martedì 19 febbraio 2008

Spazzatura e senso civico

Scrivere di spazzatura e di senso civico. Scrivo a titolo personale come semplice comune cittadino. Cosi’ come fare due chiacchiere tra amici. Da qualche mese c’è in Consiglio Comunale e sulle pagine del portale Cernuscoinsieme, oltre che su tutti i media locali, un continuo rilancio di comunicati stampa, di palleggiamento di responsabilità, di articoli sulla Cernusco Verde, essendo la stessa deputata a pulire le nostre strade e a curare il nostro verde. Il mio intervento andrà in un’altra direzione, toccando un nervo scoperto nella nostra città. Per prima cosa vorrei dire un grande GRAZIE a tutti coloro che ogni giorno mettono mano alla nostra spazzatura, ovvero gli operatori ecologici della Cernusco Verde. Lo voglio estendere anche a tutti coloro che devono, per lavoro o per passione, mettere mano alla spazzatura, nelle case, negli uffici, nelle scuole. In questa nostra società consumistica l’unica cosa certa sono gli scarti. Rifiuti organici e rifiuti umani. Mi soffermo ora solo sui rifiuti organici. Raccogliere gli scarti delle case, della città è lavoro importantissimo, forse sottopagato, sicuramente sottostimato. Ma nella nostra società l’attività di chi pulisce risulta essere uno dei pochi lavori utili e necessari. Non ci credete? Date un occhio alla Napoli di questi giorni. Desideriamo vivere in una città decorosa e pulita, penso che su questo non ci siano dubbi, ma non basta solo pulire occorre anche non sporcare. Chi per lavoro deve pulire e ripulire le strade è bene che lo faccia, rimettendo mano magari all’organizzazione dell’attività se questa dovesse risultare deficitaria. Magari ritirando fuori le vecchie scope al posto di quei tromboni d’aria che più che pulire spostano lo sporco. Ma questo non basta. A nessuno è venuto in mente di sollevare il quesito del perché le strade e i giardini sono sporchi? C’è uno sporco causato dalla natura. Ma soprattutto c’è una sporcizia causata dalla maleducazione, non di tutti ma a corrente intermittente tocca tanti di noi. Passeggiando giornalmente con il mio cane, Quincy, sposto continuamente la mia attenzione verso il suolo pubblico. Non posso che registrare come per strada ci siano una grande quantità di sporcizia causata da un discutibile senso civico dei nostri concittadini. Carte buttate per terra, giornali interi strappati, sacchetti lasciati qua e là, per non parlare della cacca dei cani. Nessuno ha sottolineato come Cernusco sia spesso sporca, perché belle signore e bei signori lasciano per terra i bisogni del proprio cane. Ammetto non è chic piegarsi e raccogliere nel sacchetto la cacca del cane, ma lasciarla per strada, sul marciapiede o sulle aiuole non è da signori quali ci vestiamo tutti i giorni. Fumatori incalliti, buttano a terra il pacchetto di sigaretta dopo averlo finito. Ragazzi, ah! i nostri bei ragazzi, buttano a terra carta e lattine ovunque. Fossero extracomunitari qualche pazzo potrebbe gridare all’espulsione. Anche all’oratorio dove ti aspetti un educazione civica oltre che cristiana, spesso occorre passare tra un allenamento e un altro a tirare gli sciacquoni dei water. Sarà che a casa c’è sempre la mamma a pulire e a tirare l’acqua?! Non sarà tempo anche da noi come in Spagna, di istituire corsi di educazione civica nelle scuole, negli oratori, nei quartieri? Verrà forse anche il tempo di sanzionare coloro che sporcano a terra gratuitamente e a volte con estrema strafottenza? Per i giovani si può lavorare, oggi anche i miei adolescenti puliscono a turni gli spogliatoi dopo aver giocato. Coinvolgimento e motivazione fanno ciò che non ti aspetti a prima vista. Ma sugli adulti che fare? La partita è più difficile. Anche per il traffico, facile rilevare il problema delle tante macchine di passaggio. Ok va bene, ma pochi, pochissimi a raccontare come passare sulle strisce pedonali indenni sia diventano anche a Cernusco un percorso a ostacoli. E’ di pochi giorni la notizia che due ragazzi sono stati investiti sulle strisce pedonali. Ogni giorno io e Quincy dobbiamo ritiraci velocemente dalle strisce o passare di corsa, guardando allibiti la cosiddetta bellagente che telefonino all’orecchio o paraocchi al posto degli occhiali, pensa che le strisce pedonali siano l’arrivo di una corsa automobilistica e non un segno di come la città sia il luogo delle Persone viventi e non dei loro mezzi di comunicazione. Chissà perché da pedoni si inveisce verso gli automobilisti, ma quando si sale in macchina ci si sente un pò tutti Schumacher. Telefonino all’orecchio e via come fossimo all’autodromo di Monza. Sarà che la vita è spesso solo un gioco delle parti?! Va bene chiedersi dove sono gli addetti della Cernusco Verde quando troviamo sporche le strade, ma chiediamoci anche quale sia il livello del senso civico dei nostri concittadini?! Discorso in controtendenza il mio, non certo populista, ma il senso civico dei cernuschesi mi stimola e mi preoccupa più che l’organizzazione della Cernusco Verde. Per questa basta una sana organizzazione manageriale, per il primo problema occorre un lungo lavoro. Prevedo generazioni di educatori, che forse ci seguiranno fino alla geriatria. Ma come ho iniziato termino, con un grande GRAZIE a tutti coloro che mettono mano alla nostra spazzatura. Senza di voi la società del consumismo sarebbe sepolta. A presto! Claudio

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