giovedì 20 novembre 2008

Un abbraccio a chi fa sport



Eccomi abbracciato ai monumenti dello sport cernuschese e nazionale di ieri e di oggi, la sera dello spettacolo un Movimento per lo Sport tenutosi alla Casa delle Arti Sabato 15 novembre 2008, per il varo della Consulta dello Sport di Cernusco sul Naviglio.
Voglio sopratutto abbracciare simbolicamente tutte le persone che fanno sport perchè, come ha ricordato anche il Cardinal Martini nel suo ultimo libro Conversazioni notturne a Gerusalemme, sport e preghiera sono parte della cura di sè.

Se c'è una spiritualità dell'anima che vibra attraverso la preghiera, c'è una spiritualità del corpo che si libera attraverso lo sport.

Buon viaggio Consulta dello Sport!!
Claudio

martedì 18 novembre 2008

Un mondo di sapori con il Kem Kogi



Cena etnica e mostra batik
Sabato 29 Novembre 2008

h. 20.00 presso l' Oratorio Paolo VI (Cernusco sul Naviglio)
Iscrizione: 15,00 euro – bambini gratis
Si raccomanda la conferma della partecipazione entro mercoledì 26 ai seguenti numeri:
Antonio 3396558448 – Daniele 3332579001 – Elisa 3381783749 – Maurizio 3805283685

L’incasso della serata contribuisce al finanziamento di un progetto per la costruzione di un pozzo di acqua potabile in un quartiere del grosso villaggio di Bekamba (Ciad)

Il Kem Kogi è sopratutto un gruppo di amici con la passione per gli altri.
Mettersi insieme e dare tutto senza trattenere un solo centesimo per i progetti di un continente che rimane colonizzato da noi occidentali.
Debito pubblico, rapina delle risorse naturali, sfruttamento delle risorse umane è ciò che segna la storia di questi "ultimi", che il Kem Kogi vuole aiutare, con progetti locali.

Porta la tua goccia nel mare della solidarietà.
Ci vediamo a cena.
Ciao
Claudio

martedì 11 novembre 2008

Spettacolo musicale per la Consulta dello Sport

Care amiche e cari amici, vi invito allo spettacolo “Un Movimento per lo Sport”, che si terrà Sabato 15 novembre alle ore 21 presso la Casa delle Arti 5 (zona MM) a Cernusco sul Naviglio.
Lo spettacolo presentato da Fabio Palma, alpinista dei Ragni di Lecco, con proiezioni di immagini sportive sarà accompagnata dalle musiche del Gruppo Rock Miradavaga e dai balli dell’ American Conturella Dance.
Ci saranno sportivi illustri del passato e del presente.
Saranno presenti i cernuschesi Roberto Tricella, campione d’Italia con il Verona, libero della Juventus e della Nazionale.
Il velocista Simone Collio con Emma Ania insieme a Marisa Masullo campionessa italiana negli anni 80.
Dino Meneghin monumento della Pallacanestro Nazionale con Charlie Recalcati coach della nazionale di Basket insieme a Enrico Ragnolini Presidente della Federazione Pallacanestro della Lombardia.

Nella serata il Sindaco Eugenio Comincini e l’Assessore allo Sport Maurizio Magistrelli presenteranno il Presidente e il Direttivo della Consulta dello Sport di Cernusco sul Naviglio.

Una meravigliosa serata per lanciare una nuova avventura sportiva.
Ti aspetto
Ciao
Claudio

lunedì 10 novembre 2008

Auguri Matteo!


In exremiss ecco gli auguri all'amico "fusà" che oggi compie 37 anni.
Giocatore di calcio tra uno stiramento e un altro.
Bancario, ma con i tempi che corrono è meglio non nominare il settore.
Sposo fedele pronto per le mille sfide della vita.
AUGURI dal Garga.

martedì 4 novembre 2008

Discorso di Robert Kennedy, 18 marzo 1968, Università del Kansas


“Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni. Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto nazionale lordo (PIL). Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana. Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari. Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell’equità nei rapporti fra di noi. Il Pil non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese.
Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. Può dirci tutto sull’America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere Americani.”


su http://www.youtube.com/watch?v=iLw-WLlM9aw

domenica 2 novembre 2008

Una firma per Eluana

La storia di Eluana Englaro è lo spunto in questi giorni per una riflessione su la vita e la morte.
Un tema questo che resta, nonostante le verità più o meno rivelate, un grande mistero.
Il punto di passaggio tra vita e morte, ciò che accade tra il “già e il non ancora”, rimane uno dei momenti più affascinanti della vita.
Nella vita e nella morte c’è un dato oggettivo, la morte, e un dato soggettivo, la persona.
Vivere fino in fondo la vita, significa poter anche scegliere la propria morte responsabilmente, in piena coscienza e libertà, soprattutto in previsione di condizioni di vita in cui non si sarà più in grado di scegliere.
Ciò non significa essere padroni della vita e della morte, ma assumersi fino in fondo la responsabilità della propria persona.
La coscienza è il luogo più intimo che solo può determinare la scelta di ritenere finito il tempo del proprio vivere.
È il luogo dove dire “così può bastare”.
La coscienza è il luogo in cui si determina la fondatezza e la giustizia di qualsiasi verità morale proveniente da qualsiasi autorità civile, religiosa o qualsiasi altra sia.
Nulla dovrebbe essere imposto alla propria coscienza.

Oggi Eluana non può più dire qual è il suo desiderio, ma nelle dichiarazioni fatte prima dell’incidente a genitori e amici, sembra di poter comprendere che non avrebbe accettato di vivere nelle condizioni in cui è costretta oggi.
Ci sono tanti casi in cui la libera scelta personale ha determinato le cause per una giusta morte.
La discussione sugli ultimi mesi di vita di Karol Woytila portata alla ribalta dagli articoli apparsi sul numero 5/07 di MicroMega, dalla dott.ssa Lina Pavanelli, medico anestesista, già docente presso l’Istituto di anestesiologia e rianimazione dell’Università di Ferrara e direttrice della scuola di specializzazione in anestesia e rianimazione, lasciano intendere di un volontà, se non dello stesso papa, sicuramente del entourage medico e non, di evitare qualsiasi cura che lo avrebbe mantenuto in vita per altro tempo.
E ancora, non sono forse già in essere forme di scelta di morte, come ad esempio il rifiuto delle trasfusioni di sangue da parte dei testimoni di Geova?
E per finire , non è nelle possibilità di ognuno di noi il porre fine alla propria vita in qualsiasi momento?
L’ Art 32 della Costituzione Italiana cosi recita:
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.


Il diritto è fatto non per sostituirsi alla coscienza morale della persona, ma per permettergli di esercitarla nei limiti in cui questo esercizio non è lesivo degli altri.
Se deduciamo la volontà di Eluana dalle sue dichiarazioni, e ne traiamo le giuste conseguenze, lei stessa non andrebbe a ledere gli altri nella volontà espressa sulla propria fine terrena.
Mentre chi si oppone alla sua espressa volontà lederebbe il suo.
Siamo sicuri che la voglia di mantenere Eluana in stato vegetativo non sia solo un modo per godere della propria carità, e affermare la propria onnipotenza sul cos’è la vita e cos’è la morte?
Non è anche questo un caso in cui si preferisce “il sabato all’uomo”?
Oggi il papa di Eluana chiede il rispetto della volontà di sua figlia.
Anche nella comunità cristiana ci sono pareri discordanti.
Ieri festa di Tutti i Santi, ho sottoscritto anche io l’appello di alcuni cattolici affinché Eluana riposi in pace.

Documento di cattolici sul caso Englaro
Pensando ad Eluana Englaro i nostri primi sentimenti sono di affettuosa amicizia e di solidarietà nei confronti della sua mamma e del suo papà. Esaminando invece la situazione che si è determinata e scrivendo dall'interno della nostra Chiesa cattolica, non possiamo che esprimere il nostro sconcerto e la nostra amarezza per quanto riguarda la posizione dei vertici ecclesiastici che contribuisce a suscitare un grande e inopportuno clamore mediatico intorno ad una persona crocifissa su un letto da sedici anni.
Ci sembra che la pietà sia dimenticata e che non ci sia serenità nell'esaminare la situazione di fatto, avendo come riferimento le parole di speranza del Vangelo. Dio è il signore della vita e della morte e ad ogni essere umano tocca affrontare la conclusione dell'esperienza terrena, che è solo una fase della vita, accompagnato da chi lo circonda con dolcezza e rispetto, verso il futuro di felicità che ci prefigura la nostra fede. Ci sembra invece che ci si accanisca nei confronti di Eluana e che non si rispettino le sue precedenti accertate dichiarazioni di volontà prima dell'incidente, secondo la testimonianza dei genitori e di altri, e che non si prenda atto della sua attuale perdita definitiva della coscienza.
Ci sembra che, in questa vicenda, si manifesti una concezione meccanicistica e materialista della vita che è ben diversa da quella fondata sui sentimenti e sui valori spirituali vissuti coscientemente che caratterizza la visione cristiana della persona umana. Non ci può essere contrapposizione tra "principi" e "fatto" : il principio astratto della vita e il fatto di una "vita non vita". Anche la scolastica insegna che "contra factum non valet argumentum" che si potrebbe tradurre con : "i fatti sono incontrovertibili".
Ci sembra criticabile il consenso al conflitto formale (prima sollecitato e poi applaudito) che si è aperto, in modo del tutto inconsueto, tra il potere legislativo ed il potere giudiziario in relazione alle sentenze della Corte di Cassazione e della Corte d'Appello di Milano; questo consenso è la conseguenza di una mobilitazione propagandistica che ignora i principi dello Stato di diritto su cui si fonda la Costituzione repubblicana.
Ci sembra anche che l'impegno a difesa della vita non debba manifestarsi, principalmente o solo, sulle modalità del suo inizio e della sua fine naturale, ma con attenzione alla sua qualità e al percorso terreno di ogni donna e di ogni uomo. Così l'impegno dei cristiani e della Chiesa dovrebbe, anzitutto e soprattutto, prestare attenzione alla vita concreta dei tanti che fanno fatica a vivere e la cui esistenza vita è sempre a rischio o addirittura è violentemente interrotta.
Sarebbero quindi necessarie forti campagne di opinione, con le mobilitazioni conseguenti, oggi, qui, nel nostro paese, nelle nostre parrocchie, nelle nostre comunità religiose come nei movimenti, nelle associazioni e nelle comunità cristiane di base a favore di chi rischia gli infortuni sul lavoro, per i clandestini nel canale di Sicilia, per le donne che subiscono violenze, per quanti, militari o civili, soffrono in Iraq, in Afghanistan o in Georgia o sono coinvolti nelle tante guerre dimenticate sparse nel mondo, per chi vive nel Darfur o in Somalia, per i milioni di bambini che sono privi di assistenza e di istruzione.
Perché poi cercare di creare, nell'immaginario del nostro popolo, una contrapposizione tra l'identità "cattolica" che, da sola e sempre, difenderebbe la vita e quella "laica" che spregiudicatamente sarebbe disposta a facili cedimenti etici ? I credenti, senza erigersi a maestri, potrebbero offrire a tutti la ricchezza della loro vita spirituale e della loro sensibilità morale per dialogare sui problemi della vita e della morte come si pongono ora e per cercare insieme le risposte delle istituzioni a problemi nuovi e complessi che la scienza pone oggi all'inizio del terzo millennio. Nel mondo cattolico sono ormai tanti quelli che condividono il punto di vista secondo cui l'identità del credente sta nelle parole di speranza, di misericordia e di vita della Parola di Dio e non nelle campagne o nelle crociate.
Lasciamo che Eluana vada in silenzio e in pace nel Regno della Vita. Per lei e per la sua famiglia.

Claudio Gargantini
Anche tu puoi firmare su http://appelli.arcoiris.tv/Eluana_Englaro/

Primi firmatari dell’appello : Vittorio Bellavite, Milano; Paolo Farinella, Genova; Giancarla Codrignani, Bologna; Giovanni Avena, Roma; Grazia Villa, Como; Enzo Mazzi, Firenze; Teresa Ciccolini, Milano; Albino Bizzotto, Padova; Giovanni Sarubbi, Avellino; Lisa Clark, Firenze; Alberto Simoni, Pistoia; Rosa Siciliano, Bari; Giovanni Franzoni, Roma; Carla Pessina, Milano; Marcello Vigli, Roma; Andrea Gallo, Genova; Margherita Lazzati, Milano; Piero Montecucco, Voghera; Gustavo Gnavi, Ivrea; Domenico Basile, Lecco; Chiara Zoffoli, Lecco. Catti Cifatte,Genova.

martedì 21 ottobre 2008

Unici e originali senza l'ipocrisia della chirurgia estetica


Comlimenti a Monica Guerritore per le parole con cui ha salutato la sentenza vinta nella causa che le ha dato ragione contro contro Panorama che due anni fa aveva associato la sua bellezza alla chirurgia estetica.

Comprendo quelle persone chi si spaventano del tempo che segna il corpo e il viso e cercano un rimedio estetico.
Il dolce scorrere del tempo va cercato nelle pieghe del nostro corpo e del nostro viso, mentre levigare il nostro corpo rischia di non riconoscere il naturale scorrere delle vita.

Godere delle rughe e delle pieghe del nostro corpo, in questa società dei consumi dove il vuoto dell'anima viene riempito dall'abbaglio di uno sterile estetismo passeggero, è segno di bellezza e di maturità.

Riporto le parole di Monica perchè degne di essere scolpite nella pietra.

"Ho due figlie, ho vissuto i miei 20 anni, i miei 30, i miei 40. Voglio vivere i 50, i 60 e quello che ci sarà essendo me stessa, dando la mia verità ossia la corrispondenza tra quello che sono e la mia proiezione nel sociale. Esigo che questa mia verità, questa coerenza venga rispettata. Rivendico la mia libertà ad essere come sono, scegliendo di non ricorrere alla chirurgia estetica per soddisfare la moda che vuole le donne tutte schiave, replicanti di un ideale di bellezza impossibile da raggiungere".

Dice l'attrice che non tornerà indietro, non ci ripenserà magari tirando su uno zigomo o riducendo le rughe, approfittando del risarcimento dei danni ottenuto, "e spero che altre persone con me si vogliano liberare da questa che è un'imposizione assurda e che fa fare alle donne dei grandi passi indietro. E non solo a loro, perché la chirurgia estetica si sta facendo largo anche tra gli uomini e trovo assurdo che tutti pensiamo ad essere più belli secondo immagini imposte dal mondo della comunicazione per il quale non saremo mai veramente all'altezza anche se rifatti da capo a piedi. Siamo bombardati, non sono la prima a dirlo, di ideali estetici che ci arrivano da tutte le parti e in maniera anche molto subdola e ci costringono senza rendercene conto. Dai replicanti estetici ai replicanti del pensiero il passo, temo, è breve".

Difesa dall'avvocato Felice D'Alfonso Del Sordo, la Guerritore ha vinto con questo causa il primo caso giudiziario che afferma tale principio a tutela del diritto della personalità femminile in tema di chirurgia estetica. "Voglio essere unica, tutti dovremmo avere la forza - dice Monica Guerritore - di rivendicare questa unicità e vederci riconosciuti dagli altri questa originalità. Ho visto donne devastate dalla chirurgia estetica e ancora infelici e donne con i segni del tempo estremamente affascinanti". C'é poi un altro aspetto che riguarda la Guerritore come personaggio pubblico, "questa sentenza va anche contro l'invadenza dei media. Viviamo un a società dell'immagine dove spesso dentro c'é poco e molto più invece è intrattenimento. Posso scegliere di non essere come dentro un reality e fare il mio lavoro? Spero che questa sentenza apra la strada anche tra i giornali affinché facciano più attenzione e rispettino di più le persone".

sabato 18 ottobre 2008

Sport a Cernusco, una tappa importante.

Care amiche e cari amici, è trascorso un anno da quando il Sindaco mi ha incaricato di progettare la Consulta dello Sport.
Ho cercato da subito di condividere la strada su cui volevo incamminarmi, comunicandone il percorso e condividendo con altre persone qualificate un lavoro che portasse alla stesura del Regolamento, di cui ti allego copia.
E' con soddisfazione che considero conclusa una prima importantissima tappa determinata dall'approvazione del Regolamento in Consiglio Comunale, votato all'unanimità dai presenti.
Ora il cammino continua, essendo stato nominato dalla maggioranza come rappresentante della stessa in seno all'assemblea e al direttivo della Consulta.
Siamo solo alla prima tappa di questo importante “viaggio” che si propone di riconoscere lo sport come servizio sociale primario.

Penso che i Valori che abbiamo scritto nell'articolo 1 del Regolamento non lascino dubbi sull'importanza dell'attività sportiva per il benessere psicofisico di ogni persona.

Li riporto integralmente:
• Educazione e formazione personale e sociale;
• Prevenzione e tutela della salute e del benessere;
• Integrazione sociale e culturale;
• Solidarietà ed Educazione Civica della Cittadinanza;
• Promozione e sviluppo del Volontariato per lo Sport;
• Sviluppo dello sport agonistico come sana competizione e rispetto dell’avversario.

Tante persone impegnate nelle singole società sportive e nelle varie attività attinenti stanno operato bene.
Tuttavia, a volte, le singole società sportive faticano a pensare e progettare lo sport al di là dei propri confini.
Con la Consulta nasce l'occasione per pensare e progettare insieme.

Ti chiedo cortesemente di segnalarmi ogni qualsiasi considerazione o contributo possa aiutarmi a percorrere questa strada.
Grazie
Ciao
Claudio

p.s. Il Regolamento completo, è in visione sul sito del Comune di Cernusco sul Naviglio

giovedì 9 ottobre 2008

Finalmente la Consulta dello Sport

Ecco di seguito il mio intervento di presentazione del Regolamento della Consulta dello Sport nel Consiglio comunale di Cernusco sul Naviglio.

Per prima cosa voglio ringraziare il Sindaco Eugenio Comincini per la fiducia che ha dimostrato nei miei confronti dandomi l’incarico di costruire il percorso che ha portato a stilare il Regolamento che darà forma alla Consulta dello Sport.
“Lo sport è parte del patrimonio di ogni uomo e di ogni donna, e la sua assenza non potrà mai essere compensata”.
Questa frase di De Coubertin è inserita all’inizio del Libro bianco dello Sport presentato dalla Commissione Europea nel luglio 2007. L'obiettivo del Libro bianco è fornire un orientamento strategico sul ruolo dello sport nell'Unione Europea. Esso riconosce l'importanza sociale ed economica dello sport ed è in linea con la normativa UE. L’Europa sprona i paesi aderenti ad investire nello sport.
Stasera in consiglio comunale siamo chiamati a fare la nostra piccola parte di investimento.
Questo Regolamento è frutto di un desiderio comune. Un desiderio manifestato nella lettera inviata a tutti i candidati Sindaci, scritto nel programma di questa maggioranza, espresso da alcuni precedenti amministratori.
La Consulta è lo strumento individuato affinché gli sportivi siano i protagonisti della promozione dell’ attività sportiva nella nostra città.
Essendo la Consulta un luogo di partecipazione, ho condiviso con il Sindaco e l’Assessore Magistrelli, che anche il percorso della stesura del Regolamento fosse il più partecipato possibile, attraverso una commissione di persone qualificate che con esperienza e passione hanno contribuito alla sua stesura.
Ci tengo a nominarli uno per uno, perché questo regolamento è frutto di un lavoro di squadra a cui tutti hanno dato il massimo contributo.
La commissione che ha lavorato al Regolamento ha visto la partecipazione, oltre al sottoscritto, dell’ Assessore allo Sport Maurizio Magistrelli, del dott. Giovanni Cazzaniga, Dirigente dell’ Ufficio Sport di Cernusco sul Naviglio, di Ciro Angrisano, Consigliere Comunale di opposizione e membro della Commissione Consiliare Educazione e Cultura, di Adolfo Rotta, Presidente della Commissione Sportiva di Cernusco sul Naviglio negli anni 80, di Enrico Ragnolini, Membro della Giunta del Comitato Regionale del C.O.N.I. della Lombardia e Presidente della Federazione Basket Lombardia, di Roberto Villa, Membro della Giunta del Comitato Provinciale del C.O.N.I. della Lombardia e membro della Consulta Provinciale dello Sport per Persone con Disabilità, di Grazia Vanni, Docente di Scienze Motorie e Insegnate di Educazione Fisica della Scuola Secondaria di primo grado di Cernusco sul Naviglio.
In rappresentanza delle associazioni sportive sono stati delegati a partecipare, Roberto Ambrosoni, dell’Atletica Cernusco, Dario Dalla Mariga , della Polisportiva della Martesana, Marisa Faggionato , del Twirling Club Cernusco, Claudio Keller, del Club Alpino Italiano, sez. Cernusco sul Naviglio e Ermanno Zacchetti, della Polisportiva GSO Paolo VI
Un ringraziamento particolare va ai dirigenti comunali, dott. Cazzaniga, dott. Napoli e in particolare al dott. Buzzini, che hanno supportato il lavoro della commissione nella parte più normativa e tecnica.
Senza dimenticare Silvio Cesati dell’Ufficio Sport per la collaborazione data a Consulta in Progress.

La commissione ha enucleato i Valori che sono insiti nell’attività sportiva riportandoli nell’articolo 1 del Regolamento che dice:
Il Comune di Cernusco sul Naviglio riconosce lo Sport come servizio sociale primario e in particolare quale occasione di:
• Educazione e formazione personale e sociale;
• Prevenzione e tutela della salute e del benessere;
• Integrazione sociale e culturale;
• Solidarietà ed Educazione Civica della Cittadinanza;
• Promozione e sviluppo del Volontariato per lo Sport;
• Sviluppo dello sport agonistico come sana competizione e rispetto dell’avversario.

Siamo partiti da questi Valori per determinare quali fossero le finalità e le competenze della Consulta.
Le finalità attribuite alla Consulta le permettono di lavorare sullo sport a 360 gradi. Infatti, ad essa spetta il compito di elaborare e proporre le politiche sportive, sensibilizzare le forze politiche, sociali ed economiche verso i temi dello sport, contribuire alla pianificazione degli impianti e delle strutture sportive del territorio.
La Consulta non avrà solo un ruolo propositivo, ma sarà anche obbligata a verificare i progetti dell’impiantistica sportiva.
Essa é chiamata inoltre a esprime pareri obbligatori, anche se non vincolanti, in ordine alle politiche sportive contenute nel Bilancio, ai criteri generali di assegnazione degli spazi sportivi e ai Regolamenti gestionali delle strutture sportive comunali.
Sono competenze importanti che chiedono ai protagonisti dello Sport di assumersi una responsabilità diretta nello sviluppo del settore.
Gli organi della Consulta sono l’Assemblea, il Direttivo e il Presidente.
Se immaginiamo la Consulta come una nave che si appresta a salpare nel mare dello sport, possiamo affermare che i componenti dell’Assemblea ne sono l’equipaggio, il Presidente ne è il comandante mentre i passeggeri sono rappresentati dall’intero movimento sportivo. Al direttivo il compito di esserne il motore.
Ritengo importante sottolineare come nell’assemblea abbiamo dato legittimità a tutte le componenti sportive del territorio, non solo le società sportive, che risultano essere i principali protagonisti, ma anche i rappresentanti delle scuole, della facoltà di scienze motorie, dei centri di medicina sportiva, dei centri sportivi pubblici e privati.
Inoltre, abbiamo dato spazio alla partecipazione di interlocutori amministrativi, provinciali e regionali che a vario titolo possono risultare utili allo sviluppo dello sport Cernuschese.
Nel direttivo trovano posto anche i rappresentanti della consulta del sociale e dei giovani per sottolineare come lo sport possa lavorare in sinergia con altri settori.

Nel ritenere concluso l’incarico affidatomi, posso dirmi soddisfatto del risultato raggiunto.
Come politico ho contribuito a creare le condizioni perché i veri protagonisti della società sportiva fossero in prima fila a promuovere in tutti i suoi aspetti la persona attraverso lo sport.
Vorrei concludere sottolineando che credo che lo sport sia un naturale momento di promozione della persona umana. Infatti, attraverso lo sport ci si conosce, si tutela la propria salute, si conoscono le persone come in nessun altro campo. Ci si educa alle regole e si svolgono attività importanti di volontariato.
Sono quindi dispiaciuto che lo sport sia usato a volte come una clava politica per competizioni che esulano dagli obiettivi che gli sono propri.
Ad esempio, riferendomi alle discussioni di questi giorni credo che dovremmo tutti concentrarci soprattutto sul fatto che la presenza della Facoltà di Scienze Motorie, può contribuire con il proprio carico di conoscenza e competenza a dare un ulteriore contributo valoriale all’attività sportiva del nostro territorio.
Un altro modo in cui la città può migliorare grazie allo sport è attraverso la creazione di zone di aggregazione per i nostri giovani che spesso non hanno luoghi dove esprimere la propria vivacità.
Mi riferisco allo sviluppo che può avere il centro sportivo di via Buonarroti.
I miei auguri alla Consulta dello Sport perché sappia favorire quel salto di qualità di cui necessita lo sport cernuschese.
È tempo di dimostrare di non essere bravi solo come singole società sportive, ma di saper essere bravi insieme.

Claudio Gargantini
Consigliere incaricato alla Consulta dello Sport


Il Regolamento della Consulta dello Sport è stato approvato all’unanimità dal Consiglio comunale nella seduta di Mercoledì 8 ottobre 2008

giovedì 2 ottobre 2008

Il consigliere in ascolto



Help!!
Carissimi, sono passati 16 mesi da quando sono stato eletto consigliere comunale.

Durante la campagna elettorale terminavo così la lettera in cui annunciavo il motivo della mia candidatura:

“Con il tuo sostegno potrò diventare consigliere comunale. Mi conosci. Conosci il mio entusiasmo, lo spirito di servizio con cui ho sempre affrontato gli impegni.
Con lo stesso stile e la stessa passione voglio affrontare anche la sfida della politica e del vivere comune.”

Posso onestamente dirti che, non senza fatica, mantengo intatto l’entusiasmo con cui affronto il mio impegno di consigliere comunale.
Entusiasmo e spirito di servizio hanno continuamente bisogno di nuovo nutrimento.
Ho bisogno di te, del tuo aiuto, della tua critica e delle tue sollecitazioni.
Proprio per questo, ti chiedo di segnalarmi quali sono le priorità che ritieni abbiano esigenza di essere realizzate.

Il programma, ( http://digilander.libero.it/kudablog/programma%20eugenio.pdf ), con cui abbiamo vinto le elezioni è chiaro.
Ma non basta mantenere fede al programma per affermare di aver governato bene.
Nel passare dei mesi, qualche considerazione iniziale può essere rivista alla luce di nuovi sviluppi.
Nuove esigenze della cittadinanza possono portare a nuove istanze a cui occorre dare risposta.
Quali sono a tuo parere i punti del programma a cui dare precedenza, e le esigenze che richiedono una particolare attenzione?

Occore fare il punto su ciò che si è realizzato. E per questo aggiornerò quanto prima lo stato di avanzamento al programma.
Ma soprattutto ho bisogno che tu mi dica cosa vorresti fosse realizzato a Cernusco, per quanto riguarda le infrastrutture e i servizi alla persona, o quanto altro ancora.

Non mancherò di segnalare all’interno della maggioranza e in consiglio comunale ogni tua sollecitazione e di confrontarmi con te sugli argomenti posti.

Grazie per il tuo contributo.
Claudio

Lasciami un tuo segno. Grazie

Grazie per i commenti lasciati. Vi chiedo una cortesia, lasciate la vostra firma, un riferimento, almeno il nome, magari la mail. La vita non è solo questione di merito e di metodo, ma anche e soprattutto una questione personale. Le cose che si dicono, come si dicono, acquistano sapore se riferite a un volto, a un nome.Ciao Claudio.



mail claudiogargantini@alice.it

cell. 335.6920669

fax 06.418.69.267