domenica 6 aprile 2008

Pedofilia e silenzio


Ho appena visto il film "Il cacciatore di aquiloni", tratto dall'omonimo romanzo di Khaled Hosseini, e il mio pensiero va alla violenza sui bambini qui raccontata insieme alla difficile vita di chi subisce la casta e una società opprimente, attraverso la storia di Hassan e di suo figlio.
La prima cosa che mi viene da dire è che dio non esiste!
Torno a casa, riprendo in mano il libro appena acquistato "Viaggio nel silenzio", preti pedofili e le colpe della chiesa di Vania Lucia Gaito edito da Chiarelettere, e trattenendo un groppo in gola aggiungo che se dio esiste c'è qualcuno che si serve del suo nome.
Ma non basta, non è solo questione di "debolezza e di violenza" nei confronti di bambini, ma è, e questo fa ancora più male, fa ancora più orrore, anche la copertura che certa gerarchia ecclesiastica concede a chi commette certi orrori.
E allora, trattenendo il vomito, mi viene da dire che se dio esiste, c'è chi dio lo prende volutamente in giro.
Comprendo lo smarrimento l'inadeguatezza di chi vuole salvare l'anima del povero prete pedofilo, ma paragonare la vittima al prete come complici nel peccato mi sembra un ulteriore violenza verso la vittima.
Ma perseverare a questo punto diventa diabolico, arrivando a sottrarre o nascondere alla giustizia chi si macchia di tali delitti.
Inconscia supponenza che si sente superiore a tutto a tutti, presupponendo di sapere cos'è il bene di ognuno anche a costo di schiacciare la giustizia o solo gratuita cattiveria?
Segnalo il documentario "Deliver us from evil" girato dalla giornalista Amy Berg racconto-testimonianza choc di un prete pedofilo, che in vent'anni di carriera religiosa ne molestò( abusò e violentò) una cinquantina. Il più piccolo aveva nove mesi.
Peccato che il film candidato all'Oscar del miglior documentario nel 2007 arriva ora in Francia e in tutta Europa, tranne che in Italia e Germania.
Ricordiamo poi anche la fatica dovuta a tentativi di boicottaggio, a mandare in onda spezzoni del documentario della BBC intitolato Sex crimes and Vatican che poneva l'accento sulle responsabilità del Papa e delle alte gerarchie del Vaticano nella copertura dei sacerdoti pedofili.
Dovremmo proiettarli nelle sale parrocchiali certi film e certi documentari.
Dovremmo avere il coraggio di chiamare per nome ciò che anche in Italia è un dramma sul dramma.
In questo momento, mentre sto scrivendo alcuni bambini vengono violentati, giovani bambine si prostituiscono in qualche paese d'oriente per qualche bempensante italiano.
Questo pensiero, fa rabbia, tanta rabbia, lascia sgomento il cuore.
Lo lascia in cerca di Dio.
Laura mi chiama, è ora della nanna.
Vado a dormire con negli occhi la tenerezza degli occhi di Assan, bambino a cui è stata violata la giovane età.

Notte. Si, spero che per tanti sia una buona notte nell'attesa che lo sia per tutti. Claudio

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