Leggo soddisfatto che Daria, la studentessa irregolare di Napoli, potrà sostenere l'esame di maturità grazie a una precisazione del Ministro Gelmini, anche senza essere in possesso del codice fiscale in quanto irregolare.
Abbiamo negato il diritto alla salute con il decreto sicurezza, manca solo che neghiamo il diritto all'istruzione. Cosa ancora?
E' questa la nostra civiltà? Sono queste le difese dell'identità cristana?
Certo fà specie, vedere una studentessa-lavoratrice, che conosce 6 lingue venire smarcata dal ministro Gelmini che ha "barato" per superare l'esame di avvocato.
Bresciana si è "trasferita" a Reggio Calabria per sostenere l'abilitazione.
Ma si sà, l'Italia è spesso la patria dei furbi.
Tornando a quei poveri cristi delle persone immigrate irregolari, consiglio la lettura domenicale di Metropoli, inserto di Repubblica, in cui trovate ben 16 pagine di aggiornamento sulla vita degli stranieri in Italia.
Caro papi Silvio, che tu lo voglia o no , è questa la nostra società.
E grazie a Dio, dico io.
domenica 14 giugno 2009
Daria, la maturità scolastica e la questione irregolari
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