Nei giorni scorsi è emerso da articoli di
stampa che il Comune di Cernusco non si è dotato di un regolamento COMUNALE per il funzionamento della
Commissione Mensa come previsto dalle linee guida della Regione Lombardia per
la refezione scolastica (2002) che ritengono “indispensabile da parte del soggetto titolare del servizio la
definizione di un regolamento per il funzionamento della stessa”;
I genitori volontari della Commissione, in
questi anni hanno lavorato con impegno senza essere legittimati né tutelati dal
Comune di Cernusco.
Riteniamo quindi necessario che l’Amministrazione
Comunale porti al più presto al vaglio della Commissione Istruzione un
regolamento da approvare in Consiglio. Sulla stesura del nuovo regolamento sarà
fondamentale il contributo dei genitori dell’attuale Commissione Mensa ma anche
quello di altri organismi partecipativi legati al mondo della scuola (Comitati
genitori, associazioni, etc.).
Il nuovo regolamento, che ci auguriamo
preveda la sola partecipazione di genitori, docenti, tecnici comunali ed esperti potrà incrementare
la partecipazione dei genitori al fine di migliorare ulteriormente il controllo
sul servizio di refezione scolastica che interessa migliaia di bambini e di
famiglie valorizzando anche le proposte di miglioramento dello stesso.
In tutto questo percorso stupisce l’assenza
dell’Amministrazione e in particolare il silenzio dell’assessore alla Pubblica
Istruzione Rita Zecchini che avrebbe il compito di adeguare alla normativa una
situazione anomala che mette in imbarazzo soprattutto i genitori dell’attuale
commissione mensa a cui va il nostro ringraziamento per tutto il lavoro che
continuano a svolgere con competenza e passione civica.
Per quanto riguarda gli annunciati esuberi
spiace constatare come con l’arrivo del nuovo Assessore all’Istruzione Rita
Zecchini nulla sia cambiato, anzi peggiorato, a partire dalla dichiarazione
della stessa che preannunciava zero esuberi manifestando palesemente anche
questa volta una mancanza di programmazione.
E’ grave che non si sia fatto tesoro dell’esperienze
degli anni passati per impostare soluzioni nuove e alternative rimanendo appesi
alla sola speranza di invio delle
insegnanti da parte del Provveditorato.
Occorre considerare nidi e materna quali infrastrutture
necessarie per una società civile e ribadire che tutti i bambini che si iscrivono
alla materna hanno pari diritto di accesso e comportarsi di conseguenza.
Bisogna mettere in cantiere possibili
azioni alternative al potenziale mancato
arrivo delle insegnanti come distribuire su tutti eventuali costi per pagare i
nuovi insegnanti. Per esempio con un aumento di 10 cent. per pasto o spalmando
su tutti un contributo in modo che nessun bambino venga discriminato ed
escluso.
In caso contrario il tanto dichiarato slogan
di una Cernusco family friendly suonerebbe sempre più come una presa in
giro fatto anche questa volta sulla
pelle dei più piccoli e delle loro famiglie.
Claudio Gargantini
Capogruppo Persona e Città
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