se alcune affermazioni avevano sapore razzista.
Ma qui nascono alcune domande.
Un comunicato che taglia, non so
dirvi se volutamente o no, importanti informazioni come le precedenti concessioni della mensa, che avrebbero dato motivate giustificazioni all’ultima assegnazione, concentrandosi invece
sulle “responsabilità” del Dirigente, che cosa nasconde o vuole dire?!
Seconda riflessione. Per quale
motivo questa sottolineatura dei partecipanti Rom all’iniziativa, come se di ogni precedente concessione avremmo dovuto riferire
del sesso, dell’etnia o dell’inclinazione sessuale dei partecipanti?!
“Era doveroso che venissimo informati della richiesta: avremmo così
espresso un parere contrario alla messa a disposizione di uno spazio pubblico
per una iniziativa privata che ha visto coinvolto un rilevante numero di
persone, tanto più che in quegli ambiti si sta svolgendo il centro estivo
comunale. Non si trattava – ha continuato il Primo cittadino - di valutare se
la richiesta fosse stata avanzata per un’iniziativa che vedeva coinvolte
famiglie rom, quanto piuttosto sulla evidente inopportunità di mettere a
disposizione spazi pubblici per iniziative private”
Purtroppo gli stessi spazi pubblici erano già stati dati in precedenti simili iniziative.
Quindi perché prima
si e questa volta no? Forse perché i Rom avrebbero fatto pendere la bilancia sul rifiuto più che sull'ok delle precedenti iniziative?!
Per concludere sono convinto invece, che se fossero stati avvisati, il Sindaco del partito democratico e l’Assessore
Zecchini di Sinistra per Cernusco avrebbero non solo dato il loro consenso ma avrebbero sicuramente partecipato alla festa proprio per coerenza con i messaggi di inclusione e
accoglienza che fanno parte dei proclami della sinistra al governo in città.
La vera mancanza che intravvedo in
tutto ciò, è che la procedura invalsa non prevede i costi per l’affitto dei
locali in quanto le tariffe sono definite solo per gli spazi regolamentati. (es.
auditorium, palestre, etc…)
Questa si che è una mancanza del
Sindaco e della giunta. Ossia non aver regolamentato questi spazi in potenziale
richiesta da parte delle Associazioni iscritte all’Albo, e non essersi
preoccupati di definire le tariffe che gli utilizzatori avrebbero dovuto pagare
a vantaggio della comunità.
Claudio Gargantini
capogruppo Persona e Città
Nessun commento:
Posta un commento