lunedì 30 giugno 2008

Perchè non ci siamo scandalizzati prima?

Che il povero Berlusconi voglia anteporre i suoi interessi a quelli dello stato è cosa risaputa. E' la sua naura, non possiamo certo fargliene una colpa. Ma prendiamo la televisione. Conflitto di interessi, certo! Non rispetto delle regole, altrettanto. Quello delle frequenze vinte da Europa 7 che lui continua ad usare è una vera carognata. Indubbiamente il consumismo che la fa da padrona ha nel mezzo di comunicazione televisivo la propria dolce testa di ariete per sfondare sulle anime già sopite della città. Ma non solo potere di acquisto, gestione del potere, sopratutto soldi a palate dagli introiti pubblicitari. Anche per Berlusconi il potere mediatico è diventato arma di convinzione politica. Ma la domanda è, perchè non ci siamo scandalizzati anche quando la televisione era usata alla stessa stregua da DC, PCI, e socialisti che si spartivano le tre reti RAI. Cosa c'è di differente nell'uso della televisione da parte di Berlusconi, nell'occupazione della RAI, che non sia stato fatto da "noi" precedentemente? Nulla!! Il vero coraggio, la vera differenza non era mettere i nostri amici al posto degli altri, ma doveva, e spero sarà, ridefinire i confini tra politica e media. Rimuovere la politica dalla gestione della Rai. Berlusconi ha solamente portato avanti ciò che era consuetudine anche prima della sua calata in politica, ossia lottizzare i mezzi di informazione, usare il mezzo pubblico per i propri interessi privati.
Culturalmente e politicamente parlando, anche noi nel nostri piccolo paese abbiamo fatto lo stesso con le partecipate?
Prima di togliere la pagliuzza dall'occhio dell'altro, conviene togliere la trave del proprio occhio. Solo così si sarà liberi di vederci bene.
Notte nell'attesa che torni il giorno.
Claudio

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