martedì 27 gennaio 2015

GARGANTINI: “CERNUSCO MERITA DI MEGLIO. AVANTI IL PROSSIMO SINDACO”


CernuscoInsieme intervista Claudio Gargantini, consigliere comunale di minoranza della lista civica Persona e Città. Una delle voci più critiche verso l’attuale amministrazione comunale.


GARGANTINI: “CERNUSCO MERITA DI MEGLIO.
AVANTI IL PROSSIMO SINDACO”
Questo mese abbiamo intervistato Claudio Gargantini, consigliere comunale di minoranza della lista civica Persona e Città. Una delle voci più critiche verso l’attuale amministrazione comunale.


Lei ha anticipato che presenterà, nella prossima seduta del consiglio comunale, un’interrogazione sulla sicurezza nelle nostre scuole. Quali sono le sue preoccupazioni?
L’interrogazione chiede solo di fare chiarezza sulle reali condizioni di sicurezza delle scuole cernuschesi dopo che la richiesta in tal senso della nuova Dirigente del Secondo Circolo ha rilevato la mancanza della certificazione prevenzione incendi. Si chiede al Sindaco qual è la situazione di tutte le strutture scolastiche e di capire di chi siano le responsabilità di eventuali mancanze e omissioni. Tutto qui. Cernusco lo merita.
Continua a non ritenere necessario un nuovo plesso scolastico per la nostra città? Perché?
La costruzione di una nuova scuola era presente nel nostro programma elettorale. La novità che si è sviluppata di seguito era la possibilità di sostituire quella di Piazza Unità d’Italia integrandola con nuove classi a partire dalla materna. La demolizione della suola di fronte al Municipio avrebbe permesso la riqualificazione di parte del centro storico con il recupero del giardino di Villa Greppi. L’idea era condivisa da Vivere Cernusco ma non dal PD di Comincini . E’ finito tutto con un cappotto.
Il nuovo progetto sulla nuova scuola annunciato da Comincini prevede una piccola scuola a est della città in una zona di forte espansione urbanistica insieme a una vecchia scuola che necessita di continui rattoppi in pieno centro.
Purtroppo sulla scuola dal 2007 continuiamo a registrare i fallimenti dell’Amministrazione Comincini, a partire dal progetto finanziato e buttato via di una nuova scuola in zona Ronco, quando non c’era il patto di stabilità e quindi i soldi erano disponibili, passando per il mancato spostamento dell’Ipsia da via Volta in zona via Masaccio – cascina Gaggiolo che avrebbe creato un polo d’eccellenza scolastico-sportivo, per finire con la partenza della Facoltà di Scienze Motorie causata dall’inerzia e incapacità di creare le reali condizioni della sua permanenza. Si deve inoltre tenere sempre presente l’onta a cui devono sottostare ogni anno le famiglie cernuschesi con le liste di attesa della materna.
Assenza di strategia e inefficace aggiornamento con le nuove esigenze famigliari i due peccati dell’amministrazione Comincini in tema di scuola. Cernusco merita di meglio. Avanti il prossimo.
Nella sua contrarietà all’ampliamento del Centro commerciale Carosello si sente più rassicurato dopo l’approvazione in Commissione regionale delle Attività produttive e Occupazione della mozione sfavorevole all’operazione? 
Mi sento un po’ preso in giro come tutti i cittadini dal modo in cui l’Amministrazione Comincini ha presentato e sostenuto la proposta di ampliamento.  In questo senso ricordiamo che il PGT in tempi non sospetti ha tagliato inaspettatamente i confini del Parco delle Cave escludendo proprio la parte nord del laghetto del Parco degli Aironi, frutto della richiesta di ampliamento del Carosello. Diciamo un non senso di cui solo ora si capisce il senso. Abbiamo visto anche la fallacità del progetto presentato in consiglio comunale dall’Amministrazione, cambiato nel tempo da “Carosello” e quindi sostanzialmente nullo. Una su tutte, sono spariti gli svincoli che avrebbero facilitato il deflusso del traffico.
Devo comunque ringraziare la Lega per il lavoro svolto in Regione e il Forum Ambiente per quello svolto sul territorio, che segna un punto importante verso il blocco dell’insensato progetto.
Da ultimo prendo atto del cambio di programma elettorale della maggioranza e delle sue nuove attenzioni, in particolare di Vivere Cernusco, che hanno sposato l’effimero, ossia l’ampliamento di un centro commerciale con relativo aumento di smog e traffico in un hinterland intasato dai centri commerciali, in cambio dell’abbattimento di un bosco di parco pubblico.
La nuova delega di Comincini alla pianificazione territoriale, ottenuta da Pisapia nella città metropolitana, non presagisce nulla di buono, ma spero in futuro, più che in un mea culpa dei nostri amministratori, nel ripensamento di altri membri della maggioranza. Che seguano l’esempio di Angelo Levati, consigliere del PD e membro delle Acli, di cui ricordo la posizione: «Rischiamo, ancora una volta, per rincorrere un’effimera convenienza temporanea, di perdere con certezza e per sempre una porzione di terra agricola/forestale, parte del nostro patrimonio, di cui abbiamo la responsabilità e il compito di difendere e preservare». La maggioranza si chieda se valga più la fedeltà a Comincini e Marchetti o quella al nostro territorio e alla nostra gente. Gli alberi crescono una volta sola.
Sulla chiusura del Punto nascita dell’Ospedale Uboldo ravvisa ritardi o distrazioni da parte della nostra amministrazione comunale? Quale futuro vede per il nostro ospedale?
L’Amministrazione Comunale è stata bravissima a saltare sul carro della contestazione un po’ meno a prevedere e contrastare ciò che sarebbe accaduto. Ritengo che il servizio ospedaliero vada ripensato mettendo al centro la persona e che debba svolgere appieno il suo ruolo in modo efficace e competitivo. Ecco perché la Martesana non può che esprimere un solo presidio ospedaliero di alto livello lasciando ai singoli comuni le Case della Salute, servizio di primo soccorso e di presidio medico di base. Il desiderio di nascere a Cernusco è stato utilizzato molto più per dare maggior forza alla difesa della questione occupazionale, contro la delocalizzazione dei posti di lavoro, che come condizione indispensabile per metter al mondo i bambini. Nascere a Cernusco, Melzo o Milano poco importa. L’importante è venire alla vita in una struttura di eccellenza fin dalla terapia intensiva e patologia neonatale. In Martesana a questo dobbiamo puntare.
La Consulta dello sport, per la quale si è molto prodigato al fine di favorirne la costituzione, sta rispondendo alle sue aspettative?
La Consulta dello sport ad oggi è utile come sponda per i parere richiesti dall’Assessorato allo sport un po’ meno per essere motore di analisi e proposte. Ci sono due sfide oggi che la Consulta può raccogliere e su cui farsi promotrice di sviluppo: l’ampliamento e la sistemazione del centro sportivo di via Buonarroti e la progettazione di quello di via Boccaccio. Speriamo vengano raccolte.
Qual è lo stato di salute della sua lista civica? Dopo due mandati consecutivi in consiglio comunale, ci sono ricambi in vista?
Persona e Città
 e il mio ruolo di consigliere comunale è fedele all’impegno che abbiamo preso nel 2012, ossia di dare voce a chi non ha voce, facendo della critica costruttiva la nostra forza, dando sempre ragione delle proprie osservazioni. La lista civica rimarca la sua presenza e il suo agire al di fuori delle ideologie, molto spesso vero limite nella ricerca del vero bene comune. Pensiamo che l’area civica sia di per sé centrale nello schieramento politico non tanto come area politica ma quanto occasione d’incontro tra persone di differenti esperienze e provenienze. Con la separazione fatta nel novembre del 2013 dall’Associazione culturale, ci siamo resi disponibili a contribuire a un nuovo tavolo di lavoro che prepari un’alternativa a questa maggioranza a partire da un candidato sindaco che rappresenti l’intera città e non solo i partiti al governo.
Al momento, l’attuale maggioranza sembra essere senza alternative in città, perché troppo debole e divisa è la minoranza. Da qui alle prossime elezioni comunali cosa dovrebbe cambiare e come?
La maggioranza ha i numeri in consiglio per fare quello che vuole nel bene come nel male. Sicuramente nella prima legislatura l’opposizione poteva contare su consiglieri con un’elevata esperienza politica e professionale che offrivano maggior vigore al dibattito politico. La frammentarietà dell’opposizione oggi parte da qui, oltre che dalla preoccupazione di difendere gli interessi personali più che di lavorare per il bene comune. La spaccatura di Forza Italia appena consumata ne è solo l’ultimo esempio. Mi sembra però di individuare fermento, a partire dai social network, di persone capaci e competenti che ben potranno fare in un prossimo consiglio comunale.
Anche se il sistema politico amministrativo ha bisogno non solo di nuovi consiglieri ma soprattutto di un profondo aggiornamento organizzativo e istituzionale.
Si è più volte lamentato per il degrado dei parchi pubblici (giochi, servizi igienici, manutenzione del verde): ci sono solo problemi organizzativi o si deve invece registrare un peggioramento del senso civico dei cernuschesi?
Il degrado dei servizi igienici è sotto gli occhi di tutti, dal cimitero ai parchi pubblici. Anche il taglio degli alberi desta preoccupazione. Il dubbio, per cui ho chiesto la documentazione agli uffici comunali, è che gli abbattimenti siano stati eseguiti su piante malate per pedopotature, ossia erronee potature che hanno causato la malattia delle piante. Qui abbiamo pagato due volte. Prima l’errata potatura e poi il taglio della pianta. Chi governa questa città non può non sentirsi responsabile dei disservizi, degli sprechi e del danno ambientale causato con il taglio degli alberi. Preoccupazione oramai non più all’ordine del giorno di questa Amministrazione visti i tagli previsti per un intero campo da calcio a 11 sul Parco degli Aironi. Cercasi nuovi ambientalisti.
Nell’odierno contesto sociale ed economico di che cosa avrebbe più urgente bisogno la nostra città, che l’attuale amministrazione invece non ha ancora fatto?
Cernusco può lavorare in più direzioni sia promuovendo lo sviluppo come nel dare migliore razionalità ed equità alle tasse e alla spesa. Occorre promuovere il commercio locale, minacciato dai centri commerciali, e la creazione di aree e strutture dedicate alle start up con relativa creazione di nuovi posti di lavoro. Velocizzare a livello comunale le pratiche delle imprese che possono creare nuovi posti di lavoro. Promuovere la digitalizzazione della città. Valorizzare la ricchezza del patrimonio locale, a partire dalle iniziative legate all’Expo. Rendere equo il gettito fiscale differenziando l’imposta Irpef. Uscire dall’Afol e mettere in un fondo a sostegno delle famiglie i 32.000 euro che ogni hanno vengono li inutilmente investiti. Oggi la ripresa si fa anche con piccoli passi. Facciamoli insieme.
Ha più volte parlato dell’attuale Primo cittadino come del “Sindaco delle occasioni perse”. Perché? 
Con tutto il bene che voglio a Eugenio Comincini non posso non ricordare che il Sindaco se da una parte ha saputo mantenere un altro profilo istituzionale dall’altro ha perso per strada parecchie occasioni per migliorare la nostra città. Le scelte sbagliate e le omissioni di questa maggioranza, che forse sfuggono alla vista degli ultimi cernuschesi, sono sotto gli occhi di chi vive a Cernusco dalle precedenti Amministrazioni. Dei fallimenti sulle scuole ne ho già parlato. Commercio locale. La volontà di ampliare un centro commerciale sul nostro territorio non farà certo bene al commercio locale e alla sua occupazione. Urbanistica. Non aver lavorato per ampliare il centro storico fino alla metropolitana e a Villa Alari è un deficit che la città pagherà caro, sia in termini viabilistici che di sviluppo del territorio. Villa Alari. Tempo fa avevo lanciato una proposta per una sua possibile ristrutturazione in cambio dell’avanzamento del progetto Garzanti da parte della Constantes. L’Amministrazione Comincini non ha voluto raccogliere la sfida condannando Villa Alari alla decadenza e l’area dismessa di via Mazzini a rimanere tale. Sport. Centro sportivo di via Buonarroti in overdose di presenze mentre quello di via Boccaccio è sottoutilizzato e non ha un progetto di sviluppo. Forti perplessità anche sull’ultima scelta di Comincini in tema di riorganizzazione della macchina amministrativa con l’aumento dei dirigenti appena approvato. Cernusco passerà da 5 a 6 dirigenti. Un po’ tanti per un paese di 32.000 abitanti.
Comincini è stato bravo a fare proprie le grandi opere iniziate dalle Amministrazioni precedenti alla sua, che hanno reperito le risorse economiche, fatto i progetti e realizzato le strutture. Vecchia Filanda , ex centro Cariplo di via Buonarroti e il lungo naviglio, sono li a ricordarcelo anche se sono storie sconosciute agli ultimi arrivati. Ma si sa, oramai il nostro Sindaco è proiettato verso Milano con Cernusco come trampolino di lancio.
Infine, la domanda che facciamo sempre a chi intervistiamo: c’è qualcosa che la Comunità pastorale potrebbe fare e sinora non ha fatto per la nostra città?
La comunità pastorale svolge un ruolo importante per presenza e partecipazione al dibattito cittadino che non può che essere valorizzato. Il mio invito è quello di contribuire alla crescita del senso civico educando in tal senso i ragazzi che frequentano gli oratori per contagiare l’intera città.
A questo aggiungo l’invito personale a rendere ancor più vivo l’oratorio Paolo VI, che può diventare un grande luogo di aggregazione per il quartiere e per l’intero territorio. Per quanto concerne il rapporto della comunità pastorale con la politica occorre riscoprire lo spirito del Concilio Vaticano II e seguire lo stile tracciato da Papa Francesco che rifugge dai privilegi alla ricerca di una testimonianza sempre più autentica. Insomma una comunità pastorale vicina e rispettosa della laicità dei luoghi comuni, che possa contribuire allo sviluppo del bene comune dell’intera comunità cernuschese.

Cernusco sul Naviglio, 26 gennaio 2015

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