sabato 14 marzo 2009

Giovanni 4 capolavoro della relazione cristiana

Domenica scorsa, prima di Quaresima, nella chiesa Ambrosiana si è letto il Vangelo di Giovanni cap. 4, conosciuto come il brano della Samaritana.

Giunse pertanto ad una città della Samaria chiamata Sicàr, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c`era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno. Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Gesù: "Dammi da bere". ".
Giovanni 4,5-7

Sono innamorato di questo passo.
A mio parere questo brano, è il capolavoro della relazione cristiana.
Gesù incontra una donna samaritana di cui conosceva in cuor suo il presente e il passato. E cosa fà appena la incontra?
Teniamo presente che lui è un Rabbino e lei una donna Samaritana! Immaginate il contesto del tempo. Gesù non aveva un solo motivo per rivorgerle neppure una parola.
Ma lui: Dammi da bere!
Ma che fà?! E’ forse impazzito?
Lui Rabbi, chiedere da bere a una donna samaritana? Lui che potrebbe inondare di acqua il deserto?!
Eppure lui chiede da bere! In questa richiesta rilevo il desiderio amorevole di Gesù di conoscere la donna per quello che è.
Traggo da qui la prima regola della relazione cristiana, ossia un accoglienza incondizionata, senza se e senza ma.
Un’ accoglienza che è per prima cosa ascolto, conoscenza e comprensione.
E nel chiedere da bere, sapendo in cuor suo chi fosse quella donna, "samaritana e peccatrice", viene sottolineata la bellezza di un ascolto che non giudica e che si fà compagnia fino alla di lei testimonianza.


La donna intanto lasciò la brocca, andò in città e disse alla gente: "Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia forse il Messia?".
Giovanni 4,28-29

Ascolto, conoscenza, comprensione e non giudizio, sono gli ingredienti per una sana relazione.

Ciao
Claudio

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