domenica 27 novembre 2011

Aids, prevenzione e cura.

Di Aids non se ne parla ed è quasi impossibile trovare notizie nei media nazionali.

In Lombardia ci sono 15mila persone che hanno contratto il virus dell'Hiv e che non sanno di averlo. Novemila i casi a Milano. Spesso si tratta di giovani che nemmeno hanno compiuto i trent'anni. In regione i sieropositivi conclamati, seguiti da ospedali e strutture, sono circa 40mila, ma poi ci sono i casi «sommersi».

In Italia sono fra 143.000 e 165.000 le persone che vivono con il virus Hiv responsabile dell'Aids.

Di Aids se ne parla solo quando partono nuove campagne di prevenzione come questa dell'AVSI

Mi chiedo però se ci possa mai essere una vera prevenzione senza una correta educazione sessuale che aiuti a vivere consapevolmente l'atto sessuale, anche attraverso l'uso del preservativo.

Ecco perchè campagne come quella dell'AVSI sono utili ma restano menomate in quanto, rifacendosi alla dottrina sociale della chiesa cattolica, mantengono una posizione limitata nel campo della prevenzione e cura dell'Aids perchè non permettono di informare sul corretto uso del preservativo come invece fanno altre associazioni sempre impegnate nella lotta al'Aids.

La speranza è che anche la Chiesa Cattolica sappia prima o poi vivere senza tabù il sesso e la sessualità che non è finalizzata obbligatoriamente alla procreazione, ma che rimane, con l'amicizia e il sentimento, uno dei 3 metalli preziosi su cui si fonda una relazione di coppia.

Noi però viviamo oggi e, non potendo aspettare che su questo aspetto la chiesa cresca e ponga le sue scuse, la raccontiamo tutta fino in fondo.

martedì 15 novembre 2011

Radiomamma e i parchi giochi

Radiomamma si muove e stila il decalogo del parco gioco ideale.

Da papà sottoscrivo!

Da cittadino e da politico dico che nelle città sempre più trafficate e cementificate i parchi sono quegli angoli di paradiso che devono essere garantiti per permettere ai nostri figli e nipoti di toccare con mano quella natura e quegli spazi di gioco protetto in cui siamo potuti crescere noi e i nostri genitori.

Qui i contributi.

martedì 8 novembre 2011

Biblioteca comunale tra eccellenze e qualche carenza

In un contesto di crisi politica e sociale come la nostra è la cultura che ci salva dalla mediocrità e dall’appiattimento delle coscienze.

Uno dei punti forti della nostra città è, con i suoi pregi e i suoi difetti, la Biblioteca comunale.

Il recente sondaggio Bibliotest ci ha dato un feedback positivo in riferimento all’efficienza del servizio cittadino.

Sicuramente un plauso va ai dipendenti, Direttore in testa, che in questi tempi di continui tagli sanno offrire un buon servizio addolcito da estrema cortesia nei confronti dell’utenza.

Ciò non deve farci però abbandonare la strada delle segnalazioni per migliorare il servizio.

Certo si sono perse le sfide per adibire la biblioteca in un luogo più idoneo, quale poteva essere la Vecchia Filanda che avrebbe permesso di inserire il servizio in uno spazio più affascinante, oltre a poter includere uno spazio culturale-musicale e un vero spazio ristoro che oggi manca in biblioteca.

Rimane sempre il dubbio se uno spazio culturale non debba essere aperto anche la sera e la domenica mattina, soprattutto nei mesi invernali.

Ma ecco altre piccole segnalazioni che riguardano la biblioteca, e in particolare i suoi utenti più piccoli.

La sala ragazzi risulta accogliente, sempre animata per la presenza di bambini di tutte le età, dai più piccoli ai più grandi che studiano ed usano il computer, tuttavia i locali necessitano in modo evidente di interventi urgenti: le pareti andrebbero ritinteggiate, le tende appaiono sporche, come anche i cuscini-tappeti con i quali giocano i bambini.

Inoltre nei bagni noto l’assenza di fasciatoi, ormai presenti anche nei servizi dei supermercati.

Anche se l’amministrazione comunale sta migliorando la sensibilità verso le esigenze della prima infanzia, in attesa che le iniziative in corso vengano portate a compimento (vecchia Filanda e ludoteca), mi chiedo perché non rivalutare l’offerta attualmente disponibile, per esempio con il servizio Nati per leggere.

Segnalo infine l’importanza di estendere anche al sabato mattina l’apertura della mediateca ad oggi chiusa.


Grazie per l’attenzione.

Claudio Gargantini
Consigliere comunale indipendente

domenica 6 novembre 2011

Bambini Rom. Finalmente la scuola ora una casa.

Della situazione di 4 nuclei famigliari con bambini in età scolare ne avevamo parlato qui

Grazie alla determinazione di Giuseppe Colombo e al rispetto della legge da part dei dirigenti scolastici i bambini di entia Rom hanno trovato posto nelle scuole di Cernusco e Pioltello.

Ora, nel'attesa che sempre l'Associazione Pampuri trovi le case, occorre dare una sitemazione fino alla prossima primavera alle 4 roulotte delle famiglie.

Penso che la città di Cernusco sia attrezzata per permettere la sistemazioni delle roulotte, nell'area feste di Villa Fiorita, destinata anche secondo il PGT a servizi e parcheggi, cosi da dare una risposta intelligente alla "pancia" della gente che troppo spesso fatica a dare risposte costruttive a una emergenza umanitaria come quella in oggetto, confondendo una corretta preoccupazione con un incontrollata paura.

Un occasione per tutti, maggioranza e opposizione insieme al Sindaco, a fare scelte coraggiose pur di fronte alle elezioni amministrative imminenti cosi che Cernusco possa dimostrarsi veramente all'avanguardia anche nella cooperazione internazionale.

martedì 1 novembre 2011

Sullo sport un’ Amministrazione a corrente alternata e una Consulta tutta da rilanciare.

L'articolo mi era stato richiesto dalla Gazzetta della Martesana nello spazio dedicato settimanalmente alle pagelle verso l'amministrazione Comincini sui vatri temi del programma elettorale.
Per problemi di battute ero stato molto sintetico. In questo mio post sarò maggiormente dettagliato.

I punti di cui voglio parlare sono piscina comunale, nuove tribune, facoltà di scienze motorie, consulta dello sport, assessore allo sport e centro sportivo di via boccaccio.

Sabato è stata inaugurata la nuova piscina comunale Enjoy Center grazie alla disponibilità dell’Amministrazione e all’impegno dei privati che hanno dimostrato di superare parecchie avversità.

Lo stesso Matteo Gerli durante la presentazione alla stampa il giorno dell'inaugurazione ha spiegato quali e quanti ostacoli l' Enjoy ha dovuto superare per manternere fede al crono programma, tra cui il fallimento dell'impresa edile rilevata dalla società Enjoy per permettere la fine lavori nei tempi stabiliti.

Complimenti e bravi davvero per il coraggio e la determinazione avuta oltre che alla sagacia con cui hanno affrontato questa sfida.

Rimane vero che senza l'impegno e la determinazione dell'Enjoy, l’Amministrazione comunale non avrebbe mai potuto tagliare il nastro di questa struttura.

Ciò che di buono ha l'Enjoy Center è sotto gli occhi di tutti.

Peccato non aver inserito un vero locale di ristorazione che sarebbe servito oltre che alla piscina all'intero centro sportivo.

Ciò che hanno saputo fare i privati nella realizzazione della piscina, ossia impegno e determinazione, è mancata all’Amministrazione nella capacità di creare le condizioni migliori per mantenere a Cernusco la Facoltà di Scienze Motorie.

Di questa occasione mancata ne ho già parlato qui.

La rabbia verso Comincini & co. per l'incapacità dimostrata è passata.
Ora rimane solo l'amarezza per la sconfitta, anche se la speranza che la Facoltà ritorni non è sparita.

Ciò che più mi ha colpito è stata la totale sordità dei nostri amministratori verso i "consigli" che il sottoscritto e autorevoli esponenti delle federazioni erano pronti a dare per contribuire alle offerte che avrebbero potuto soddisfare la Facoltà.
Invece la voglia di fare da soli ha tradito i nostri amministratori e i risultati si sono visti. Peccato!

La nuova tribuna di via Buonarroti è stata sì ristrutturata ma esattamente in senso opposto a quella della piscina comunale.

Mentre la piscina è stata fatta collaborando con i privati ed elaborando un progetto moderno, economicamente sostenibile con spazi aggregativi, la tribuna ne è l’esatto contrario.

Nata vecchia senza partnership, manca di spazi aggregativi e sarà un fondo a perdere che toglierà preziose risorse per lo sviluppo dello sport.

Inoltre ci si chiede come sia possibile che non sia stata terminata in tempo per l'inizio del campionato in corso.

Nel 2007 il Cernusco calcio aveva presentato un progetto che prevedeva un ristorante pizzeria di circa 500 mq, negozi commerciali sportivi, sedi per le società sportive, magazzini, palestra e altro.
Era l'occasione per ristrutturare la vecchia tribuna inserendo nel cemento armato degli spalti quei "contenuti" che avrebbero permesso un afflusso continuo nel centro oltre il momento di gioco e dato una sostenibilità economica al gestore insieme a un luogo di aggregazione per la città

Se un progetto moderno c’era forse all'amministrazione era l’interlocutore che non piaceva.

Rimane comunque pazzesco pensare che su tre ristrutturazioni fatte da questa amministrazione, bocciofila, piscina e tribuna in nessuna sia stato inserito uno spazio aggregativo e ristorativo importante di cui il centro ne ha sicuramente bisogno.

Sempre riguardo al centro sportivo di via Buonarroti rimane comunque il dubbio sull'eccessivo contributo che il comune concede all'Enjoy quale gestore del centro sportivo.
190.000 euro l'anno concessi anno per anno da tre anni a questa parte.

Un bando, come ben fatto anche per le scuole, avrebbe sicuramente abbassato il costo della gestione liberando risorse utili per il sostegno delle società sportive.

Qui Zacchetti dovrà spiegare il motivo di tale incarico dato all'Enjoy, reso ancor più imbarazzante dal parere positivo della Consulta di cui è Presidente un titolare dell'Enjoy.

Per quanto riguarda la creazione della Consulta dello Sport non possiamo che parlare bene per quanto riguarda la responsabilità dell’Amministrazione nel crearla.

Io stesso ho avuto l' incarico dal Sindaco nel novembre 2007 che mi ha permesso di stimolare parecchi interlocutori e il mondo sportivo intero nel creare quel Regolamento che sta alla base dell'attività della Consulta.

Spiace constatare che il giudizio diventi negativo per come in questi anni la Consulta sia stata gestita.
La Consulta ha prodotto solo un supporto per le manifestazioni di piazza ma non ha saputo produrre nulla in fatto di proposte di progetti sportivi, regole per la gestione dei centri sportivi e la distribuzione dei contributi alle società, regole di iscrizione all'albo delle associazioni e quanto di competenza della stessa come da Regolamento.

Io stesso, dimessomi nel 2009 quale membro di maggioranza, ero pronto a rimettermi a disposizione ma ho preso atto che il Presidente e il Direttivo attuale vorranno dimostrare in questo quarto anno di mandato di dare energia e proposte in tutti gli ambiti in cui sono mancati in questi anni.

Lo sport cenuschese ne ha proprio bisogno.

Per finire, per quanto riguarda la conduzione dello sport in chiave amministrativa il cambio in corso di legislatura dell’ Assessore dello sport la dice lunga sulle reali considerazioni che inizialmente Comincini aveva dello sport.

Con Zacchetti l’aria è cambiata ma occorre riempire ancor di più lo slogan di uno sport vero leale per tutti, partendo dalle fondamenta.

Attività motoria di base nelle scuole per aiutare i bambini e le bambine a avvicinarsi alla disciplina sportiva più confacente alle loro caratteristiche.

Metodi efficaci per il riconoscimento delle società sportive e relativa elargizione dei contributi e concessione degli spazi.

Impianti sportivi euro-sostenibili per consentire di liberare risorse per progetti e per il sostegno delle società sportive, attraverso l’inserimento di spazi commerciali e aggregativi per un pieno utilizzo delle strutture.

Pacchetti di sponsorizzazioni sportive che possano raccogliere introiti importanti da ridistribuire sullo sport.

Sono solo alcune delle questioni che ritengo debbano essere affrontate e definite.

La mia disponibilità a collaborare è pubblicamente nota all'Assessore.

Come consigliere non ha che da coinvolgermi visto che lo sport, come la città, è di tutti e occorre fare rete oltre ai ruoli di competenza per dare risposte più efficaci alle continue sfide che la città offre.

La ristrutturazione del centro sportivo di Via Boccaccio sarà il prossimo banco di prova.
Lo spazio per trasformarlo in un centro aggregativo oltre che sportivo ci sono.

Anche qui sarebbe bello che la Consulta fosse chiamata non solo a dare un parere postumo ma a giocare d'anticipo dando idee e proposte per riempire un centro sportivo tutto da valorizzare.

Dimenticavo il voto, che chiude gli articoli sulla valutazione dei punti in programma.

Ho dato 6

Nelle corde del mondo sportivo c’è posto per un voto maggiore.
Basta solo guardare oltre il proprio giardino.



Claudio Gargantini
Consigliere comunale indipendente.

lunedì 24 ottobre 2011

Mozione sul Testamento biologico. Un segno di attenzione verso le persone nel fine vita anche in Municipio

Torna domani in consiglio comunale la mozione da me presentata sul testamento biologico.

Dopo vari rinvii è venuto il tempo anche per il nostro comune di dare un segnale alle persone nell'eventualità in cui dovessero trovarsi nella condizione di incapacità di esprimere il proprio diritto di acconsentire o non acconsentire alle cure proposte per malattie o lesioni traumatiche cerebrali irreversibili o invalidanti, malattie che costringano a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali che impediscano una normale vita di relazione.

Se mai una malalegge dovese anche passare in parlamento , grazie alla neonata lega dei comuni per la difesa delle Dat, si potrà far sentire forte la nostra voce affinché le persone possano scegliere se rimanere alimentate o finire la propria vita in modo degno e consapevole come sancito anche dalla nostra Costituzione all'articolo 32

Ecco il testo integrale della mozione.

Egr. Presidente del Consiglio
Premesso che:
. l’articolo 32, comma 2, della Costituzione stabilisce che la legge in nessun caso può violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana, cosicché neanche il Parlamento all’unanimità potrebbe imporre a qualcuno qualcosa che violi il rispetto della sua persona;
. l’articolo 3 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea stabilisce che ogni individuo ha diritto alla propria integrità fisica e psichica;
. l’articolo 1 della legge n. 180 del 1978 stabilisce che i trattamenti sanitari qualora obbligatori possono essere disposti solo nel rispetto della dignità della persona e dei diritti civili e politici garantiti dalla Costituzione;
- la Convenzione per la protezione dei Diritti dell’Uomo e della dignità dell’essere umano nei confronti delle applicazioni della biologia e della medicina: Convenzione sui Diritti dell’Uomo e la biomedicina, Oviedo 1977, ratificata dal Governo Italiano ai sensi della Legge n° 145 del 28 marzo 2001, stabilisce all’articolo 9 che “i desideri precedentemente espressi a proposito di un intervento medico da parte di un paziente che al momento dell‘intervento non è in grado di esprimere la propria volontà saranno tenuti in considerazione “;
- il nuovo Codice di Deontologia Medica adottato dalla Federazione Nazionale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, che dopo aver precisato all’articolo 16 che “il medico deve astenersi dall’ostinazione in trattamenti diagnostici e terapeutici da cui non si possa attendere un beneficio per la salute del malato...”, all’articolo 35 afferma che “il medico non deve intraprendere attività terapeutica senza l’acquisizione del consenso esplicito e informato del paziente. (...) In ogni caso, in presenza di un documentato rifiuto di persona capace, il medico deve desistere da atti curativi, non essendo consentito alcun trattamento medico contro la volontà della persona”;
- lo stesso Codice di Deontologia Medica, che all’articolo 38, afferma che “il medico deve attenersi (...) alla volontà liberamente espressa dalla persona di curarsi (...). Il medico, se il paziente non è in grado di esprimere la propria volontà, deve tenere conto nelle proprie scelte di quanto precedentemente manifestato dallo stesso in modo certo e documentato”.
. nel caso del diritto alla salute o di altri diritti essenziali di pari rango a causa del loro carattere essenziale di inerenza alla persona che essi rivestono, la rilevanza centrale del principio di autodeterminazione vale a qualificarli come veri e proprio diritti di libertà. Ne discende che ogni soggetto leso nella sua integrità psico-fisica non ha solo il diritto di essere curato, ma vanta una pretesa costituzionalmente qualificata di essere curato nei termini in cui egli stesso desideri, spettando solo a lui decidere a quale terapia sottoporsi o quale rifiutare;
. ogni individuo ha il diritto di rifiutare e non essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario, essendo questo diritto fondato sulla disponibilità del bene salute da parte del diretto interessato e sfocia nel suo consenso informato ad una determinata prestazione sanitaria;
. la Corte costituzionale, nella sentenza numero 438 del 2008, ha affermato che il diritto del paziente al consenso informato è sintesi di due diritti fondamentali della persona: quello alla salute e quello all’autodeterminazione, al fine di garantire la libera e consapevole scelta da parte del paziente e, contestualmente, la sua stessa libertà personale conformemente all’art. 32, comma 2, della Costituzione;
. la Corte di Cassazione, nella sentenza numero 21748 del 2007, ha stabilito che alimentazione ed idratazione sono senza dubbio trattamenti medici e, quindi, come tali rinunciabili;
. i pazienti che non sono in grado di esprimere la propria volontà sulle cure loro praticate o da praticare non devono, in ogni caso, essere discriminati rispetto ai pazienti in grado di esprimere il proprio consenso pertanto, qualora sia possibile ricostruire la loro volontà espressa quando ancora erano in grado di farlo, questa deve essere rispettata al fine di evitare nei loro confronti la pratica di determinate cure mediche che essi rifiutano;
considerato che:
. non esiste nell’ordinamento italiano un vuoto normativo relativo al diritto della persona di indicare i trattamenti sanitari ai quali voglia essere sottoposto e quelli che invece rifiuti, in quanto inerendo il rifiuto di cura ai diritti fondamentali della persona, come quello all’autodeterminazione, non c’è bisogno di riaffermarlo con una legge;
. il potere politico e quello legislativo non possono prevaricare la coscienza personale e operare in modo tale da sostituirsi alle decisioni libere e consapevoli dell’interessato, mentre devono intervenire al fine di favorire e assicurare il rispetto di tali libere decisioni;
considerato inoltre che:
. la legge stabilisce che la funzione di certezza circa la provenienza di dichiarazioni private può essere assicurata da pubblici ufficiali cui è affidato il potere di autenticare legalmente la sottoscrizione altrui previo accertamento dell’identità del dichiarante;
. tale funzione può essere svolta anche presso gli uffici municipali;
- in qualsiasi momento il dichiarante può cambiare, variare o eliminare la propria dichiarazione.

Tutto ciò premesso,
I sottoscritti consiglieri chiedono che il Consiglio comunale dia mandato alla Giunta comunale e al Sindaco

- di istituire un Registro che raccolga le attestazioni dei soggetti residenti che hanno redatto le proprie dichiarazioni anticipate di volontà con l'indicazione dell'avvenuta redazione di tali dichiarazioni e del luogo o dei soggetti presso cui sono conservate (notaio/fiduciario/altro depositario) al fine di garantirne la certezza della data di presentazione e della fonte di provenienza.

- Il Registro costituisce una semplice raccolta di dichiarazioni dei soggetti residenti rese sotto forma di dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, attestanti l’avvenuta redazione della dichiarazione di fine vita, il luogo o il/i soggetto/i presso cui è conservato il documento nonché il/i soggetti fiduciari, al solo fine di fornire, nei limiti delle competenze dell’Ente Locale, una forma di documentazione della data di presentazione e della fonte di provenienza, senza la materiale raccolta dei “testamenti”.

- di disciplinare ogni altro aspetto necessario per dare attuazione a quanto disposto con la presente mozione

- inviare una nota al Parlamento Italiano che chieda di rispettare l’articolo 32 della Costituzione e di quanto sopra premesso e il principio di autodeterminazione delle coscienza personale.

- dare comunicazione ai cittadini attraverso i mezzi di comunicazione istituzionali e non dell’avvenuta istituzione del Registro.

- di aderire alla Lega degli enti locali per il registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento (dat)», per tutelare le «dat» espresse dai cittadini nei municipi e far sì che abbiano valore giuridico, anche nel caso fosse approvato l' attuale Ddl sul testamento biologico in discussione al Senato

Claudio Gargantini - Consigliere comunale indipendente

domenica 16 ottobre 2011

Vengono cedute le farmacie comunali. Era ora!

Finalmente la Farmacer viene venduta.
Ne parla qui il partito di maggioranza al governo della città.

Noto con soddisfazione che l’Amministrazione comunale insieme a PD, Vivere Cernusco e Rifondazione Comunista, si siano avvicinati alle mie posizioni sulle farmacie comunali.
Già nel primo vertice di maggioranza a Triuggio nel settembre 2009 fui l’unico a dire che la Farma.Cer andava ceduta.

Posizione ribadita più volte in consiglio comunale e in commissione.

Ceduta perché non è compito dell’amministrazione comunale fare concorrenza in un settore dove i privati garantiscono bene il servizio.

Ceduta perché non deve essere luogo di occupazione di poltrone.

Ceduta perché unico caso nella storia delle farmacie, la nostra non portava nessun utile.

Ceduta perché dalla vendita si sarebbero ricavati parecchi milioni di euro da utilizzare in mille utili modi.

Condivido la preoccupazione affinché venga garantito il posto ai lavoratori e chiedo serietà a chi compra e capacità di mettersi in gioco ai lavoratori per questo cambio di pelle.

Mi spiace che nelle motivazioni dell’Amministrazione la vendita non sia vissuta come un gesto positivo ma come un atto dovuto.

Spero solo che i soldi che saranno ricavati dalla vendita non vengano sprecati.

Claudio Gargantini
Consigliere comunale indipendente

sabato 15 ottobre 2011

Il taglio degli alberi del giardino di Via de Gasperi.

Sono stati tagliati gli alberi nel giardino di Via de Gasperi.


Ecco il giardino come si presentava prima del taglio.


Ecco lo stesso giardino oggi dopo il taglio.


Il taglio è stato effettuaro per far posto alla costruzione di un asilo nido facente parte del PII Lanar.

Alcune considerazioni.
Niente da dire sul bisogno di asili nido, anzi.

Ma non si poteva costruire il nido nel comparto Lanar cosi da mantenere l'ubicazione nella zona dove ad oggi è presente?
Ricordiamo che il nido sarà gestito dall'Happy Child che ha svolto la sua attività all'Oratorio Paolo VI, prima , e nel palazzo di Via L. da Vinci angolo Via Don Mazzolari, oggi.

Era proprio necessario violentare questo bel giardino che poteva invece essere mantenuto tale e valorizzato come spazio verde di gioco e di musica all'aperto grazie alla vicinanza della Casa delle Arti?

Spiace che sia proprio l'Assessore di Vivere Cernusco a trovarsi nell'ingrato compito di fare tali scempi, negando di fatto ai suoi sostenitori, che una volta si sarebbero legati agli alberi pur di salvarli, la possibilità di versare almeno una lacrima.

Mi sento comunque vicino all'Assessore ai parchi e all'ecologia Marchetti sicuramente addolorato per aver inferto una tal ferita a questo angolo di storico verde.


Amen.

Il mancato invito delle dirigenti scolastiche in Commissione Istruzione

Martedi 18 ottobre è convocata la commissione Educazione e Cultura, all'odg la discussione sul Piano diritto allo Studio che sarà votato nel prossimo consiglio comunale.

Ho chiesto espressamente, con domanda protocollata il 28 settembre, di convocare le dirigenti scolastiche e i Presidenti di Circolo per avere il loro parere, come persone qualificate, sul documento in discussione.

Avevo chiesto di invitare le responsabili della scuola con l'intento di poterci confrontare in un ambito istituzionale, qual'è la commissione consigliare, con coloro che vivono sulla propria pelle le decisioni amministrative, in modo da poter approfondire con loro la conoscenza della materia prima del voto in consiglio comunale.

In Commissione il consigliere comunale si confronta solitamente con tutti coloro che rivede anche in consiglio, consiglieri, assessore, e dirigenti di settore.

In commissione, a differenza che in consiglio comunale, gli invitati possono intervenire, dare pareri e rispondere alle domande dei consiglieri.
Ecco il perchè della mia richiesta.

La Commissione nella seduta di Lunedi 10 ottobre preso atto della mia richiesta ha bocciato l'invito.

Spero che il Presidente della Commissione Rocchi possa rivedere la posizione precedentemente espressa e invitare le dirigenti per l'approfondimento richiesto.

Claudio Gargantini
Consigliere comunale indipendente.

lunedì 3 ottobre 2011

Chiediamo al Sindaco la situazione dei bambini di etnia Rom accolti a Cernusco

Ecco una delle due interrogazioni che rivolgerò giovedi in consigli comunale.

Signor Sindaco la interrogo a proposito dei bambini accolti dal nostro comune nella scorsa primavera nell’area feste di villa fiorita.

Nello scorso aprile grazie all’opera dell’ex sindaco di Cernusco sul naviglio Giuseppe Colombo, ora presidente dell’Associazione Pampuri, 17 persone tra cui 10 bambini in età scolastica, a seguito dello sgombero effettuato dal comune di Segrate, venivano ospitate nell’area feste di Villa Fiorita di Cernusco sul naviglio, messa a disposizione dall’amministrazione comunale.

L’accoglienza veniva positivamente sottolineata dal Sindaco sul suo blog
e accettata anche dalla Lega locale, che chiedeva solo che le persone accolte non pesassero sulle casse comunali.

Lo stesso Sindaco si congratulò, sempre quest’estate, con Giuseppe Colombo per l’iniziativa che prevedeva l’utilizzo di giovani di etnia Rom nell’azione di cura e sicurezza del centro sportivo don gnocchi e dell’Oratorio Sacer dichiarando che Colombo “ ha messo in piedi un interessante progetto che offre a qualcuno degli “ultimi” un’occasione di riscatto. Non solo: permette alla nostra città di misurare con mano che l’integrazione è possibile. Bravo Giuseppe! Alla faccia dei soliti discorsi sulla legalità e le paure costruite ad arte.”

Condivido queste coraggiose parole e questi piccoli progetti che permettono di realizzare un vero percorso di integrazione e civiltà.

A questo punto, essendo iniziato il nuovo anno scolastico chiediamo:

• Se le famiglie hanno rispettato i patti per essere state ospitate nell’area feste? Ossia frequenza a scuola dei bambini e pagamento delle utenze dovute?
• Dato che le persone di etnia rom non evaporano quando vengono sgomberate mi sembra corretto chiederle qual è oggi la situazione di questi bambini e di queste famiglie?
• Se è intenzione dell’amministrazione e dell’assessorato alle politiche sociali costruire un progetto ad hoc con gli operatori interessati, che permetta in emergenza di accogliere ancora queste famiglie nell’area feste ad oggi inutilizzata e conceda innanzitutto ai bambini di frequentare le nostre scuole ?

Claudio Gargantini
consigliere comunale indipendente

Lasciami un tuo segno. Grazie

Grazie per i commenti lasciati. Vi chiedo una cortesia, lasciate la vostra firma, un riferimento, almeno il nome, magari la mail. La vita non è solo questione di merito e di metodo, ma anche e soprattutto una questione personale. Le cose che si dicono, come si dicono, acquistano sapore se riferite a un volto, a un nome.Ciao Claudio.



mail claudiogargantini@alice.it

cell. 335.6920669

fax 06.418.69.267