mercoledì 18 febbraio 2015

Raccolta differenziata. L' Amministrazione Comincini sanziona i privati ma non effettua la raccolta nei luoghi pubblici

La raccolta differenziata è oggi il modo più sostenibile per smaltire i nostri rifiuti. Il riciclo nasce per fini ambientali ma ha anche effetti collaterali positivi e crea valore per la comunità. 

Nel dibattito che ha visto la votazione del nuovo regolamento dei rifiuti nel consiglio comunale del 10 febbraio l'Assessore all'Ecologia Ermanno Zacchetti ha candidamente ammesso che nei luoghi pubblici non viene effettuata la raccolta differenziata.

Inoltre la maggioranza non ha voluto accogliere la richiesta dell'opposizione di ritirare il Regolamento che sarebbe stato riportato nel  consiglio comunale seguente, differenziando le sanzioni tra chi effettua una differenziazione non conforme e coloro che  inseriscono  volontariamente materiali nei rifiuti domestici che prevedono invece il loro conferimento in piattaforma. 

L'errata differenziazione da parte dei cittadini verrà invece multata indistintamente con 200 euro di sanzione.

Si rileva così ancora una volta il grave comportamento dell'Amministrazione Comincini, già segnalato nel caso delle mancate Certificazione Prevenzione Incendi, in cui la stessa chiede  a privati e aziende un comportamento corretto e virtuoso che lei stessa volontariamente disattende.

Sono molteplici gli svantaggi di tale omissione.
Il primo è di diseducativo. Com'è credibile un messaggio lanciato da chi non lo rispetta in prima persona!? 
Il secondo è economico. La mancata differenziazione incide negativamente nel recupero e quindi aggrava di costi la collettività.
Il terzo è amministrativo e sanzionatorio. L'Amministrazione attenta a sanzionare coloro che non rispettano le regole non multa se stessa sottraendosi al rispetto delle regole che lei stessa ha definito.

Diciamo un ossimoro reso ancora più grave dall'aggravio fiscale e sanzionatorio a cui i cittadini sono sottomessi. 

Cosa fare?!
Innanzitutto chiediamo al Sindaco di invitare la propria maggioranza ad agire affinché nei luoghi pubblici venga immediatamente effettuata la raccolta differenziata mettendo nelle condizioni l'Assessore Zacchetti di muoversi  in tal senso. 

Chiediamo poi ai cittadini di essere attenti oltre che al rispetto delle regole definito attraverso il nuovo Regolamento, di segnalare alle autorità di polizia locale i luoghi pubblici dove non venga effettuata la raccolta differenziata.

L'educazione civica si fa attraverso una positiva e responsabile partecipazione di tutti.



Claudio Gargantini
capogruppo Persona e Città

giovedì 12 febbraio 2015

Minacce all’arch. Acquati. Solidarietà da Persona e Città all’Architetto bocciato dall’Amministrazione Comincini

Nella seduta del consiglio comunale di Martedì 10 febbraio veniamo a conoscenza dalle parole dell’Assessore al Territorio Giordano Marchetti che lo  scorso mese di luglio il direttore dell’area tecnica, Architetto Acquati è stato informato dal Maresciallo della stazione dei Carabinieri di Cernusco sul naviglio del fatto che, presso la centrale di smistamento postale di Peschiera Borromeo, i Carabinieri avevano intercettato una lettera, a lui indirizzata, contenente minacce nei confronti suoi e della sua famiglia e anche un grave segnale intimidatorio: dei proiettili. 
Le indagini occorse si sono concluse senza  riuscire a risalire all’ autore della minaccia.

L’avvertimento di stampo criminale è da condannare senza se e senza ma!!

Rileviamo  però, che mentre il Sindaco e l’Assessore Marchetti   condannano l’accaduto, la Giunta Comincini “boccia”   l’Architetto Acquati togliendogli con la nuova organizzazione della macchina comunale varata nella giunta del 9 dicembre 2014 ,  la responsabilità dei lavori pubblici spaccando in due l’ufficio tecnico.

Dobbiamo altresì rilevare  il cattivo gusto di Vivere Cernusco che utilizza un fatto grave come la minaccia all’ Architetto Acquati  per porgere il solito attacco strumentale e noioso a coloro che non apprezzano  la politica urbanistica della Giunta Comincini-Marchetti.

Il giudizio critico all’ operato   dell’Assessore  Giordano Marchetti   non deve essere in alcun modo confuso con le  minacce ricevute dal dirigente dell’ufficio tecnico, che rimangono  assolutamente da condannare.

Le critiche  sono lecite e valide,  e vanno anch’ esse rispettate.

Claudio Gargantini

Capogruppo Persona e Città.

giovedì 5 febbraio 2015

Richiesta di chiarimenti al Sindaco in consiglio comunale riguardante la Certificazione Prevenzione Incendi nelle scuole

Domanda di attualità sullo Stato delle Certificazione Prevenzione Incendi nei plessi scolastici e relative responsabilità  da porre nel consiglio comunale di Martedi 10 febbraio 2015

Egr. Sig .Sindaco di Cernusco sul naviglio Eugenio Comincini
Cc Segretario Generale dott.  Fortunato Napoli
Cc Presidente del Consiglio Fabio Colombo

Cernusco sul naviglio 5 febbraio 2015

Oggetto: Domanda di attualità sullo Stato Certificazione Prevenzione Incendi nei plessi scolastici e relative responsabilità  

Premesso che il certificato di prevenzione incendi (CPI) è un attestato che certifica il rispetto della normativa prevenzione incendi, ossia certifica la sussistenza dei requisiti di sicurezza antincendio e che la mancanza della certificazione nelle scuole comporta gravi sanzioni penali oltre alla possibile sospensione dell'attività disposta del Prefetto,  e in caso di incendio o infortunio la potenziale mancata copertura assicurativa 
.
Preso atto che solo la richiesta delle nuove dirigenti scolastiche degli Istituti comprensivi del Primo e Secondo Circolo fatta nel luglio 2014  agli uffici comunali richiedenti  le documentazioni di conformità dei plessi scolastici tra cui le Certificazioni Prevenzione Incendi portava all’attenzione dei suddetti uffici  e dell’Amministrazione    l’assenza delle certificazioni .

Rilevato che le scuole di Cernusco ospitano circa 4000 tra ragazze e ragazzi dai nidi comunali alle scuole secondarie di primo grado e che l’ambito educativo deve essere tutelato e promosso a esempio di conformità e rispetto delle regole del comune senso civico

Considerato che l’Amministrazione Comincini da quando si è insediata ha sempre parlato della scuola come di un settore su cui investire attenzione e risorse.

Segnalata la difficoltà di reperire la documentazione presso gli uffici comunali da me  richiesta in data 15 dicembre tramite regolare Pec  protocollata con il numero 56397 e recapitatami solo in data 3 febbraio  2015 dopo 50 giorni nonostante l'art 12 del Regolamento del Consiglio Comunale indichi chiaramente come i consiglieri abbiano diritto ad ottenere gli atti e le informazioni utili per l’espletamento del loro mandato elettivo   entro 5 giorni dalla richiesta.

Evidenziato  che l’ufficio tecnico comunale è sempre molto attento e preciso nel verificare la regolarità delle documentazioni che i singoli cittadini e le aziende del territorio devono presentare per le proprie abitazioni e aziende.

Rilevato che  dalla verifica della   documentazione inviatami si evince l’assenza di CPI per mancanza di Scia o per mancato rinnovo in capo agli stessi uffici.

Sono a  chiedere al Sindaco   di chiarire  lo stato delle Certificazione Prevenzione Incendi in riferimento alle strutture scolastiche di proprietà comunale,  se in caso di incendi o infortuni l’assicurazione stipulata dal nostro ente coprirà eventuali danni e di chiarire  di chi siano state le responsabilità amministrative e politiche di tali gravi inadempienze.

Cordialmente
Claudio Gargantini -  Capogruppo Persona e Città



martedì 27 gennaio 2015

GARGANTINI: “CERNUSCO MERITA DI MEGLIO. AVANTI IL PROSSIMO SINDACO”


CernuscoInsieme intervista Claudio Gargantini, consigliere comunale di minoranza della lista civica Persona e Città. Una delle voci più critiche verso l’attuale amministrazione comunale.


GARGANTINI: “CERNUSCO MERITA DI MEGLIO.
AVANTI IL PROSSIMO SINDACO”
Questo mese abbiamo intervistato Claudio Gargantini, consigliere comunale di minoranza della lista civica Persona e Città. Una delle voci più critiche verso l’attuale amministrazione comunale.


Lei ha anticipato che presenterà, nella prossima seduta del consiglio comunale, un’interrogazione sulla sicurezza nelle nostre scuole. Quali sono le sue preoccupazioni?
L’interrogazione chiede solo di fare chiarezza sulle reali condizioni di sicurezza delle scuole cernuschesi dopo che la richiesta in tal senso della nuova Dirigente del Secondo Circolo ha rilevato la mancanza della certificazione prevenzione incendi. Si chiede al Sindaco qual è la situazione di tutte le strutture scolastiche e di capire di chi siano le responsabilità di eventuali mancanze e omissioni. Tutto qui. Cernusco lo merita.
Continua a non ritenere necessario un nuovo plesso scolastico per la nostra città? Perché?
La costruzione di una nuova scuola era presente nel nostro programma elettorale. La novità che si è sviluppata di seguito era la possibilità di sostituire quella di Piazza Unità d’Italia integrandola con nuove classi a partire dalla materna. La demolizione della suola di fronte al Municipio avrebbe permesso la riqualificazione di parte del centro storico con il recupero del giardino di Villa Greppi. L’idea era condivisa da Vivere Cernusco ma non dal PD di Comincini . E’ finito tutto con un cappotto.
Il nuovo progetto sulla nuova scuola annunciato da Comincini prevede una piccola scuola a est della città in una zona di forte espansione urbanistica insieme a una vecchia scuola che necessita di continui rattoppi in pieno centro.
Purtroppo sulla scuola dal 2007 continuiamo a registrare i fallimenti dell’Amministrazione Comincini, a partire dal progetto finanziato e buttato via di una nuova scuola in zona Ronco, quando non c’era il patto di stabilità e quindi i soldi erano disponibili, passando per il mancato spostamento dell’Ipsia da via Volta in zona via Masaccio – cascina Gaggiolo che avrebbe creato un polo d’eccellenza scolastico-sportivo, per finire con la partenza della Facoltà di Scienze Motorie causata dall’inerzia e incapacità di creare le reali condizioni della sua permanenza. Si deve inoltre tenere sempre presente l’onta a cui devono sottostare ogni anno le famiglie cernuschesi con le liste di attesa della materna.
Assenza di strategia e inefficace aggiornamento con le nuove esigenze famigliari i due peccati dell’amministrazione Comincini in tema di scuola. Cernusco merita di meglio. Avanti il prossimo.
Nella sua contrarietà all’ampliamento del Centro commerciale Carosello si sente più rassicurato dopo l’approvazione in Commissione regionale delle Attività produttive e Occupazione della mozione sfavorevole all’operazione? 
Mi sento un po’ preso in giro come tutti i cittadini dal modo in cui l’Amministrazione Comincini ha presentato e sostenuto la proposta di ampliamento.  In questo senso ricordiamo che il PGT in tempi non sospetti ha tagliato inaspettatamente i confini del Parco delle Cave escludendo proprio la parte nord del laghetto del Parco degli Aironi, frutto della richiesta di ampliamento del Carosello. Diciamo un non senso di cui solo ora si capisce il senso. Abbiamo visto anche la fallacità del progetto presentato in consiglio comunale dall’Amministrazione, cambiato nel tempo da “Carosello” e quindi sostanzialmente nullo. Una su tutte, sono spariti gli svincoli che avrebbero facilitato il deflusso del traffico.
Devo comunque ringraziare la Lega per il lavoro svolto in Regione e il Forum Ambiente per quello svolto sul territorio, che segna un punto importante verso il blocco dell’insensato progetto.
Da ultimo prendo atto del cambio di programma elettorale della maggioranza e delle sue nuove attenzioni, in particolare di Vivere Cernusco, che hanno sposato l’effimero, ossia l’ampliamento di un centro commerciale con relativo aumento di smog e traffico in un hinterland intasato dai centri commerciali, in cambio dell’abbattimento di un bosco di parco pubblico.
La nuova delega di Comincini alla pianificazione territoriale, ottenuta da Pisapia nella città metropolitana, non presagisce nulla di buono, ma spero in futuro, più che in un mea culpa dei nostri amministratori, nel ripensamento di altri membri della maggioranza. Che seguano l’esempio di Angelo Levati, consigliere del PD e membro delle Acli, di cui ricordo la posizione: «Rischiamo, ancora una volta, per rincorrere un’effimera convenienza temporanea, di perdere con certezza e per sempre una porzione di terra agricola/forestale, parte del nostro patrimonio, di cui abbiamo la responsabilità e il compito di difendere e preservare». La maggioranza si chieda se valga più la fedeltà a Comincini e Marchetti o quella al nostro territorio e alla nostra gente. Gli alberi crescono una volta sola.
Sulla chiusura del Punto nascita dell’Ospedale Uboldo ravvisa ritardi o distrazioni da parte della nostra amministrazione comunale? Quale futuro vede per il nostro ospedale?
L’Amministrazione Comunale è stata bravissima a saltare sul carro della contestazione un po’ meno a prevedere e contrastare ciò che sarebbe accaduto. Ritengo che il servizio ospedaliero vada ripensato mettendo al centro la persona e che debba svolgere appieno il suo ruolo in modo efficace e competitivo. Ecco perché la Martesana non può che esprimere un solo presidio ospedaliero di alto livello lasciando ai singoli comuni le Case della Salute, servizio di primo soccorso e di presidio medico di base. Il desiderio di nascere a Cernusco è stato utilizzato molto più per dare maggior forza alla difesa della questione occupazionale, contro la delocalizzazione dei posti di lavoro, che come condizione indispensabile per metter al mondo i bambini. Nascere a Cernusco, Melzo o Milano poco importa. L’importante è venire alla vita in una struttura di eccellenza fin dalla terapia intensiva e patologia neonatale. In Martesana a questo dobbiamo puntare.
La Consulta dello sport, per la quale si è molto prodigato al fine di favorirne la costituzione, sta rispondendo alle sue aspettative?
La Consulta dello sport ad oggi è utile come sponda per i parere richiesti dall’Assessorato allo sport un po’ meno per essere motore di analisi e proposte. Ci sono due sfide oggi che la Consulta può raccogliere e su cui farsi promotrice di sviluppo: l’ampliamento e la sistemazione del centro sportivo di via Buonarroti e la progettazione di quello di via Boccaccio. Speriamo vengano raccolte.
Qual è lo stato di salute della sua lista civica? Dopo due mandati consecutivi in consiglio comunale, ci sono ricambi in vista?
Persona e Città
 e il mio ruolo di consigliere comunale è fedele all’impegno che abbiamo preso nel 2012, ossia di dare voce a chi non ha voce, facendo della critica costruttiva la nostra forza, dando sempre ragione delle proprie osservazioni. La lista civica rimarca la sua presenza e il suo agire al di fuori delle ideologie, molto spesso vero limite nella ricerca del vero bene comune. Pensiamo che l’area civica sia di per sé centrale nello schieramento politico non tanto come area politica ma quanto occasione d’incontro tra persone di differenti esperienze e provenienze. Con la separazione fatta nel novembre del 2013 dall’Associazione culturale, ci siamo resi disponibili a contribuire a un nuovo tavolo di lavoro che prepari un’alternativa a questa maggioranza a partire da un candidato sindaco che rappresenti l’intera città e non solo i partiti al governo.
Al momento, l’attuale maggioranza sembra essere senza alternative in città, perché troppo debole e divisa è la minoranza. Da qui alle prossime elezioni comunali cosa dovrebbe cambiare e come?
La maggioranza ha i numeri in consiglio per fare quello che vuole nel bene come nel male. Sicuramente nella prima legislatura l’opposizione poteva contare su consiglieri con un’elevata esperienza politica e professionale che offrivano maggior vigore al dibattito politico. La frammentarietà dell’opposizione oggi parte da qui, oltre che dalla preoccupazione di difendere gli interessi personali più che di lavorare per il bene comune. La spaccatura di Forza Italia appena consumata ne è solo l’ultimo esempio. Mi sembra però di individuare fermento, a partire dai social network, di persone capaci e competenti che ben potranno fare in un prossimo consiglio comunale.
Anche se il sistema politico amministrativo ha bisogno non solo di nuovi consiglieri ma soprattutto di un profondo aggiornamento organizzativo e istituzionale.
Si è più volte lamentato per il degrado dei parchi pubblici (giochi, servizi igienici, manutenzione del verde): ci sono solo problemi organizzativi o si deve invece registrare un peggioramento del senso civico dei cernuschesi?
Il degrado dei servizi igienici è sotto gli occhi di tutti, dal cimitero ai parchi pubblici. Anche il taglio degli alberi desta preoccupazione. Il dubbio, per cui ho chiesto la documentazione agli uffici comunali, è che gli abbattimenti siano stati eseguiti su piante malate per pedopotature, ossia erronee potature che hanno causato la malattia delle piante. Qui abbiamo pagato due volte. Prima l’errata potatura e poi il taglio della pianta. Chi governa questa città non può non sentirsi responsabile dei disservizi, degli sprechi e del danno ambientale causato con il taglio degli alberi. Preoccupazione oramai non più all’ordine del giorno di questa Amministrazione visti i tagli previsti per un intero campo da calcio a 11 sul Parco degli Aironi. Cercasi nuovi ambientalisti.
Nell’odierno contesto sociale ed economico di che cosa avrebbe più urgente bisogno la nostra città, che l’attuale amministrazione invece non ha ancora fatto?
Cernusco può lavorare in più direzioni sia promuovendo lo sviluppo come nel dare migliore razionalità ed equità alle tasse e alla spesa. Occorre promuovere il commercio locale, minacciato dai centri commerciali, e la creazione di aree e strutture dedicate alle start up con relativa creazione di nuovi posti di lavoro. Velocizzare a livello comunale le pratiche delle imprese che possono creare nuovi posti di lavoro. Promuovere la digitalizzazione della città. Valorizzare la ricchezza del patrimonio locale, a partire dalle iniziative legate all’Expo. Rendere equo il gettito fiscale differenziando l’imposta Irpef. Uscire dall’Afol e mettere in un fondo a sostegno delle famiglie i 32.000 euro che ogni hanno vengono li inutilmente investiti. Oggi la ripresa si fa anche con piccoli passi. Facciamoli insieme.
Ha più volte parlato dell’attuale Primo cittadino come del “Sindaco delle occasioni perse”. Perché? 
Con tutto il bene che voglio a Eugenio Comincini non posso non ricordare che il Sindaco se da una parte ha saputo mantenere un altro profilo istituzionale dall’altro ha perso per strada parecchie occasioni per migliorare la nostra città. Le scelte sbagliate e le omissioni di questa maggioranza, che forse sfuggono alla vista degli ultimi cernuschesi, sono sotto gli occhi di chi vive a Cernusco dalle precedenti Amministrazioni. Dei fallimenti sulle scuole ne ho già parlato. Commercio locale. La volontà di ampliare un centro commerciale sul nostro territorio non farà certo bene al commercio locale e alla sua occupazione. Urbanistica. Non aver lavorato per ampliare il centro storico fino alla metropolitana e a Villa Alari è un deficit che la città pagherà caro, sia in termini viabilistici che di sviluppo del territorio. Villa Alari. Tempo fa avevo lanciato una proposta per una sua possibile ristrutturazione in cambio dell’avanzamento del progetto Garzanti da parte della Constantes. L’Amministrazione Comincini non ha voluto raccogliere la sfida condannando Villa Alari alla decadenza e l’area dismessa di via Mazzini a rimanere tale. Sport. Centro sportivo di via Buonarroti in overdose di presenze mentre quello di via Boccaccio è sottoutilizzato e non ha un progetto di sviluppo. Forti perplessità anche sull’ultima scelta di Comincini in tema di riorganizzazione della macchina amministrativa con l’aumento dei dirigenti appena approvato. Cernusco passerà da 5 a 6 dirigenti. Un po’ tanti per un paese di 32.000 abitanti.
Comincini è stato bravo a fare proprie le grandi opere iniziate dalle Amministrazioni precedenti alla sua, che hanno reperito le risorse economiche, fatto i progetti e realizzato le strutture. Vecchia Filanda , ex centro Cariplo di via Buonarroti e il lungo naviglio, sono li a ricordarcelo anche se sono storie sconosciute agli ultimi arrivati. Ma si sa, oramai il nostro Sindaco è proiettato verso Milano con Cernusco come trampolino di lancio.
Infine, la domanda che facciamo sempre a chi intervistiamo: c’è qualcosa che la Comunità pastorale potrebbe fare e sinora non ha fatto per la nostra città?
La comunità pastorale svolge un ruolo importante per presenza e partecipazione al dibattito cittadino che non può che essere valorizzato. Il mio invito è quello di contribuire alla crescita del senso civico educando in tal senso i ragazzi che frequentano gli oratori per contagiare l’intera città.
A questo aggiungo l’invito personale a rendere ancor più vivo l’oratorio Paolo VI, che può diventare un grande luogo di aggregazione per il quartiere e per l’intero territorio. Per quanto concerne il rapporto della comunità pastorale con la politica occorre riscoprire lo spirito del Concilio Vaticano II e seguire lo stile tracciato da Papa Francesco che rifugge dai privilegi alla ricerca di una testimonianza sempre più autentica. Insomma una comunità pastorale vicina e rispettosa della laicità dei luoghi comuni, che possa contribuire allo sviluppo del bene comune dell’intera comunità cernuschese.

Cernusco sul Naviglio, 26 gennaio 2015

lunedì 26 gennaio 2015

Il comune di Cernusco ritarda l'accesso agli atti ai consiglieri comunali.

In data 15 dicembre ho richiesto via pec con relativo protocollo, copia della documentazione riguardante le perizie sull'abbattimento di 12  alberi presso la scuola di via don Milani e quella riguardante le Certificazioni Prevenzione Incendi con relativo carteggio tra Dirigente Scolastico e Dirigente Ufficio Tecnico.

Documentazione che non mi è mai pervenuta nonostante l'art 12 del Regolamento del Consiglio Comunale indichi chiaramente come i consiglieri abbiano diritto ad ottenere gli atti e le informazioni utili per l’espletamento del loro mandato elettivo   entro 5 giorni dalla richiesta.
Segnalo che ad, oggi dopo ben 26 giorni lavorativi, non mi sono state ancora consegnate copia della documentazione richiesta. 

A questo proposito ho inviato formale protesta al  Segretario Generale del comune dott. Napoli e al Presidente del Consiglio Fabio Colombo chiedendo spiegazione per la mancata consegna degli atti che impediscono il corretto svolgimento del ruolo del consigliere comunale.

Claudio Gargantini
capogruppo Persona e Città

venerdì 9 gennaio 2015

Le scuole di Cernusco senza Certificato Prevenzione Incendi

Mentre a Cernusco si parla di costruire una nuova scuola e si abbattono gli alberi per dichiarate ragioni di sicurezza rileviamo un fatto gravissimo.

Gli edifici scolastici delle scuole di Cernusco sul naviglio, dove sono presenti più di 4000 bambini e ragazzi cernuschesi,  non sono a norma con il Certificato Prevenzione Incendi. 
ll certificato di prevenzione incendi (CPI) è un attestato che certifica il rispetto della normativa prevenzione incendi, ossia certifica la sussistenza dei requisiti di sicurezza antincendio.
La mancanza della certificazione nelle scuole comporta gravi sanzioni penali oltre alla possibile sospensione dell'attività disposta del Prefetto,  e in caso di incendio o infortunio la mancata copertura assicurativa con rivalsa sui responsabili delle scuole, dirigenti e amministrazione comunale. 

Il caso è venuto alla luce grazie alla richiesta della C.P.I. fatta nello scorso ottobre dalla nuova dirigente dell'Istituto comprensivo di Via Don Milani- Buonarroti che, per venire incontro alle esigenze della mensa dei ragazzi del modulo, ha richiesto agli uffici comunali la documentazione, in quanto voleva avere la garanzia che il refettorio avesse le condizioni di sicurezza per ospitare tutte le classi. 
Si è cosi scoperto che l'ultima documentazione risale al 1997 e quindi non più valida. 
A questo punto ci chiediamo quali siano le condizioni anche degli altri edifici scolastici  in merito alla Certificazione Prevenzione Incendi.

"L'episodio del crollo dell'intonaco della scuola dell'infanzia di Sesto San Giovanni di giovedì scorso dimostra come troppe scuole in Italia - come afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi - non siano sicure e rappresentino un potenziale rischio per la salute di studenti, insegnanti e personale scolastico".
Proprio per questo Persona e Città ha fatto richiesta al Comando dei Vigili del Fuoco Provinciale di verificare la situazione degli edifici scolastici della città e chiesto con Pec protocollata la documentazione di tutte le C.P.I. degli edifici scolastici insieme al carteggio tra i Dirigenti Scolastici e l' Amministrazione comunale per comprendere di chi siano le responsabilità delle mancate richieste in tal senso.

Chiediamo ai Consigli d'Istituto e ai comitati dei genitori di svolgere in questo senso un azione di prevenzione, verifica e di controllo delle normative riguardante la salute e la sicurezza dei nostri ragazzi.  
Ci sembra opportuno che il Sindaco in quanto responsabile delle strutture scolastiche, chiarisca in merito al loro  stato di agibilità, spiegando quali sono i percorsi che intende intraprendere per renderle sicure e segnalare chi siano i responsabili delle precedenti omissioni in materia oltre a prendere opportuni provvedimenti in merito.
A questo proposito verrà presentata in consiglio comunale una nostra interrogazione.  

Claudio Gargantini
Capogruppo Persona e Città

lunedì 5 gennaio 2015

Bagni pubblici Parco degli Alpini in stato di sporcizia

Buona sera, segnalo lo stato  di incuria e sporcizia estrema rilevati nei  bagni del parco degli alpini   il giorno 2 gennaio 2015 di cui allego le foto. 
Chiedo di conoscere quali azioni verranno messe in campo  affinché i bagni di un parco centrale come il parco degli alpini frequentato per la maggior parte da bambini, famiglie e anziani durante tutto l'anno possano trovare il giusto decoro e la dovuta pulizia che le nostre strutture pubbliche meritano. 
Cordialmente


Claudio Gargantini

Consigliere comunale Persona  e Città

mail inviata alla pec del Municipio di Cernusco sul naviglio il giorno 5 gennaio 2014




sabato 13 dicembre 2014

L’Amministrazione comunale taglia 12 alberi nel giardino della scuola Don Milani

Suscita scalpore e preoccupazione la gestione del verde da parte dell’Amministrazione comunale di Cernusco sul naviglio che ha tagliato  ben 12 alberi  nel giardino della scuola dell’infanzia e del nido comunale di via Don Milani.

Sdegno aggravato dal fatto che proprio settimana scorsa  si è tenuta alla presenza dell’Assessore Zecchini la giornata dell’albero  con gli  alunni della scuola , in cui l’Assessore all’ Istruzione affermava che  “Piantare un albero significa investire nel futuro”.

Ci chiediamo come si possano rilasciare  queste affermazioni proprio pochi giorni prima dell’abbattimento di tanti alberi all’ interno della scuola stessa.

Se è positivo piantare nuovi alberi ricordiamo che occorre difendere e salvaguardare gli esistenti.  

Resta comunque l’amarezza per il segnale diseducativo lanciato  in una scuola che dovrebbe insegnare ad amare e rispettare il  nostro verde con i suoi alberi.  

Non dobbiamo dimenticare che oltre alla preoccupazione per questa distorta gestione del verde, rimane quella per lo stato dei giardini della scuola che vedranno così ridotto notevolmente la zona di ombra utile per i nostri ragazzi nelle giornate in  cui   useranno gli spazi all’ aperto, senza dimenticare i mancati  benefici in termini di salute che le piante donano.

L’abbattimento di via don Milani è solo il primo passo di un secondo abbattimento previsto che riguarderà le scuole di via Buonarroti.

L’appello di Persona e Città è che ci si fermi e che si verifichino bene le reali condizioni degli alberi e si prendano tutte le misure utili per salvaguardarli.

A questo proposito abbiamo  richiesto agli uffici competenti le perizie preventive degli alberi abbattuti  e di quelli in via di abbattimento per avere maggiore chiarezza sull’ accaduto.

Claudio Gargantini
Capogruppo di Persona e Città












venerdì 5 dicembre 2014

Centro sportivo. Andiamo oltre l’ingresso.

I lavori di rifacimento dell’ingresso del Centro sportivo di via Buonarroti  sono in pieno svolgimento   ma non devono far dimenticare all’ Amministrazione che occorre andare oltre perché lo  sport si misura anche sulla qualità del servizio erogato attraverso le strutture.


Escluso l’ottimo Enjoy Center, il resto del centro presenta  parecchie criticità.

Palazzetto dello sport. Occorre intervenire per attenuare il caldo d’estate dovuto al tetto in plexiglas e in qualche modo mitigare i gelidi corridoi, senza dimenticare di  sistemare le porte che si aprono nella direzione dei passanti .  Ma il problema maggiore è determinato dalla mancata separazione delle due palestre causa di continui disturbi e disagi.  Persiste l’annoso problema dell’assenza  di magazzini che un palazzetto di questa dimensione meriterebbe.

Stadio Scirea. Certo la struttura è datata ma rimane un fiore all’occhiello della città. Mentre continui sono gli allagamenti  degli spogliatori durante gli acquazzoni restano molto critiche anche le condizioni degli impianti.  Tutto questo senza dimenticare che anche la pista di atletica segna il suo tempo.

Passando al Comunale 1 occorre segnalare la mancanza di coperture esterne e l’avvallamento tra gli spogliatori che in caso di pioggia creano allagamenti  mentre negli inverni  una lastra di ghiaccio  molto pericolosa  per i piccoli atleti  che raggiungono gli spogliatoi anch’essi imperfetti.
L’overdose di presenze sui campi di calcio richiederebbe la trasformazione di un campo in sintetico cosi da liberare nuove disponibilità di orari , senza dimenticare che la mancanza della rete alta sul comunale 1   potrebbe creare parecchi problemi ai passanti.

Se l’ingresso diventerà  una vera e propria area pubblica  fruibile dagli utenti e passanti, diventando  così un oasi ciclo pedonale con l’esclusione delle autovetture a  un Amministrazione che   investe ben  1.100.000 mila per questo, non possiamo non ricordare che lo sport non si ferma sulla porta di casa ma che deve trovare al suo interno strutture adeguate.  

E gli sportivi lo sanno bene che non ci si ferma mai. Occorre crescere e migliorarsi continuamente.

Buone Feste
Claudio Gargantini

Capogruppo Persona e Città

mercoledì 19 novembre 2014

Le aree dismesse a Cernusco sono un opportunità per la città- Che cosa se ne vuole fare?!

Ecco la domanda che il capogruppo di Persona e Città Claudio Gargantini porrà al Sindaco  nel consiglio comunale di Giovedì 27 novembre.

Ci sono in Cernusco parecchie aree dismesse che possono contribuire a migliorare la città. Ecco perché l’argomento merita la profonda attenzione da parte di tutta la città, e in primo piano l’attenzione del Sindaco che governa  dal 2007  alla luce del decreto Sblocca Italia varato dal governo Renzi  che all’art 17  - Permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici  va a integrare l’art. 14 del Testo Unico dell’Edilizia 380/2001. 
Il testo  ora così recita: Per gli interventi di ristrutturazione edilizia e di ristrutturazione urbanistica, attuati anche in aree industriali dismesse, è ammessa la richiesta di permesso di costruire anche in deroga alle destinazioni d'uso, previa deliberazione del Consiglio comunale che ne attesta l'interesse pubblico. (comma introdotto dall'art. 17, comma 1, lettera e), decreto-legge n. 133 del 2014)

 Quindi premesso che nel Piano del Governo del Territorio di Cernusco non sono state trattate le aree dismesse e rilevato che costruire sulle aree dismesse significa non erodere verde pubblico, come  invece l’Amministrazione vuole fare nel parco pubblico degli Aironi,   ma sanare una situazione malsana creatasi con il tempo, si prende atto  altresì che le aree dismesse sono aree di media e grande dimensione nel territorio di Cernusco e che  dette aree possono essere dannose per l’ambiente e la salute dei nostri concittadini.
Dopodiché non dimentichiamo che le aree dismesse, a seguito di interventi urbanistici,  possono essere  uno strumento  di introito  economico per le casse comunali.

Il  premier in carica con il decreto citato invita le città a valorizzare le aree dismesse . 

Ecco perché chiediamo  al Sindaco, convinto sostenitore di Matteo Renzi,  che intenzione abbia  in merito alle aree dismesse di Cernusco sul naviglio.


Claudio Gargantini -  Capogruppo Persona e Città


Lasciami un tuo segno. Grazie

Grazie per i commenti lasciati. Vi chiedo una cortesia, lasciate la vostra firma, un riferimento, almeno il nome, magari la mail. La vita non è solo questione di merito e di metodo, ma anche e soprattutto una questione personale. Le cose che si dicono, come si dicono, acquistano sapore se riferite a un volto, a un nome.Ciao Claudio.



mail claudiogargantini@alice.it

cell. 335.6920669

fax 06.418.69.267