domenica 26 aprile 2009

"Diario di una ninfomane": no al manifesto


Ho notato in questi giorni l'uscita del film "Diario di una ninfomane"
non mi sono scandalizzato, se non pensando all'alzata di scudi mista a iprocrisia dei tanti difensori del "buon costume".
Premesso che i costumi cambiano, e che quando i costumi erano considerati più decenti esistevano tante di quelle disciminazioni da fare schifo, tipo la monarchia, la schiavitù, per non dire che nelle case la donna era considerata poco più di una schiava, i matrimoni venivano combinati dai genitori e parenti, e il conte di turno poteva abusare della povera contadinella senza bisogno di chiedere permesso, ritengo che il sesso come la paura venga utilizzata dal potere per "schiavizzare" l'anima delle persone.

Liberarsi dalla "schiavitù" del sesso è cosa ardua e difficile in quanto occorre combattere non solo con il nostro conscio ma altresi con il nostro inconsio, in quanto fin da piccolissimi il sesso ci è stato raccontato misto a tabù e peccato.

Ognuno trovi i propri percorsi per comprendere ciò chè è intimo e ciò che è tabù.

ciao

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