sabato 3 maggio 2008

Zingari! Conoscere per comprendere

Conoscere per comprendere, comprendere per decidere, altrimenti sono urla del più forte nella giungla.
La Politica con la P maiuscola deve conoscere e capire per guardare oltre l’ostacolo dell’emergenza invece di coltivare la paura, il dubbio e l'angoscia, il cui unico risultato è quello di far implodere le persone su se stesse fino a non riconoscere più il valore dell’umanità condivisa che è prima di tutto l’incontro con l’altro per incontrare se stessi.
Conoscere per conoscersi, incontrare per riconoscersi.
Dove l’altro non sempre è scelto da noi ma proviene da un umanità che è nata in luoghi e terre spesso sconosciuti, luoghi e terre che non conosciamo ma che con il tempo sono diventate anche i nostri.
La politica può proporsi di rimuovere quelle zone marginali dov'è confinata l'umanità di scarto, che sono discariche di umanità.
Umanità di scarto che sono provocazioni per le nostre coscienze, per la nostra civiltà del benessere. A questo proposito utile leggere Vite di scarto di Zygmunt Bauman edito da Laterza.
Per questo segnalo un incontro riguardante una tematica che sta “provocando” le nostre città e i cuori delle persone che ci vivono.
Claudio

Comunità di Sant'Egidio

Presentazione del libro
IL CASO ZINGARI
(a cura di Marco Impagliazzo)
Lunedì 5 maggio 2008 ore 18.00
Fondazione Giuseppe Lazzati
Largo Corsia dei Servi, 4 - Milano
Introduce
Elisabetta Cimoli - Comunità di Sant'Egidio
Intervengono
Maurizio Ambrosini - Università degli Studi di Milano
Virginio Colmegna - Fondazione Casa della Carità
Luciano Eusebi - Università Cattolica del Sacro Cuore -Piacenza
Mariolina Moioli - Assessore alle Politiche sociali - Comune di Milano
e con un intervento video di Moni Ovadia

Questo libro vuole essere un contributo a una cultura politica di ampio respiro, non appiattita sull'emozione del momento o sugli archetipi del nemico, nomade e straniero. E' una rimeditazione di un dramma – quello dello sterminio degli zingari ad opera dei nazisti, dopo una secolare persecuzione – la discussione di un caso, ma anche la proposta di un ripensamento delle politiche per gli zingari a partire dalla scuola, cioè dall'investimento sui più giovani. E', anche, un richiamo al pericolo dell'antigitanismo, che viene da una storia antica e si fa disprezzo verso un intero popolo. L'antigitanismo ci rassicura che il nemico della nostra sicurezza è lì, davanti a noi, nei campi, sudicio, accattone, infido, ma in fondo debole, facilmente schiacciabile. L'antigitanismo è un prodotto della paura delle nostre società e si alimenta di stereotipi antichi oltre che dell'esperienza di un contatto, non sempre facile, molto particolare, con gli zingari.

dall'introduzione di Andrea Riccardi

Testi di Giovanni Maria Flick, Marco Impagliazzo, Amos Luzzatto, Paolo Morozzo della Rocca, Andrea Riccardi

Per informazioni: santegidio.milano@gmail.com
In collaborazione con Fondazione Giuseppe Lazzati

1 commento:

Anonimo ha detto...

Spesso si giudica senza conoscer, o peggio credendo di conoscere quando in vece si hanno solo pre-giudizi

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