domenica 29 marzo 2009

Di chi la colpa di tutto questo?

TG3 delle 19, la giornalista Bianca Berlinguer legge tra le ultime notizie quella di uno straniero, penso un commerciante dato che le immagini mostrano un negozio chiuso, che picchiato selvaggiamente è stato operato per ridurne l'ematoma alla testa.
La moglie incinta di 3 mesi, a causa dello shock, perde il bimbo.
Mi sono sentito triste.
A chi dare la colpa di tutto questo?
Alla donna di non essere stata forte?
Al bimbo di non essere stato "forte"?
All'uomo di essere stato picchiato?
Ma di chi cazzo è la colpa se un uomo viene picchiato fino a ridursi in queste condizioni? Se la sua donna perde il bambino nel proprio ventre, di chi cazzo è la colpa?!
Ci sarà un responsabile?!
Dio! Sarà forse Dio?!

Eppure qualcuno avrà la colpa di tutto ciò.

O forse la colpa è di tutti coloro che guardando allo straniero gridano al lupo al lupo creando un fertile terreno affinchè la sottocultura che alberga in alcune teste possa essere la dinamite pronta ad esplodere sfogando la rabbia verso un "nemico" facile da essere individuato grazie alla pelle, alla nazionalità, alla cultura e alla religione che non sia quella "cristiana delle radici dell'Europa"?!

O forse è di tutti i bempensanti come me, come te, che di fronte alle impronte digitali per i bimbi rom, alle capanne e ai loro villaggi dati alle fiamme, alle leggi che invitano i medici a denunciare i clandestini e ai centri di raccolta per stranieri dove le persone sono trattate da bestie; davanti a tutto ciò se ne sta zitta pensando che certo così non è giusto ma cosa ci puoi fare. Non possiamo certo cambiare noi le cose.

Certo che possiamo. Ma certo anche che non possiamo.
E allora affondiamo tutti insieme allegramente in questa merda di società preludio di un nuovo fascimo, quasi che uno non ci sia bastato.

Una donna ha perso il suo bambino per lo shock dovuto al pestaggio del suo compagno e noi come ogni sera andiamo a dormire sonni tranquilli.

Se ti hanno scandalizzato di più le parole "cazzo e merda" e meno il dramma di questa donna e di quest'uomo, è tempo di cambiare il quadro di riferimento.



Claudio

1 commento:

CRISTINA ha detto...

Povertà culturale, incapacità di condividere e di accogliere.
… come possiamo accogliere uno straniero con la pelle più scura della nostra e un Dio che ha un nome diverso da quello che noi conosciamo?
Però ogni anno viaggiamo, visitiamo Paesi e culture diverse, assaggiamo cibi esotici... e al ritorno raccontano agli amici l’incredibile avventura “culturale”… l’emozione di conoscere persone così diverse…
... e poi, una volta rientrati nel nostro piccolo mondo, ci infastidisce il profumo del cus-cus che proviene dall’appartamento vicino.
Sapete cosa mi fa più paura? la povertà e la chiusura mentale, ma ancor di più, il nostro silenzio davanti ad eventi simili. L’incapacità di reagire, di parlare, di far sentire la nostra voce per dire che questo “gioco” non fa per noi.
“Gioco”, si.. a questo siamo abituati: una notizia di violenza su uno straniero, su un bambino, su una donna.. e il Grande Fratello… un’altra notizia di violenza … e La Fattoria..
Ma quanto è piccolo, ristretto, sordo e indolente il mondo cui viviamo?
Tolleranza zero, accoglienza zero, apertura zero… reazioni ZERO...
Preludio di nuovo fascimo,si.
…ma questa volta non ce ne stiamo accorgendo, forse.

Lasciami un tuo segno. Grazie

Grazie per i commenti lasciati. Vi chiedo una cortesia, lasciate la vostra firma, un riferimento, almeno il nome, magari la mail. La vita non è solo questione di merito e di metodo, ma anche e soprattutto una questione personale. Le cose che si dicono, come si dicono, acquistano sapore se riferite a un volto, a un nome.Ciao Claudio.



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