mercoledì 31 maggio 2017

La Città Europea dello Sport 2020. Una sfida condivisibile


La Città Europea dello Sport 2020  segnalata nel programma elettorale dell'Assessore allo Sport Ermanno Zacchetti , candidato per PD e Vivere Cernusco alle prossime elezioni di giugno è una sfida condivisibile  come stimolo a ridurre quel gap esistente tra  sogno, idea e realtà. 

L'idea è senz'altro buona iniziando a recuperare la Facolta' di Scienze Motoria che proprio questa Amministrazione ha lasciato andar via  nel suo primo mandato amministrativo.

L'idea della Città dello Sport 2020 può aiutarci a trovare le migliori soluzioni che vadano oltre i "giardini personali" di ogni associazione sportiva e che sappiano leggere e programmare lo sport cernuschese e le sue strutture in senso compiuto. 


Se l'obiettivo è il  2020  sono tanti e immediati i lavori da programmare per sistemare il centro sportivo di via Buonarroti esistente mentre quello futuro potrà  godere anche dei campi a nord del centro sportivo stesso per una ampia dimensione di circa 10.000 mq 
Anche qui siamo in netto ritardo   con l'apertura di un bando gestionale che comprenda alcune ristrutturazioni e opere nuove.

Uno stimolo quello di Zacchetti ottimo anche per ripensare l'intero centro sportivo di via Boccaccio che deve essere programmato insieme a quello di Buonarroti per evitare doppioni e dare il miglior spazio agli sport esistenti in maniera intelligente e futuristica. 

Purtroppo si è perso parecchio tempo in quanto la precedente convenzione con la Federazione Hockey già scaduta circa tre anni fà per inadempienza della stessa nelle opere che dovevano essere eseguite e mai fatte  è stata dichiarata solo da poco cessata per il ritardo con cui l'Assessore e il Dirigente Acquati hanno affrontato il problema. 


La stessa nuova palestra nel nuovo polo scolastico attiguo al centro sportivo di via Boccaccio è insufficiente per affrontare  la sfida  futura in quanto non sarà possibile che venga utilizzata in quanto di piccole dimensioni  nemmeno per le partite di basket , ma può essere il trampolino per evitare in futuro di fare opere sportive di cui un domani rischiamo di  pentirci. 

Centro Federale di Rugby, rifacimenti dei campi in sintetico per il calcio, campo in terra rossa per il tennis, nuova pista ciclistica con annessa pista di mountain bike,  nuovo palazzetto dello sport adeguato per dimensione e capacità alle odierne e future sfide delle società di pallavolo basket e sport che necessitano di altezze specifiche, uno spazio gioco-sport per l'infanzia e per i ragazzi, ammodernamento delle tribune  che vadano oltre i semplici spogliatoi e tribune finalmente coperte,  oltre a vere club house 2.0 che permettano ai nostri centri sportivi di diventare spazi aggregativi e associativi; sono solo alcuni degli spunti su cui occorre lavorare. 

Se a tutto ciò aggiungiamo le opere sportive ancora possibili all'oratorio Paolo VI, il già efficiente centro sportivo don gnocchi e il Molinetto Country Club, la città di Cernusco diventerà certamente il Top dello sport lombardo. 

Certo che la città europea dello sport non può essere solo uno slogan come dichiarato da Zacchetti che in questi anni come Assessore  allo Sport non ha certo governato al meglio il movimento sportivo cernuschese.  

Personalmente farò la mia parte, insieme alla nostra coalizione, per il ruolo che potrò ricoprire nel futuro panorama politico cernuschese,  come l'ho saputo fare nel 2008 quando da consigliere incaricato ho creato la Consulta dello sport come anche tutta la nostra coalizione. 

Claudio Gargantini- consigliere comunale










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