Stamani andando a Milano mi sono fermato davanti alle strisce pedonali per lasciare passare una mamma che teneva sotto le spalle la propria bambina.
Mi è venuto un flash e ho pensato a tutti quei genitori che si sono fidati dei religiosi a cui hanno affidato i propri bambini.
Religiosi che hanno tradito questa fiducia arrivando ad abusare di questi bambini.
Voglio conservare questo articolo del teologo Hans Kung, vecchio compagno di studi di papa Ratzinger, che chiede anche a lui un mea culpa per i peccati di pedofilia dei sacerdoti.
Fa male pensare che per alcuni vescovi sia stato più importante salvare la faccia dei preti pedofili piuttosto che tutelare i bambini vittime degli abusi.
Questa complicità non è meno grave del peccato di pedofilia.
Non è meno grave.
domenica 21 marzo 2010
venerdì 19 marzo 2010
Adolescenti tra droga e alcol.

Leggo sulla stampa locale dell'adolescente finito in coma etilico dopo una sbronza pomeridiana a base di vodka.
Il problema alcol e droga è problema serissimo per le nostre giovani generazioni.
Gli addetti al lavoro lo sanno e chi lavora con i giovani anche nel mondo dello sport se ne accorge sempre più spesso.
Cosa fare?
Incominciamo col chiedere, come ha fatto Infolio, che fine ha fatto l'annunciato progetto Meno alcol più party pubblicizzato nell'estate scorsa dall'Amministrazione ma mai partito.
Sempre in fase di analisi e preventiva una mano la potrebbe dare la tanto attesa Consulta dei giovani oltre al tavolo di confronto dei tanti interlocutori dei giovani.
Due servizi a costo zero che non comprendo come non abbiano ancora preso il via.
Sempre per la prevenzione, essendo l'età dell'adolescenza dilatata verso il basso oltre che verso l'alto, occorre dare ai giovani un servizo di luoghi e proposte complementari.
Il CAG friend's trova ancora spazio negli oratori dove già la proposta giovanile conosce tante iniziative.
E' tempo di trovare un luogo pubblico per facilitare l'accesso al servizio dei tanti ragazzi che non desiderano più incontrarsi in luoghi oratoriani.
Il centro sportivo di via buonarroti può essere il luogo ideale dove inserire una struttura di questo genere.
Ecco perchè ho tanto insistito affinchè le ristrutturazioni in loco avessero inseriti oltre a spazi ludici e aggregativi anche strutture associative e spazi per servizi come il CAG.
Per i ragazzi e per i loro educatori sarebbe ottimo poter coniugare prevenzione, sport e aggregazione in un unico luogo.
Siamo ancora in tempo se ci fosse la volontà.
Crediamoci.
Intervistato da Frigoli
Esce oggi una mia intervista su InFolio
mercoledì 17 marzo 2010
Benvenuta infanzia
Dal libro Le Madri non sbagliano mai leggo.
"Ma cosa chiedono i bambini? Cosa pretendono i ragazzi di oggi?
Vogliono una vera attenzione e ne hanno diritto.
Nel nostro paese essi rappresentano ancora un terzo della popolazione.
Ma come possono, osservava giustamente un giudice minorile, amare la famiglia se dalla famiglia non si sentono amati, o meglio compresi.
Come fanno ad amare la loro città se la loro città non li ama?"
Mi ha colpito questa ultima frase e mi sono chiesto come la nostra città, Cernusco, ami i bambini e in particolare l'infanzia?
Sono circa 1000 i bambini tra gli 0 e 3 anni.
Perchè non una cerimonia di "iniziazione" alla cittadinanza?
Una cerimonia in cui si salutino i nuovi cittadini e si presentino ai loro genitori i servizi per i primi anni d'età.
Dai nidi agli albi delle baby sitter.
Oltre a nuovi servizi per l'infanzia che dicano l'attenzione della nostra città verso di loro.
Servizi come il Tempo per le famiglie o come il servizio Nati per leggere?
Servizi che purtroppo non hanno ancora visto la loro nascita nella nostra Cernusco.
Sono presenti nei paesi limitrofi, ma da noi ancora nulla.
Ecco perchè nel mio piccolo, in consiglio comunale, ho votato contro la scelta del Sindaco Comincini e della maggioranza di rinunciare a un asilo nido nella frazione Ronco ad opera di un operatore privato in cambio di denaro per ristrutturare alcune case comunali.
Se l'asilo doveva essere barattato con qualcosa doveva esserlo con un servizio per l'infanzia.
Questo si che sarebbe stato un segno concreto che la nostra città accoglie i bambini.
Speriamo che nel futuro qualcosa si muova.
Gli spot non costano nulla. Le scelte qualcosa di più.
Ma in questo caso ne vale proprio la pena.
Io credo nei bambini e credo nel futuro. E tu?
"Ma cosa chiedono i bambini? Cosa pretendono i ragazzi di oggi?
Vogliono una vera attenzione e ne hanno diritto.
Nel nostro paese essi rappresentano ancora un terzo della popolazione.
Ma come possono, osservava giustamente un giudice minorile, amare la famiglia se dalla famiglia non si sentono amati, o meglio compresi.
Come fanno ad amare la loro città se la loro città non li ama?"
Mi ha colpito questa ultima frase e mi sono chiesto come la nostra città, Cernusco, ami i bambini e in particolare l'infanzia?
Sono circa 1000 i bambini tra gli 0 e 3 anni.
Perchè non una cerimonia di "iniziazione" alla cittadinanza?
Una cerimonia in cui si salutino i nuovi cittadini e si presentino ai loro genitori i servizi per i primi anni d'età.
Dai nidi agli albi delle baby sitter.
Oltre a nuovi servizi per l'infanzia che dicano l'attenzione della nostra città verso di loro.
Servizi come il Tempo per le famiglie o come il servizio Nati per leggere?
Servizi che purtroppo non hanno ancora visto la loro nascita nella nostra Cernusco.
Sono presenti nei paesi limitrofi, ma da noi ancora nulla.
Ecco perchè nel mio piccolo, in consiglio comunale, ho votato contro la scelta del Sindaco Comincini e della maggioranza di rinunciare a un asilo nido nella frazione Ronco ad opera di un operatore privato in cambio di denaro per ristrutturare alcune case comunali.
Se l'asilo doveva essere barattato con qualcosa doveva esserlo con un servizio per l'infanzia.
Questo si che sarebbe stato un segno concreto che la nostra città accoglie i bambini.
Speriamo che nel futuro qualcosa si muova.
Gli spot non costano nulla. Le scelte qualcosa di più.
Ma in questo caso ne vale proprio la pena.
Io credo nei bambini e credo nel futuro. E tu?
lunedì 15 marzo 2010
Sinistra in progress
Sinistra in progress.
Idee al posto delle ideologie.
E' possibile e io ci credo.
E tu?
Idee al posto delle ideologie.
E' possibile e io ci credo.
E tu?
sabato 13 marzo 2010
Comunicato stampa del Consigliere Comunale Claudio Gargantini in merito al proprio mandato elettorale
Prendo atto dal comunicato stampa di Giovedì 11 marzo della scelta del portavoce Paolo Della Cagnoletta, del coordinamento e del gruppo consigliare del PD, di mettere fine a un rapporto di leale collaborazione con il sottoscritto, reo di aver espresso dissenso su alcune scelte della maggioranza.
A questo punto rinnovo la volontà di rimanere consigliere comunale indipendente nel gruppo misto che andrò a costituire nel prossimo consiglio comunale.
Desidero assicurare che in coerenza con il mandato affidatomi dai miei elettori, continuerò a dare a questa maggioranza il mio appoggio esterno come indipendente.
Continuerò a portare avanti le proposte che mi hanno contraddistinto in questi anni e a dar ragione delle mie idee per il bene della nostra città.
Claudio Gargantini
Consigliere Comunale Cernusco sul Naviglio
A questo punto rinnovo la volontà di rimanere consigliere comunale indipendente nel gruppo misto che andrò a costituire nel prossimo consiglio comunale.
Desidero assicurare che in coerenza con il mandato affidatomi dai miei elettori, continuerò a dare a questa maggioranza il mio appoggio esterno come indipendente.
Continuerò a portare avanti le proposte che mi hanno contraddistinto in questi anni e a dar ragione delle mie idee per il bene della nostra città.
Claudio Gargantini
Consigliere Comunale Cernusco sul Naviglio
giovedì 11 marzo 2010
Questione Gargantini. La posizione del Pd di Cernusco

Rilevo ora su Cernuscoinsieme un comunicato che mi riguarda.
Spiace rilevare che il comunicato non sia stato inviato anche alla mia posta elettronica.
Va bbè!
Non entro ora nel merito degli argomenti trattati nel comunicato, di cui avrò il piacere di discutere con il comitato dei garanti, chiedo solo, per gratuita conoscenza, gli articoli di statuti o codici etici vari del partito , che giustificano le posizioni prese nel comunicato.
Questo ho scritto ai membri del Direttivo.
Se qualcuno dei visitatori di questo modestissimo blog volesse contribuire a inviarmi ciò che ho richiesto, ne sarei riconoscente.
Grazie
Ciao
Claudio
lunedì 8 marzo 2010
Sul decreto salva imbecilli
Non bastavano le leggi ad personam, ora ci si mette anche il Presidente Napolitano a suggerire un decreto salva imbecilli.
Si perchè solo cosi si può definire colui che ha combinato un tal casino, per cui qualcuno ha dovuto pensare che la legge non è uguale per tutti se deve essere rispettata anche dal primo partito del paese.
Ed eccoci qua nel marasma più totale.
Ironicamente parlando, la squadra prima in classifica mentre stava per terminare la partita si è calata le braghe e ha perso.
Ma fà reclamo, minacciando l'invasione dei suoi tifosi, e chiede i tempi supplementari.
L'arbitro Napolitano, escogita un decreto salva mutande, per cui la partita è da ripetere.
Da repubblica delle banane.
Tornando al serio, segnalo l'intervista di Zagrebelsky sull'argomento e riporto l'amaca di Michele Serra di Domenica 7 su Repubblica che ben sottolinea il mio, e penso quello di tanti altri, stati d'animo.
Avrei bisogno anche io di un «decreto interpretativo» che mi chiarisse, finalmente, perché ho sempre pagato le tasse. Perché passo con il verde e mi fermo con il rosso. Perché pago di tasca mia viaggi, case, automobili, alberghi. Perché non ho un corista vaticano di fiducia che mi fornisca il listino aggiornato delle mignotte o dei mignotti. Perché se un tribunale mi convoca (ai giornalisti capita) non ho legittimi impedimenti da opporre. Perché pago un garage per metterci la macchina invece di lasciarla sul marciapiede in divieto di sosta come la metà dei miei vicini di casa. Perché considero ovvio rilasciare fattura se nei negozi devo insistere per avere la ricevuta fiscale. Perché devo spiegare a chi mi chiede sbalordito «ma le serve la ricevuta?» che non è che serva a me, serve alla legge. Perché non ho mai dovuto condonare un fico secco. Perché non ho mai avuto capitali all’estero. Perché non ho un sotto banco, non ho sottofondi, non ho sottintesi, e se mi intercettano il peggio che possono dire è che sparo cazzate al telefono.
Io - insieme a qualche altro milione di italiani - sono l’incarnazione di un’anomalia. Rappresento l’inspiegabile. Dunque avrei bisogno di un decreto interpretativo ad personam che chiarisse perché sono così imbecille da credere ancora nelle leggi e nello Stato.
Si perchè solo cosi si può definire colui che ha combinato un tal casino, per cui qualcuno ha dovuto pensare che la legge non è uguale per tutti se deve essere rispettata anche dal primo partito del paese.
Ed eccoci qua nel marasma più totale.
Ironicamente parlando, la squadra prima in classifica mentre stava per terminare la partita si è calata le braghe e ha perso.
Ma fà reclamo, minacciando l'invasione dei suoi tifosi, e chiede i tempi supplementari.
L'arbitro Napolitano, escogita un decreto salva mutande, per cui la partita è da ripetere.
Da repubblica delle banane.
Tornando al serio, segnalo l'intervista di Zagrebelsky sull'argomento e riporto l'amaca di Michele Serra di Domenica 7 su Repubblica che ben sottolinea il mio, e penso quello di tanti altri, stati d'animo.
Avrei bisogno anche io di un «decreto interpretativo» che mi chiarisse, finalmente, perché ho sempre pagato le tasse. Perché passo con il verde e mi fermo con il rosso. Perché pago di tasca mia viaggi, case, automobili, alberghi. Perché non ho un corista vaticano di fiducia che mi fornisca il listino aggiornato delle mignotte o dei mignotti. Perché se un tribunale mi convoca (ai giornalisti capita) non ho legittimi impedimenti da opporre. Perché pago un garage per metterci la macchina invece di lasciarla sul marciapiede in divieto di sosta come la metà dei miei vicini di casa. Perché considero ovvio rilasciare fattura se nei negozi devo insistere per avere la ricevuta fiscale. Perché devo spiegare a chi mi chiede sbalordito «ma le serve la ricevuta?» che non è che serva a me, serve alla legge. Perché non ho mai dovuto condonare un fico secco. Perché non ho mai avuto capitali all’estero. Perché non ho un sotto banco, non ho sottofondi, non ho sottintesi, e se mi intercettano il peggio che possono dire è che sparo cazzate al telefono.
Io - insieme a qualche altro milione di italiani - sono l’incarnazione di un’anomalia. Rappresento l’inspiegabile. Dunque avrei bisogno di un decreto interpretativo ad personam che chiarisse perché sono così imbecille da credere ancora nelle leggi e nello Stato.
giovedì 4 marzo 2010
Nonni-suoceri, genitori-figli. Invadenze permesse
L'invadenza dei suoceri a scuola è motivo di separazione, dice questo articolo.
E' vero il probelma c'è, ma sottolineo che i suoceri si intromettono la dove i genitori(ossia i loro figli) non sanno fermamente porre i confini dei ruoli.
Se una colpa c'è, piu che dei nonni -suoceri è dei figli-genitori.
Nessuno può invadere là dove non lo si permette.
E se qualcuno invade, è perchè lo si permette.
Inoltre riguardo alla separazione, penso che la presunta invadenza sia solo una motivazione di facciata a problemi di ben altra natura della coppia.
Ma vi sembra che due persone che si amano si possano separare per le invadenze dei suoceri?
Ma va la......
E' vero il probelma c'è, ma sottolineo che i suoceri si intromettono la dove i genitori(ossia i loro figli) non sanno fermamente porre i confini dei ruoli.
Se una colpa c'è, piu che dei nonni -suoceri è dei figli-genitori.
Nessuno può invadere là dove non lo si permette.
E se qualcuno invade, è perchè lo si permette.
Inoltre riguardo alla separazione, penso che la presunta invadenza sia solo una motivazione di facciata a problemi di ben altra natura della coppia.
Ma vi sembra che due persone che si amano si possano separare per le invadenze dei suoceri?
Ma va la......
lunedì 1 marzo 2010
Questione morale, questione di stile.
La questione morale nel Pdl è grande come una casa ma purtroppo non è assente nemmeno nel PD.
Nella nostra Cernusco una sinistra credibile deve creare le condizioni affinchè il rispetto delle regole valga per tutti, oserei dire soprattutto per gli amici.
Dai cambi di destinazione d'area alle nomine nelle partecipate, dalla trasparenza dei contributi alle spese per le consulenze, insomma verso tutto ciò dove s’intreccia la scelta amministrativa con i singoli interessi dei cittadini.
Solo in questo modo si costruisce una politica credibile.
Il riscatto degli umili passa anche da qua.
Io ci credo e me ne faccio carico nelle mie scelte.
Nella nostra Cernusco una sinistra credibile deve creare le condizioni affinchè il rispetto delle regole valga per tutti, oserei dire soprattutto per gli amici.
Dai cambi di destinazione d'area alle nomine nelle partecipate, dalla trasparenza dei contributi alle spese per le consulenze, insomma verso tutto ciò dove s’intreccia la scelta amministrativa con i singoli interessi dei cittadini.
Solo in questo modo si costruisce una politica credibile.
Il riscatto degli umili passa anche da qua.
Io ci credo e me ne faccio carico nelle mie scelte.
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mail claudiogargantini@alice.it
cell. 335.6920669
fax 06.418.69.267
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