martedì 2 giugno 2009

Precisazioni sul servizio internet della biblioteca

Sono tante le persone che con mail o privatamente mi segnalano di condividere le critiche al Regolamento della Biblioteca riguardo al divieto ai minori e al costo del servizio.

In riferimento al servizio da concedere gratuitamente, sottolineo un ulteriore considerazione che pensavo acquisita, soprattutto da un amministrazione di sinistra.

Purtroppo sono parecchie le persone che non hanno, per questioni economiche, la possibilità di sottoscrivere a casa un abbonamento adsl o anche solo di avere un pc.

E' compito dell'amministrazione offrire la possibilità a questi cittadini di utilizzare il mezzo di comunicazione più diffuso al mondo.

Per quanto riguarda il divieto ai minori , tutti i comuni da me contattati confermano la possibilità di accesso alla rete anche ai minori.

Altra nota stonata di questo servizio è il costo, a mio parere eccessivo, che l'amministrazione ha pagato al fornitore per creare la rete wi-fi.

A questo parere, mi riservo di raccogliere informazioni più precise.

1 commento:

Loris G. Navoni ha detto...

Claudio,
i problemi legati all'uso delle nuove tecnologie meritano una discussione ampia, che coinvolga non solo "tecnici" della rete, ma anche studiosi di questi fenomeni in termini sociologici e psicologici.
Sui tre punti che evidenzi in merito al wifi pubblico in Biblioteca mi sono trovato a discutere via rete con alcuni amici.
"Forte" (eufemismo) della mia esperienza posso dire questo, come contributo alla discussione:
1) gratuita` della rete: non e` solo un fatto economico, per permettere a tutti l'accesso ad una risorsa; e` una questione di principio, di come si intende la rete. I concetti di Freeware, open source, Creative Commons, Copyleft, ci parlano di un sistema basato sulla gratuita` ( i soldi si fanno in altro modo, sui servizi correlati, ad esempio, ma si farebbe lunga spiegare questi concetti). Credo che una amministrazione come la nostra debba essere ispirata a questo.
2) Minori: questione delicata, certo non e` un accesso in biblioteca imputabile di "traviare" un minore. A favore di garantire anche ai minori l'accesso vanno pero` alcune considerazioni:
a) il server che fornisce il servizio wifi puo` essere fornito di "firewall" che blocca l'accesso a siti "pericolosi"
b) comunque una liberatoria da parte dei genitori deve essere requisito indispensabile ( e deve esserci una modalita` di accesso che impedisca la distribuzione della stessa agli amici )

3) sui costi: anche nella mia azienda, che si occupa di alta tecnologia, ho avuto l'occasione di censurare un software che non forniva in modo adeguato i servizi richiesti, ad un prezzo proibitivo. Immagino che in una amministrazione pubblica il problema si ancora piu` forte. PEr ovviare a questo serve competenza e controllo.
Parliamone.
Loris

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Grazie per i commenti lasciati. Vi chiedo una cortesia, lasciate la vostra firma, un riferimento, almeno il nome, magari la mail. La vita non è solo questione di merito e di metodo, ma anche e soprattutto una questione personale. Le cose che si dicono, come si dicono, acquistano sapore se riferite a un volto, a un nome.Ciao Claudio.



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