venerdì 17 settembre 2010

L'occupazione della società da parte dei partiti.

Le ultime notizie sui concorsi alla Provincia di Brescia che su 240 candidate ne ha promosse 8 di cui 5 legate a rappresentanti della Lega, e l'articolo del Manifesto che racconta di una Lega da Prima Repubblica, riportano in prima pagina una questione sempre attuale.

Quella dell'occupazione da parte dei partiti della società, o anche dell’ interpretazione delle regole da parte loro, per creare corsie privilegiate per gli amici, ledendo cosi l’uguaglianza tra tutti i cittadini ad avere pari opportunità.
Chiediamoci se anche nel nostro piccolo, nella nostra città, possano esistere luoghi di possibili occupazioni o di possibili conflitti d’ interesse.

Se nel paese Italia, i partiti gestiscono le nomine del consiglio di amministrazione della RAI come le nomine dei presidenti di enti e asl come fosse cosa propria, anche nel nostro piccolo, dalle nomine nelle aziende partecipate alla gestione delle consulenze, ci potrebbero essere occasioni di conflitti e di occupazione.


Occorre partire dalla definizione di confini certi tra pubblico e privato, dalla dis-ooccupazione della società da parte dei partiti, dalla definizione di regole certe uguali per tutti e non interpretabili per gli amici, dalla messa in atto di comportamenti corretti e trasparenti, per creare una società giusta e moderna.

Proviamoci tutti insieme.
Come?

Cittadini, amministratori e consiglieri tutti, diano l'esempio rispettando le regole, chiedendone il rispetto, senza cercare o dare "aiutini" o tentare scorciatoie.

Tutto questo contribuisce a creare un senso civico e un benessere nella vita in comune che può diventare contaggioso.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo che ci sia una seria possibilità per fare quello che tu dici: FARE A MENO DEI PARTITI!
Alle prossime elezioni, andiamo tutti a votare ma votiamo scheda bianca!

Anonimo ha detto...

Ecco perché è importante tenere distinti i ruoli di partito dalle cariche istituzionali. Zapatero fra i suoi primi provvedimenti aveva introdotto il Codice di governo del buon governo ove è sancita la preminenza delle cariche istituzionali su quelle di partito. Sarebbe bello che fra gli atti della nostra giunta ci fosse un impegno dello stesso tipo.

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