martedì 26 agosto 2008

L'eleganza del riccio.

Aih che dolore. Svegliarsi e non ritrovarsi più davanti agli occhi lo splendido paesaggio dei Monti Sibillini. Beh! Le vacanze qualcuno dice che siano belle perché hanno termine. Sarà, ma qualche giorno in più lo avrei fatto volentieri.

Uno dei piaceri della vacanza è il tempo, quasi infinito, quasi noioso, che ti rincorre e chiede di essere riempito. E leggere per me è uno dei modi migliori di riempire questo tempo così abbondante nei giorni di vacanza. Uno dei libri letti in questi giorni passati è L’eleganza del riccio di Muriel Barbery, edizioni e/o.





In sintesi.
Parigi, rue de Grenelle numero 7. Un elegante palazzo abitato da famiglie dell'alta borghesia. Ci vivono ministri, burocrati, maitres à penser della cultura culinaria. Dalla sua guardiola assiste allo scorrere di questa vita di lussuosa vacuità la portinaia Renée, che appare in tutto e per tutto conforme all'idea stessa della portinaia: grassa, sciatta, scorbutica e teledipendente. Niente di strano, dunque. Tranne il fatto che, all'insaputa di tutti, Renée è una coltissima autodidatta che adora l'arte, la filosofia, la musica, la cultura giapponese. Cita Marx, Proust, Kant... dal punto di vista intellettuale è in grado di farsi beffe dei suoi ricchi e boriosi padroni. Ma tutti nel palazzo ignorano le sue raffinate conoscenze, che lei si cura di tenere rigorosamente nascoste, dissimulandole con umorismo sornione. Poi c'è Paloma, la figlia di un ministro ottuso; dodicenne geniale, brillante e fin troppo lucida che, stanca di vivere, ha deciso di farla finita (il 16 giugno, giorno del suo tredicesimo compleanno). Fino ad allora continuerà a fingere di essere una ragazzina mediocre e imbevuta di sottocultura adolescenziale come tutte le altre, segretamente osservando con sguardo critico e severo l'ambiente che la circonda. Due personaggi in incognito, quindi, diversi eppure accomunati dallo sguardo ironicamente disincantato, che ignari l'uno dell'impostura dell'altro, si incontreranno solo grazie all'arrivo di monsieur Ozu, un ricco giapponese, il solo che saprà smascherare Renée. (da www.ibs.it)

Che posso dire se non che Renèe è splendida ! Quante persone intorno a noi che non ti aspetti di incontrare!
E di Paloma? Quante ragazze e quanti ragazzi intorno a noi maturi dentro, non sono ascoltati. Sono spesso merce dei nostri insegnamenti.
E Monsieur Ozu? Semplicemente una persona che sa guardare dentro e non intorno. Beh! Essere un po’ come monsieur Ozu è l’augurio che faccio a me stesso e che faccio a tutti voi.

Se hai un po’ di tempo leggi questo libro. Non può che fare bene.
Buona lettura
claudio

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