I
cittadini di Cernusco hanno potuto godere solo ora dei benefici della fibra ottica o non possono ancora goderne in alcune zone come nel centro storico, per colpa della melina e
delle lungaggini nel rilascio dei permessi da parte dell’Amministrazione
Comincini.
Con la Legge regionale 18 aprile 2012 - n. 7 la
Regione Lombardia gli enti locali devono mettere a
disposizione degli operatori che intendono realizzare reti ed infrastrutture a
banda larga e ultra-larga i beni immobili di proprietà a qualsiasi titolo
pubblica. L’occupazione dei beni immobili appartenenti alla Regione e agli enti
locali con reti ed infrastrutture di comunicazione elettronica non comporta a
carico dell’operatore oneri di sorta, ad eccezione della tassa per
l’occupazione di spazi ed aree pubbliche.
Ad oggi l’Agcom, Autorità per le garanzie nelle
telecomunicazioni, impone alla Rete di Telecom l'obbligo di accesso
alla sua rete in rame a beneficio degli altri operatori telefonici , che non
posseggono una propria rete di accesso, onde poter offrire ai propri
clienti servizi di accesso diretto (voce e dati) sia su infrastrutture in rame,
sia su infrastrutture in fibra
Ecco perché ritardare i permessi significa rinviare la concorrenza dei vari provvider che possono
offrire servizi in fibra per la clientela privata e business grazie al
cablaggio specificato sopra.
Attraverso
le reti digitali, oltre che poter usufruire di una banda larga per navigare in
internet , si possono erogare servizi innovativi in
diversi ambiti, quali la sicurezza del territorio, la mobilità, l’ambiente, la
comunicazione, la scuola, l’energia e l’e-government
Servizi
che migliorano la vita del cittadino e l’efficienza della macchina
amministrativa.
Ma com’è messa Cernusco e la Pubblica Amministrazione in tema digitale ?! Male anzi malissimo.
La
sera del consiglio comunale di martedi 13 rilevai la situazione
sopra esposta nonostante il tentativo del Presidente del Consiglio Colombo di
spostare l’attenzione dalle mie corrette rilevazione e critiche confondendo il
tema in oggetto con la mia professione, La stessa sera del consiglio avevamo
rilevato inoltre come non era stato predisposto lo
streaming sul nostro sito comunale che avrebbe permesso ai cittadini di seguire la
seduta. Anche se va sottolineata la pessima qualità del nostro
streaming contro quello delle vicine Segrate e Carugate
solo per citarne alcuni.
Per non
parlare dell’assurdità, nello stesso consiglio, del rifiuto da
parte del Segretario comunale di stamparmi l’emendamento che avevo
spedito prima del consiglio comunale riguardante il punto del ritiro della
delibera sul Carosello. Nel 2016 nella città dell’innovazione basta che un
segretario spenga il pc e tutto si blocca. Non esiste la possibilità di
inviare ai messi comunali presenti il documento per la stampa.
Un caso
che dice tutto sul sistema di informatizzazione della nostra Pubblica
Amministrazione di Cernusco.
A tutto
questo si aggiunge un sito comunale mal strutturato e spesso poco aggiornato , una
pagina facebook caricata a singhiozzi, la pagina del comune su twitter ferma al
natale 2015, il servizio sms verso i cittadini sparito da un paio
d’anni e whatssapp inesistente.
Le
carenze in campo digitale dell’Amministrazione di Comincini, e dei
relativi Assessori competenti, Silvia Ghezzi Assessore all’Informatizzazione
e Ermano Zacchetti Assessore ai New Media e alle nuove tecnologie,
risalgono già al 2013, quando un bando di Telecom italia a cui Cernusco è stata
invitata a partecipare non è stato nemmeno accolto.
Il “Contest Italia Connessa”
rivolto ai Comuni tra i 15.000 e i 50.000 abitanti
prevedeva la presentazione di un piano di sviluppo digitale grazie
al quale snellire i processi amministrativi e diffondere i servizi digitali per
cittadini, imprese e enti locali. Il comune vincitore, con il miglior piano,
beneficiava di un anticipo sui tempi di realizzazione delle reti ultrabroadband
fisse e mobili.
Le
caratteristiche per partecipare al contest erano alla nostra portata ma la
nostra Amministrazione ha scelto di non partecipare al bando
rinunciando cosi alla potenziale realizzazione delle reti
ultrabroadband già nel 2014.
Questa
come tante altre sono le mancanze che denotano la cattiva cultura
del digitale presente nell’ Amministrazione Comincini preoccupata più di
lanciare facili slogan, come quello di Cernusco 2032 città
dell’innovazione, che di concedere correttamente i permessi che la
stessa legge impone , oltre che di dotare la struttura comunale di un IT
o di avvalersi di una consulenza adeguata per sfruttare l’enorme potenzialità
nella pubblica amministrazione.
I
benefici nell’ utilizzo del digitale sono enormi per un Comune come il
nostro ma sono possibili solo attraverso la presenza di persone
competenti a livello tecnico e sensibili a livello politico.
L’Amministrazione
Comincini, che dove ha voluto ha creato nuovi dirigenti e PO, non ha saputo
dotarsi delle moderne competenze all’ indirizzo di un servizio che
segnerà il futuro del rapporto tra cittadini e pubblica Amministrazione.
Un fatto grave che pesa oggi in mancati servizi al cittadino, inefficienza della macchina amministrativa
oltre che un aggravio di costi telefonici. Il fallimento di Comincini sul Digital Divide è sotto gli occhi di tutti tutti i giorni.
Ecco
perché diventa utile non solo che già in questi ultimi mesi di legislatura
l’amministrazione comunale rispetti gli obblighi di legge riguardante il Codice dell’Amministrazione Digitale ma soprattutto che la
futura Amministrazione si doti delle competenze tecniche necessarie e programmi
una serie di interventi che miglioreranno la qualità della vita dei cittadini
di Cernusco sul naviglio.
Claudio
Gargantini
Consigliere
comunale lista civica Persona e Città
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