domenica 18 novembre 2018

Educare alla memoria è una necessita oltre che un dono.

Le critiche della consigliera della Lega Paola Malcangio verso il ruolo che l'Assessore all'Educazione di Cernusco sul naviglio Nico Acampora  svolge nella drammatizzazione presso le scuole atta a fare memoria e a "provare" l'esperienza dei campi di concentramento  meritano una riflessione che vada oltre il punto in questione. 

La prima è che i drammi rendono  più forti coloro che li hanno vissuti mentre per gli eredi  la drammatica esperienza del regime nazifascista si trasforma in un dono per comprendere sempre meglio il valore della libertà. 

Se sono molteplici le modalità per ricordare,  nel caso di una drammatizzazione, l'esperienza ha bisogno di una sceneggiatura, una scenografia , costumi e interpretazioni che rendano al meglio la rappresentazione rendendola quanto più possibile vivibile. 

Nel nostro caso sono molteplici le rappresentazioni fatte da Nico Acampora, sia a Cernusco che in altri comuni di ogni colore politico,  per cui mi pare di capire che se tante sono le repliche significa che questa drammatizzazione ha il suo  riconosciuto valore.
Valore ricordato anche in consiglio comunale dal capogruppo della Lega che ha partecipato  a una rappresentazione  in  terza media.  

Ecco perché il sollecito della consigliera affinché l'Assessore non partecipi alla rappresentazione o non indossi i costumi da nazista suono fuori luogo. 

Anche i solleciti al Prefetto da lei inoltrati sono fuori luogo , visto che non c'è nessuna norma e nessuna legge che vieti a un uomo politico che ricopra incarichi nella pubblica amministrazione di fare teatro e di  recitare la parte del nazista.
Anzi in Italia c'è una legge che vieta l'apologia del fascismo e non il ricordo della tragedia del regime che i nostri padri e le nostre madri hanno conosciuto e che noi abbiamo il dovere di ricordare. 

Di fronte alle sensibilità differenti dimostrate dalla consigliera  non possiamo cedere a noi stessi e alla nostra voglia di fare memoria e di mettere in campo tutte le energie possibili per ricordare  il dramma del regime nazifascista conosciuto dal nostro popolo e gridare forte la voglia di libertà. 

Ho iniziato a fare politica affascinato, durante il ritiro dell'Associazione Rosa Bianca a Camaldoli nel 2005,  dalla storia degli studenti tedeschi che si opposero sessant'anni fa al regime di Hitler a mani nude. Per questo furono arrestati, condannati per alto tradimento e decapitati da un'efficiente ghigliottina.


Ecco perchè, oltre a proporre un interrogazione al Sindaco per avere la documentazione che gli impone di vietare la partecipazione dell'Assessore alla drammatizzazione, chiedo a Nico Acampora  di continuare con questa sua testimonianza come fatto anche dagli studenti tedeschi.

Per ultimo , ma non meno importante,  sono disponibile a interpretare un personaggio nella drammatizzazione  in oggetto consapevole che la memoria si gioca innanzitutto in prima persona. 
Invito che rivolgo anche al Sindaco, a  tutta la giunta e ai consiglieri comunali. 


Claudio Gargantini 
consigliere comunale Cernusco sul naviglio 
Capogruppo Cernusco Civica. 




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