domenica 18 settembre 2016

Il fallimento dell’Amministrazione Comincini nel campo digitale che ritarda i servizi al cittadino.

I cittadini di Cernusco hanno potuto godere solo ora dei benefici della   fibra ottica o non possono ancora goderne in alcune zone  come nel centro storico,  per colpa   della melina e  delle lungaggini nel rilascio dei permessi  da parte dell’Amministrazione Comincini.


Con la Legge regionale 18 aprile 2012 - n. 7 la Regione Lombardia    gli enti locali devono mettere  a disposizione degli operatori che intendono realizzare reti ed infrastrutture a banda larga e ultra-larga i beni immobili di proprietà a qualsiasi titolo pubblica. L’occupazione dei beni immobili appartenenti alla Regione e agli enti locali con reti ed infrastrutture di comunica­zione elettronica non comporta a carico dell’operatore oneri di sorta, ad eccezione della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche.

Ad oggi l’Agcom, Autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni,  impone  alla Rete di Telecom l'obbligo di accesso alla sua rete in rame a beneficio degli altri  operatori telefonici , che non posseggono una propria rete di accesso, onde poter  offrire ai propri clienti servizi di accesso diretto (voce e dati) sia su infrastrutture in rame, sia su infrastrutture in fibra
Ecco perché ritardare i permessi   significa rinviare  la concorrenza  dei vari provvider che possono offrire servizi in fibra per la clientela privata e business grazie al cablaggio specificato sopra.

Attraverso le reti digitali, oltre che poter usufruire di una banda larga per navigare in internet  ,  si possono erogare servizi   innovativi in diversi ambiti, quali la sicurezza del territorio, la mobilità, l’ambiente, la comunicazione, la scuola, l’energia e l’e-government
Servizi  che migliorano la vita del cittadino  e l’efficienza della macchina amministrativa.

Ma com’è messa Cernusco e la Pubblica Amministrazione in tema digitale ?! Male anzi malissimo.


La  sera del consiglio  comunale di martedi 13 rilevai la situazione sopra esposta nonostante il tentativo del Presidente del Consiglio Colombo di spostare l’attenzione dalle mie corrette rilevazione e critiche confondendo il tema in oggetto con la mia professione, La stessa sera del consiglio avevamo   rilevato inoltre come    non era stato predisposto lo streaming sul nostro sito comunale che avrebbe permesso ai cittadini di seguire la seduta.   Anche se va sottolineata  la pessima qualità del nostro streaming  contro quello  delle vicine   Segrate e Carugate solo per  citarne alcuni.

Per non parlare dell’assurdità, nello stesso consiglio,  del rifiuto da parte del Segretario comunale di stamparmi  l’emendamento che avevo spedito prima del consiglio comunale riguardante il punto del ritiro della delibera sul Carosello. Nel 2016 nella città dell’innovazione basta che un  segretario spenga il pc e tutto si blocca. Non esiste la possibilità di inviare ai messi comunali presenti  il documento per la stampa.  
Un caso che dice tutto sul sistema di informatizzazione della nostra Pubblica  Amministrazione di Cernusco.    

A tutto questo si aggiunge un sito comunale mal strutturato e spesso poco aggiornato , una pagina facebook caricata a  singhiozzi, la pagina del comune su  twitter ferma al natale 2015, il servizio sms verso i cittadini  sparito da un paio d’anni  e whatssapp inesistente.

Le carenze in campo digitale  dell’Amministrazione di Comincini, e dei relativi Assessori competenti, Silvia Ghezzi  Assessore all’Informatizzazione  e Ermano Zacchetti Assessore ai New Media e alle nuove tecnologie,  risalgono già al 2013, quando un bando di Telecom italia a cui Cernusco è stata invitata a partecipare non è stato nemmeno accolto.

Il “Contest Italia Connessa”   rivolto ai Comuni tra i 15.000 e i 50.000 abitanti   prevedeva la presentazione di un piano di sviluppo digitale grazie al quale snellire i processi amministrativi e diffondere i servizi digitali per cittadini, imprese e enti locali. Il comune vincitore, con il miglior piano, beneficiava di un anticipo sui tempi di realizzazione delle reti ultrabroadband fisse e mobili.

Le caratteristiche per partecipare al contest erano alla nostra portata ma la nostra Amministrazione ha scelto di non partecipare al bando    rinunciando cosi alla potenziale realizzazione delle reti ultrabroadband già nel 2014.

Questa come  tante altre sono le  mancanze  che denotano la cattiva cultura del digitale presente nell’ Amministrazione Comincini preoccupata più di lanciare facili slogan, come quello di Cernusco 2032 città dell’innovazione,  che di concedere correttamente  i permessi che la stessa legge impone , oltre che di dotare la struttura comunale di un IT  o di avvalersi di una consulenza adeguata per sfruttare l’enorme potenzialità nella pubblica amministrazione.

I benefici nell’ utilizzo del digitale sono enormi per   un Comune come il nostro  ma sono possibili solo attraverso  la presenza di persone competenti a livello tecnico  e sensibili a livello politico.

L’Amministrazione Comincini, che dove ha voluto ha creato nuovi dirigenti e PO, non ha saputo dotarsi delle moderne competenze   all’ indirizzo di un servizio che segnerà il futuro del rapporto tra cittadini e pubblica Amministrazione.  Un fatto grave che pesa oggi in mancati servizi al cittadino,   inefficienza della macchina amministrativa oltre che un aggravio di costi telefonici.  Il fallimento di Comincini sul Digital Divide è sotto gli occhi di tutti tutti i giorni. 

Ecco perché diventa utile non solo che già in questi ultimi mesi di legislatura l’amministrazione comunale rispetti gli obblighi di legge riguardante  il Codice dell’Amministrazione Digitale  ma soprattutto che la futura Amministrazione si doti delle competenze tecniche necessarie e programmi una serie di interventi che miglioreranno la qualità della vita dei cittadini di Cernusco sul naviglio.

Claudio Gargantini

Consigliere comunale lista civica Persona e Città





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